Le parole della vigilia di D’Aversa;
Genova, Domenica 12 Settembre ore 12:00 – serie A, 3° giornata
Sampdoria-Inter 2-2
18′ Dimarco, 33′ Yoshida, 44′ Martinez, 48′ Augello (assist Bereszynski)
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (33′ s.t. Murru); Candreva, Thorsby, Silva, Damsgaard (33′ s.t. Verre); Caputo, Quagliarella (23′ s.t. Askildsen). A disposizione: Falcone, Chabot, Torregrossa, Ciervo, Depaoli, Dragusin, Ihattaren, Ferrari, Trimboli. Allenatore: D’Aversa.
Internazionale (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Dimarco; Darmian, Barella (22′ s.t. Dumfries), Brozovic (9′ s.t. Vidal), Calhanoglu (22′ s.t. Sensi), Perisic (9′ s.t. D’Ambrosio); Martinez (17′ s.t. Correa), Dzeko. A disposizione: Cordaz, Radu, Gagliardini, Sanchez, Vecino, Kolarov, Ranocchia. Allenatore: S. Inzaghi.
- Arbitro: Orsato di Schio. Assistenti: Peretti di Verona e Pagliardini di Arezzo. Quarto ufficiale: Baroni di Firenze. VAR: Nasca di Bari. AVAR: Giallatini di Roma 2.
- Ammoniti al 22′ p.t. Brozovic, al 35′ p.t. Thorsby, al 21′ s.t. Bereszynski, al 37′ s.t. Colley, al 44′ s.t. Dzeko, al 45′ s.t. Correa, al 48′ s.t. Vidal per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 6′ s.t.;
- Spettatori paganti 7.441 (incasso 216.409 euro); terreno di gioco in buone condizioni.
Contro i campioni d’Italia in carica i blucerchiati di mister D’Aversa sfoderano una prestazione davvero gagliarda e strappano un punto, alla viglia difficilmente pronosticabile. Gara particolare perché arrivata dopo le partite di tanti giocatori con le nazionali, quindi stanchezza e pochi allenamenti col gruppo compatto da ambo le parti. La Samp questa volta si schiera con un 4-4-2 puro e ovviamente il tandem Caputo – Quagliarella davanti.
Doriani da subito pericolosi. Al 4′ Augello sfonda sulla sinistra e crossa. Traiettoria deviata che arriva giusta sulla testa di Thorsby indisturbato. Il norvegese sceglie male il tempo e spedisce fuori da due passi. La Samp gioca un bel primo quarto d’ora tenendo i nerazzurri quasi sempre nella propria metà campo. Ma appena l’Inter si affaccia davanti va in gol, in circostanze perlomeno discutibili.
Orsato, al 18′, assegna una punizione dal limite che Dimarco insacca con un bolide all’incrocio dei pali. Il contatto tra Colley e Lautaro, che ha originato il fallo (presunto tocco con una mano sul volto dell’argentino), appare assai lieve oltre che involontario. Ma la simulazione dell’attaccante, che si contorce dal dolore come fosse stato colpito da un montante di Tyson, in questo caso ha ragione.
Al 32′ la prima vera azione pericolosa costruita dall’Inter vede Lautaro calciare in diagonale da destra, ma Audero chiude con le mani. Al 34′ invece arriva il meritato pareggio di Yoshida, che calcia centrale su un’azione confusa in area, e trova la fortunata deviazione di Dzeko che spiazza completamente un Handanovic forse colpevole di non essere uscito sul pallone a campanile precedente all’episodio.
Nel finale ci prova l’Inter che al 41′ fallisce clamorosamente con Skriniar (colpo di testa fuori da ottima posizione) su corner e poi raddoppia al 44′ su un’altra azione che in tempo reale sembrava originata da una brutta palla persa da Damsgaard, ma i replay hanno chiarito fosse partita da un evidente spinta sulla schiena del danese. Da lì comunque parte un contropiede micidiale, chiuso in rete da Lautaro egregiamente pescato da Barella.
Male la Samp nel gestire questa azione. Augello, in particolare, avrebbe potuto spendersi un fallo e conseguente cartellino giallo su Barella. Resta il fatto che entrambi i gol dell’Inter, così come quello del Milan (spinta di Calabria su Augello), in soldoni sono stati originati da azioni palesemente irregolari. Al netto degli episodi, risultato comunque ingiusto vista la prova assai generosa dei blucerchiati, contro un’Inter parsa in rodaggio.
Nella ripresa stessi uomini in campo e immediato pareggio. Al 48′ è Augello a trovare un gol con un fantastico tiro al volo sotto la traversa, su cross di Bereszynski deviato leggermente. La Samp però nei successivi minuti balla per cinque minuti (unica volta durante la partita) e l’Inter fallisce tre gol quasi fatti. Al 51′ Perisic. tutto solo e defilato a sinistra, mette al centro per Dzeko che non ci arriva di poco a porta vuota.
