Serie A 2020/21: Sampdoria-Fiorentina 2-1

Le parole di Ranieri alla vigilia

Genova, Domenica 14 Febbraio ore 15:00 – serie A, 22° giornata
Sampdoria-Fiorentina 2-1
31′ Balde Diao (assist Ramirez Pereyra), 37′ Vlahovic, 71′ Quagliarella (assist Candreva)

Sampdoria (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Thorsby, Silva (30′ s.t. Ekdal); Damsgaard (20′ s.t. Candreva), Ramírez, Jankto (20′ s.t. Quagliarella); Balde (44′ s.t. Léris). A disposizione: Ravaglia, Letica, Verre, Torregrossa, Askildsen, Regini, Gabbiadini, Ferrari. Allenatore: Ranieri.

Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Martinez Quarta; Venuti (38′ s.t. Malcuit), Bonaventura, Pulgar, Castrovilli (38′ s.t. Callejon), Biraghi; Kouame, Vlahovic. A disposizione: Terracciano, Rosati, B. Valero, Olivera, Caceres, Barreca, Montiel, Kokorin, Eysseric, Igor. Allenatore: Prandelli.

  • Arbitro: Maresca di Napoli. Assistenti: Capaldo di Napoli e Muto di Torre Annunziata. Quarto ufficiale: Giua di Olbia. VAR: Pairetto di Nichelino. AVAR: Costanzo di Orvieto.
  • Ammoniti al 34′ p.t. Venuti per proteste, al 12′ s.t. Damsgaard, al 16′ s.t. Pulgar, al 34′ s.t. Bonaventura per gioco scorretto.
  • Recupero 1′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

Dopo due partite la Samp di Ranieri torna con grande sofferenza alla vittoria, in una gara piuttosto scialba, ma con due gol abbastanza occasionali nel primo tempo, e molto viva nella ripresa. Il risultato più giusto sarebbe stato certamente quello di parità, ma la Fiorentina, pur creando abbastanza, non è riuscita a metterla dentro. Tre punti che avvicinano i blucerchiati all’ottavo posto, obiettivo massimo stagionale.

Il mister torna in partenza per l’ennesima volta al 4-4-1-1 con Ramirez e Keita davanti. Damsgaard e Jankto sulle fasce, con Candreva che parte dalla panchina. Fiorentina col 3-5-2, senza Ribery, e Prandelli che si affida a Kouamè in tandem con Vlahovic. Valori sulla carta piuttosto simili, ma con le due squadre fin qui staccate di 5 punti. I viola una delle grandi delusione di questa stagione.

Nel primo tempo come detto difficoltà di gioco per entrambe e difese che prevalgono decisamente su attacchi alquanto spuntati e poco brillanti. Poco brillanti anche possibili giocatori provenienti da centrocampo come Damsgaard e Castrovilli. Il primo tiro in porta (centrale) è proprio del danese all’11′, facile parata di Dragowski. Il gol doriano arriva all’improvviso al 32′. Corner di Ramirez e Keita anticipa Dragowski di testa da due passi: 1-0.

Sei minuti dopo, al 37′ nell’unica situazione pericolosa creata dagli ospiti arriva il pareggio. Punizione ingenuamente provocata da Thorsby al limite dell’area, gran tiro di Pulgar sopra la barriera, respinta di Audero e colpo di testa di Vlahovic da pochi metri. Il nostro portiere la smanaccia ancora da terra, ma il pallone aveva ampiamente superato la riga di porta. Il tempo si chiude con un colpo di testa alto di Thorsby, da ottima posizione, su cross di Augello.

La prima frazione si chiude comunque con un pareggio giusto tra due squadre davvero in difficoltà a creare azioni lineari. Ripresa molto più viva. Inizialmente è la Samp ad apparire più decisa, con Yoshida che al 48′ di testa su corner mette a lato, poi esce prepotentemente la Fiorentina che sfiora due volte il gol. Al 53′ palo su un colpo di testa di Milenkovic. Al 54′ Bonaventura, tocca di prima sul cross teso di Venuti da destra e mete fuori di un soffio.

Al 55′ un sussulto della Samp con Damsgaard che riceve palla da Audero, avanza e innesca Keita. Il senegalese supera Martinez Quarta e si presenta da solo di fronte al portiere. Ma ormai la posizione è defilata e non può andar oltre un tiro sull’esterno della rete. Al 62′ altra occasione di testa con Milenkovic, che su calcio d’angolo spedisce da ottima posizione tra le braccia di Audero.

Altro brivido al 70′: cross da destra e Kouamè tocca di testa fuori sul disturbo di Yoshida (migliore in campo). Nel mentre Ranieri ha gettato nella mischia gli “amici” Candreva e Quagliarella, col modulo trasformato in 4-3-1-2 (fuori Jankto e Damsgaard). I due nuovi entrati al 72′ confezionano il raddoppio, con Candreva che si porta quasi sul fondo e da destra serve Quagliarella. Il capitano calcia col sinistro e complice anche un difensore a coprire la visuale, inganna Dragowski.

