Cosenza, 15 Settembre 2024, ore 15 – Serie B, 5° giornata
Cosenza-Sampdoria 2-1
8′ D’Orazio; 48′ 3′ Ioannou (assist Venuti), 52′ Strizzolo
Cosenza (3-4-1-2): Micai; Hristov, Camporese, Venturi; Ciervo (39′ s.t. J. Mauri), Charlys, Kouan, D’Orazio (31′ s.t. G. Ricci); Florenzi (24′ s.t. Kourfalidis); Mazzocchi (24′ s.t. Sankoh), Fumagalli (1′ s.t. Strizzolo). A disposizione: Vettorel, Cimino, Martino, Dalle Mura, Ricciardi, Caporale, Rizzo. Allenatore: Alvini.
Sampdoria (3-5-2): Silvestri; Bereszynski, Riccio, Venuti; Depaoli, Akinsanmiro (1′ s.t. Benedetti), Vieira (1′ s.t. Yepes), Bellemo (30′ s.t. La Gumina), Barreca (1′ s.t. Ioannou); Sekulov (30′ s.t. Borini), Coda. A disposizione: Vismara, Ravaglia, Kasami, Meulensteen, Giordano, Ferrari, Veroli. Allenatore: Sottil.
- Arbitro: Collu di Cagliari. Assistenti: Lombardo di Cinisello Balsamo e Pressato di Latina. Quarto ufficiale: Luongo di Napoli. VAR: Dionisi dell’Aquila. AVAR: Minelli di Varese.
- Ammoniti al 6′ p.t. Mazzocchi, al 23′ p.t. Vieira, al 38′ s.t. Venuti per gioco scorretto, al 36′ s.t. Camporese, al 52′ s.t. Kourfalidis per comportamento non regolamentare; recupero 4′ p.t. e 8′ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.
Due miseri pareggi nelle prime quattro giornate, cambiato allenatore, quindici giorni per prepararsi e alla prova del campo la Samp di Sottil, si conferma una squadraccia senza capo né Coda. Anzi, solo con Coda (ancora una volta tra i pochi a salvarsi). Poco regge l’attenuante delle assenze, perché Riccio non ha fatto certamente peggio del Romagnoli fin qui visto da noi, mentre Ionnou alla fine è risultato disponibile e ha pure segnato l’unico nostro gol. Certo mancava Tutino, per noi fondamentale, ma è rientrato Borini.
Sulla carta questi dovrebbero bastare e avanzare per fare la voce grossa a Cosenza, contro una squadra che ha obiettivo di salvarsi ed è ripartita da parte del gruppo dell’anno passato, più giocatori sconosciuti (a certi livelli), o da rilanciare, che oggi invece si sono comportati benissimo. L’inizio ha messo subito in chiaro le cose e non come si aspettava qualunque doriano. Samp compassata, calabresi di casa aggressivi e offensivi. Insomma una storia che si ripete in queste mediocri annate di serie B e in continuità con le precedenti in A.
Già all’8′ padroni di casa in vantaggio con uno splendido tiro al volo di capitan D’Orazio, che calcia al volo di destro in corsa, un pallone alzato a campanile da Bereszynski su cross da destra. Nulla da fare per Silvestri, immediatamente bucato all’esordio. Il primo tempo è complessivamente orribile. Blucerchiati senza idee e ritmo, completamente incapaci di imbastire azioni decenti. C’è una mezza occasione per Depaoli al 27′, che di testa impegna Micai su assist di Coda, ma è Fumagalli a divorare il 2-0 sparando alto e da buona posizione.
Nella ripresa subito tre cambi e per un attimo ci si illude che arrivi la svolta. Al 3′ su un lancione di Venuti dalle retrovie, Ioannou prende palla e si invola verso la porta eludendo due giocatori che lo ostacolano e infilando all’angolino. Tre minuti e Strizzolo ha già riportato il Cosenza in vantaggio. Palla persa sulla trequarti, che arriva all’attaccante appena entrato, controllo e tiro senza trovare opposizione di Venuti. Palo e gol. Anche qui poco da fare per Silvestri.
Da qui alla fine succede poco. La Samp nell’ultima fase prova ad attaccare senza rendersi mai davvero pericolosa. L’unica azione degna di nota è però dall’altra parte, con Mazzocchi che in diagonale spara fuori di pochissimo. Inutili gli innesti di Borini (che ci prova tre volte senza impegnare seriamente il portiere) e La Gumina (mai toccato palla). Finisce così con i rossoblu a fare festa in uno stadio piuttosto caldo e un campo ai limiti della praticabilità, e i nostri a testa china, umiliati.
