Serie A 2021/22: Fiorentina-Sampdoria 3-1

Le partita di D’Aversa alla vigilia:

 

Firenze, Martedì 30 Novembre 2021 ore 18:00 – Serie A, 15° giornata

Fiorentina-Sampdoria 3-1

15′ Gabbiadini (assist Candreva), 23′ Callejon, 33′ Vlahovic, 45′ Sottil

Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Quarta, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Duncan (34′ s.t. Maleh); Callejon (45′ s.t. Di Stefano), Vlahovic (45′ s.t. Kokorin), Sottil (24′ s.t. Saponara). A disposizione: Rosati, Milenkovic, Terzic, Frison, Gonzalez, Benassi, Odriozola, Amrabat. Allenatore: Italiano.

Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski (26′ s.t. Dragusin), Ferrari (39′ s.t. Chabot), Colley, Murru (9′ s.t. Augello); Candreva, Thorsby, Silva, Verre (9′ s.t. Ciervo); Gabbiadini, Caputo (9′ s.t. Quagliarella). A disposizione: Ravaglia, Falcone, Askildsen, Yoshida, Yepes Laut, Trimboli. Allenatore: D’Aversa.

  • Arbitro: Dionisi dell’Aquila. Assistenti: Lombardo di Cinisello Balsamo e Schirru di Nichelino. Quarto ufficiale: Volpi di Arezzo. VAR: Doveri di Roma 1. AVAR: Colarossi di Roma 2.
  • Ammoniti al 42′ p.t. Gabbiadini, al 29′ s.t. Colley, al 38′ s.t. Ferrari per gioco scorretto.
  • Recupero 1′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

A Firenze arriva anche l’ottava sconfitta stagionale. Partitaccia, addirittura peggio il secondo tempo, con reazione nervosa nulla, rispetto al primo, dove abbiamo provato a giocare, ma abbiamo preso tre gol con una facilità disarmante. L’assenza di Damsgaard e del suo vice Ihattaren, oltre alla crisi interminabile del nostro quartetto di punte, continuano a penalizzare che in un modo o nell’altro i gol riesce sempre a trovarli.

D’Aversa e la Samp andavano in cerca della terza vittoria di fila, dopo i successi contro Salernitana e Verona, ma ha dovuto fare i conti con la forza, la qualità e la voglia di riscatto della Fiorentina dopo l’inatteso stop di Empoli. Nei viola c’è Martinez Quarta titolare in difesa, con Vlahovic al centro del tridente offensivo, che vede Callejon e Sottil sugli esterni. I blucerchiati, con Ferrari e Colley coppia centrale difensiva, puntano su Gabbiadini e Caputo in attacco.

L’avvio è dei padroni di casa con una punizione di Biraghi (4’) fuori misura di poco e una conclusione forte ma centrale di Vlahovicall’8′: Audero blocca a terra. Gli ospiti non stanno a guardare. Al 15’ la Sampdoria colpisce e va in vantaggio: sul cross dalla destra di Candreva (di sinistro), Gabbiadini di testa anticipa Igor e Martinez Quarta, firmando il suo primo gol stagionale di un campionato sin qui poco fortunato.

Il gol dello zero a uno dà la scossa ai viola, che otto minuti dopo, dopo avere aumentato l’intensità della manovra, pareggiano: cross dalla sinistra di Sottil e Callejon sul secondo palo brucia Murru e va a segno al 24′. Ritmi alti, la squadra di Italiano è sempre più padrona del gioco. Al 32’ cross dalla destra di Bonaventura, con Colley scavalcato dal pallone e il tocco perfetto di Vlahovic (di testa) beffa Audero.

Bereszynski al 39’ arriva sulla destra e scarica una conclusione fuori misura dopo una grande discesa solitaria con dribbling. Tutto inutile: la Samp va a fiammate, ma la squadra di Italiano schiaccia e spinge forte. Così, al 45’, arriva anche il tre a uno che di fatto manda al tappeto i blucerchiati. Una combinazione Biraghi – Bonaventura sulla sinistra trova Sottil pronto al tiro ravvicinato e a porta spalancata.

Durante la ripresa, i blucerchiati cercano una svolta e allora provano la doppia carta offensiva Quagliarella – Ciervo (fuori Caputo e Verre), con Augello al posto di uno spento Murru. La squadra di Italiano però resta attenta, gioca una gara intelligente, non si abbassa e, soprattutto, dà pochi riferimenti a un avversario che dalla mediana in su fatica maledettamente e ritrova quei limiti che l’avevano frenato prima della vittoria scaccia crisi di Salerno.

