Tutte le partite della stagione 1998/99 in ordine cronologico:
4 Luglio 1998. La Samp comincia bene la coppa Intertoto (a 11 giorni dal raduno), battendo gli sconosciuti Slovacchi del Rimavska Sobota. A segno Palmieri nel primo tempo, su assist di Sgrò, e Catè nella ripresa, servito dallo stesso Palmieri. Squadra in costruzione e senza Ferron, Hugo, Pesaresi, Franceschetti e Jovicic. Montella a mezzo servizio.
11 Luglio 1998. Brutto pomeriggio in Slovacchia, dove i blucerchiati incassano un gol dopo 2 minuti, dopo svarione di Zivkovic, poi rischiano di prendere il secondo gol, prima di riprendere un minimo le redini della partita e andare alcune volte vicini al pareggio. La qualificazione è in salvo, ma la prestazione è deludente. Squadra ancora imballata.
19 Luglio 1998. In Belgio la Samp continua a non convincere troppo, ma alla fine strappa una vittoria che mette quasi in cassaforte la qualificazione. Pali di Montella e Balleri, qualche rischio in difesa, poi nel finale Palmieri si procura un (dubbio) rigore e Montella non fallisce.
25 Luglio 1998. Quasi una formalità a Marassi, con una Samp che alla quarta partita si dimostra finalmente pimpante. Sblocca Palmieri su assist di Montella. Poi i due si scambiano i ruoli con l’ex Lecce che fa velo su un suggerimento di Ficini e il bomber realizza con classe. Nella ripresa ancora lui realizza il 3-0 su un rigore conquistato da Iacopino.
28 Luglio 1998. Serata amarissima a Bologna per la Samp di Spalletti. Un gol balordo incassato già al primo minuto da Andersson, favorito da una dormita di Ferron, il pareggio del solito Palmieri che approfitta di un errore clamoroso della difesa di casa. Poi Paramatti con un gol epico e Kolyvanov, in contropiede nel finale, allontanano la Samp dalla qualificazione.
5 Agosto 1998. Sconfitta rovinosamente per 1-3 a Bologna, la Samp attacca a testa bassa nella partita di ritorno del 4° turno di Intertoto. Palmieri su assist di Montella a metà primo tempo sblocca. Nella ripresa si gioca praticamente a una porta, ma i blucerchiati si rivelano troppo imprecisi e il gol qualificazione non arriva.
Coppa Italia, Secondo Turno: Genova, 9 settembre 1998
Sampdoria-Hellas Verona 2-0
14’ Ortega, 60’ Montella
Sampdoria: Ferron, Grandoni, Nava, Sakic, Balleri (70′ Castellini), Vergassola, Laigle, Iacopino, Ortega (88′ Biso), Montella (66′ Cate’), Palmieri. (22 Ambrosio, 5 Mannini, 7 Pesaresi, 16 Cordoba).
Verona: Iezzo, Foglio, Gonnella, Lucci, Falsini, Amerini (46′ Ferrarese), Corini (73′ Italiano), Colucci, Manetti, Aglietti, Cammarata (65′ Brocchi). (12 Fontana, 2 Muvilli, 10 Ghirardello, 16 Zilic).
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Arbitro: Rosetti di Torino.
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Angoli: 3-3.
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Spettatori: 8.000 circa.
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Espulsi: 85′ Foglio per fallo da ultimo uomo.
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Ammoniti: Iezzo per comportamento non regolamentare; Palmieri e Nava per gioco falloso.
Serie A, 1° giornata: Udine, 12 Settembre 1998
Udinese-Sampdoria 2-2
15′ Bachini, 33′ Castellini, 37′ Montella, 42′ Amoroso
Udinese (3-4-3): Turci; Bertotto, Calori, Pierini; Navas, Giannichedda, Walem, Bachini (80′ Pineda); Poggi (68′ Locatelli), Amoroso, Jorgensen (90′ Appiah). (12 Wapenaar, 15 Zanchi, 8 Gargo, 9 Sosa). Allenatore: Francesco Guidolin.
Sampdoria (4-3-1-2): Ferron, Sakic, Nava, Grandoni, Castellini, Laigle (65′ Iacopino), Franceschetti, Balleri, Ortega (92′ Cate), Palmieri, Montella (78′ Vergassola). (22 Ambrosio, 7 Pesaresi, 16 Cordoba, 24 Viso). Allenatore: Luciano Spalletti.
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Arbitro: Messina di Bergamo.
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Angoli: 7-4 per l’ Udinese.
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Ammoniti: Bachini per comportamento non regolamentare, Navas, Castellini, Grandoni, Bertotto e Poggi per scorrettezze.
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Spettatori: 20.000 circa.
La Samp parte con il piede giusto. Udine, d’altronde, è sempre stato un campo ostico. Ha ragione Ferron quando dice che tra qualche anno riuscirà a uscire dallo Stadio Friuli a reti inviolate. Udinese-Sampdoria è per tradizione una gara ricca di gol e di spettacolo. La scelta di Spalletti di difendere con quattro uomini l’assalto delle tre punte bianconere è condivisibile e, soprattutto, Castellini appare più sicuro di Zivkovic, anche se deve giocare a sinistra.
Montella e Ortega, soprattutto, fanno sorridere i tifosi blucerchiati. Che il centroavanti fosse un fenomeno, lo si sapeva. Che lo fosse anche l’argentino lo si sperava. Ha avuto ragione Mantovani. Ancora una volta la Samp ha un grande campione da offrire al fine palato dei propri tifosi. E non ce ne vogliano Menotti o Morales: il 10 del vecchio Mancio sta meglio sulle spalle di Ariel Ortega.
Genova, 20 settembre 1998 – Serie A, II giornata
Sampdoria-Perugia 1-1
21′ Laigle , 48′ Olive
Sampdoria (4-3-1-2): Ferron 5 (66′ Ambrosio 6), Sakic 6,5, Nava 6, Grandoni 6, Castellini 6, Balleri 6, (59′ Sgro’ 5,5), Franceschetti 6,5, Laigle 6,6, Ortega 7, Montella 5 (80′ Cate’ 5), Palmieri 6,5 (7 Pesaresi, 14 Iacopino, 16 Cordoba, 19 Vergassola). Allenatore: Spalletti 6.
Perugia (4-4-1-1): Roccati 6, Sogliano 6, Matrecano 6, Rivas 6, Colonnello 6, Petrachi 7, Campolo 5,5, Olive 6 (37′ st Ripa), Rapajc 6,5 (27′ st Maspero 6), Nakata 5,5, Erceg 5, (11′ st Tovalieri 5,5). (12 Docabo, 18 Manicone, 26 Sussi, 29 Bucchi). Allenatore: Ilario Castagner 6.
- Arbitro: De Santis di Tivoli 6,5
- Angoli: 4-9.
- Espulsi: al 94′ st Matrecano (doppia ammonizione)
- Ammoniti: Sakic, Rivas, Olive, Franceschetti, Palmieri
- Spettatori: 20.000 circa.
- Note: al 71′ Montella ha sbagliato un calcio di rigore.
Coppa Italia, Primo Turno: Verona, 23 settembre 1998
Hellas Verona-Sampdoria 1-0
10′ Zilic
Verona: Iezzo, Zilic, Gonnella, Lucci, Falsini, Giandebiaggi (62′ Ferrarese), Italiano, Colucci, Manetti (79′ Amerini), Aglietti (62′ Cammarata), Ghirardello. (1 Battistini, 2 Movilli, 5 Corini, 20 De Vitis).