Un gioco lento (e giocatori più lenti di qualunque altra squadra) e senza idee precise. Giocatori dal curriculum importante che sembrano avere solo quello. Non c’è uno capace di prendere per mano a livello mentale la squadra. Centrocampo che sembrava un punto forte, ma fin qui risulta debolissimo. E sulle fasce nessuno che sa saltare l’uomo. Depaoli peggio dell’anno scorso, Barreca mediocre come spesso è stato da noi. Sekulov spalla non adeguata per Coda. Preghiamo che Tutino sia già pronto. Comunque la squadra vista fin qui merita l’ultimo posto e può tranquillamente retrocedere. Ovviamente c’è tutto il tempo per cambiare rotta, ma i segnali non ci sono proprio.
Le pagelle:
Silvestri 6-. Forse poteva provare a deviare il tiro del 2-1, che evidentemente aveva battezzato fuori fin da subito. Nulla da fare sul primo, sicuro, ma mai troppo impegnato per il resto.
Bereszynski 5,5. Meno peggio di altre volte, ma anche oggi non arriva alla sufficienza in un ruolo che evidentemente non gli appartiene. D’Orazio almeno nel primo tempo lo mette in difficoltà (con la compartecipazione di Depaoli). Florenzi ha un altro passo.
Riccio 6. Qualche imperfezione tecnica ma tutto sommato tiene botta e non fa assolutamente rimpiangere Romagnoli.
Venuti 6-. E’ un giocatore di un certo spessore e si vede anche in ruolo non suo. Buone chiusure e il lancio che Ioannou tramuta in gol, ma ha sul groppone la mancata chiusura su Strizzolo che buca Silvestri per il 2-1 decisivo.
Depaoli 4,5. Partita veramente mediocre. Contro lo stagionato D’Orazio non passa mai e sembra sempre in difficoltà nei controlli e nelle giocate. Il traffico congestionato non è il suo habitat e si vede.
Akinsanmiro 4,5. Giornata no. Riesce a combinare poco sia in chiusura che in costruzione. Errori e palle perse. Sostituito già all’intervallo. Benedetti 5. Impegno sì, arrosto poco. Anche per lui ho contato più giocate errate che giuste. Neppure un cross decente dopo discrete volate in fascia.
Vieira Nan 5,5. Il meno peggio in mezzo. L’unico che recupera qualche pallone e mette un pò di ordine. Ma gravato da un cartellino esce dopo 45′. Yepes Laut 5. Corre sì, ma continua a essere la brutta copia della stagione scorsa. Un pallone perso “sanguinoso” e un tiro che termina stancamente in rimessa laterale tra le altre cose.
Bellemo 5. Continua a toccare pochi palloni e non si segnala mai per giocate interessanti. Mai un lancio preciso, una accelerazione, un dribbling, un cambio di gioco. Insomma oltre il contrasto, o il passaggio a cinque metri c’è poco. Ma nel Como non era questo. Forse ci hanno mandato il cugino scarso. La Gumina 5. Corre senza praticamente toccare mai palla. Ovviamente è anche colpa di chi non riesce a servirlo. Involuto decisamente rispetto a un pò di anni fa.
Barreca 5. Classico giocatore che sembra vecchio prima di esserlo anagraficamente. Lento, in ritardo, vince raramente contrasti, quando ha palla oltre la metà campo, perde quasi sempre il confronto col terzino opposto. Fateci caso. Ioannou 6,5. Ha il merito di inventarsi letteralmente un gol in una situazione per nulla semplice. Certo i difensori cosentini la combinano grossa, ma lui è bravo a crederci. Poi si incanala in una prestazione sufficiente, quindi meglio di quasi tutto il resto della squadra.
Coda 6. Tanta qualità anche in giornate infauste come questa. Smista palloni spalle alla porta, con grande intelligenza e precisione. Si eleva tecnicamente rispetto a tutti. Suo però l’errore che innesca Strizzolo in occasione del gol decisivo. Si fa perdonare realizzando il possibile 2-2 con un missile dal limite dell’area. Tutto vano per un fuorigioco di centimetri in partenza di azione. Ma il gesto resta.
Sekulov 5. Corsa senza costrutto. Tecnicamente non eccelso e come tutti ancora più in difficoltà su un terreno di gioco indecente. Borini 5,5. Entra con grinta e decisione. Ci prova tre volte, senza però impensierire Micai
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