Serie A 2021/22: Juventus-Sampdoria 3-2

Le parole di D’Aversa nel prepartita:

Torino, Domenica  26 Settembre ore 12:30 – Serie A, 6° giornata

Juventus-Sampdoria 3-2

10′ Dybala, 43′ Bonucci (r), 44′ Yoshida (assist Candreva), 57′ Locatelli, 83′ Candreva (assist Perruchet Silva)

Juventus (4-4-2): Perin; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bernardeschi (25′ s.t. Ramsey), Locatelli, Bentancur (37′ s.t. McKennie), Chiesa (25′ s.t. Chiellini); Dybala (22′ s.t. Kulusevski), Morata (37′ s.t. Kean). A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Danilo, Pellegrini, Rugani. Allenatore: Allegri.

Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Murru (14′ s.t. Augello); Depaoli (14′ s.t. Damsgaard), Thorsby (42′ s.t. Askildsen), Ekdal (14′ s.t. Silva), Candreva; Caputo (25′ s.t. Torregrossa), Quagliarella. A disposizione: Ravaglia, Falcone, Chabot, Ciervo, Dragusin, Ferrari, Trimboli. Allenatore: D’Aversa.

  • Arbitro: Ayroldi di Molfetta.
  • Assistenti: Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Lombardi di Brescia. Quarta ufficiale: Camplone di Pescara. VAR: Orsato di Schio. AVAR: Tegoni di Milano.
  • Ammoniti al 28′ p.t. Thorsby, al 42′ p.t. Murru, al 47′ p.t. Ekdal, all’8′ s.t. Bentancur, al 39′ s.t. Bonucci, al 41′ s.t. Kean per gioco scorretto;
  • Recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; spettatori 15.381 (incasso 1.021.838); terreno di gioco in buone condizioni.

Pronostico rispettato anche oggi e settima sconfitta consecutiva allo “Stadium”, dove il pari manca dalla stagione 2014/15 e la vittoria dal 2012/13. In realtà la Juve vista fino ad oggi, bloccata sul 2-2 dall’Udinese, sconfitta 0-1 dall’Empoli e vittoriosa (3-2). solo dopo un’affannosa rincorsa a La Spezia, in aggiunta a una Samp complessivamente positiva, tolto il secondo tempo col Napoli, lasciava parecchie speranze di giocarsela alla pari.

Ci sarebbe voluta comunque una Juve ancora convalescente, e seppure in ripresa evidente, lo è, e la miglior Sampdoria. Purtroppo i blucerchiati, pur giocando coraggiosamente, hanno commesso diverse ingenuità difensive e davanti, tolti gli episodi dei gol, entrambi arrivati da pregevoli azioni, hanno costruito veramente poco. La coppia Quagliarella – Caputo continua a non convincere, almeno contro queste difese forti e Torregrossa proprio non riesce a dare una mano.

Ancora un volta si registra un gol preso nell’immediato. Al 9′, dopo una prima parata di Audero su, da assist di Locatelli, arriva il tiro dal limite di Dybala, col sinistro di prima intenzione all’angolino. La Samp, fin lì buona, sbanda per dieci minuti e va vicina al gol altre tre gol. Al 12′ con Chiesa, che mette a lato da pochi passi dopo una percussione, al 14′ con un mezzo miracolo di Audero su Dybala e al 16′ con Morata che da posizione defilata e ravvicinata impegna ancora l’estremo doriano, oggi molto attento.

Al 19′ primo squillo blucerchiato con Caputo che dal limite spara fuori non di molto e nell’occasione Perin non ci sarebbe arrivato. Segue una fase equilibrata e combattuta, in cui a parte un colpo di testa di Kulusevski (entrato al posto di Dybala) al 29′, fuori di poco non succede nulla fino al 42′. Qui su un tiro di Chiesa il pallone sbatte sul braccio aperto di Murru (girato) e l’arbitro concede il rigore. Bonucci calcia all’angolino e 2-0.

Reazione rabbiosa della Samp che si spinge davanti e dopo un tiro da fuori area di Quagliarella al 44′, respinto da Perin, trova il pari al 45′ su spunto di Candreva, che mette un perfetto pallone per la testa di Yoshida. Ottimo stacco e pallone anche in questo caso a fil di palo. Il primo tempo si chiude dunque sul 2-1 e prospettive tutto sommato discrete per una Samp che dopo il secondo gol appariva, sulla carta, abbattuta come contro il Napoli.

Ma nella ripresa per diversi minuti accade poco. I ragazzi di D’Avversa non vanno mai vicini al gol, così come quelli di Allegri. Anche in questo caso però, al primo affondo è 3-1. Chiesa si beve la difesa doriana, ma non trova il tiro grazie all’intervento congiunto di Bereszynski e Murru. Il pallone arriva a Colley che tenta un passaggio per Thorsby. Il norvegese, oggi non in gran forma non ci arriva e la Juve riesce a rigiocare il pallone con Kulusevski, trovando Locatelli solo a tre metri dalla porta: al 58′ è 3-1.