Sampdoria: Ambrosio, Mannini (81′ Nava), Grandoni, Castellini, Zivkovic, Vergassola, Sgro, Pesaresi (58′ Ortega), Cate’, Cordoba (58′ Palmieri), Iacopino. (12 Fuselli, 6 Balleri, 8 Laigle, 24 Biso).
- Arbitro: Rossi di Ciampino.
- Angoli: 9-3.
- Ammoniti: Giandebiaggi, Ferrarese, Colucci, Palmieri, Sgro’, Iacopino
- Spettatori: 3.500 circa.
Sampdoria qualificata agli 8vi di finale.
27 Settembre 1998. Priva di Ferron, Lassisi, Ficini, Pecchia e Montella, i blucerchiati di Spalletti vengono umiliati dal neopromosso Cagliari di Ventura. Una delle sconfitte più pesanti della storia blucerchiata. Disastroso e determinante il portiere di riserva Ambrosio. Quel giorno in tanti capimmo che sarebbe stata un’annata difficile…
Genova, 11 Ottobre 1998 – Serie A, 4° giornata
Sampdoria-Roma 2-1
26′ Delvecchio, 61′ Palmieri, 75′ Iacopino
Sampdoria (4-4-2): Ferron 6,5, Balleri 6 (85′ Nava Sv) , Mannini 6,5, Grandoni 6, Castellini 5,5, Vergassola 6, Franceschetti 6,5, Laigle 5,5, Iacopino 6,5 (93′ Sgro’ Sv), Ortega 6, Palmieri 6,5 (91′ Zivkovic Sv). (22 Ambrosio, 27 Ficini, 16 Cordoba, 28 Stendardo). Allenatore: Luciano Spaletti 6.
Roma (4-3-3): Chimenti 6,5, Cafu’ 5, Zago 5, Aldair 5,5, Candela 6, Tommasi 6, Di Biagio 6, Di Francesco 6 (77′ Gautieri Sv), Paulo Sergio 5 (77′ Alenichev Sv), Delvecchio 6,5, Totti 6,5 (59′ Frau 5) (22 Campagnolo, 13 Petruzzi, 20 Dal Moro, 23 Conti D.). Allenatore: Zdenek Zeman 5,5.
- Arbitro: Tombolini di Ancona 5,5.
- Angoli: 3-8.
- Espulso: al 94′ Aldair per doppia ammonizione.
- Ammoniti: Zago, Balleri, Franceschetti, Leigle, Di Biagio, Di Francesco per gioco scorretto; Grandoni per proteste.
- Spettatori: 19.000 circa
La Roma più bella, ma al tempo stesso la più sciupona e la più ingenua. Domina, macina gioco e nasconde a lungo la palla agli avversari, ma riesce a perdere contro una Sampdoria messa insieme con colla e cerotti dopo l’incredibile batosta di Cagliari, con più di una assenza importante (Montella su tutti).
L’occasione per i giallorosii era di quelle ghiotte, perché una vittoria a Marassi avrebbe portato la Roma a ridosso della Fiorentina capoclassifica, con la prospettiva di giocarsi il primo posto alla prossima giornata. E quando Delvecchio ha portato i giallorossi in vantaggio, davanti ai teleschermi, nelle case e nei bar della capitale, già si pensava a riempire l’Olimpico tra due settimane per la sfida con i viola.
L’apertura al volo di Totti per lo scatto sulla fascia di Tommasi era da manuale, il passaggio al centro del numero 17 non era perfetto, ma Grandoni lisciava la palla e il centravanti giallorosso ringraziava infilando sul palo alla destra di Ferron.
Nei minuti successivi una sola squadra in campo, con i blucerchiati completamente nel pallone, e il colpo del K.O. sembrava nell’aria, ma non arrivava. Una Roma spettacolare, sicuramente, ma con una difesa in linea esageratamente alta (quasi a centrocampo !) che più di una volta ha rischiato di far correre seri pericoli a Chimenti: una trappola del fuorigioco giocata sul filo dei millimetri e delle frazioni di secondo, che ha costretto il portiere giallorosso a giocare spesso da libero e a ringraziare talvolta i grossolani errori delle punte blucerchiate.
La musica non cambia nella ripresa, e quando Cafu ha seminato lo scompiglio sulla fascia mettendo al centro un pallone che doveva solo essere sospinto in porta, non c’è stato tifoso giallorosso che davanti alla TV non abbia urlato “goal”. E invece un incredulo Ferron si è sentito il pallone rimbalzare addosso, mentre Delvecchio si guadagnava le imprecazioni del popolo giallorosso. Avrà anche segnato quattro reti in tre partite, si commenta, ma alla Roma serve un centravanti vero, che certi palloni li butti dentro senza troppi complimenti.
E siccome i luoghi comuni nel calcio qualche fondamento di verità ce l’hanno, a goal sbagliato ne segue uno segnato: un minuto dopo, ma dall’altra parte, quando Zago (spintonato? forse sì) lascia Palmieri libero di schiacciare in rete un cross su calcio piazzato. Mentre l’intero stadio canta per l’insperato pareggio, Ortega ha la furbizia di guadagnare una punizione senza subire nessun fallo.
Troppe volte in questo avvio di stagione la Roma aveva piazzato con troppa sufficienza la barriera, ed era stata salvata solo dai pali (Salernitana e Empoli). Stavolta va male, perché Iacopino approfitta alla grande di una barriera che si abbassa quando parte il tiro e di un portiere incollato al terreno (il pallone è entrato sul palo di Chimenti). Fine dei giochi, considerato che nell’ultimo quarto d’ora l’attacco giallorosso era formato da Gautieri, Frau e Delvecchio. Con Bartelt in tribuna, e Zeman un giorno ce ne spiegherà il motivo, tra una sigaretta e l’altra.
Per la Roma c’è solo da recriminare. Perché regalare tre punti a un avversario come la Sampdoria prendendo due goal su calcio piazzato è veramente troppo. Dal rigore di Empoli alla beffa di Marassi: cinque punti buttati in due trasferte, e la sfida con la Fiorentina della prossima giornata ha perso improvvisamente il suo fascino. Per la Samp boccata d’ossigeno fondamentale dopo una partita giocata davvero col cuore.
18 Ottobre 1998. Piacenza ancora amara per la Samp che dopo la cinquina rimediata a Cagliari ne incassa altri quattro in Emilia. Si salva solo Ortega che oltre al rigore realizzato colpisce un palo e una traversa. Padroni di casa a segno con l’ex Vierchowod, Inzaghi su rigore, Manighetti (futuro doriano) e Rastelli. Un palo anche per Stroppa.
Sampdoria-Empoli 3-0
19′ Palmieri; nel st 19′ Ortega, 21′ Palmieri.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Sakic, Mannini, Grandoni, Lassissi, Franceschetti, Pecchia, (31′ st Iacopino), Ficini (21′ st Sgro’), Palmieri, Ortega (36′ st. Cordoba), Laigle. (22 Ambrosio, 2 Castellini, 3 Nava, 17 Cate’). Allenatore: Spalletti.
EMPOLI (3-4-3): Sereni, Fusco, Bianconi, Cupi, Tonetto, Pane (37′ st D’ Antoni), Lucenti, Bisoli, Zalayeta (15′ st Carparelli), Bonomi (1′ st Di Napoli), Martuscello. (12 Mappi, 6 Cribari, 16 Porro, 19 Chiappara). Allenatore: Sandreani.
