Massimo Ferrero (Sampdoria 2014-2021)

Massimo Ferrero nato a Roma il 5 agosto 1951 è stato il presidente presidente della Sampdoria dal 2014 al 2021. Il 12 giugno 2014 rileva a titolo gratuito, da Edoardo Garrone, la Sampdoria, accollandosi circa 15 milioni di € di debiti. Garrone lo presentò così: “Lascio la Sampdoria in buone mani. Ferrero ha superato tutti i filtri e possiede lo stile che piace alla mia famiglia”.

In quello stesso giorno il giudice dell’udienza preliminare condanna in via definitiva Massimo Ferrero ad un anno e 10 mesi per il reato di bancarotta fraudolenta, oltre al pagamento di parte dei debiti dovuti al fallimento della compagnia aerea Livingston Energy Flight. Nell’ottobre del 2014 invita l’ex presidente Massimo Moratti a cacciare “quel filippino”, riferendosi al nuovo presidente Tohir. Nonostante le scuse ufficiali giunte in seguito, il 15 dicembre è inibito per tre mesi dal Tribunale Federale Nazionale, ma il 16 gennaio 2015 la Corte d’Appello Federale accoglie il ricorso in merito all’inibizione togliendola.

Il 6 marzo 2015 il Comune di Roma fa sgomberare l’ex Cinema Troisi di Trastevere perché secondo l’Assessorato al Patrimonio Ferrero non sarebbe il proprietario della sala, anche se lo stesso Ferrero sostiene di averlo acquistato dal Tribunale dopo il fallimento di Vittorio Cecchi Gori. A maggio 2015 il PM Di Maio della Procura di Roma gli contesta l’omissione del versamento di IVA per 200.000 € risalente al 2009 e riconducibile alla Blu Cinematografica. Il 27 maggio prende il via un processo per dichiarazione infedele per 1.176.000 €: per il PM Palazzi Ferrero nel 2009 avrebbe evaso l’IRES, l’imposta sul reddito delle società.

Intanto il bilancio del 2014 della Sampdoria si chiude con un passivo di quasi 25 milioni di euro. La squadra chiude il campionato al settimo posto, appena fuori dalla zona europea, complice un clamoroso crollo nelle ultime giornate. A luglio 2015 Ferrero si accorda con Walter Zenga che assume la guida tecnica della Samp dopo l’addio di Sinisa Mihajlovic. 

Nel frattempo l’ex moglie Laura Sini lo denuncia per truffa e minacce e lui risponde con una querela per calunnia. Il 29 settembre dello stesso anno la Procura di Roma gli sequestra conti correnti (per il mancato pagamento di imposte relative alle aziende cinematografiche) e un appartamento ai Parioli (illegittimità del permesso di costruire per l’effettuazione di lavori contestati dagli altri inquilini) per un valore di complessivo di 1,2 milioni di €. Il 26 ottobre il Tribunale del Riesame conferma il sequestro.

A Novembre 2015, viene esonerato Zenga nonostante la squadra si trovi a metà classifica e viene ingaggiato un altro ex doriano: Vincenzo Montella, reduce da entusiasmanti stagioni con la Fiorentina.

Il 4 febbraio 2016 il Tribunale di Busto Arsizio (VA) lo condanna a un anno e dieci mesi per distrazione di fondi per la vicenda del crack Livingston; la condanna è avvenuta dopo il patteggiamento e prevede l’affidamento ai servizi sociali oltre a 850.000 euro di risarcimento al Ministero dello sviluppo economico. Il 21 settembre dello stesso anno viene indagato per violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Il bilancio della Sampdoria per l’anno 2015, si chiude con una perdita di circa 1 milione di euro. La squadra si salva con una certa fatica, grazie soprattutto ai punti conquistati da Zenga nelle prime 12 giornate, e a fine stagione Vincenzo Montella decide di non rimanere.

Viene ingaggiato Marco Giampaolo, reduce da un’ottima stagione alla guida dell’Empoli. Si apre un ciclo di tre anni con discreti risultati (48, 54 e 53 punti in campionato), una precisa identità di gioco e ottima valorizzazione del parco giocatori, che generano importanti plusvalenze, fondamentali per sostenere il bilancio.

Il 5 aprile 2017, in seguito alla condanna definitiva a un anno e 10 mesi per il crac Livingston, la FIGC lo fa decadere dalla presidenza della Sampdoria. Il 19 dicembre 2017 ritorna presidente della società, dato che la decadenza non è più applicabile. Il bilancio dell’anno 2016 si chiude con un utile di circa 3 milioni di euro.

Nel luglio 2017 viene indagato dalla Procura di Roma per appropriazione indebita e riciclaggio: avrebbe usato i conti correnti della Sampdoria per fini personali e per rimpinguare le casse di società dello spettacolo a lui riconducibili e della Livingston. 

Il bilancio della Sampdoria per l’anno 2017 si chiude con un utile di ben 9 milioni di euro. Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del 28 dicembre 2018, Ferrero è scelto ancora come presidente, mentre escono di scena sua figlia Vanessa e suo nipote Giorgio. Gli anni successivi alla presidenza della Sampdoria sono segnati da un graduale incrinamento dei rapporti con una parte della tifoseria.

Ad acuire l’insofferenza di questi tifosi, talvolta sfociata in striscioni di protesta contro il presidente, ha contribuito anche la mancata cessione della società a un gruppo guidato dalla bandiera blucerchiata Gianluca Vialli. I rapporti tra le parti, col proseguire dell’esperienza blucerchiata, appaiono sempre più compromessi e si assiste anche a dei tentativi di aggressione, praticamente degli agguati.

