Serie A 2021/22: Torino-Sampdoria 3-0

Torino, Sabato 30 Ottobre 2021 ore 20:45 – Serie A, 11° giornata

Torino-Sampdoria 3-0
17′ Praet, 52′ Singo, 93′ Belotti

Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Bremer, Buongiorno; Singo (8′ s.t. Vojvoda), Lukic, Pobega, Aina (41′ s.t. Rodriguez); Praet (32′ s.t. Rincon), Linetty (42′ s.t. Verdi); Sanabria (8′ s.t. Belotti). A disposizione: Berisha, Izzo, Zaza, Brekalo, Kone, Warming. Allenatore: Juric.

Sampdoria (3-4-2-1): Audero; Dragusin (36′ s.t. Colley), Yoshida, Chabot; Bereszynski (24′ s.t. Askildsen, 36′ s.t. Ciervo), Ekdal (9′ s.t. Gabbiadini), Silva, Augello; Thorsby, Candreva; Quagliarella (9′ s.t. Caputo). A disposizione: Falcone, Torregrossa, Depaoli, Ferrari, Yepes Laut, Murru, Trimboli. Allenatore: D’Aversa.

  • Arbitro: Fourneau di Roma 1. Assistenti: Peretti di Verona e Sechi di Sassari. Quarto ufficiale: Colombo di Como.
    VAR: Di Bello di Brindisi. AVAR: Ranghetti di Chiari.
  • Espulso al 23′ s.t. Silva per proteste.
  • Ammoniti al 29′ p.t. Bremer, al 5′ s.t. Pobega, al 10′ s.t. Dragusin, al 30′ s.t. Askildsen, al 35′ s.t. Chabot, al 39′ s.t. Candreva per gioco scorretto.
  • Recupero 0′ p.t. e ‘ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

A Torino il punto più basso di questi primi mesi di Samp. D’Aversa, sempre senza Damsgaard e Verre, si presenta con una formazione estremamente difensiva, con addirittura tre difensori centrali, due terzini come cursori, due mediani come mezz’ali (nessuna possibilità di dialogo in rapidità), un regista arretrato (Silva), Candreva a tutto campo e davanti Quagliarella tutto solo, che non riesce in quella condizione a mantenere un pallone.

Praticamente una “morte annunciata”, come scritto sul forum a inizio partita. Iniziativa completamente lasciata ai granata (65% possesso palla già nel primo tempo), squadra ancora in evidente rodaggio, ma molto più dotata tecnicamente e atleticamente, almeno nella versione odierna. Fin da subito un monologo dei granata, che sono andati a segno alla prima vera offensiva. Al 17′ azione ispirata da Linetty e finalizzata da Praet, entrambi ex Samp. Inutile il goffo e disperato intervento di Chabot.

Il resto del primo tempo dice ben poco, con sterile possesso palla granata e occasioni quasi nulle. Si segnalano solo due tentativi di Thorsby (37′ testa su cross di Candreva e al 39′ tiro murato da Bremer) e uno di Linetty (pallone alto dopo una azione veloce al 40′). Ma niente di pericoloso. Frazione che si chiude sull’1-0, ma ancora eventualmente recuperabile con qualche cambio immediato. Invece si rientra nel secondo senza nulla di nuovo.

Dopo un tentativo di testa di Chabot al 47′, alto di testa su corner di Candreva, il Torino raddoppia con Singo che chiude con un tiraccio sul primo palo, che Audero, lascia passare senza troppa opposizione, un clamoroso contropiede preso addirittura da calcio d’angolo. Blucerchiati posizionati in maniera davvero dilettantistica nell’occasione (vedi immagine sotto). Da questo momento il Torino domina ulteriormente.

Linetty al 60′ e Vojvoda al 65′ Sfiorano già il 3-0, che ci starebbe tutto. Poi Silva si fa espellere per proteste e la partita è sepolta. L’ultimo sussulto doriano al 69′, con Gabbiadini, anche oggi irriconoscibile, che imbeccato in area da Thorsby, trova lo spazio per girarsi, ma tira debole e centrale col suo sinistro che un tempo sfondava la porte. Audero si riscatta almeno in parte chiudendo due volte a valanga su Belotti.

Lo stesso attaccante granata, dopo aver colpito un palo al 71′ in azione di mischia, realizza il giusto 3-0 al 93′ con Chabot che lo controlla, mentre si prepara il tiro, a debita distanza. Da segnalare l’anomala sostituzione dopo una dozzina di minuti di Askildsen, che entrato nel secondo tempo, aveva già preso ammonizione e rischiato la seconda. Impatto pessimo, in linea col resto della squadra e l’allenatore.