Arbitro: Ceccarini di Livorno
Note: Recupero: 2′ e 3′. Spettatori paganti 2.595; abbonati 15.087 per un incasso di 72.865.000. Al 46′ pt Ortega ha sbagliato un calcio di rigore.
Ammoniti: Fusco, Bisoli e Sakic per gioco falloso, Franceschetti per fallo di mano volontario.
Angoli: 11 a 6 per l’ Empoli.
28 Ottobre 1998. Nell’andata degli ottavi di finale, arriva uno scialbo pareggio per 0-0, con la Samp costretta a giocare in dieci per quasi tutta la partita. Espulso Lassisi nel primo tempo. Nella ripresa Ortega e Iacopino pungono ben poco e il Bologna non fa di meglio, rimandando il discorso alla partita di ritorno.
Torino, 1 novembre 1998 – Serie A, VII giornata
Juventus-Sampdoria 2-0
Inzaghi al 34′ del p.t. e al 14′ della ripresa.
JUVENTUS (3-5-2): Peruzzi, Birindelli, Iuliano, Montero, Di Livio (19′ st Mirkovic), Conte, Deschamps, Tacchinardi, Pessotto (9′ st Blanchard), Inzaghi, Del Piero (23′ st Fonseca).
(12 Rampulla, 2 Ferrara, 16 Amoruso, Perrotta). All.: Lippi.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Sakic, Lassissi, Grandoni, Balleri (10′ st Cate’), Ficini (40′ st Iacopino), Laigle (28′ st Sgro’), Vergassola, Pecchia, Palmieri, Ortega. (22 Ambrosio, 2 Castellini, 3 Nava, 16 Cordoba). All.: Spalletti.
Arbitro: Bolognino di Milano
Note: Recupero: 1′ e 3′. Spettatori: 45.806, incasso 863 milioni.
Ammoniti: Montero, Deschamps, Tacchinardi, Lassissi, Sakic, Ficini.
Angoli: 3-2 per la Sampdoria.
Coppa Italia, ottavi di finale: Bologna, 11 Novembre 1998
Bologna-Sampdoria 2-1
8’ Palmieri, 65’ Signori, 90’ Kolyvanov (r)
Bologna (3-4-3): Antonioli, Rinaldi (67′ Paramatti), Mangone, Eriberto (55′ Binotto), Ingesson, Maini, Cappioli (55′ Fontolan), Kolyvanov, Andersson, Signori. (22 Brunner, 6 Tarantino, 13 Boselli, 5 Marocchi). Allenatore: Carlo Mazzone.
Sampdoria (3-5-2): Ferron, Nava, Grandoni, Sakic, Balleri, Ficini (81′ Vergassola), Franceschetti, Pecchia, Iacopino, Ortega, Palmieri (69′ Jovicic, 87′ Laigle). (22 Ambrosio, 2 Castellini, 15 Hugo, 16 Cordoba). Allenatore: Luciano Spalletti.
- Arbitro: Trentalange di Torino.
- Angoli: 7-1.
- Espulsi: 25′ Mazzone (proteste); 49′ Iacopino (proteste), 88′ Balleri e Franceschetti (proteste).
- Ammoniti: Cappioli, Ficini, Nava e Binotto per gioco scorretto, Iacopino e Ferron per condotta non regolamentare
- Spettatori: 9.000 circa.
Bologna qualificata ai 4ti di finale.
Ancora fuori la Sampdoria (non va nei quarti di Coppa Italia dal ’94) ancora avanti il Bologna, come era successo nell’Intertoto. La squadra di Mazzone (che si e’ fatto cacciare per aver protestato dopo due falli consecutivi di Ficini) e’ arrivata al dodicesimo risultato utile consecutivo e si e’ guadagnata la vittoria con un assedio che e’ durato un’ora.
Pero’ la Sampdoria, che nella prima mezz’ora aveva anche giocato meglio del Bologna, ha avuto l’handicap di disputare tutta la ripresa in dieci per l’espulsione di Iacopino (proteste dopo un fallo su Eriberto). Le era gia’ successo nella partita di andata, quando ad uscire era stato Lassisi per un fallo, sempre su Eriberto.
Non basta: i doriani hanno protestato in blocco per il rigore che ha deciso (con l’1-1 sarebbe passata la Samp). Su un traversone in area quando mancavano 2′ alla fine Kolyvanov, secondo l’arbitro, e’ stato “affondato”, forse da Nava, e la reazione e’ stata tanto verbalmente violenta che anche per Balleri e Franceschetti e’ arrivato il “rosso”.
Il Bologna e’ partito forse con un po’ di sufficienza, tanto da incassare subito il gol (8′, fallo su Iacopino vicino alla linea laterale sinistra, bella punizione di Ortega, colpo di testa vincente di Palmieri) e da rischiare il secondo (11′, pecchia per Ortega, che e’ caduto quando era solo in area, forse inciampando, forse toccato da dietro).
Pero’ dal 30′ il Bologna ha “girato” la partita. Tagliando i rifornimenti a Ortega e Palmieri (molto bene Ingesson a centrocampo), chiudendo la Samp nella sua meta’ campo. Cosi’ dopo che c’era stato soltanto un colpo di testa al 26′ di Andersson, nei 3′ finali del primo tempo ci sono state due palle gol. Un altro colpo di testa di Andersson finito contro la parte inferiore della traversa, e un tiro da due metri di Kolyvanov respinto di istinto da Ferron.
Nella ripresa la superiorita’ e’ diventata ancora piu’ schiacciante per la superiorita’ numerica, perche’ al posto dell’inutile Eriberto e’ entrato un eccellente Binotto e perche’ si e’ scatenato un Signori che aveva cominciato male. Cosi’, a parte un’altra iniziativa di Ortega, i tiri in porta sono stati tutti del Bologna. Una prima conclusione di Signori l’ha deviata Ferron, un cross di Binotto e’ stato “lisciato” da Andersson davanti alla porta, un secondo tiro di Signori ha trovato ancora un ottimo Ferron che poi ha fatto la cosa piu’ bella distendendosi su un colpo di testa di Bia.
Il tutto nei primi 16′. Al 20′ il pareggio: dribling di Binotto su Sakic verso la linea di fondo e cross per la bella conclusione di prima intenzione di Signori. Quindi un po’ di pausa nelle emozioni anche se il Bologna ha continuato sempre ad attaccare.
Fino al rigore, con tanti dubbi. Poi la Sampdoria ha chiuso in otto.
Descrizione dei gol:
8′: punizione da sinistra di Ortega, Palmieri anticipa Rinaldi sul primo palo e gira di testa in rete. 65′: Binotto salta Sakic sulla destra e mette in mezzo per il tiro in corta di piatto sinistro di Signori. 89′: Kolyvanov con un tiro violento trasforma il calcio di rigore accordato per un fallo di Balleri sullo stesso attaccante russo.
Milano, 15 novembre 1998 – Serie A, IX giornata
Inter-Sampdoria 3-0
6′ Djorkaeff (r), Djorkaeff 17′ (r), 80′ Zamorano
INTER (1-3-4-2): Pagliuca, Bergomi, Colonnese, West, Zanetti, Cauet (30′ st Silvestre), Winter (11′ st Dabo), Simeone, Djorkaeff, Ventola (1′ st Baggio), Zamorano. (22 Frey, 5 Galante, 26 Camara, 21 Pirlo). All. Gigi Simoni.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron (43′ Ambrosio), Sakic, Franceschetti (26′ st Vergassola), Grandoni, Balleri, Ficini, Laigle (26′ st Cate’), Castellini, Pecchia, Ortega, Palmieri. (3 Nava, 14 Iacopino, 15 Hugo, 16 Cordoba). All. Luciano Spalletti.