Al 52′ Lautaro si presenta solo davanti ad Audero, ma disturbato da Silva, calcia maluccio e mette alto. Al 55′ Cahlanoglu supera Thorsby e arriva quasi al limite con tutto lo specchio della porta a disposizione. Calcia sul primo palo e sfiora il montante mancando un gol che a quel punto sembrava davvero facile facile. La risposta della Samp al 60′, con Caputo che sparacchia fuori un ottimo pallone in area su assist dello scatenato Bereszynski, che aveva saltato con classe D’Ambrosio.
Al 68′ è il neoentrato, nonché ex blucerchiato Correa a far tremare Marassi, ma da buona posizione, spara alto su assistenza di Dumfries. L’ultima emozione è blucerchiata. In contropiede Damsgaard, al 74′ ha la palla buona per il 3-2, ma il suo diagonale di sinistro è debole e D’Ambrosio salva sulla riga.
Nel finale l’Inter resta in dieci per un infortunio occorso a Sensi e D’Aversa butta dentro anche Torregrossa. Arrivano diversi cross al centro, ma nessuna occasione di rilievo. La stessa Inter pur provandoci soprattutto coi calci piazzati e la freschezza di Correa non riesce a pungere. Il punteggio alla fine è corretto, con l’Inter che nella ripresa ha fallito diverse occasioni, ma nel primo tempo ha beneficiato di due errori arbitrali decisivi.
Per i blucerchiati una prova ancora più convincente di quelle già comunque accettabili contro Milan e Sassuolo. Due punti presi contro la seconda, l’ottava e la prima dello scorso campionato, con appena tre gol subiti e tutti assai discutibili, per non dire irregolari. L’attacco stenta ancora parecchio e oggi i gol sono arrivati da difensori, ma il potenziale c’è. Quando si accenderanno Damsgaard e Caputo, questa squadra non faticherà a segnare.
Le pagelle:
Audero Mulyadi 6. Prende gol su punizione di Dimarco, sul palo dove non c’è barriera, ma l’interista la mette proprio nel sette, quindi nessuna colpa. Respinge gli unici due tiri in porta parabili su Lautaro nel primo tempo e Correa nel secondo. Nulla da fare sul 2-2, con l’argentino completamente solo e bravo a calciare di prima.
Bereszynski 7. Assist ad Augello, tanta corsa a supporto di Candreva, che oggi “lo vede”, ma anche chiusure efficaci e precise. Condizione già ottimale.
Yoshida 7. Gol fortunoso, ma importante. Dietro chiude tutto il possibile e si districa bene nei disimpegni. Si fa trovare un pò fuori posizione solo sul gol di Lautaro.
Colley 6. Nel primo tempo perde un pallone pericoloso in difesa e determina (ma senza colpe particolari) la punizione che origina il vantaggio interista. Nella ripresa chiude bene di testa e di piede e risulta preciso in appoggio alle azioni offensive.
Augello 6,5. Autore di uno splendido gol al volo, alla fine decisivo, ha qualche colpa sul contropiede che porta al secondo vantaggio ospite. Si lancia in un intervento che non prende né palla né gamba, dando così via libera all’azione. Nel primo tempo per il resto bene nell’appoggi offensivo e i cross. Nella ripresa si fa superare troppo facilmente da Dumfries. Murru 6. Entra bello carico e gioca abbastanza avanzato con l’Inter ormai in dieci. Nel finale poteva forse gestire meglio un pallone a sinistra.
Candreva 6,5. Bene più per l’impegno che per l’effettiva pericolosità in avanti. Giocatore instancabile nonostante l’età. Pochi i cross buoni per i compagni, ma tanto scompiglio sulla destra, e a volte anche altrove.
Thorsby 6-. Sufficienza non piena visto il gol fallito all’inizio e il mancato disturbo su Cahlanoglu, che fortunosamente grazia Audero parando a lato. per il resto solita prova di sostanza.
Perruchet Silva 7-. Prova magistrale, da vero maestro del centrocampo. Sbaglia solo un passaggio sulla sinistra nel finale. Recupera un’infinità di palloni grazie al passo breve e rapido con cui ruba il tempo ai “cavalloni” dell’Inter- Decisivo su Lautaro ormai pronto a trafiggere Audero. Torregrossa 6. Tocca forse tre palloni. Due volte prede fallo, sull’altro si fa rubare palla. Tornerà molto utile.
Damsgaard 5,5. Anche oggi poco convinto e convincente. Fallisce la grande occasione per decidere la partita. Ci si aspetta ben altro da lui. Verre 6-. Prova a dialogare coi compagni e creare qualcosa di illuminante.
Caputo 5,5. Pochi palloni interessanti, ma lui stesso non sembra fare sufficiente movimento. C’è da dire che con De Vrij e Skriniar è dura per tutti. Oggi comunque ha fallito un’occasione calciando non da bomber quale è. Si rifarà.
Quagliarella 5,5. Qualche buon appoggio, ma fondamentalmente si è visto poco e vale il discorso fatto per Caputo. Avversari davvero difficili, a meno di non prenderli in velocità. Askildsen 6,5. Ingresso discreto e finalmente di personalità in una partita complicatissima. Un buon esamino nel processo di maturazione.
Commenti post partita sul forum
Le parole di D’Aversa:
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Classifica serie A – 3° giornata
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Partita successiva:
Partita precedente:
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