Genova, Sabato 16 Gennaio 2021 – serie A, 18° giornata
Sampdoria-Udinese 2-1
54′ De Paul, 67′ Candreva (r), 81′ Torregrossa (assist Augello)
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Ekdal (40′ s.t. Askildsen), Silva (29′ s.t. Ramírez), Damsgaard (17′ s.t. Thorsby); Verre (17′ s.t. Balde); Quagliarella (17′ s.t. Torregrossa). A disposizione: Ravaglia, Letica, Rocha, Regini, La Gumina, Léris, Prelec. Allenatore: Ranieri.
Udinese (3-5-1-1): Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Stryger (40′ s.t. Molina), De Paul, Walace (40′ s.t. Nestorovski), Mandragora (32′ s.t. Arslan), Zeegelar (43′ s.t. Ouwejan); Pereyra; Lasagna. A disposizione: Gasparini, Scuffet,, Makengo, Deulofeu, De Maio. Allenatore: Gotti.
- Arbitro: Sacchi di Macerata. Assistenti: Tegoni di Milano e Vono di Soverato. Quarto ufficiale: Gariglio di Pinerolo. VAR: Valeri di Roma 2. AVAR: Del Giovane di Albano Laziale.
- Ammoniti al 17′ s.t. Zeegelar, al 41′ s.t. Askildsen per gioco scorretto.
- Recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.
La Samp di Ranieri continua a non convincere per nulla, ma almeno vince una partita che faceva in pratica da spartiacque tra arrivare a un punteggio da metà classifica a fine girone di andata (manca una partita), o restare inchiodati a 20 (con proiezione di 40 punti), alla vigilia della trasferta in casa di un Parma con l’acqua alla gola. Sono arrivati i tre punti per la quarta volta nelle ultime sette partite e alla fine è quello che conta.
Il mister, nonostante Keita sia ormai disponibile, e nel mentre è arrivato anche Torregrossa, ha confermato il suo ormai amato 4-4-1-1 che quasi tutti noi tifosi invece non vorremmo più vedere. Il senegalese neppure in campo e inizialmente Verre a supporto di Quagliarella. In mezzo Ekdal e Silva, con Thorsby in panchina. Sulle fasce, con Jankto squalificato, torna Damsgaard a sinistra.
Il primo tempo è una roba inguardabile non meno della partita con lo Spezia. La condotta più coraggiosa non c’è, così come manca quella foga agonistica che ci si attenderebbe dopo una figuraccia epocale come quella di Lunedì scorso. L’Udinese, messa peggio della Samp in classifica, parte un pò incerta, ma poi approfitta delle evidenti debolezze doriane e prende coraggio, oltre che campo.
Già al 5′ Zeegelar salta con un “sombrero” Yoshida, arriva sul fondo e serve Lasagna marcato da Colley. L’attaccante riesce comunque a toccare, ma Audero chiude. Al 19′ seconda grande occasione per gli ospiti, con De paul che avanza indisturbato e mette un gran pallone per Lasagna che non trova il tempo giusto per calciare da due passi. Al 26′ il primo tiro blucerchiato, ma la conclusione di Verre col mancino e bloccata da Musso.
Più pericoloso Quagliarella al 28′, con un destro a incrociare su servizio di Candreva, che trova Musso attento a deviare. Sarà anche l’unico guizzo dell’attaccante. Al 29′ l’Udinese divora incredibilmente il vantaggio. Su una prima conclusione da pochi passi si immola Yoshida, sulla deviazione calcia a botta sicura Mandragora, ma Audero da terra trova il riflesso per respingere ancora.
Udinese ancora vicinissima al vantaggio al 41′, quando il solito De Paul inventa un tiro pazzesco da fuori area, con parabola altissima, che scavalca Audero, ma si stampa quasi all’incrocio dei pali prima di tornare in campo. Si va al riposo sullo 0-0, ma la sensazione che i bianconeri (oggi con una improponibile maglia gialla) abbiano buttato al vento delle grosse occasioni. E comunque la Samp meritava oggettivamente lo svantaggio per quanto (poco) proposto.
Nel secondo tempo non cambia l’andazzo della gara coi ragazzi di Ranieri (cambi non ne fa) che sembra proprio non trovare spiragli in avanti e il modo per rendersi pericolosa. Al 54′ De Paul penetra centralmente da fuori area riuscendo ad arrivare tre volte alla conclusione, in maniera sempre più ravvicinata. La prima è respinta da Colley, la seconda da Audero e la terza solo sfiorata dal portiere. Risultato fin lì giusto.
Di cambi non se ne parla fino al 62′. Entrano Thorsby, Keita e a sorpresa, Torregrossa, per Damsgaard, Verre e Quagliarella. Sostanzialmente si passa al 3-5-2 e la partita cambia. Il norvegese al 64′, calcia verso la porta dopo una serie di azioni arrembanti e trova una deviazione proprio davanti alla porta. Sul proseguimento dell’azione Candreva anticipa di un soffio Mandragora, che sta calciando, e viene steso nettamente in area.
Dal dischetto, al 67′, l’esterno destro ex Inter realizza come contro la sua ex squadra, calciando questa volta con un tocco morbido che scavalca il portiere tuffatosi a destra. Al 76′ colpo di testa da buona posizione per Colley, su corner di Candreva, ma Musso blocca senza affanno. Altre due buone occasioni nei due minuti successivi, con tiri indirizzati verso la porta, di Keita e ?, deviati in corner.