La Fiorentina  mantiene il controllo assoluto della partita, anche se Gabbiadini, servito da Candreva, impegna Terracciano al 58′. Ma è un fuoco fatuo, perché sulla ripartenza (60’) Sottil (servito da un superbo Torreira) scappa ad Augello, si presenta davanti ad Audero e calcia a lato di pochissimo. Quarto gol mancato di un soffio, ma azione che dà la misura dell’attenzione dei viola a mantenere il doppio vantaggio.

Al 61′ è Colley a sfiorare il gol di testa su corner (pallone fuori di poco), mentre al 79′ il solito Candreva, su assist di Ciervo, spara alto. Italiano a metà ripresa perde proprio Sottil per infortunio, dopo un contrasto di gioco con Thorsby e dà spazio a Saponara. La Samp soffre, si chiude, arretra, va in inferiorità sulla mediana dove Duncan e Torreira danno sostanza al centrocampo.

Callejon esce fra gli applausi e si prende una meritata standing ovation, Italiano fa esordire il giovane Di Stefano. L’ultima fiammata (92’) è sampdoriana. Thorsby lancia Candreva, ma Terracciano gli chiude lo specchio. Fiorentina di nuovo in alta quota, Samp costretta a ripartire. Italiano se la gode: quest’anno avrà da divertirsi. D’Aversa torna nel limbo: ci sarà ancora da soffrire.

Ora piano coi catastrofismi, eravamo reduci da una vittoria su un “campaccio” come Salerno e un’altra vittoria contro una squadra che, anche se dai valori tecnici inferiori, stava meglio di questa Fiorentina. C’è la  Lazio a Marassi all’orizzonte, partita sulla carta proibitiva, ma che la Samp vista contro l’Hellas potrebbe anche riuscire a giocarsi. Serve però una svolta in attacco, perchè così, aldilà del gioco poco convicente come già con Ranieri, è davvero dura.

Le pagelle:

Audero Mulyadi 6 – Attento quando chiamato in causa. Non ha responsabilità sulle reti subite: Vlahovic, Callejon e Sottil raccolgono il pallone a due passi dallo specchio della porta.

Bereszynski 5,5 – Poche le sue avanzate sulla destra e, soprattutto, da quella parte Sottil fa praticamente ciò che vuole per buona parte del match. Dragusin 5,5. Viene saltato da Maleh, sbaglia un passaggio, poi chiude bene nel finale in una situazione complicata.

Ferrari 6+ – Prova sufficiente la sua. Vince diverse volte il duello fisico con Vlahovic, e non è certamente un dettaglio da poco. Chabot 6. Dieci minuti senza errori.

Colley 5,5 – Vlahovic è un cliente molto scomodo, ma riesce comunque a farsi valere provando spesso a prendere alto il centravanti viola. Mal piazzato però sia sul secondo, che sul tyerzo gol.

Murru 4,5 – In occasione della prima rete viola non legge l’inserimento alle sue spalle di Callejon, che pareggia così i conti. Sul tris firmato Sottil, è troppo leggero su Bonaventura, che senza troppe difficoltà può regalare una gioia al compagno solo in area. Augello 5,5 – Dà maggiore equilibrio alla corsia mancina, ma anche lui non si distingue per spinta e chiusure particolari.

Candreva 6+ – È in un momento di forma e lo dimostra almeno in parte anche oggi. Suo l’assist chirurgico per il colpo di testa vincente di Gabbiadini. Nel finale fallisce  il possibile 2-3.

Thorsby 6 – Dà sicuramente fisicità alla mediana blucerchiata, ma i Viola in mezzo al campo palleggiano con rapidità e spesso si trova a dover rincorrere Duncan e Sottil. Nel finale regala un grande assist a Candreva che fallisce.

Perruchet Silva 6- – Soffre le incursioni con e senza palla di Bonaventura, ma è anche protagonista di una serie di palle recuperate e contrasti che limitano le dimensioni della disfatta. 

Verre 5,5 – Murru aveva bisogno di maggiore supporto da parte sua, per dare maggiore solidità alla corsia sinistra. E infatti sia lui che il compagno vengono travolti dall’asse Callejon – Bonaventura. Buone giocate con la palla, troppo poco impegno senza palla. Ciervo 5,5 – Si vede poco in avanti anche perché subentra quando la situazione per la sua squadra è abbastanza compromessa.

Gabbiadini 6 – Non riesce a fraseggiare molto con Caputo. Sblocca lui però il match con una bella girata di testa, che non lascia scampo a Terracciano. Poi si eclissa come al solito in questa stagione.

Caputo 5 – I compagni alle sue spalle non riescono a garantirgli i giusti rifornimenti e di conseguenza non crea molti grattacapi alla retroguardia di Italiano. Di suo però ci mette troppo poco. Quagliarella 5,5 – Vale il discorso Ciervo. Non cambia le sorti del match.

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Le parole nel postpartita:

Classifica serie A, 15° giornata

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