Napoli-Sampdoria 2-1: commento e pagelle

Napoli, 13 Dicembre 2020 – serie A, 11° giornata
Napoli-Sampdoria 2-1
20′ Jankto (assist Verre), 53′ Lozano, 68′ Petagna

Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Ghoulam (15′ s.t. Mario Rui); Ruiz (1′ s.t. Petagna), Demme; (15′ s.t. Bakayoko) Politano (1′ s.t. Lozano), Zielinski (32′ s.t. Lobotka), Insigne; Mertens. A disposizione: Contini, Ospina, Malcuit, Elmas, Maksimovic. Allenatore: Gattuso.

Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Ferrari, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Thorsby, Ekdal, Jankto (34′ s.t. Damsgaard); Verre (19′ s.t. Ramírez); Quagliarella. A disposizione: Ravaglia, Letica, Rocha, Silva, Askildsen, Regini, La Gumina, Tonelli, Gabbiadini, Léris. Allenatore: Ranieri.

  • Arbitro: La Penna di Roma 1. Assistenti: Passeri di Gubbio e Berti di Prato. Quarto ufficiale: Piccinini di Forlì. VAR: Nasca di Bari. AVAR: Costanzo di Orvieto.
  • Ammoniti al 38′ p.t. Thorsby, al 7′ s.t. Ekdal, 37′ s.t. Colley, 39′ s.t. Di Lorenzo per gioco scorretto; al 47′ s.t. Insigne, Mario Rui e Ramírez per comportamento non regolamentare;
  • Recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

Nulla da fare neppure oggi. A Napoli arriva l’ennesima cocente sconfitta (la settima su tredici partite ufficiali), nonostante un bellissimo primo tempo in cui la squadra aveva dato, come un pò mi aspettavo, segnali di risveglio e aveva chiuso la frazione in vantaggio, tutto sommato, con merito. Nella ripresa i cambi di Gattuso e quelli mancati di Ranieri, oltre che l’enorme differenza tecnica tra le due squadre, hanno fatto il resto.

Le scelte per la formazione di oggi sono ricadute su Colley con Yoshida in difesa, Ferrari confermato terzino, mediana con Ekdal e Thorsby, sullle fasce Candreva e Jankto. Quagliarella unica punta con Verre ispiratore a trequarti. Con La Gumina non reputato valido a questi livelli, Ramirez ormai lontano parente di quello che abbiamo conosciuto (pur discontinuo) gli anni passati e Gabbiadini e Keita indisponibili, la scelta è scarsa.

Il primo tiro della partita è del Napoli, con Zielinski che al 6′ irrompe dal vertice sinistro e spara tra le braccia di Audero. Più pericolosa la Samp all’8′, con Thorsby che colpisce di testa su corner, si crea una mischia in area piccola che con fortuna per il Napoli si spegne tra le mani di Meret. Al 9′ ancora azione potenzialmente pericolosa, con un bel cross di Verre su cui Quagliarella fallisce la rovesciata e poi Jankto spara su un difensore.

Risponde il Napoli al 12′ ancora con Zielinski. Tiro forte e basso che, dopo una piccola deviazione, esce fuori di poco. Ma la Samp è in palla e al 20′ trova il contropiede giusto per colpire. Verre con un esterno geniale innesca Jankto, che pur non controllando bene, riesce con la sua corsa ad arrivare fino a Meret, che non esce, e lo impallina con una botta sotto la traversa. Terzo gol per lui in questo campionato.

Al 27′ c’è aria di raddoppio, con Verre che questa volta manda in porta Candreva. Koulibaly riesce a murare il tiro dell’esterno destro. E’ l’ultimo squillo della Samp nel primo tempo, che arretra un pò ma continua a ripartire sempre. I padroni di casa si rendono pericolosi al 36′ con un colpo di testa di Mertens parato da Audero in due tempi e al 45′ con un tiro potente dal limite di Insigne che Audero devia in corner.

Il mio commento dopo il primo tempo: “Hanno tirato fuori le palle e messo in difficoltà il Napoli in casa propria come mai avevo visto negli ultimi dieci anni contro la Samp. Gli abbiamo concesso veramente pochissimo. Per Ekdal migliore prestazione dell’anno, è diventato improvvisamente rapido e tenace nei contrasti, come e più di due anni fa.  Verre è partito maluccio, ma poi ha inventato letteralmente due palloni che Ramirez non crea più da tempo.

Augello e Colley fin qui perfetti. In generale la squadra è concentratissima e si muove meravigliosamente con Jankto e Candreva che raddoppiano sempre e chiudono le sovrapposizioni. Ora c’è la prova del nove. Aumenteranno la pressione e se dovessero pareggiare sarà assedio.  Bisogna continuare a ripartire perché abbiamo già dimostrato di poter fare altri gol. Candreva deve essere più deciso e cincischiare meno. Poi abbiamo anche la carta Damsgaard e Silva se ci sarà da coprirsi (speriamo) nel finale.”

E purtroppo la prova del nove è stata fallita. In realtà il Napoli non ha dovuto fare neppure cose eccelse per ribaltare il risultato. Una squadra lontana dallo spettacolo da quelli a cui si assisteva gli anni passati, soprattutto negli anni con Sarri. Comunque subito dentro Lozano e Petagna per Politano e Fabian Ruiz. Gattuso inserisce una trazione ancora più anteriore.