Arbitro: Trentalange di Torino
Note: Recupero: 1′ e 4. Spettatori: 60 mila.
Ammoniti: Laigle, Colonnese per gioco scorretto.
Angoli: 4-3 per la Sampdoria.
Genova, 22 novembre 1998 – Serie A, XI giornata
Sampdoria-Vicenza 0-0
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Sakic, Castellini, Grandoni, Balleri, Franceschetti [82′ Ficini], Laigle [61′ Iacopino], Pecchia, Sgro’ [77′ Cate’], Ortega, Palmieri (37′ st Iacopino). (22 Ambrosio, Nava, 16 Cordoba, Vergassola). Allenatore: Luciano Spalletti.
VICENZA (4-4-2): Brivio, Diliso, Stovini, Dicara, Morabito, Schenardi [83′ Conte], Di Carlo, Viviani, Ambrosetti, Zauli [46′ Palladini], Luiso. (1 Bettoni, Mezzanotti, Beghetto, Melosi, Otero). Allenatore: Colomba.
- Arbitro: Boggi di Salerno.
29 novembre 1998. Una Samp ridotta in dieci per l’espulsione di Ficini, strappa un buon punto nello scontro diretto, in casa del Venezia di Novellino, ultimo in classifica. Blucerchiati modesti, ma pericolosi con Pecchia su punizione (traversa), e Iacopino nel finale. Veneti spuntati.
Genova, 5 dicembre 1998 – Serie A, XII giornata
Sampdoria-Parma 0-2
45′ Chiesa, 47′ Chiesa
SAMPDORIA (3-5-1-1): Ferron, Sakic, Grandoni, Lassissi, Castellini (2′ st Iacopino), Cate’, Pecchia, Vergassola (40′ st Aloe), Laigle, Ortega, Palmieri (40′ st Sgro’). (22 Ambrosio, 3 Nava, 15 Hugo, 16 Cordoba). Allenatore: Spalletti.
PARMA (3-4-3): Buffon, Sensini, Thuram, Cannavaro, Vanoli, Fuser, D. Baggio (35′ st Mussi), Veron (23′ st Fiore), Boghossian, Crespo, Chiesa. (22 Nista, 2 Pedros, 19 Orlandini, 26 Giunti, 18 Balbo). Allenatore: Malesani.
- Arbitro: Treossi di Forlì.
- Recupero: 1′-3′. Spettatori: 3.646 (15.087 abbonati).
- Ammoniti: Sensini e Vanoli per gioco falloso, Veron per proteste, Pecchia per fallo di mano intenzionale.
- Angoli: 6 a 3 per la Sampdoria.
Serie A, 13° giornata: Roma, 13 Dicembre 1998
Lazio-Sampdoria 5-2
29′ Mihajlovic, 37′ Palmieri (r), 44′ Mihajlovic, 52′ Mihajlovic, 55′ Palmieri (r), 83′ Stankovic, 91′ Salas
LAZIO: Marchegiani, Negro, Nesta, Mihajlovic, Pancaro, Sergio Conceicao (83′ Gottardi), Stankovic, Almeyda, De La Peña (67′ Venturin), R.Mancini, Salas. A disp. Ballotta, Pinzi, Baronio, Iannuzzi, Lombardi. All. Spinosi – D.T. Eriksson.
SAMPDORIA: Ferron, Sakic, Lassissi, Grandoni, Balleri, Pecchia, Ficini (72′ Iacopino), Laigle, Vergassola (81′ Hugo), Sgrò, Palmieri. A disp. Ambrosio, Castellini, Nava, Zivkovic, Aloe. All. Spalletti.
- Arbitro: Collina di Viareggio.
- Angoli: 6-2.
- Ammoniti: Grandoni, Almeyda, Stankovic e Balleri, tutti per gioco falloso .
- Spettatori: 30.000 circa
Cronaca dei gol:
29′: punizione dal limite per fallo di Lassissi su Mancini. Calcia Mihajlovic e la palla, deviata dalla barriera, finisce in rete.
38′: lancio nell’ area laziale, Sgro’ evita Pancaro che lo mette a terra. Palmieri realizza il rigore con un tiro forte di esterno destro.
45′: Mihajlovic replica: su punizione da 30 metri per fallo su De La Pena, calcia “a giro” e realizza.
52‘: ancora Mihajlovic su punizione da 35 metri beffa Ferron.
55‘: punizione di Balleri per Pecchia, forse trattenuto in area da Stankovic. Collina opta per il rigore, realizzato di piatto da Palmieri.
83‘: Stankovic supera in velocita’ un paio di avversari, Arrivato al limite dell’ area tira e la palla finisce in rete.
92‘: doppia battuta di dribbling di Salas, che poi realizza sull’ uscita di Ferron.
Mihajlovic, Mihajlovic, Mihajlovic. Tre sciabolate al cuore dei tifosi doriani, legati ai ricordi di una squadra che poteva contare solo poco tempo fa sulle bordate del “cecchino” serbo, sulla classe di Mancini e Veron e sulla sostanza di Boghossian. La panchina di Luciano Spalletti salta nel giorno in cui la sua squadra gioca forse una delle partite migliori in trasferta.
Poco o nulla hanno potuto Palmieri (due gol) e soci di fronte a una formazione che ha potuto contare, a bocce ferme, su di un parziale di 3-0. Al 29′ del pt il serbo realizza una punizione dal limite per fallo di Lassissi su Mancini. Al 38′ la Samp reagisce con un lancio nell’area laziale, Sgro’ evita Pancaro che lo mette a terra. Palmieri realizza il rigore con un tiro forte di esterno destro. E’ il 45′ del pt: Mihajlovic replica su punizione da 30 metri per fallo su De la Pena, calcia ”a giro” con palla che va a beffare Fabrizio Ferron, abituato a vedere da dietro certe prodezze…
La ripresa si riapre con la terza perla di Sinisa che da 35 metri supera ancora l’estremo difensore blucerchiato. La reazione doriana (10′ st) si sviluppa su un calcio di punizione di Balleri per Pecchia, forse trattenuto in area da Stankovic. Collina opta per il rigore, realizzato di piatto da Palmieri.
Al 38′ Stankovic supera in velocita’ un paio di avversari, arrivato al limite dell’ area tira e la palla finisce in rete. Ci sono ampi spazi per il contropiede dei padroni di casa. Inserisce la propria firma nell’album dei marcatori anche Salas che dribbla tutti e realizza sull’ uscita di Ferron.
Genova, 20 dicembre 1998 – Serie A, XIV giornata
Sampdoria-Milan 2-2
38′ Leonardo; nel st 12′ Palmieri, 27′ Bierhoff, 40′ Ortega
SAMPDORIA (4-4-2): Ferron, Sakic, Nava, Lassissi, Hugo (1′ st Castellini), Balleri (30′ st Vergassola), Franceschetti (28′ st Ficini), Pecchia, Laigle, Ortega, Palmieri. (22 Ambrosio, 14 Iacopino, 17 Cate’, 18 Sgro’). Allenatore: Veneri-Platt.