La svolta arriva all’81′ quando Ramirez innesca Augello sulla sinistra e il terzino, come nelle giornate migliori, mette un cross buono, ma comunque difficile per chiunque sul secondo palo. Torregrossa salta in maniera perfetta, e pur contrastato dal difensore, indirizza di testa all’angolino. Un gol alla Pazzini, o se vogliamo anche alla Bonazzoli (Emiliano), o ancora prima alla Bazzani. Insomma, una di quelle giocate che effettivamente ci mancava nel reparto attaccanti.
All’83′ Audero, messo in difficoltà da un retropassaggio che in quei casi i difensori dovrebbero evitare, sbaglia il rinvio e consente all’Udinese di avere un’occasione per trovare subito il 2-2. Ma Colley salva tutto intervenendo in anticipo sull’attaccante davanti al portiere. Nel finale i friulani ci provano con qualche pallone alto in area senza creare pericoli reali. E’ invece la Samp a sfiorare il 3-1 al 93′, ma Keita servito da Torregrossa in contropiede, si fa parare il tiro da Musso. Sarebbe stato eccessivo.
Dunque una nuova boccata di ossigeno, che dopo la clamorosa sconfitta di La Spezia, che seguiva l’altrettanto incredibile vittoria con l’Inter, ritrova un mezzo sorriso (la prestazione è stata per gran parte deludente) e si allontana decisamente dalla zona calda. C’è ancora molta ruggine in questa squadra, ma gli ultimi 30 minuti, con Torregrossa terminale offensivo capace di controllare palloni difficili, induce cauto ottimismo. Ora Ranieri ha molte soluzioni offensivo, speriamo ne faccia buon uso, soprattutto usando più coraggio.
Le pagelle
Audero Mulyadi 6,5. Nel primo tempo una buona uscita e una parata quasi miracolosa da terra. Nella ripresa salva ancora su De Paul una volta, ma non può nulla sulla terza conclusione del centrocampista. Nel finale combina una mezza frittata sbagliando un passaggio e innescando una azione da quasi gol dell’Udinese.
Bereszynski 6-. Nel primo tempo soffre un pò contro Zeegelar e spinge molto poco, sbagliando anche qualche pallone in appoggio. Nella ripresa si occupa della fase difensiva (viene lasciato nella linea a tre) non commettendo errori.
Yoshida 6,5. Si lascia superare da Zeegelar a inizio partita e per poco l’Udinese non segna, poi salva un gol fatto con una deviazione provvidenziale a due metri dalla porta. Nella ripresa praticamente perfetto.
Colley 6,5. Prestazione positiva. Tante chiusure di piede e di testa, di cui una decisiva sul 2-1. Più preciso del solito in fase di impostazione.
Augello 6+. Nel primo tempo buoni cross (che non portano a nulla) e continui inserimenti. Dietro però si fa sentire poco e sbaglia alcuni palloni in uscita. Nella ripresa si sbatte molto, ma è ancora un pò confusionario. Decisivo col cross che Torregrossa trasforma in oro.
Candreva 5,5. Primo tempo disastroso Al di là dei discorsi su Ranieri e moduli, questo è il giocatore che pensavamo alzasse un bel pò il tasso tecnico. Tocca troppe volte la palla prima di passarla (o perderla), sperando di riuscire a inventare (ma non gli riesce quasi mai). Nella ripresa ha un buono spunto in contropiede e poi ha il merito di procurarsi e realizzare con freddezza un rigore molto pesante. Nonostante questo è stata una prestazione non sufficiente.
Perruchet Silva 6. E’ il vero e unico regista di questa squadra. Giocatore sempre molto dinamico che cerca di far passare quasi tutti i palloni dai suoi piedi. Alterna buoni passaggi ad altri meno. A volte si fa sorprendere centralmente da De Paul, che comunque ha un altro passo rispetto a tutti i nostri. Ramirez Pereyra 6+. Questa volta entra con buono spirito e da una mano in entrambe le fasi, pur senza segnalarsi in zona gol.
Ekdal 5,5. Prestazione anonima. Non si segnala per nulla di importante. Sembra di nuovo un pò in calo di condizione. Askildsen 6. Spende una ammonizione al momento giusto e tiene la posizione con la squadra diventata ormai molto offensiva.
Damsgaard 5,5. Non brilla nonostante sulla sinistra abbia abbastanza spazio per fare male. Pecca un pò in convinzione e non riesce a puntare verso la porta in un paio di situazioni. Thorsby 6,5. Buon innesto. Prova il tiro, recupera palla, chiude in difesa.
Verre 5. Ritmi blandi e poca precisione. Serata no. Balde Diao 6. Svaria sul fronte di attacco partendo defilato, o comunque diversi metri più indietro rispetto a Torregrossa. Ha una grossa occasione nel finale ma la fallisce, anche per la tempestiva uscita di musso.
Quagliarella 5. Altra prestazione incolore per il capitano. D’altronde Ranieri continua a schiararlo in un modulo in cui ci può fare ben poco. Quasi rassegnato. Torregrossa 7+. Partenza col botto. Si presenta subito con una serie di palloni stoppati col petto e messi giù senza che il difensore alle spalle riesca a togliergliela (giocata che a Quagliarella non riesce quasi più). Fa salire la squadra e serve con precisione chi si inserisce. Realizza un gol di grande difficoltà e da grande attaccante. Nel finale regala anche un “cioccolatino” a Keita che purtroppo sbaglia, ma l’assist resta.
Azioni principali (Lega serie A)
Le parole di Ranieri
Le parole di Torregrossa
Le parole di Candreva
Le parole di Gotti
Il commento di Gianpy
Classifica serie A – 18° giornata
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Partita successiva:
Partita precedente:
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