Serie B 2000/01: Cosenza-Sampdoria 4-4

Signor Cagni, lunedì scorso nel corso del Forum in Gazzetta fra gli allenatori delle prime cinque squadre della classifica, lei ha detto: «Puntiamo allo spareggio a 69 punti». Visto che gliene mancano 13, significa che la Samp per arrivare all’ obiettivo indicato deve conquistare quattro vittorie e un pari nelle cinque partite che restano, due in casa e tre in trasferta, dove la sua squadra non vince dal 14 gennaio a Monza, penultima giornata del girone d’ andata. L’ impresa è un po’ dura, non le pare?

«Sicuramente. Vincere in casa e pareggiare in trasferta non basta più. E noi andiamo a Cosenza per vincere. Ma se poi pareggiamo non è che mi sparo. Perché il campionato non finisce a Cosenza: se pareggiamo, possiamo ancora arrivare a 69 punti e quindi allo spareggio. E martedì, alla ripresa degli allenamenti, io sarò a Bogliasco per riprendere a martellare i miei giocatori su questa possibilità. Perché il campionato comunque termina il 10 di giugno. E comunque lo si deve onorare, per rispetto della società, dei tifosi, di noi stessi».

L’ allenatore blucerchiato è un irriducibile e non ama le mezze misure: anche se poi non si arriva a niente, bisogna dare tutto. La dedizione alla causa da parte della squadra deve essere totale. Taglia corto, Cagni: «Cominciamo a pensare alla partita di Cosenza. E a vincerla. Per noi è, come l’ hanno definita alcuni miei giocatori, “la partita dell’ anno”: ce la giocheremo, questo è sicuro. Il Cosenza? Anche loro devono vincere, ma non credo che partiranno a cento all’ ora, soprattutto se, come prevedibile, dovremo fare i conti con un gran caldo».

Luiso ci sarà, ma dove ancora non si sa: in campo (difficile: «Deve assicurarmi di sentirsi almeno all’ 80%» è il quorum di Cagni), in panchina (probabile) o in tribuna. Decisione in extremis. L’ attaccante, sofferente di tallonite da tre settimane, ieri mattina ha provato e ha detto sì, aggregandosi ai compagni. Tuttavia riesce difficile pensare che Cagni lo butti nella mischia dall’ inizio: Luiso in settimana si è allenato poco e il dolore al piede sinistro può essere sopportato soltanto grazie ad un’ infiltrazione.

Dovrebbe quindi ripetersi la scelta di Siena, dove appunto l’ ex-vicentino era partito dalla panchina per disputare poi uno spezzone. Ma stavolta, anziché a Jovicic, toccherà a Possanzini affiancare Flachi in attacco. «E’ il suo ruolo: Possanzini è una punta, cambia soltanto la posizione in campo. Non cambierà il nostro gioco, anche se gli interpreti hanno qualità diverse. Avremo più velocità e più profondità. Se buttiamo in campo tutte le nostre qualità, non abbiamo paura di nessuno», dice Cagni.

Il discorso degli interpreti riguarda, oltre a Possanzini che avanza, Zivkovic che entra (sulla fascia destra, con il jolly D’ Aversa, ex di turno, spostato a sinistra). Su questo fronte non sono previste sorprese: l’ ipotesi-Bedin a centrocampo infatti comporterebbe l’ utilizzo di Vergassola come esterno, ruolo che il capitano non gradisce, pur avendolo interpretato in qualche occasione per spirito di servizio.

Enrico Valente (gazzetta dello sport)

 Cosenza, 13 Maggio 2001 – Serie B 2000/01, 34° giornata

Cosenza-Sampdoria 4-4

5′ De Francesco, 31′ Flachi (assist Zivkovic), 33′ Savoldi (r), 58′ Savoldi, 66′ Flachi (assist Possanzini), 69′ Possanzini (assist Flachi), 72′ Guidoni, 77′ Mercier (a)

Cosenza (4-4-2): Pantanelli, Parisi, Silvestri (28′ Mercier), Paschetta, De Angelis, Imbriani, Valoti, Altomare, De Francesco (56′ Fiore), Guidoni, Savoldi (73′ Colle). (1 Ripa, 8 Gioacchini, 9 Pisano, 11 Zampagna).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic (46′ Lombardo), Grandoni, Conte, Stendardo, Vergassola, Zivkovic (27′ Luiso), Marcolin (64′ Casale), D’ Aversa, Possanzini, Flachi. (22 Casazza, 2 Traversa, 24 Bedin, 9 Jovicic).

