Cosenza, 3 Marzo 2003 – Serie B, 24° giornata
Cosenza-Sampdoria 1-3
10′ Antonelli Agomeri, 55′ Flachi (assist Pedone) 61′ Bazzani (assist Gasbarroni) 67′ Volpi
Cosenza (4-4-2): Ripa, Brioschi, Paschetta, Lanzaro, De Angelis, Antonelli (21′ St Tedoldi), Edusei, Bedin, Lentini (28′ St Tedesco), Guidoni, Alteri (30′ Pt Parisi). (20 Agliardi, 7 Baldi, 75 Amoruso, 22 Gonzales). All. Salvioni.
Sampdoria (4-4-2): Turci, Zivkovic, Grandoni, Paganin, Domizzi, Bernini (1′ St Gasparroni), Volpi, Palombo, Pedone, Flachi (37′ St Valtolina), Colombo (12′ St Bazzani). (12 Pinato, 3 Bettarini, 65 Miceli, 7 Rabito). All. Novellino.
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Arbitro: Giraldi di San Dona’ di Piave.
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Espulsi: 30′ Pt Paschetta per fallo da ultimo uomo; 19′ St De Angelis per proteste.
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Ammoniti: Lentini, Lanzaro, Bernini e Volpi per gioco falloso; Guidoni per proteste.
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Angoli: 9 a 4 per la Sampdoria.
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Spettatori: 4.500 circa
Aspettavamo un successo lontano dalle mura amiche e vittoria è stata. I tre punti di oggi sono conditi da una giornata favorevolissima: l’Ancona perde a Terni, la Triestina inciampa a Palermo, Lecce e Livorno vengono fermate in casa, Vicenza e Siena impattano. E’ primo posto solitario, con tre punti sulla quarta e con due inseguitrici (Livorno e Lecce) staccate ulteriormente. La vittoria arriva oltretutto in una giornata infausta perché la squadra era decimata da infortuni e squalifiche: a Conte, Sakic, Sacchetti, Cassani si aggiungono Bazzani e Bettarini e Novellino è costretto a schierare Zivkovic sulla linea dei difensori con Bernini a protezione rinunciando anche alla spinta di Valtolina.
Dopo dieci minuti la Sampdoria è già sotto: Lentini spadroneggia sulla fascia ridicolizzando Zivkovic e Bernini. Volpi e Palombo non riescono a trovare il bandolo della matassa, Flachi e Colombo sono due fantasmi. Sembra il preludio ad una pesante sconfitta per la sempre troppo compassata Samp, ma Flachi scappa a Paschetta, costretto ad atterrarlo, quest’ultimo viene espulso e la partita cambia. Il Doria è trasformato e inizia un assalto all’arma bianca con palloni che piovono da ogni parte, ma il primo tempo finisce una a zero.
La partita è simile a quella di Messina, non a caso la migliore disputata lontano da Marassi: sotto di un gol dopo pochi minuti e costretti a giocarci il tutto per tutto. Allora la sfortuna aveva colpito Domizzi oggi ha decimato l’organico, ma quando non abbiamo nulla da perdere, superiamo i nostri blocchi psicologici, ci spogliamo di paure e tatticismi veniamo fuori alla grande. La seconda frazione di gioco registra una partita all’americana: ventidue uomini che gravitano attorno a Ripa, la palla che non ne vuol sapere di entrare, difesa del fortino col coltello fra i denti fanno temere un’altra Siena, ma i ragazzi non si perdono d’animo e, con l’aiuto di un po’ di buona sorte, acciuffano il pareggio.
E’ Flachi ad approfittare di una ‘spizzicata’ dell’onnipresente Pedone (vedi Bari). Partita finita? Il risultato ci soddisfa? Neanche per sogno! Grandoni va a prendere il pallone in fondo al sacco e lo rimette al centro con una grinta tale che fa presagire una gioia in arrivo: all’appena entrato Bazzani bastano due minuti per decollare e portarci in vetta. Dopo l’entrata di Gasbarroni, che vivacizza notevolmente la manovra, ecco un altro cambio decisivo.
Il Cosenza perde la testa, resta in nove e così Volpi decide che è giunto il momento di togliere la ragnatela formatasi all’incrocio dei due pali: tre a uno e il resto del match è tutta melina, salvo il solito rischio che fa temere un’altra Bergamo. Ma non è così, questo è un anno diverso. Sono bastati quindici minuti di vera Sampdoria e un pizzico di buona sorte per piegare il Cosenza: quando ci metteremo in testa che non dobbiamo aver paura di nessuno? Piedi per terra, umiltà massima e saremo autorizzati a sognare, ma come disse Mister Bellotto ‘pensiamo in grande e parliamo in piccolo’
LE PAGELLE
Turci 5.5=Dispiace dargli sempre insufficienze, ma il suo errore poteva costarci caro: per fortuna non è così. Bravo nel finale.
Zivkovic 6.5=Emblema della Sampdoria odierna: da 4 nei primi trenta minuti con Lentini che gli scappa da tutte le parti mandandolo in stato confusionale. Dopo la prima espulsione si scatena e spinge come un forsennato, macinando chilometri e buttando nel mezzo un’infinità di palloni.
Grandoni 6.5=Anche quando la difesa faceva acqua da tutte le parti è stato bravo a chiudere le falle. Per il resto della partita solita autorità.
Paganin 6=Non è ancora pronto, si vede, ma l’esperienza e una grande volontà non lo fanno sfigurare: solo nel finale si fa scappare Guidoni.
Domizzi 6.5=Uno dei migliori nonostante l’errore sotto porta.
Bernini 5.5=Sbaglia un gol facile e affonda insieme a Zivkovic nei primi minuti, migliora in undici contro dieci.
Volpi 6.5=Nella prima frazione è sovrastato da Edusei & C., nel secondo
tempo sale in cattedra e calcia una punizione magnifica. Salterà il Napoli,
peccato.
Palombo 6=Solita grinta anche se risulta meno efficace di altre volte.
Pedone 7=Uno dei pochi a salvarsi quando la nave affonda: non perde mai
la calma e per tutta la partita scaraventa in area palloni giocabili. Ancora
una volta decisivo sulle palle inattive. Onnipresente.
Flachi 6=Un fantasma per tutta la partita: mai un guizzo, né un assist.
Ma è lui a conti fatti a risultare decisivo con un gol e un’espulsione procurata.
Comunque, ci attendiamo di più.
Colombo 4.5=Non è una prima punta e si vede. Servono meno fronzoli per fare
dei gol.
Gasbarroni 6.5=Era la sua partita, per come si era messa. Novellino lo inserisce
(in ritardo) e lui lo ricompensa vivacizzando la manovra.
Bazzani 7=Entra e segna:lui sì, è una prima punta. Meno tecnico di Colombo,ma
molto più efficace:speriamo che non gli venga più nemmeno un raffreddore.
Valtolina S.V.
Novellino 6.5=Scelte obbligate, bravo ad inserire Bernini a protezione di Zivkovic intuendo le difficoltà del giocatore serbo. Ma, diciamoci la verità, se non fosse stato per Paschetta, probabilmente non avremmo nemmeno pareggiato: la seconda squadra della Sampdoria, teniamolo a mente, è sempre più forte del Cosenza. Aspetta troppo a inserire Gasbarroni: ogni tanto bisognerebbe osare di più, soprattutto in trasferta. Nel secondo tempo, comunque, grande carattere ed il merito è suo.
Partita successiva:
Partita precedente: