Trevor John Francis (Sampdoria 1982-1986)

Nato a Plymouth (Inghilterra) il 19 aprile 1954 è stato un attaccante valido nel gioco di sponda, ma anche molto rapido quando stava bene. Durante la carriera, in particolare nel periodo italiano è stato tartassato da lunghi infortuni e faticosi recuperi atletici. Cresce calcisticamente nel Birmingham City e a soli sedici anni debutta in prima squadra. Resta per otto anni al Birmingham, con cui mette a segno in totale 118 gol in 279 partite di campionato.

Nel gennaio del 1979 passa al Nottingham Forest. Qui, sebbene un inizio non esaltante, Trevor ha la soddisfazione di vincere per due anni consecutivi la Coppa dei Campioni. Nella finale del 1979 il Forest batte il Malmö 1-0 proprio con un suo gol. Nel 1981 passa al Manchester City. Qui segna 12 gol in 26 partite che gli permettono di far parte della squadra inglese che prende parte al campionato del mondo 1982.


Stagione 1982/83

Finito il mondiale Trevor parte per l’Italia, destinazione Sampdoria, dove lo attende l’ambiziosa matricola di Paolo Mantovani, che nel mentre ha già accolto Brady è il giovane Mancini.

Questa prima stagione è costellata da un lungo infortunio tra Autunno e Inverno che riduce di molto la sua presenza in campo. Ma il livello offensivo della squadra, quando c’è lui, aumenta visibilmente. Va a segno per la prima volta in coppa contro il Brescia (4-0) ed è poi strepitoso nella seconda giornata di campionato, realizzando un grande gol a San Siro contro l’Inter (vittoria 2-1) e fornendo l’assist per la rete della vittoria di Mancini.

Dopo un lungo stop, torna al gol solo a Marzo a Cesena (vittoria 2-0), ripetendosi poi contro il Napoli (1-1) a Marassi. Il 24 Aprile arriva il “suo” giorno. Spettacolare tripletta nella vittoria esterne (4-0) a Udine.

Segna poi anche nell’ultima giornata di campionato, a Genova contro l’Hellas (2-2).

Stagione 1983/84

Nella seconda stagione la storia si ripete e l’inglese non va oltre 22 presenze. Ma l’inizio è folgorante. Realizza due gol nel girone di coppa contro Pistoiese e Pisa a Marassi, per poi distruggere nuovamente l’Inter al “Meazza” (2-1), con una doppietta.

Nuovo infortunio e nuovo stop. Per rivedere una sua rete bisogna attendere la partita interna col Pisa (1-0), risolta da una sua rete. Poi basta.

Stagione 1984/85

La prima delle due stagioni con Bersellini allenatore, è la migliore. Riesce a giocare con più continuità (35 partite complessive) e segnare un buon quantitativo di gol. Contribuisce pesantemente ai migliori risultati (fin lì) nella storia blucerchiata: quarto posto e vittoria della coppa Italia. Realizza subito a Catanzaro in coppa per poi realizzare una tripletta a Lecce.

Va a segno anche contro la Cavese (8-1) a Genova e una doppietta a Udine (3-3), chiudendo così il girone eliminatorio con ben sette reti all’attivo. In campionato realizza il pareggio (2-2) all’ultimo minuto in casa del Torino e poi batte il rigore decisivo nella vittoria a Milano contro i rossoneri (1-0).

Doppietta nel netto successo (3-0) a Firenze.

Va poi a segno nel finale di campionato ad Avellino (sconfitta 2-1) e in casa contro l’Atalanta (3-0). Altra doppietta al “Ferraris” nel ritorno dei quarti di coppa contro il Torino (4-2).

Segna anche nella semifinale con la Fiorentina (3-1) e nella finale di andata serve l’assist per il gol vittoria a Mancini (1-0). Non gioca invece la finale per un ennesimo problema fisico. Titolari in attacco Vialli e Mancini.

Stagione 1985/86

Nell’ultima stagione finisce gradualmente in secondo piano essendogli spesso preferita la giovane coppia emergente Vialli – Mancini e persino Lorenzo. Gioca abbastanza, ma non sempre partendo negli undici titolari, e va a segno solo due volte. Il suo ciclo alla Samp è inesorabilmente terminato. Dopo una rete nella vittoria per 4-1 a Taranto in coppa, si infortuna quasi immediatamente in campionato e lo si rivede solo tra Dicembre e Gennaio, quando segna il gol del 2-2 a Firenze. E’ l’ultimo gol con la Samp.

Rendimento numerico nella Sampdoria

 

Nell’Estate del 1986 passa all’Atalanta. Qui non lascia un gran ricordo: 30 partite e 3 gol. Nell’Estate 1987 torna in Gran Bretagna con i Rangers con cui vince una coppa di lega scozzese. Nel 1988 Trevor torna in Inghilterra diventando, prima, giocatore e, pochi mesi più tardi, allenatore/giocatore del Queen’s Park Rangers. Ricopre poi lo stesso incarico nello Sheffield Wednesday fino dal 1990 al 1994, quando decide di abbandonare il campo.

Vanta 52 presenze e 12 gol con la maglia della nazionale di calcio Inglese, con la quale ha partecipato ai Mondiali di Spagna 1982.

Aveva promesso di voler tornare a Genova, per salutare i tifosi della Samp e quale occasione migliore di un derby. È quello del 2012, l’anno del ritorno in Serie A dei blucerchiati. “Il derby è la partita più bella del mondo, poi quando vince la Sampdoria è ancora meglio. I tifosi fanno uno spettacolo incredibile” le sue parole a Samp TV. L’attesa per rivederlo al Ferraris, che nonostante il restauro del ’90 è rimasto “casa sua”, è stata più lunga del previsto, a causa di qualche problema di salute dell’ex giocatore. Ma si sa, l’attesa aumenta il desiderio. Venne accolto dal solito coro “Trevor walks on water“, come se il tempo non fosse mai passato.

fonti: ManicomioBlucerchiato, Wikipedia e Transfermarkt.


 

 

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