Il 28 novembre 2018 il gip su richiesta della Procura emette un ordine di sequestro preventivo di beni nei confronti di Ferrero e di altri cinque indagati per un valore complessivo di 2,6 milioni di euro; dalle casse della Samp sarebbero spariti 1,2 milioni di euro ovvero parte dei soldi incassati per la cessione di Pedro Obiang nell’estate del 2015.

Nel contempo la Procura della Federcalcio apre un fascicolo su di lui. A distanza di un mese il Tribunale del Riesame ordina il dissequestro dei beni per Ferrero e altri quattro indagati: la compagna Manuela, la figlia Vanessa, il nipote Giorgio e Andrea Diamanti (membro del CdA della Samp).

Il bilancio del 2018 si chiude con il terzo attivo di fila, questa volta per ben 12 milioni di euro. Nell’Estate 2019 dopo l’addio di Marco Giampaolo, viene ingaggiato come allenatore Eusebio Di Francesco, uno dei migliori tecnici italiani degli ultimi anni, anche se reduce da una seconda stagione alla Roma, poco fortunata.

Dopo pochi mesi, con la squadra in fondo alla classifica e priva di gioco, Ferrero chiama il suo concittadino Claudio Ranieri che resterà fino al termine della stagione successiva. Ancora poco gioco, ma discreti risultati in termini di media punti (39 in 31 partite il primo anno, 52 in 38 partite il secondo). Ma la squadra è sempre più “vecchia”, con le plusvalenze sul mercato ormai quasi inesistenti.

Il bilancio della stagione 2019 si chiude con un pesante passivo: -13 milioni. Il 3 luglio 2020 la Procura di Roma, in persona del PM Maria Sabina Calabretta, chiede il rinvio a giudizio per Massimo Ferrero, accusato di aver sottratto 1.159.000 euro dalle casse della squadra dirottando sui conti di una sua società, la Vici Srl, parte della somma percepita dalla vendita del calciatore Pedro Obiang. I capi d’imputazione sono appropriazione indebita, truffa, autoriciclaggio e dichiarazione fraudolenta.

Viene poi prosciolto dalle accuse dal gip di Roma nell’ambito del procedimento che lo vedeva imputato per appropriazione indebita, autoriciclaggio e utilizzo di fatture false. Lo ha deciso il giudice Alessandro Arturi che, non accogliendo le richieste della Procura. Gli imputati sono stati assolti con la formula piena “perché il fatto non sussiste”. 

Dopo l’addio di Ranieri, il clima coi tifosi nelle settimane successive alla fine della stagione si fa più pesante. A influire è la confusa situazione societaria, con l’iniziativa da parte di alcuni gruppi della Gradinata Sud di tappezzare Genova con cartelloni contro il presidente, con l’esplicito slogan “Ferrero vatteneLa rottura diviene definitiva quando la Federclubs blucerchiata emette un duro comunicato contro il presidente, rivolgendo aspre critiche al suo operato e non risparmiando stoccate sulla sua situazione giudiziaria.

Intanto nell’Estate 2021, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, viene ingaggiato Roberto D’Aversa come nuovo allenatore. Era reduce da una mezza stagione ridicola col Parma, ma in precedenza in Emilia aveva scritto la storia portando la squadra dalla C alla A in due anni e centrando due salvezze molto tranquille nei successivi.

IL bilancio della Sampdoria nel 2020 è nuovamente pesantemente in passivo, questa volta per quasi 15 milioni di euro. A questo si va ad aggiungere una situazione debitoria sempre più fuori controllo.

Il 6 dicembre 2021 Ferrero è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un inchiesta della Procura della Repubblica di Paola per reati societari e bancarotta fraudolenta aggravata. Ferrero è stato trasferito nel carcere di San Vittore. L’inchiesta non è legata a questioni calcistiche relative alla Sampdoria, bensì ai fallimenti di alcune società calabresi di Ferrero che operano nel settore alberghiero, turistico e cinematografico.

L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Paola si basa, in particolare, su una serie di intercettazioni telefoniche. Ferrero si dimette immediatamente da presidente del club. 

Tra i meriti gestionali di Ferrero alla Samp, vanno certamente ricordati: il rammodernamento del centro sportivo di Bogliasco (non terminato), dove da qualche tempo è tornata a giocare le sue partite la squadra Primavera, la creazione del settore femminile, con la prima squadra ora iscritta al massimo campionato nazionale, e del settore calcio a 5, con l’acquisizione di un titolo di serie A2, dove la prima squadra milita con ottimi risultati.

Da non dimenticare anche svariati colpi di mercato di queste stagioni (grazie soprattutto alla capacità di circondarsi di persone competenti), le tante iniziative benefiche / sociali e il miglioramento progressivo dei canali di comunicazione. Purtroppo per lui, alcune uscite fuori luogo su Genova e su argomenti legati alla Sampdoria, hanno fin da subito creato un muro da parte di gran parte della tifoseria, che in aggiunta al suo scarso potere di portafoglio, ha infine portato a una spaccatura soprattutto con la tifoseria organizzata e in definitiva a un abbruttimento generale dell’ambiente sampdoriano, oggi davvero ai minimi storici.

Per tutto questo saremmo sempre eternamente grati al signor Edoardo Garrone.

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