MILAN (3-4-3): Rossi, Sala, Costacurta, Maldini, Helveg, Albertini (25′ st N’Gotty), Boban, Ziege, Leonardo (32′ st Donadoni), Bierhoff, Weah. (16 Lemann, 11 Ganz, 14 Ayala, 24 Guglielminpietro, 30 Morfeo). Allenatore: Zaccheroni.
Arbitro: Bettin di Padova
Note: Recupero: 2′ e 4′. Spettatori: 23 mila circa per un incasso di 585 milioni.
Ammoniti: Bierhoff, Nava e Lassissi e Maldini per gioco scorretto, Costacurta per proteste, Ortega per comportamento non regolamentare. Espulso: 45′ st Boban per proteste.
Angoli: 6-3 per la Sampdoria.
Firenze, 6 gennaio 1999 – Serie A, XV giornata
Fiorentina-Sampdoria 1-0
27′ Rui Costa
FIORENTINA (1-3-4-2): Toldo, Padalino, Torricelli, Repka, Heinrich, Oliveira (33′ st Esposito), Cois, Rui Costa, Amoroso (36′ st Falcone), Edmundo (30′ st Amor), Batistuta. (22 Mareggini, 6 Firicano, 8 Bigica, 23 Robbiati). Allenatore: Trapattoni.
SAMPDORIA (4-4-2): Ferron, Mannini (44′ pt Nava), Hugo, Grandoni, Castellini, Balleri, Pecchia, Franceschetti, Laigle (20′ st Vergassola), Palmieri, Ortega (14′ st Montella). (22 Ambrosio, 13 Zivkovic, 27 Vicini, 29 Piredda). Allenatore: Veneri-Platt.
Arbitro: Collina di Viareggio
Note: Recupero: 2′ e 4′. Spettatori: 36.223 (di cui 27.467 abbonati e 8.756 paganti) per un incasso complessivo di 1.539.293.637 lire.
Ammoniti: Ortega per comportamento non regolamentare, Heinrich, Amoroso, Cappellini e Repka per gioco falloso, Pecchia per proteste.
Angoli: 8-7 per la Sampdoria
10 Gennaio 1999. Nel terzo incontro stagionale a Marassi tra le due squadre (Intertoto e coppa Italia), arriva un pareggio e per la terza volta su tre è Palmieri a realizzare la rete per la Samp. In vantaggio era andato il Bologna su punizioni dell’ex Signori. Il Bologna resta in dieci per mezz’ora, ma i blucerchiati allenati da Platt, non sfondano e restano in zona retrocessione.
Bari, 17 gennaio 1999 – Serie A, XVII giornata
Bari-Sampdoria 3-1
Masinga al 34′ p.t., De Rosa al 2′, Laigle al 20′, Olivares al 24′ del s.t.
BARI (1-3-4-2): Mancini, De Rosa, Garzya, Neqrouz, Innocenti, Zambrotta, Andersson, Marcolini, De Ascentis (23′ st Olivares), Masinga, Osmanovski (19′ st Madsen). (12 Indiveri, 21 Campi, 18 Knudsen, 29 Cassano, 24 Spinesi). Allenatore Eugenio Fascetti.
SAMPDORIA (4-4-2): Ferron (1′ st Ambrosio), Castellini, Grandoni, Lassissi, Balleri, Franceschetti (35′ st Sakic), Pecchia, Laigle, Sharpe (11′ st Ortega), Montella, Palmieri. (13 Zivkovic, 14 Iacopino, 18 Sgro’, 19 Vergassola). Allenatore: Giorgio Veneri.
- Arbitro: Bolognino di Milano
- Note: Recupero: 2′ e 3′. Spettatori: 8.269 abbonati e 10.517 paganti)
- Ammoniti: Garzya per gioco scorretto.
- Angoli: 4-3 per la Sampdoria.
Serie A, 18° giornata – Genova, 24 Gennaio 1999
Sampdoria-Udinese 1-1
2′ Roberto Sosa, 51′ Ortega
Sampdoria (3-4-1-2): Ferron; Grandoni, Mannini, Sakic; Balleri, Franceschetti (57′ Vergassola), Doriva, Laigle, Ortega, Montella, Palmieri (65′ Castellini). (22 Ambrosio, 7 Pecchia, 14 Iacopino, 18 Sgro’, 31 Sharpe). Allenatore: Veneri-Platt.
Udinese (3-4-1-2): Turci, Bertotto, Calori, Pierini, Geneaux, Giannichedda, Walem, Bachini; Locatelli (69′ Poggi), Sosa, Amoroso. (12 Wapenaar, 2 Navas, 15 Zanchi, 18 Van Der Vegt, 21 Bisgaard, 24 Bedin). Allenatore: Guidolin.
- Arbitro: Bettin di Padova, 6.
- Angoli: 6-3
- Espulsi: 58′ Sakic per doppia ammonizione
- Ammoniti: Palmieri per simulazione, Bachini, Giannichedda, Walem, Poggio e Geneaux per gioco scorretto.
- Spettatori: 19.000 circa.
DESCRIZIONE DEI GOL:
2′: Grandoni e Mannini si scambiano la palla in modo impreciso, interviene in anticipo Amoroso che serve di prima intenzione Sosa, il quale ha tutto il tempo di controllare il pallone e metterlo in porta. 51′ : Ortega batte una punzione da circa 18 metri in posizione centrale, la palla supera la barriera e si insacca sulla destra di Turci che vola inutilmente.
CRONACA E COMMENTO ALLA PARTITA di Fiorenzo Arcari
Ed eccoci a meditare su altre tre pere incassate. Obiettivamente cosa si poteva chiedere ad una squadra decimata dalle assenze (e dal suo presidente)? Non c’è un centrocampista in panchina che possa ben figurare in serie A. Non c’è soprattutto un centrale degno di questo nome da mettere in difesa al posto di Mannini (a proposito, Moreno, ma che succede?). Logica conseguenza: una squadra più compatta e meglio allenata ci può battere facilmente.
Nemmeno la Juventus di otto giorni fa’ era imbattibile. Siamo noi davvero fuori fase. Non c’è gioco, non c’è uno schema. Diciamoci la verità per l’ennesima volta: quante situazioni difficile ha sbrogliato Mihajlovic su punizione? Quanto tempo è passato dall’ultimo gol su azione della coppia Montella-Signori? Critiche e ancora critiche.