  • Arbitro: Messina di Bergamo.
  • Angoli: 6-2 per la Sampdoria.
  • Ammoniti: Valoti, Da Angelis, Fiore, Flachi e Luiso, tutti per fallo di gioco.
  • Spettatori: 7.000 circa

Che partita! Che spettacolo! Inizio subito col dire che l’entusiasmo per una partita tanto bella e spettacolare non prevale sull’amarezza del risultato e della conseguente classifica. Ricapitolando, è stato un alternarsi continuo di emozioni: gol, pali, traverse, sforbiciate, insomma di tutto proprio nel giorno in cui il tasso tecnico cosentino era vicino allo zero viste le concomitanti assenze di Lentini, Strada, Giandebiaggi cui si è aggiunta dopo pochi minuti quella di Silvestri.

Nonostante ciò i calabresi ormai all’ultima spiaggia (come d’altronde lo era Samp), hanno tirato fuori concentrazione e grinta davvero sorprendenti! Su tutti Imbriani e Savoldi, autore quest’ultimo di una doppietta. La Samp dal canto suo le ha tentate tutto per sorpassare l’avversario nel punteggio, ma ha finito per concedere troppo in difesa dovendo poi inseguire per tutta la partita. Generosità dunque pressoché inutile ai fini del risultato anche se va sottolineata.

Nel primo tempo il Cosenza parte a razzo e dopo soli tre minuti Savoldi, autore di un’azione ubriacante, serve sul destro di De Francesco un pallone che di prima viene scaraventato in rete! Il pareggio doriano a metà del tempo con un altro bel tiro al volo di Flachi. Il tempo di ripartire e nuovo vantaggio cosentino ad opera di Savoldi su rigore da lui stesso procurato dopo l’ennesima serpentina in area avversaria! Il I° tempo potrebbe regalare altri gol ma sfortuna, imprecisione, un grande Sereni negano questa gioia al Cosenza.

Il secondo tempo, si apre subito col terzo gol del Cosenza sempre di Savoldi, al volo, imbeccato dal bravissimo Imbriani!! Tutto finito? Macchè! Nel giro di 5 minuti la Samp riagguanta il risultato per la gioia degli oltre 50 tifosi doriani al seguito! Palla al centro, si ricomincia ed è subito 4-3 questa volta ad opera di Guidoni tanto per cambiare al volo nell’angolino basso del portiere avversario!

Lo stadio di Cosenza quasi crolla! E’ una bolgia! Quante emozioni! Infine il gol del pareggio doriano che il Cosenza si fa praticamente da solo: Mercier gol di testa perfetto su cross di Flachi, peccato che la porta non fosse quella giusta! Nel finale sull’ennesimo contropiede cosentino, Fiore partiva da lontano, si trovava solo davanti a Sereni, trovava l’intuizione di beffarlo con un perfetto pallonetto! Silenzio: tutti seguono la traiettoria del pallone che lentamente scende verso la rete ma colpisce il palo ! Roba vista solo nelle puntate di Holly e Benji!

Dopo di che in successione, nello spazio di tre minuti, prima Pantanelli su Luiso, poi Sereni su Guidoni, salvavano ancora il risultato. Una cosa è certa: gli attacchi hanno surclassato le difese, anche per l’ atteggiamento dei centrocampisti, grintosi a marcare e pressare, ma votati più ad offendere, lasciando sempre vuoti invitanti agli avversari, che a fare filtro. Entrambe con un 4-4-2 classico, le due squadre potevano contare da una parte su un superlativo Savoldi, ben coadiuvato da Imbriani, uomo ovunque (anche se partiva sempre dalla fascia destra per accentrarsi e svariare), dall’ altra su un Flachi ispiratissimo e un Possanzini vero ariete, che con le sue progressioni gettava scompiglio nella difesa silana.