La partita scivola poi via con la Samp che non sembra troppo in gara. A parte una bella combinazione Quagliarella – Caputo, stroncata da Alex Sandro, non c’è molto da segnalare. Audero invece evita il 4-1 con un bell’intervento su tiro di Bentancur al 74′, mentre Morata calcia fuori in diagonale all’81’, dopo azione di contropiede. All’83’ l’incontro si accende improvvisamente grazie a un bellissimo gol doriano.

Silva recupera un pallone sulla trequarti e la cede a Damsgaard che si invola la restitutisce a sinistra a Silva. Il portoghese vede Candreva “a rimorchio” e lo serve all’indietro. L’ex Inter tira un “mina” col sinistro e buca Perin. Restano dieci minuti, ma i blucerchiati, con in campo un Quagliarella avulso e nervoso, e un Torregrossa confusionario, non costruiscono nulla. Discutibile la scelta di non provare a crossare in area. nonostante diversi giocatori ormai stabilmente lì.

Resta una sconfitta onorevole, ma forse un pò più netta di quel che dice il risultato. Certo, agevolata da rigore per episodio sfortunato ed errore individuale sul terzo gol, ma comunque la partita è stata pressoché sempre in mani juventine. Nessun dramma ovviamente, ma certo ci sono delle cose che in queste due partite non hanno girato per nulla bene, a partire da un attacco troppo inconsistente.

Le pagelle

Audero Mulyadi 6,5. Nulla da fare sui tre gol, ha il merito di aver chiuso tutto il resto. Migliori interventi su Dybala in uscita e su Bentancur con la mano sinistra. Bene anche sul tiro di Morata e nell’anticipo successivo su Chiesa.

Bereszynski 6,5. Tante chiusure, una delle quali prodigiosa e determinante su Chiesa, ormai prossimo a segnare il 3-1, che arriva comunque pochi secondi dopo. Meno presente di altre volte in fase offensiva, ma da una mano quando può.

Yoshida 7-. Si riscatta dalla serataccia col Napoli segnando un bel gol di testa, con cui la patita viene riaperta, e sbagliando poco in difesa. In occasione del terzo gol però risulta fuori posizione e poco reattivo.

Colley 6,5. Un’altra grande partita (da 7 / 7,5), guastata in parte dall’errore determinante nell’azione del 3-1. Un passaggio nel cuore dell’area a Thorsby in difficoltà, quando c’erano le condizioni per un bel calcione fuori. Per il resto un muro insuperabile.

Murru 6. Gioca una partita più che sufficiente sia in fase difensiva, che di spinta. E’ ancora una volta sfortunato protagonista di un tocco di mano / braccio in area, involontario, che costa il rigore del 2-0 alla Samp. Augello 6. Recupera un pallone e non è preciso su un cross. Resta largo in posizione avanzata nelle fasi finali della partita, cercando spesso il triangolo con Damsgaard.

Depaoli 5,5. Corsa, impegno, ma poca qualità. Non incide come dovrebbe fare un esterno del 4-4-2. Damsgaard 6,5. Entra molto bene e pur sbagliando un passaggio su un contropiede molto invitante, da il là a quasi tutte le azioni doriane da lì in poi.

Ekdal 6-. Benino in mezzo al campo, ma anche per lui un sanguinoso errore di passaggio in area su cui per fortuna Colley chiude su Chiesa senza fallo. Perruchet Silva 7. Altra bella gara in cui trova l’assist per il gol del 2-3 e recupera / gestisce bene ogni pallone.

Thorsby 5,5. Appare in palese difficoltà fisica. Spesso fuori tempo, gioca molti meno palloni del solito. Askildsen 6. Subito una palla recuperata, ma troppo poco tempo.

Candreva 7+. Gioca tantissimi palloni, in ogni posizione del campo come sempre. Sbaglia tanti passaggi e cross, ma in soldoni realizza assist e gol, quindi nulla da dire. Decisivo.

Caputo 5,5. Anche oggi abbastanza ridimensionato dai forti centrali avversari. Riesce comunque a trovare un tiro e servire di tacco in area (un gioiellino) Quagliarella. Torregrossa 5. Altro ingresso poco utile alla causa. Azzecca qualche passaggio, ma ne sbaglia altri, dimostrando anche poca capacità di tenere palloni e far salire la squadra.

Quagliarella 5. Un bel tiro a fine primo tempo, ma per il resto un’altra prestazione opaca e con spirito non ottimale e poco costruttivo. Vorrei vedere un capitano trascinatore, non incarognito.

Post partita:

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