Per quasi una decina di minuti la partita non subisce grandi sussulti, coi doriani in controllo e molte pause per incidenti di gioco. Il finale invece diventa quasi un assedio, con la Samp tutta dietro e la Fiorentina ripetutamente a buttare palloni in area. Due le occasioni più clamorose. All’86′ Colley salva sulla linea su un tiro a giro all’angolino di Biraghi. Al 95′ Milenkovic riceve ancora una volta il pallone in area, ma di testa spedisce incredibilmente a lato.

Blucerchiati poco prima vicinissimi al 3-1 con Leris che, al 94′ ruba palla a centrocampo, si invola verso l’area, ma non riesce a servire Quagliarella e un altro compagno soli davanti al portiere, trovando l’opposizione di Martinez Quarta. Finisce così con altri tre punti (e sono trenta) in saccoccia e un’altra prestazione non esaltante dei ragazzi di Ranieri. Si può dire tranquillamente: negli episodi, come documentato, ci è andata decisamente bene.

Il mister a giochi fatti è partito più prudente, contro una squadra altrettanto abbottonata, ma poi nel momento in cui ha inserito Candreva e Quagliarella, ha dato coraggio alla squadra che ha spinto con più decisione per qualche minuto, fino a trovare il gol. Poi è stata sofferenza, co qualche pallone perso di troppo e occasioni abbastanza comode concesse alla Fiorentina. Si vince anche così.

Le pagelle

Audero Mulyadi 6. Un errore in disimpegno nel primo tempo su cui la Fiorentina non approfitta, poi subisce il gol dopo una bella parata sulla punizione di Pulgar e per poco non prende anche la seconda. Nulla da segnalare nella ripresa.

Bereszynski 6,5. Continua il suo buon momento di forma. Tante le chiusure grazie alla progressione e qualche buon inserimento con cross a supporto  di Candreva e Jankto sulla destra. Kouamè lo salta solo una volta.

Yoshida 7. Gioca da libero vecchio stampo chiudendo qualunque triangolo, o tentativo centrale dei viola (oggi in rosso). Molto bene anche di testa. Una sicurezza.

Colley 7. Altra buona partita con la proverbiale capacità di colpire di testa in fase difensiva e chiudere con decisione sui lanci. Si perde un paio di volte Pezzella e Milenkovic in proiezione offensiva. Mezzo punto in più per il salvataggio sulla riga che vale due punti in classifica.

Augello 6. L’impegno non manca, ma tra palle perse e uno stop sbagliato in area, che poteva costare caro, dimostra di non essere proprio lucidissimo. Gran corsa e un ottimo cross nel primo tempo.

Damsgaard 6. Incide meno del previsto alternando errori banali a qualche spunto comunque non in zona gol. Da segnalare una penetrazione da sinistra con passaggio (abbastanza comodo) sbagliato al centro, col compagno solo e un bell’assist a mandare verso la porta Keita. Candreva 6,5. Porta esperienza e qualità in campo, piazzandosi sulla mezz’ala destra. Entra col piglio giusto e dopo poco serve un bel pallone che Quagliarella trasforma in oro. Aiuta molto nella fase difensiva.

Thorsby 6. Si guadagna la sufficienza per generosità e sacrificio, ma commette alcuni falli al limite dell’area assolutamente evitabili. Su uno di questi arriva il pareggio ospite. Meglio comunque nel secondo tempo.

Perruchet Silva 6,5. Ormai un garanzia in regia. Smista palloni come se non ci fosse un domani abbassandosi molto per ricevere dai difensori. Recupera diverse volte il possesso palla. Ekdal 6. Si vede poco nella fase finale della partita, con la Samp ormai decisamente difensiva.

Jankto 5,5. Giornata no. Diversi passaggi e lanci sbagliati e qualche pala persa. Non punge mai. Quagliarella 6,5. Realizza un gol da grande attaccante calciando addirittura di sinistro. Di fatto porta ancora una volta i tre punti. Gioca abbastanza bene mostrando una discreta mobilità. Peccato per un paio di palloni gestititi non al massimo.

Ramirez Pereyra 5,5. Tante palle perse, falli e discussioni. Di contro qualche buona apertura e un paio di numeri a centrocampo.

Balde Diao 6,5. Partita non esaltante, ma realizza un gol di opportunismo e lotta tra i difensori viola a lungo da solo. Leris 6. Entra benissimo, ruba ben tre palloni agli avversari spezzando il gioco, peccato che sull’ultimo, dopo essersi involato fino all’area di rigore, sbagli il passaggio al centro che sarebbe valso al 90% il 3-1.

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