Genova, 30 Gennaio 2021 ore 18:00 – serie A, 20° giornata
Sampdoria-Juventus 0-2
20′ Chiesa, 91′ Ramsey
Sampdoria (4-1-3-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Ekdal; Candreva (36′ s.t. Jankto), Silva (18′ s.t. Damsgaard), Thorsby; Balde (23′ s.t. Torregrossa), Quagliarella (23′ s.t. Ramírez). A disposizione: Letica, Verre, Askildsen, Regini, La Gumina, Tonelli, Ferrari, Léris. Allenatore: Ranieri.
Juventus (3-5-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; McKennie, Bentancur (30′ s.t. Rabiot), Arthur (38′ s.t. Ramsey), Chiesa (39′ s.t. Alex Sandro); Ronaldo, Morata (33′ s.t. Bernardeschi). A disposizione: Pinsoglio, Buffon, De Ligt, Demiral, Dragusin, Frabotta, Fagioli. Allenatore: Pirlo.
- Arbitro: Fabbri di Ravenna. Assistenti: Alassio di Imperia e Tolfo di Pordenone. Quarto ufficiale: Maresca di Napoli. VAR: Valeri di Roma 2. AVAR: Tegoni di Milano.
- Ammoniti al 24′ p.t. Thorsby, al 30′ p.t. Ekdal, al 37′ p.t. Bentancur, al 42′ s.t. Damsgaard, al 44′ s.t. Bernardeschi per gioco scorretto, al 31′ p.t. Jankto per proteste.
- Recupero 2′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.
Come all’andata nulla da fare per la Samp di Ranieri che imposta una formazione difensiva (Ekdal davanti alla difesa) sperando di restare in partita fino a secondo tempo inoltrato, per poi aumentare il carico offensivo. Il gioco in effetti è riuscito bene e i blucerchiati sono arrivati fino al recupero sotto di un solo gol, contro una Juve non certo nella sua serata migliore, ma comunque ferocemente determinata a prendersi questi tre punti.
Purtroppo è mancata la prestazione dei giocatori che avrebbero potuto fare la differenza, o trovare la giocata. Il solo Quagliarella ha provato due volte nel secondo tempo, per il resto il nulla. Keita Balde e Candreva hanno solo perso palloni e tentato giocate improponibili, così come lo stesso Ramirez, da subentrato, è riuscito a sbagliare quasi tutto ciò che gli è capitato tra i piedi. Neppure l’innesto di Torregrossa e Damsgaard ha creato grattacapi all’arcigna retroguardia juventina.
E’ stata una partita con poche emozioni e giocata sotto la pioggia. Nel primo tempo quattro occasioni della Juve e un gol. Al 20′ il vantaggio alla prima situazione pericolosa creata. Perfetto centro da destra di Morata e Chiesa sbuca tra Yoshida e Bereszynski realizzando da due passi. Al 39′ uno dei pochi acuti di Ronaldo, ma il tiro è leggermente alto e pure toccato da Audero. Al 41′ ancora il portoghese solo davanti al portiere si allarga troppo e spara alto. Stessa situazione al 43′, ma questa volta salva tutto Yoshida in scivolata da dietro.
Nella ripresa la squadra di Pirlo è più guardinga e la Samp ci prova via via di più. Ma le uniche mezze occasioni sono al 54′ e al 57′ con Quagliarella. Nel primo caso viene servito da Augello e calcia in porta, ma viene chiuso in corner da Chiellini. Nel secondo prova un tiro da posizione defilata che Szczezny chiude sul primo palo. Al 59′ ultima potenziale occasione: colpo di testa di Balde Diao indirizzato in porta respinto dalla schiena di Betancour.
Dopo Damsgaard, entrano Ramirez e Torregrossa. La Samp fa la partita e a tratti schiaccia la Juve sulla difensiva, ma il risultato è comunque quello di non trovare spazi. Poca lucidità e precisione limitano le possibili giocate risolutive. Poi al 91′ Cuadrado viene pescato solo sulla destra e regala un gol facile facile a Ramsey. E’ lo 0-2 nel momento di maggior spinta (sterile) dei blucerchiati. Tutti a casa.
Nessun dramma ovviamente. Avevo previsto come tanti questa sconfitta perchè la Juve non poteva perdere punti ora e abbandonare quasi definitivamente la lotta scudetto alla ventesima giornata. Ci sarebbe voluta una grande Samp contro una Juve, sì solida, ma non imbattibile. Invece i ragazzi di Ranieri, soprattutto quelli da cui ti aspetti qualcosa in più, non erano in serata. Meglio sia successo oggi che nelle prossime.
Le pagelle
Audero Mulyadi 6+. Sempre molto attento nelle uscite basse e preciso nei rinvii e passaggi. Nulla da fare sui due gol, praticamente a porta vuota con lui tagliato fuori.
Bereszynski 7-. Convincente in fase difensiva e offensiva. Chiesa da quella parte non combina nulla, a parte in occasione del gol. Si propone dall’inizio alla fine della partita sulla destra, con Candreva che più volte lo ignora o lo serve male. Sforna diversi cross precisi e potenzialmente pericolosi.
Yoshida 7. Chiusure precise e puntuali. Dalle sue parti non si passa. Salva un gol quasi sicuro strappando il pallone a Ronaldo da dietro.
Colley 6+. Normale amministrazione. Non deve fare cose eccelse per frenare gli opachi Ronaldo e Morata.
Augello 6,5. Conferma la ripresa. Recupera diversi palloni in fase difensiva e si propone costantemente con cross e inserimenti. E’ lui a creare la principale occasione dei blucerchiati.
Ekdal 6,5. Ranieri lo “schiaccia” davanti alla difesa e lui si trasforma in una diga efficiente catturando tantissimi palloni. Perde solo una palla (da matita blu) che innesca una ripartenza tre contro due della Juve, per fortuna non sfruttata.
Candreva 5+. A parte gli ultimi minuti in cui è rimasto in campo, è stato disastroso. Ho annotato una quantità di palle perse, cross nel nulla, passaggi mancati o sbagliati nella misura, da far rabbrividire. Conferma la sensazione di voler strafare, con palloni lunghi e cambi di gioco, che il più delle volte non portano a nulla. Jankto 6. Si muove bene sulla sinistra. L’avrei fatto entrare molto prima.
Perruchet Silva 6,5. Si conferma in condizioni fisiche smaglianti. Coperto da Ekdal, si dedica completamente alla regia e sporadici inserimenti. Si batte bene nei contrasti e apre bene il gioco. Ranieri stranamente lo toglie, forse per un calo di condizione che io non stavo notando. Damsgaard 5,5. Non ho neppure ben capito che consegne gli siano state date, perché l’ho visto svariare tra la fascia sinistra e il centro. In concreto non ha combinato nulla di importante. Alternando tocchi corti a palle perse.
Thorsby 6+. In un ruolo che sicuramente non lo valorizza, ha fatto comunque il suo in fase di filtro. Però messo come mezz’ala perde parte della sua utilità.
Quagliarella 5,5. Altra partita deludente, nobilitata solo da gli unici due tiri in porta dei blucerchiati, giunti nella ripresa. Torregrossa 5,5. Stretto tra Chiellini e Bonucci, non la becca quasi mai. L’impegno non manca.
Balde Diao 4,5. Peggior partita da quando è arrivato a Genova. Come Candreva tenta giocate individuali puntualmente sbagliate per scelta ed esecuzione. Ramirez Pereyra 5. Ci prova, ma anche lui sbaglia quasi tutte le giocate. Ripiega allora su ciò che in questa stagione gli riesce meglio. I contrasti duri.
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