Una figuraccia da ricordare, dopo una serie di partite perlopiù inguardabili. Il mister, che aveva iniziato la stagione con modulo coraggioso e un gioco molto propositivo, ha cambiato completamente rotta, raschiando oggi il fondo del barile, in una partita che sembrava tutto, tranne che impari e da giocare così sulla difensiva, senza tra l’altro nessun giocatore in grado di poter fare dei buoni contropiedi. Insomma, quasi senza speranza.

I punti in rapporto al calendario sono tutto sommato ancora abbastanza in linea con quello che ci si poteva attendere, preoccupa molto di più l’involuzione della squadra e il numero impressionante di gol subiti, soprattutto concentrati nei primi e negli ultimi minuti di partita. Il mister continua a cambiare moduli ripetendo quello che successe due anni fa con Di Francesco, Vedremo cosa deciderà la società, ma la panchina inizia a scottare.

Le pagelle:

Audero Mulyadi 5,5. Nulla da fare sul primo e sul terzo gol, si lascia trafiggere con colpevolezza sul contropiede di Singo, Salva invece due volte la porta dal 3-0 uscendo coi tempi giusti in situazioni di uno contro uno.

Dragusin 5. Non ripete la buona prestazione, andando in forte difficoltà in marcatura e quando sotto pressione. Inguardabile il suo posizionamento sul primo gol.  Colley 5,5. Inserito nel finale, si butta in avanti e crea anche una buona situazione sulla sinistra. Sul terzo gol però chiaramente in difesa non c”è.

Yoshida 5,5. Nel primo tempo l’unico a salvarsi, nella ripresa naufraga col resto della nave.

Chabot 5. Lento e falloso, non riesce a salvare sul primo gol, non chiude sul terzo. Espressione facciale in alcune inquadrature non di un combattente, ma di uno scoraggiato.

Bereszynsky 5,5. Va bene l’impegno, ma in un ruolo non suo, produce davvero poco e sbaglia nel fraseggio più di una volta. Askildsen 4,5. Entra compassato, si perde l’uomo e fa fallo, prende ammonizione e rischia la seconda. Sostituito dopo 12 minuti. Ciervo 6. Un bel tacco al volo e qualche pallone giocato. Non riesce a incidere nemmeno oggi, ma la partita ormai era morta e sepolta.

Thorsby 5. Delle due mezz’ali è quello a cui viene evidentemente chiesto di salire di più e proporsi con continuità, lo fa, ma non avendo le caratteristiche sfigura. Bene sui colpi di testa, che comunque non portano a nulla.

Perrruchet Silva 4. Macchia una partita comunque non sufficiente, con una espulsione vergognosa. Già successo lo scorso anno. Recidivo.

Ekdal 5,5. Non ha più il passo per fare la mezz’ala e non avendo la possibilità di dialogare sullo stretto si limita a stare in posizione. Uno dei meno peggio finché resta in campo. Ma il confronto coi centrocampisti avversari, il confronto è impietoso. Gabbiadini 4,5. Se il Gabbiadini di quest’anno, abbiamo un serio problema in attacco. Riesce a trovare il tiro da posizione ravvicinata, ma spreca tutto. Su un tacco al volo di Ciervo, arriva in fuorigioco, ma comunque aveva fallito il gol da due passi. Per il resto corricchia senza prendere mai palla.

Augello 5,5. Un paio di buoni palloni recuperati, ma il suo apporto alla fase offensiva è davvero limitato. Anche lui in serie A può fare al massimo il terzino a quattro. In quel ruolo potrebbe emergere in B. A questi livelli serve altro tasso tecnico e altro passo.

Candreva 5,5. Seconda partita di fila in cui è tornato in linea col resto. Prova a combinare qualcosa coi cross, ma non essendo un trascinatore, finisce per innervosirsi invece che aiutare la squadra.

Quagliarella 4,5. Prestazione imbarazzante in una situazione ormai per lui da tempo improponibile, quella di unica punta, con addirittura i due esterni che sono terzini, lontanissimi dalla zona di attacco. Caputo 4,5. Niente più del capitano. Quasi non ci si accorge della sua presenza, se non per alcuni fuorigioco.

Le parole nel postpartita:

Classifica serie A, 11° giornata

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