Genova, 27 gennaio 1957 – Serie A 17°giornata
Sampdoria-Inter 2-2
22′ Conti (assist Vicini), 32′ Vonlanthen, 62′ Massei, 75′ Vicini
SAMPDORIA: Bardelli, Farina, Agostinelli, Martini, Bernasconi, Vicini, Conti, Ocwirk, Ronzon, Tortul, Agnoletto.
INTER: Matteucci, Masiero, Invernizzi, Bearzot, Bernardin, Dorigo, Lorenzi, Vonlanthen, Massei, Skoglund, Campagnoli.
- Arbitro: Bonetto.
Un pareggio che deve accontentare tutti: 2 a 2, infatti, è il risultato logico di questa partita, che non ha segnato né in un campo né nell’altro una superiorità concreta. Liguri e lombardi hanno avuto a turno momenti favorevoli e situazioni felici, ma si è trattato sempre di episodi di vicende contingenti, per cui nessuno può recriminare se alla fine è mancato un vincitore.
L’Inter avrà le attenuanti d’aver dovuto presentare una squadra con tante riserve per le forzate assenze di Ghezzi, di Giacomazzj e di Fongaro (infortunato), e per l’esclusione di Pandolfini, ma la Sampdoria che scuse può presentare, oltre alla ormai nota indisponibilità di Firmani? Potrebbe compilare un elenco con i nomi dei giocatori in « giornata no », ma questo se mai potrebbe essere una aggravante, perché nulla è successo a giustificazione della scarsa vena di Tortul, di Agnoletto, di Ronzon e di Martini.
Un’Inter in formazione rimaneggiata e una Sampdoria a rendimento minimo: Impossibile pretendere Un bel « foot-ball » anche se alcuni atleti hanno svettato sugli altri per classe pura o per vivacità. Frossi deve aver pensato che la fonte del gioco dei liguri è Ocwirk, e pertanto si è preoccupato soltanto di far controllare l’austriaco. Mancavano entrambi i terzini titolari? Poco male: ha arretrato i due mediani, ma su Ocwirk ha messo l’elemento più deciso, più tenace. Dorigo ha « guardato » l’interno destro sampdoriano, bloccandone ogni movimento e la squadra di Czeizler è parsa senza idee, senza possibilità.
Né si può dire che le vicende dell’incontro siano state sfavorevoli ai padroni di casa, anzi all’inizio si è avuta l’impressione opposta. Iinfatti, preoccupati della poca esperienza come terzini di Masiero e di Invernizzi, non tentavano che a tratti l’azione di attacco in forze. Massei usciva di rado dalla zona di centro campo cosi che le manovre avanzate interiste erano affidate alla vivacità di Lorenzi, al palleggio di Skoglund, alle « volate » di Campagnoli ed a tratti anche a Vonlanthen.
Questi attacchi dell’Inter non avevano la prerogativa della continuità, ma erano egualmente pericolosi. Comunque è toccato alla Samp segnare per prima, su un’azione fortunosa se vogliamo, ma non per questo meno bella: Vicini avanza verso sinistra e centra la palla sul disco del rigore, dove però c’è Invernizzi, che ha di fianco Conti; il neroazzurro vuol respingere ma fallisce il tocco e Conti lesto, in mezza rovesciata, sorprende Mattwucci.
Farina respinge sulla linea, ma Vonlanthen, bene appostato, realizza: 1-1 (31′). Prima della fine del tempo, Bearzot per un fortuito scontro con Ronzon rimane a terra mezzo svenuto, e dovrà essere portato a braccia negli spogliatoi. Quando si riprende a giocare i neroazzurri presentano uno schieramento tutto nuovo: Massei ha preso definitivamente il posto di mediano destro, Vonlanthen, Lorenzi e Skoglund formano il trio di punta, Campagnoli sta a mezzo campo, Bearzot, che si riprenderà con il passare dei minuti, si sistema a sinistra come uomo di interdizione.
Una Inter quasi rinunciataria, ma da questa particolare condizione psicologica nasce il secondo goal neroazzurro: avanzano « i tre > dell’attacco, Vonlanthen crossa vesso Lorenzi, Farina è fuori posizione e Bernasconi è pescato in contropiede; Lorenzi indirizza a rete proprio mentre Bardelli esce alla disperata La palla respinta dal portiere s’alza a candela e Massei segna: 1 a 2.
Comincia un periodo di superiorità neroazzurra: Campagnoli potrebbe facilmente cooperare a portare a tre le reti della sua squadra, ma vuol tirare forte in porta anziché passare allo smarcato Vonlanthen e l’azione sfuma (30′). Due minuti dopo il pareggio, realizzato da Vicini, che riprende un pallone sfuggito a Matteucci su tiro di Agnoletto. Reclamerà vivacemente il portiere dell’Inter per una presunta carica, ma Bonetto (arbitro oculato e preciso) convalida giustamente il goal.
Il 2 a 2 dice chiaro che l’Inter non può rischiare oltre, e Frossi non si fa pregare nel far retrocedere sulla linea dei terzini anche Campagnoli. Nonostante queste precauzioni sarà il portiere Matteuccj a « salvare » il risultato con un paio di interventi che denotano prontezza di riflessi e buoni mezzi atletici. Così si chiude con equo risultato questo incontro Samp-Inter, una partita che prometteva molto, ma che ben poco ha presentato ai trentamila presenti allo stadio di Marassi.
Molta buona volontà sui due campi, un gioco farraginoso, alcune cattiverie, ed un pareggio che non si può discutere.
Giulio Accatino [LA STAMPA]
Classifica serie A – 17° giornata
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