Inizialmente la Samp sembra ancora ben messa e ha un paio di ripartenze fermate solo dal fuorigioco, poi alla prima occasione del Napoli cede. Al 53′ Candreva difende male in una situazione in cui ci devi mettere ben altra foga, perde palla sul disturbo di Insigne, palla a Mertens che crossa rapido al centro e Lozano pareggia di testa. E da lì l’inerzia della partita gira decisamente verso i biancoazzurri di casa.

Al 56′ ci prova Insigne dal limite (alto), al 61′ Lozano colpisce un palo clamoroso. E’ solo il preludio al raddoppio. Ancora Lozano mette il turbo sulla destra e si beve Augello (fin lì bella partita) sull’esterno. Pallone all’indietro e Petagna, praticamente da fermo, riesce di testa a battere Audero con un grande colpo di testa.

I blucerchiati, oggi in maglia nera, hanno solo un sussulto tra il 70′ e il 71′. Tiro di Candreva da fuori area deviato in corner dal portiere, e sul corner Yoshida mette alto di testa da buona posizione. La reazione della Samp termina qui e il Napoli non si sbilancia più, creando a sua volta una sola occasione con Mertens al 75′. Il tiro da sinistra viene chiuso sul primo palo da Audero. Poi i partenopei hanno giochicchiato e nascosto la palla, con i doriani stanchi e incapaci di alzare il ritmo.

Come avevo scritto alla vigilia, è una sconfitta che, presa in se non è grave, lo è invece, e tanto, nel contesto in cui ci si trova. Nelle ultime sei partite sono infatti ormai cinque le batoste a fronte di un solo pareggio (difficoltoso) a Torino. Oggi la squadra h dato una bella risposta nel primo tempo, era messa benissimo in campo. Nel secondo tempo si è visto nitidamente che qualcosa non stava più funzionando.

Candreva (soprattutto) e Jankto, non riuscivano più a chiudere come prima e la squadra necessitava palesemente di ricambi. Così come davanti Quagliarella non ha praticamente visto palla e non era in grado di fare pressing. Purtroppo i trentasette anni si sentono tutti e 95 minuti ogni volta sono tanti. In tutto questo Ranieri? Un solo cambio scontato sull’1-1 (Ramirez per Verre) e un secondo al 78′ (Damsgaard per Jankto).

Quindi il tecnico romano andrà giustamente ancora sul banco degli imputati per una cattiva gestione della rosa. Possibile che con cinque cambi non si riesca a distribuire meglio le forze? Questa squadra non può retrocedere, ma non dovrebbe neppure fare un campionato con serie di partite così deprimenti per gioco e risultati.

Abbiamo purtroppo una serie di personaggi strapagati in campo e panchina (allenatore compreso), da cui è lecito attendersi molto di più. Mercoledì contro l’Hellas altra prova di fuoco contro una squadra sulla carta inferiore alla nostra, ma che sul campo sta meritando tutti i punti che si ritrova. 

Le pagelle

Audero 6. Tre parate tutto sommato non difficili su Zielinski, Insigne e Mertens e due gol presi di testa.

Ferrari 5,5. Non è colpa sua, ma è in palese difficoltà in un ruolo non suo, sia in fase difensiva che quando si propone (sporadicamente) in appoggio. Non combina comunque guai particolari.

Yoshida 6,5. Tiene botta molto bene per tutta la partita. Imposta col destro e col sinistro in maniera precisa.

Colley 6. Bene soprattutto nel primo tempo. Sui gol è tagliato fuori in entrambi i casi. Ma sul secondo si perde Petagna arretrando troppo. Per il resto nulla da dire.

Augello 5,5. Sporca un ottimo primo tempo (era tornato quello pre-Cagliari) con un secondo deficitario. Si fa travolgere dall’agilità di Lozano che sul secondo gol lo passa all’esterno. Sul primo invece non lo contrasta adeguatamente sul colpo di testa. Non contribuisce nelle ripartenze nella ripresa.

Candreva 5,5. Primo tempo sufficiente, anche se non conclude con cattiveria alcune situazioni in contropiede. Secondo mediocre, anche per il calo atletico inevitabile. Avrebbe meritato un cambio che Ranieri scorda di fare.

Thorsby 6+. Regge come al solito partecipando anche alla manovra.

Ekdal 6,5. Primo tempo perfetto, poi nella ripresa cala un pò anche lui, anche se le azioni partono dalle fasce e lui non può chiudere tutto. Sul gol di Petagna non contrasta il centravanti pur essendo nella sua zona.

Jankto 6,5. Realizza il gol del vantaggio con grande decisione e recupera parecchi palloni, sbagliandone altrettanti. Cala anche lui nella ripresa dopo aver dato tutto. Damsgaard 5,5. Quindici minuti molto fumosi. Non crea nulla di interessante.

Verre 6+. Illuminante nel primo tempo, quando in pochi minuti regala due cioccolatini a Jankto e Candreva, poi sbaglia su un altro contropiede molto favorevole. Nella ripresa è parso in calo ed è stato sostituito. Ramirez 5. Ancora una volta il nulla cosmico. Si segnala solo per una mezza rissa con Mario Rui.

Quagliarella 5. Non entra in nessuna delle azioni pericolose della Samp. Va spesso in fuorigioco e sui palloni lunghi è costantemente chiuso. Oggi la carta d’identità si sente più che mai.

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