Sampdoria – Stagione 1961/62

Dopo un continuo crescendo qualitativo della rosa, culminato con la splendida stagione 1961, chiusa col quarto posto in campionato, la Sampdoria iniziò il suo inesorabile declino. Il presidente Ravano, dopo anni brillanti, improvvisamente lasciò e la società conobbe una reggenza a cinque (Borghi, Cornetto, Corti, Rebuffa e Sanguineti), per poi passare nelle mani dell’armatore Glauco Lolli Ghetti, presentatosi ambiziosamente, addirittura con proclami di “vittoria dello scudetto”. Il tempo non gli darà, purtroppo, ragione.

Il nuovo presidente confermò Monzeglio in panchina, mentre sul mercato partirono Recagno, Lojodice e soprattutto il capitano austriaco Ocwirk. Arrivarono due jugoslavi, di grande esperienza e carriera, come Veselinovic e Boskov, che già avevano esordito nella Coppa Mitropa a fine della stagione precedente. Entrambi erano però ormai in fase molto calante. A Genova giunsero inoltre il portiere Battara e la meteora Vigni, insieme a Grabesu, rientrante da prestito, per l’attacco. Squadra in teoria, ma come vedremo, anche in pratica, indebolita.

Calcio Mercato Estate – Arrivi

Piero BATTARA (P, L.R. Vicenza), Vujadin BOSKOV (C, Vojvodina), Remo VIGNI (A, Brescia), , Giovanni GRABESU (A, Prato), Todor VESELINOVIC (A, L.R. Vicenza),

È l’8 agosto 1961 quando un gruppo di giornalisti raggiunge il ritiro della Sampdoria per la presentazione dei nuovi giocatori stranieri. A Tortona fa un gran caldo, tutti aspettano sotto il sole, la squadra è già pronta per iniziare l’allenamento agli ordini del tecnico Eraldo Monzeglio. Ma la macchina con le matricole blucerchiate è in ritardo. «Mi hanno telefonato i dirigenti assicurandomi che arrivano», rabbonisce l’allenatore. «Sapete com’è l’autostrada in questi giorni… Abbiate un po’ di pazienza».

Ma il tempo continua a scorrere e Pier Lorenzo Stagno, inviato del Secolo XIX, racconta che il clima al campo sportivo diventa sempre più nervoso. «I cronisti, per natura, non hanno troppa pazienza. Si aggirano attorno al campo come belve in gabbia. Questi jugoslavi ci hanno fatto perdere troppo tempo… Chi si credono di essere?”.

Già, chi sono? Alla fine l’auto con i giocatori arriva, e i due “gemelli jugoslavi” vengono presentati alla stampa. Uno si chiama Veselinovic, è un attaccante di 31 anni, autore di 123 gol in otto stagioni nel Vojvodina. Su di lui la società ripone grandi speranze. L’altro è un mediano di 30 anni, bravo ma con qualche infortunio in carriera. Anche lui arriva dal Vojvodina e si chiama Vujadin Boskov. Nessuno può immaginare che qualche anno dopo lascerà una traccia indelebile come allenatore di quella Samp che vincerà uno scudetto, una Coppa delle Coppe e arriverà in finale di Coppa dei Campioni.

Dopo l’allenamento e i primi calci al pallone, anche il primo approccio dei due con i giornalisti non è entusiasmante. Così lo racconta Stagno: “Boskov e Veselinovic son circondati dai cronisti. “Parlez-vous français?”. Silenzio di tomba. “Speak english?”. Altro lungo silenzio. Boskov e Veselinovic si limitano a sorridere. Sorrisi semplici, cordiali. Qualcuno prende appunti. Ma cosa scriverà domani? Che i due jugoslavi sorridono?”. Che timidone, quel Boskov. Chi l’avrebbe detto?

Calcio Mercato Estate – Partenze

Ezio BARDELLI (P, ritirato), Franco SATTOLO (P, Sambenedettese), Gaetano VERGAZZOLA (D, Salernitana), Ernst OCWIRK (C, Austria Wien), Giuseppe RECAGNO  (C, Brescia), Severino LOJODICE (C/A, Brescia), Luigi MAINARDI (A, Siena).

Cronaca della stagione

Esentata dai primi turni di coppa Italia, la Samp partì pimpante in Serie A, dove nelle prime otto giornate racimolò ben cinque vittorie ed undici punti, sbancando addirittura San Siro sponda rossonera. Il Milan a fine stagione vinse quel campionato. Sembrava quindi che i bucerchiati potessero ripetere, o almeno avvicinare, quello che era stato il campionato precedente. Seguirono invece mesi difficili, dove la vittoria mancò per ben dodici giornate.

Arrivarono sette pareggi e cinque sconfitte, oltre all’eliminazione in coppa a Napoli, ai calci di rigore, contro una squadra di serie B. Dopo l’illusoria vittoria interna per 4-1 contro il Catania, ci fu un nuovo filotto estremamente negativo, con appena due pareggi e cinque sconfitte. L’ultima, 0-2 in casa col Venezia il 4 Marzo, trascinò la Samp nelle sabbie mobili della zona retrocessione. La società provò a dare la scossa sostituendo Monzeglio con Lerici.

La mossa si rivelò vincente nonostante il calendario fosse terribile. Nella prima partita dopo il cambio, la Samp impose il pari all’Inter al “Meazza”, coi nerazzurri in piena corsa scudetto. Solo un gol di Suarez a dieci minuti dal termine tolse la vittoria doriana dopo il vantaggio di Delfino. L’impresa, dopo il pareggio casalingo con la Spal, arrivò due settimane dopo: 1-0, firmato Brigenti, a Torino contro una delle Juventus peggiori della storia.

Ci fu poi la vittoria casalinga contro il Lecco, nello scontro diretto, che decretò la salvezza a due giornate dal termine. A fine campionato ci fu anche la prima ed unica partecipazione alla Coppa dell’Amicizia, competizione che vedeva in campo squadre italiane, francesi e svizzere. L’eliminazione fu immediata nel doppio confronto col Toulouse.

Tutti i tabellini e le classifiche della stagione 1961/62:

Sampdoria – Partite ufficiali 1961/62

Tabella dei risultati nella stagione 1961/62

Rosa giocatori per la stagione 1961/62

Giocatori tesserati a Giugno 1962

NB: In celeste i giocatori confermati, in rosso quelli nuovi, in verde quelli provenienti dalle giovanili.

Stagione successiva

Sampdoria – Stagione 1962/63

Stagione precedente

https://www.manicomioblucerchiato.it/sampdoria-stagione-1960-61/

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