Ora non voglio giudicare Boskov per quello che non riesce a fare… Voglio evidenziare ancora una volta le sbagliate cessioni di Klinsmann e Tovalieri, Karembeu e Morales (già anche lui), Zanini e Dichio. Mentre rimangono sempre baluardi di questa ridicola rosa Dieng e Scarchilli (il primo ha avuto anche da ridire per la sostituzione contro la Juve), Vergassola e Franceschetti. Ora, se davvero con questi vogliamo conquistare l’UEFA…
Signor Presidente, non ha ancora capito che l’anno passato è successo un miracolo? Una congiunzione astrale ha voluto che Mancini vivesse uno dei miglior momenti della sua carriera (il girone di andata, al ritorno lasciamo perdere, un gol…), Montella facesse gol ogni volta toccava il pallone, Carparelli e Iacopino capaci di fare dieci gol in due… Insomma, spinti anche da Karembeu in un paio di circostanze importanti (Cagliari in casa) e da un Veron spesso prodigioso (Perugia e Udinese) ci siamo arrivati si, all’UEFA, ma abbiamo rischiato di grosso di non esserci… Ringraziamo il fatto che a metà campionato eravamo secondi (peraltro caso unico visto che con gli stessi punti ora saremmo sesti)… Ma poi cosa è successo? Tanta fortuna è stata pagata al sorteggio, con il Bilbao…
Detto fra noi… Che traguardi possiamo mai aspirare se lei dopo una eliminazione da Coppa europea e Italia, smembra la squadra? Davvero pensava che Signori avrebbe risolto tutti i problemi di Menotti? Davvero il nostro problema era là davanti? Non direi proprio. Comunque non si possono dimenticare le otto partite utili consecutive di Vujadin, questo no… Certo che così non si può andare avanti…
PAGELLE DELLA PARTIA ODIERNA:
Ferron 6 Grandoni 5, Mannini 5, Sakic 4.5 Balleri 6.5, Franceschetti 5 (Vergassola 6), Doriva 6, Laigle 5.5 Ortega 6 Montella 5, Palmieri 6 (Castellini 6)
Perugia, 31 gennaio 1999 – Serie A, XIX giornata
Perugia-Sampdoria 2-0
19′ Kaviedes, 25′ Matrecano
PERUGIA (4-4-1-1): Mazzantini, Sogliano (47′ st Pellegrini), Matrecano, Ripa, Colonnello, Petrachi (25′ st Tentoni), Olive, Tedesco, Rapajc, Nakata, Kaviedes (18′ st Bucchi). (12 Docabo, 13 Rivas, 38 Hilario, 37 Bordichini). Allenatore: Castagner.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Grandoni, Mannini (32′ st Zivkovic), Lassissi, Castellini, Balleri (5′ st Sharpe), Pecchia (16′ st Ortega), Doriva, Vergassola, Montella, Palmieri. (22 Ambrosio, 4 Franceschetti, 29 Piredda, 14 Jacopino). Allenatore Veneri-Platt.
- Arbitro: Boggi di Salerno.
- Recupero: 1′ e 4′. Spettatori: 10.000.
- Ammoniti: Mannini, Olive, Ortega, Lassissi, Tedesco e Vergassola per gioco falloso.
- Angoli: 7-1 per il Perugia.
Serie A, 20° giornata, Genova, 7 Febbraio 1999
Sampdoria-Cagliari 0-0
Sampdoria (4-3-1-2): Ferron; Lassissiì, Franceschetti, Grandoni, Castellini; Balleri (93′ Sakic), Pecchia, Doriva; Ortega, Montella (86′ Iacopino), Palmieri, (22 Ambrosio, 8 Laigle, 13 Zivkovic, 17 Cate’, 18 Sgro’). Allenatore: Spalletti.
Cagliari (5-3-2): Franzone, Zebina’, Zanoncelli, Villa, Mazzeo (67′ Kallon), Berretta, Zanetti, De Patre (69′ Cavezzi), Macellari, O’Neill, Muzzi (1 Scarpi, 6 Centurioni, 18 Esposito, 26 Lopez, 28 Abeijon). Allenatore: Ventura.
-
Arbitro: De Santis di Tivoli.
-
Angoli: 6-1
-
Espulsi: 73′ Franceschetti per doppia ammonizione, 85′ Ortega per fallo su Zanetti.
-
Ammoniti: Villa, Macellari, Ortega e Zanetti per gioco scorretto; Grandoni per proteste.
Roma, 14 febbraio 1999 – Serie A, XXI giornata
Roma-Sampdoria 3-1
10′ Fabio Junior, 15′ Lassissi al 15′ del p.t., 84′ Paulo Sergio, 88′ paulo sergio
ROMA (4-3-3): Chimenti, Cafu, Zago, Aldair, Candela, Alenitchev, Tommasi, Di Francesco, Delvecchio (29′ St Paulo Sergio), Fabio Junior (48′ St De Vezze), Totti. (22 Campagnolo, 13 Petruzzi, 19 Quadrini, 9 Bartelt). All. Zeman.
SAMPDORIA (5-2-1-2): Ferron (28′ Pt Ambrosio), Balleri (37′ Pt Zivkovic), Sakic, Grandoni, Lassissi, Castellini, Pecchia, Doriva, Laigle, Montella (35′ St Iacopino), Palmieri. (15 Hugo, 17 Cate’, 18 Sgro’, 31 Sharpe). All. Spalletti.
- Arbitro: Farina di Novi Ligure
- Note: Recupero: 5′ e 4′. Spettatori: 52.715, incasso 1.278.111.000 lire.
- Ammoniti: Castellini e Candela per gioco scorretto, Montella per comportamento antiregolamentare.
- Angoli: 10-3 per la Roma
21 Febbraio 1999. Per la quinta volta su cinque i blucerchiati battono il Piacenza a Marassi. La partita va in discesa grazie al rigore di Montella, il raddoppio di Laigle su assist di Ortega e il meraviglioso tris del numero 10 argentino che insacca con un pallonetto al volo su sponda di Montella. Poi la Samp sbanda e incassa le reti di Piovani su punizione e Dionigi su rigore.
28 febbraio 1999. Al quarto tentativo arriva la prima vittoria a Empoli. Samp in risalita dopo il ritorno in panchina di Spalletti, e reduce dalla vittoria in un altro contro diretto col Piacenza. Decide una rete di Pecchia, che realizza con un bel diagonale in corsa su imbeccata di Ortega. Partita bruttina, che sarebbe potuta finire con qualunque risultato.
Genova, 7 marzo 1999 – Serie A, XXIV giornata
Sampdoria-Juventus 1-2
Ortega al 18′, Amoruso al 29′, Inzaghi al 45′ della ripresa
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Hugo, Grandoni, Lassissi, Balleri, Doriva, Pecchia, Laigle, Ortega, Montella (34′ st Sgrò), Palmieri. (22 Ambrosio, 5 Mannini, 25 Sakic, 19 Vergassola, 31 Sharpe, 17 Caté). Allenatore: Spalletti.
JUVENTUS (4-4-2): Rampulla, Mirkovic (35′ St Birindelli), Iuliano, Montero, Di Livio, Conte, Descamps, Davids, Henry (25′ St Amoruso), Esnaider (38′ St Fonseca), Inzaghi. (22 De Sanctis, 19 Tudor, 20 Tacchinarsi, 18 Blachard). Allenatore: Ancelotti.
Arbitro: Farina di Novi Ligure
Note: Recupero: 1′ e 2′. Spettatori: 12.557 paganti per un incasso di 417.050.000; quota abbonati 15.087 per un incasso di 344.853.424.
26′ pt annullato un gol di Laigle per fuorigioco.
Ammoniti: Ortega e Henry.
Angoli: 10 a 2 per la Juventus.
14 Marzo 1999. In un periodo che sembrava di piena ripresa, la Samp, prima di Lassisi e Ortega, esce con le ossa rotte dallo stadio “Arechi”. La matricola Salernitana gioca meglio, vince e aggancia i blucerchiati a quota 23 (penultimo posto assieme al Vicenza). Decidono, nella ripresa, le reti di Kolousek e Fresi su pregevoli assist di un giovane Gattuso.
21 Marzo 1999. Dopo due sconfitte consecutive la Samp di Spalletti si ritrova e strapazza l’Inter al Ferraris. Tripletta del rientrante Montella e ciliegina finale di Ortega (gol favoloso) che mette il piede in tutte le reti doriane. Espulsi Lassisi e Ventola dopo 20′. I blucerchiati tornano a sperare in virtù di una prestazione che ha poco a che vedere con squadre della zona retrocessione.