Purtroppo, diminuisce il numero di partite, aumenta il distacco (da 3 a 5 punti) dalla 4° posizione e di conseguenza calano esponenzialmente le possibilità di salire in A pure per quest’anno. Questo in sintesi è quello che scaturisce dalla 34° giornata di B. Erano scontate le vittorie di Chievo, Torino e Venezia, come pure era probabile il pari del Piacenza. Rimaneva quindi da decidere chi tra Cosenza e Samp poteva ancora tentare l’impossibile. Un pareggio le boccia entrambe. Al 99% il Cosenza, al 95% la Samp.

A questo punto, risultano decisivi i 2 punti persi a Siena, ma vedendo quella partita, come rammaricarsi? Per non parlare di ieri… Solo un autogol, che se non lo si vede non ci si può credere, ha consentito di pareggiare. Ma il Cosenza deve mangiarsi le mani per l’occasione fallita. Da elogiare comunque il carattere dei doriani che sull’1-3 potevano rassegnarsi. Così non è stato. Rimane una sola speranza ormai. Battere il Venezia e portarsi a -2, vincere a Piacenza, sperando di agganciare il Venezia (contro il Chievo) e battere Monza e Pescara sperando almeno di fare spareggio con Venezia. Remota possibilità comunque…

PAGELLE DELLA PARTITA DI OGGI:

Sereni 6,5 Conte 6 Stendardo 5 Grandoni 6 Sakic 6 (Lombardo 6,5) Zivkovic 6 (Luiso 6 ) Vergassola 6 Marcolin 6 (Casale 6) D’Aversa 6 Possanzini 6 Flachi 7,5

Situazione in testa e partite mancanti:

Chievo 65 (in casa  Piacenza Salernitana, trasferta Venezia Siena) punti previsti: min 6 (71) max 10 (75)

Piacenza 64 (in casa  Sampdoria Treviso, trasferta Chievo Pistoiese punti previsti:  min 6 (70)  max 12 (76)

Torino 64 (in casa  Cosenza, trasferta Empoli Pescara Salernitana punti previsti: min 6 (70)  max 12 (76)

Venezia 62 (in casa  Chievo Empoli, trasferta Sampdoria Ravenna) punti previsti: min 6 (68)  max 12 (74)

Sampdoria 57 (in casa  Venezia Monza, trasferta Piacenza Pescara)

Cosenza 56 (in casa  Pistoiese Ravenna, trasferta Ternana Torino)

Ternana 56 (in casa  Cosenza Treviso Crotone, trasferta Cagliari)

Classifica Girone di ritorno:

Torino 33 Chievo 30 Piacenza 30 Empoli 30 Venezia 29 Sampdoria 27 Cosenza 24 Ternana 23 Crotone 21 Ancona 20 Genoa 19 Cittadella 18 Pistoiese 17 Cagliari 16 Salernitana 16 Siena 15 Monza 14Treviso 11 Pescara 10 Ravenna 7

Gigi Cagni ha una tesi che lascia perplessi: «E’ stata una partita d’ altri tempi, con due squadre che volevano vincere e non ci sono riuscite. Avrei voluto la vittoria. Ora la Sampdoria deve arrivare a quota 69, cioè vincerle tutt’ e quattro». L’ allenatore blucerchiato non vuol sentir parlare di punto inutile per entrambe. «Ora la squadra potrà giocare senza paure – dice, ma si vede che non è affatto contento dell’ incredibile 4-4 -. Deve solo pensare a vincere». Poi, però, si rammarica e se la prende coi suoi: «Sul finire la Samp ha creato tre opportunità, era in superiorità numerica, quattro contro due, ma non ha saputo giocare la palla. Comunque siamo stati bravi sull’ 1-3 a crederci, a rimontare e poi ancora a raggiungere il pareggio. Almeno abbiamo costruito almeno dieci palle-gol. Non me la sento di criticare la squadra dopo quel che ha fatto». Un pari che non serve, nemmeno alla Sampdoria. «Non è proprio inutile: ci serve per non mollare».

Video delle azioni principali: https://www.facebook.com/watch/?v=846328495849095

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