Vicenza, 3 aprile 1999 – Serie A, XXVII giornata
Vicenza-Sampdoria 1-0
Otero al 33′
VICENZA (3-4-1-2):Brivio, Cardone, Marco Aurelio, Dicara, Schenardi, Mendez (26’st Di Carlo), Viviani, Beghetto (42’st Conte), Zauli, Otero, Negri (17’st Stovini). (1 Bettoni, 24 Morabito, 16 Tisci, 11 Scarlato). Allenatore: Ernesto Galli.
SAMPDORIA (3-5-2):Ferron, Sakic (28′ Cate’), Grandoni, Hugo (17’st Sgro’), Balleri (37’st Zivkovic), Vergassola, Doriva, Iacopino, Castellini, Palmieri, Montella. (22 Ambrosio, 3 Nava, 5 Mannini, 21 Solari). Allenatore: Luciano Spalletti.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate
Note: Recupero: 2′ e 5′. Spettatori: 16.000 per un incasso di 600 milioni di lire.
Ammoniti: Dicara, Sakic e Palmieri per gioco scorretto, Cardone per proteste. Espulsi: 15′ st Marco Aurelio per comportamento non regolamentare, 23′ st Iacopino per gioco scorretto.
Angoli: 6 a 4 per la Sampdoria
Genova, 11 aprile 1999 – Serie A, XXVIII giornata
Sampdoria-Venezia 2-1
Montella su rig. al 5′ del p.t., Valtolina al 7′, Cate’ al 27′ del s.t..
SAMPDORIA (3-4-2-1): Ferron, Grandoni, Franceschetti, Sakic, Balleri (21′ St Cate), Pecchia, Doriva, Laigle, Sgro’ (1′ St Castellini), Ortega, Montella (44′ St Hugo) (12 Ambrosio, 13 Zivkovic, 19 Vergassola, 29 Piredda). Allenatore: Spalletti.
VENEZIA (4-4-1-1): Taibi, Brioschi, (37′ St De Franceschi) Pavan, Luppi, Dal Canto, Valtolina, Volpi, Miceli (30 St Tuta), Pedone, Recoba (23′ St Marangon), Maniero. (12 Bandieri, 3 Ballarin, 4 Iachini). Allenatore: Novellino.
Arbitro: Pellegrino di Barcellona (Messina)
Note: Recupero: 2′ e 4′. Spettatori: 3.842 paganti per un incasso di 89.410.000; abbonati 151.087, inacasso abbonati 344.853.424.
Ammoniti: Pedone, Luppi, Balleri, Grandoni per gioco scorretto; Volpi, Dal Canto, Pavan per proteste, Montella per comportamento non regolamentare
Angoli: 5 a 1 per il Venezia.
Parma, 18 aprile 1999 – Serie A, XXIX giornata
Parma-Sampdoria 1-1
Sensini al 43′ del p.t., Montella su rig. all’8′ del s.t..
PARMA (3-4-1-2): Buffon, Thuram, Sensini, Cannavaro (21′ Pt Mussi), Stanic (13′ St Balbo), Fuser, Baggio, Benarrivo (26′ St Vanoli), Fiore, Crespo, Chiesa. (28 Micillo, 15 Apolloni, 10 Asprilla). Allenatore Alberto Malesani.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Sakic (34′ St Hugo), Franceschetti, Grandoni, Castellini, Doriva, Pecchia, Laigle, Ortega, Montella (44′ St Cate’), Palmieri (31′ St Vergassola). (22 Ambrosio, 5 Mannini, 13 Zivkovic, 18 Sgro’). Allenatore Luciano Spalletti.
Arbitro: Tombolini Di Ancona
Note: Recupero: 1′ e 3′. Spettatori: 15 mila circa
Ammoniti: Cannavaro, Doriva, Mussi, Castellini per gioco scorretto, Franceschetti per fallo di mano.
Angoli: 6-1 per il Parma.
Genova, 25 aprile 1999 – Serie A, XXX giornata
Sampdoria-Lazio 0-1
Vieri al 14′ del s.t.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Grandoni, Franceschetti, Lassissi (1′ st Hugo), Castellini (23′ st Balleri), Doriva, Pecchia, Laigle (37′ st Cate’), Ortega, Montella, Palmieri (22 Ambrosio, 5 Mannini, 19 Vergassola, 25 Sakic). Allenatore: Spalletti.
LAZIO (4-4-2): Marchegiani, Pancaro, Negro, Mihajlovic, Favalli, Lombardo (1′ st Stankovic), Mancini (23′ st Couto), Almeyda, Conceicao, Vieri, Salas (8′ st Boksic. (22 Ballotta, 16 Okon, 17 Gottardi, 21 De la Pena) Allenatore: Eriksson.
Arbitro: Bazzoli di Merano
Note: Recupero: 1′ e 3′. Spettatori: 16.885 per un incasso di 580.905.000. Abbonati15.087.
Ammoniti: Lassissi, Pancaro e Favalli per gioco scorretto. Espulsi: al 20′ st Almeyda per doppia ammonizione, al 27′ Ortega per doppia ammonizione.
Milano, 2 maggio 1999 – Serie A, XXXI giornata
Milan-Sampdoria 3-2
Ambrosini al 17′ p.t., Montella al 14’st, Leonardo al 34’st, Franceschetti al 41′ st, aut. Castellini al 50’st.
MILAN (3-4-1-2): Abbiati, Sala, Costacurta, Maldini, Helveg, Albertini, Ambrosini, Guglielminpietro (20′ st Ba), Boban (19′ st Leonardo), Bierhoff, Ganz (1 Rossi, 14 Ayala, 25 N’gotty, 21 Giunti, 13 Iannuzzi). All. Zaccheroni.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Grandoni (39′ st Hugo), Franceschetti, Lassissi, Balleri, Pecchia, Doriva, Laigle (40′ st Iacopino), Castellini, Palmieri (33′ st Cate’) Montella. (22 Ambrosio, 5 Mannini, 25 Sakic, 19 Vergassola). All. Spalletti.
Arbitro: Braschi di Prato
Note:Recupero tempo: 1′ e 5′. spettatori 70.000. Tre pali colpiti nel primo tempo, da Montella, Ganz e Franceschetti.
Ammonito: Laigle (gioco scorretto). Espulso: 46′ pt Lassissi (fallo da ultimo uomo su Ganz)
Serie A, 32° giornata. Genova, 9 Magio 1999.
Sampdoria-Fiorentina 3-2
20′ Rui Costa (r), 29′ Montella, 41′ Heinrich, 50′ Montella, 78′ Palmieri
Sampdoria (3-4-1-2): Ferron, Hugo (27′ st Castellini), Franceschetti, Grandoni (46′ Sakic), Balleri (76′ Iacopino), Doriva, Pecchia, Laigle, Ortega, Montella, Palmieri. (22 Ambrosio, 5 Mannini, 18 Sgro’, 19 Vergassola). Allenatore: Spalletti.
Fiorentina (1-3-4-2): Toldo, Padalino, Falcone (81′ C.Esposito), Repka, Torricelli , Cois, Heinrich, Amoroso, Rui Costa, Oliveira (55′ Ficini), Edmundo. (22 Mareggini, 6 Firicano, 23 Robbiati, 7 Amor, 15 Mirri). Allenatore: Trapattoni 5.
-
Arbitro: Bettin di Padova.
-
Angoli: 19-2.
-
Ammoniti: Amoroso, Ortega per proteste; Hugo, Torricelli, Franceschetti, Castellini e Ficini tutti per gioco scorretto.
-
Spettatori: 21.500 circa
-
Espulsi: 33′ Cois per doppia ammonizione; 91′ Padalino per fallo su Palmieri.
Umiltà e grinta: la ricetta salvezza
Una Sampdoria, umile, determinata, concentrata, lucidissima ha posto domenica, contro la Fiorentina, un altro importantissimo mattoncino nell’edificazione della sospirata e ancora lontanissima salvezza. Davvero encomiabile, la squadra di Spalletti. Perché ha saputo sempre mantenere la calma, anche nei momenti peggiori dell’incontro, quando, dopo il primo e sudatissimo pareggio, una bellissima quanto malaugurata craniata di Heinrich aveva ricacciato lontano ogni speranza di farcela.
Proprio in quell’istante la Samp di questo scorcio di stagione si è dimostrata squadra vera, unita, brillante, tonica, reagendo in maniera tutt’altro che scomposta e raggiungendo prima il pareggio e quindi la meritatissima vittoria che alimenta ancora la speranza.
A mio avviso tanto Spalletti quanto i giocatori meritano un elogio particolare, a prescindere dagli esiti finali, per come stanno interpretando questa difficilissima situazione. Il tecnico toscano, che meriterebbe per come sta lavorando non una ma due o tre riconferme, sta trasferendo alla squadra qualità di gioco, sicurezza, tranquillità e decisione.
Sa mettere bene in campo i giocatori di cui dispone, cercando di evidenziarne al massimo i pregi e di nasconderne per quanto possibile le lacune. In questo finale di torneo, oltre ad un eccezionale e ritrovato Montella, brillante e motivato nonostante le continue sirene del mercato, ha rispolverato un Franceschetti leader del pacchetto difensivo come non lo si vedeva da tempo.
Quanto ai giocatori, detto di alcuni protagonisti, è da rilevare come l’indomito combattente Palmieri stia rispondendo alla grande alle sollecitazioni del tecnico che lo vuole pronto al sacrificio contro le barriere difensive degli avversari; come Pecchia e Doriva abbiano trasformato un centrocampo senza nerbo e senza idee in una fucina di gioco ficcante e preciso, anche divertente da vedere, se ci fosse il tempo di riflettere sull’estetica in mezzo al mare di guai indotti da una classifica comunque deficitaria.
E’ da auspicare che la difesa ritrovi quella concentrazione che a tratti sembra smarrire nel corso dell’incontro, perché il contributo del pacchetto arretrato sarà decisivo anche nei prossimi due decisivi incontri. Va comunque detto che si sono rivelate veritiere le indicazioni di chi pensavano che la qualità dell’organico blucerchiato potesse essere all’altezza anche di squadre di alto rango: lo ha dimostrato questo ciclo terribile di partite, che però non è ancora terminato.
Per finire, la classifica: piange sempre, è vero, ma finalmente lascia trasparire anche qualche spiraglio di luce. Alcune concorrenti della Samp appaiono in debito di ossigeno, mentre persino alcune sconfitte dei blucerchiati oggi sembrano poter essere lette in chiave diversa alla luce dello svolgimento del campionato: se infatti i blucerchiati avessero messo fuori gioco il Milan domenica scorsa, all’ultima di campionato probabilmente i rossoneri sarebbero andati a Perugia senza alcun obiettivo raggiungibile, facile preda della grintosa squadra di Boskov.
Ma non è il caso di fare calcoli: oggi la Samp è chiamata a vincere anche le prossime due tremende partite, a partire da Bologna. Fondamentale sarà ancora una volta l’apporto di una tifoseria che mai come quest’anno e in questo momento si è dimostrata attaccatissima alla squadra. I blucerchiati hanno già fatto tantissimo: sarebbe un peccato se si fermassero proprio ora, sul più bello.
di Giuseppe Viscardi
DESCRIZIONE DEI GOL:
19′ traversone dalla destra per l’accorrente Oliveira. Hugo, in anticipo, ‘buca’ il pallone e Balleri, alle spalle del giocatore della Fiorentina, non puo’ fare altro che spingere l’avversario. Rigore battuto da Rui Costa: Ferron intuisce e tocca la palla che pero’ entra in rete.
28′ Palmieri entra in area sulla destra e propone un traversone corto per Montella che ha il tempo di stoppare di petto e di controbalzo, con la punta del piede, tocca la palla di quel tanto che serve per anticipare Toldo in uscita.
40′ sull’unico calcio d’angolo della Fiorentina del primo tempo batte Rui Costa ed Heinrich, all’altezza del primo palo, gira di testa in rete.
50′ Montella lasciato solo all’altezza del vertice dell’area piccola, viene servito, controlla il pallone e in semirovesciata lo deposita nell’angolino opposto.
78′ Montella riceve al limite dell’area serve Palmieri alla sua sinistra, l’attaccante finta sul difensore e poi conclude di esterno destro sporco. La palla si insacca a fil di palo.
Bologna, 16 maggio 1999 XXXIII G.
Bologna-Sampdoria 2-2
nel pt 5′ Montella, 27′ Ingesson, 38′ Montella; nel st 48′ Ingesson su rigore
BOLOGNA (3-5-2): Antonioli, Rinaldi, Paganin (1’st
Lucic), Mangone, Cappioli (23’st Simutenkov), Eriberto (11’st Binotto), Ingesson, Marocchi, Bettarini, Andersson, Signori. (22 Brunner, 7 Nervo, 9 Kolyvanov, 14 Sanchez). Allenatore Carlo Mazzone.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Ferron, Sakic, Franceschetti, Lassissi, Balleri, Doriva, Pecchia, Laigle (36’st Castellini), Ortega (21’st Vergassola), Montella, Palmieri. (22 Ambrosio, 5 Mannini, 15 Hugo, 14 Iacopino, 18 Sgro’). Allenatore: Luciano Spalletti.
Arbitro: Trentalange di Torino
Note: Recupero: 1′ e 4′. Spettatori: 23.000 circa.
Ammonito: Pecchia e Signori per gioco scorretto, Doriva per simulazione
Angoli: 8-4 per il Bologna
Genova, 23 maggio 1999 XXXIV G.
Sampdoria-Bari 1-0
32′ Doriva
SAMPDORIA (3-5-2): Ambrosio, Sakic, Castellini, Lassissi, Balleri, Doriva, Franceschetti, Laigle (1′ St Solari), Iacopino (20′ St Piredda), Montella, Palmieri. (1 Ferron, 5 Mannini, 13 Zivkovic, 15 Hugo). Allenatore: Spalletti.
BARI (1-3-4-2): Mancini, Garzya, Innocenti, De Rosa (34′ Pt De Ascentis), Zambrotta, Olivares, Andersson, Marcolini (10′ St Said), Madsen (7′ St Giorgetti), Spinesi, Mazinga. (12 Indiveri, 7 Bressan, 3 Paris, 21 Campi). Allenatore: Fascetti.
Arbitro: Farina di Novi Ligure
Note: Recupero: 3′ e 5′. Spettatori: 1.908 paganti, abbonati 15.087.
Ammonito: Palmieri, Innocenti, Solari e Castellini putti per gioco scorretto.
Angoli: 6-3 per il Bari.
Classifica finale serie A 1998/99
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