Roma 3 Gennaio 2021, ore 15 – serie A, 15° giornata
Roma-Sampdoria 1-0
72′ Dzeko
Roma (3-4-2-1): P. Lopez; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Villar (23′ s.t. Cristante), Veretout, Peres; L. Pellegrini (37′ s.t. Perez), Mkhitarian; Dzeko (42′ s.t. Mayoral). A disposizione: Farelli, Boer, J. Jesus, Santon, Kumbulla, Diawara, Darboe, Providence, Pogdoreanu. Allenatore: Fonseca.
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Yoshida (36′ s.t. Léris), Tonelli, Colley, Augello; Candreva, Thorsby, Ekdal, Jankto; Verre (18′ s.t. Damsgaard); Quagliarella (35′ s.t. La Gumina). A disposizione: Ravaglia, Letica, Rocha, Silva, Ramírez, Regini, Bereszynski. Allenatore: Ranieri.
- Arbitro: Chiffi di Padova. Assistenti: Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Di Iorio di Verbano-Cusio-Ossola. Quarto ufficiale: Sacchi di Macerata. VAR: Guida di Torre Annunziata. AVAR: Carbone di Napoli.
- Ammoniti al 15′ p.t. Smalling, al 37′ p.t. Yoshida, al 10′ s.t. Peres, al 16′ s.t. Augello, al 18′ s.t. Villar, al 21′ s.t. Ekdal, al 29′ s.t. Tonelli per gioco scorretto, al 36′ s.t. Jankto per proteste.
- Recupero 0′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.
In una partita a senso unico la Samp perde per l’ennesima volta a Roma. Non tragga in inganno il punteggio, i blucerchiati hanno provato ad attaccare solo nel finale, quando ormai non c’era davvero più nulla da perdere. Ranieri ha provato ancora una volta la tattica della difesa e contropiede contro le squadre forti, ma neppure questa volta gli è andata bene. Troppo rinunciatari per sperare di portare via anche solo un punto da Roma.
Già nel primo tempo la partita è stata completamente difensiva. Se non prendi gol (e così è stato al 45° minuto) fai bella figura, se lo prendi partono le recriminazioni per non aver giocato. In contropiede quasi nulli, contro una Roma lenta (complice il campo annacquato) e poco convinta. Uniche emozioni in zona gol sono state un tiro di Pellegrini al 15′ con bella parata di Audero, e un bolide di Candreva da lontano al 35′, dopo una punizione, su cui Pau Lopez ha fatto un mezzo miracolo deviando oltre la traversa.
Al 37′ ultimo brivido dalle parti di Audero, con Pellegrini che si incunea tra Colley e Augello e forse con eccesso di altruismo prova a servire un compagno al centro. Ma Yoshida in anticipo salva un gol quasi sicuro. Non succede altro in un primo tempo dove la squadra di Ranieri ha controllato abbastanza bene le scarse iniziative dei giallorossi.
Ripresa molto più viva. Al 51′ cross di Peres e Dzeco di testa mette fuori di poco anticipando Colley, al 58′ Pellegrini cicca il palone in piena area, al 62′ Smalling coglie la traversa su punizione battuta da Veretout, al 65′ è Mancini a calciare dopo una mischia tra le braccia di Audero, al 67′ altro tiro di Pellegrini quasi a colpo sicuro su sponda del bosniaco, deviato fuori.
Un minuto dopo l’occasione più clamorosa, con Dzeco che da tre metri colpisce di testa centrando i guantoni di Audero che respinge. Al 70′ è invece Karsdorp a calciare sull’esterno della rete su bel cross di Peres. Il gol è decisamente nell’aria, ma la Samp ha un sussulto con Candreva che mette un ottimo pallone sulla testa di Thorsby, ma il tiro è ala portata di Lopez che devia.
Il gol arriva nel momento più caldo e di massima pressione della Roma. Centro rasoterra di Karsdorp (che ha vinto nettamente il diuello con Augello) e Dzeko anticipa Colley toccando di quel tanto che basta per metterla all’angolino sul secondo palo. Rete da grande attaccante quale è, nulla da dire. Al 78′ Mkhtaryan ha sui piedi la palla del 2-0, ma riesce a tirare dolo di punta, con Audero che blocca in due tempi.
Gli ultimi quindici minuti sono quasi un monologo dei blucerchiati, che finalmente tolgono il freno e mettono in forte difficoltà i padroni di casa. Ma di occasioni non ne arrivano. D’altronde, come è stato difficile attaccare per la Roma, con quel campo, lo era anche per la Samp. Le pozzanghere hanno spesso fermato l’impeto del neo entrato Damsgaard e del volenteroso Jankto.
Finisce quindi con una sconfitta onorevole nel punteggio, meno nel gioco. Una partita quasi non giocata e troppo basata sul “non prenderle”. E questa a mio parere non è una Roma di cui avere così paura. In un passato non troppo lontano, anzi recente, si è vinto all’Olimpico contro squadre ben più forti di questa. Concedendo tanto, ma anche creando occasioni a volontà. Ma questo è lo stato delle cose attuale.
Da registrare tristemente l’ottava sconfitta su quindici partite, addirittura la nona se si considera anche quella in coppa col Genoa. E’ una squadra che continua a non riuscire a prendere il punticino qua e là, a volte per sfortuna ed errori madornali (come col Sassuolo), ma più spesso (come oggi) per eccesso di iniziativa concessa all’avversario, che alla lunga ti punisce legittimando la superiorità tecnica. E Mercoledì c’è una lanciatissima Inter.
Principali azioni (Lega serie A)
Le pagelle
Audero Mulyadi 7. Fondamentalmente due parate: una nel primo tempo di media difficoltà su tiro di Pellegrini e un’altra sul colpo di testa ravvicinato di Dzeco. Bene il riflesso, ma l’errore è dell’attaccante che non angola e centra proprio il portiere. Altri tentativi della Roma non lo impegnano più di tanto, ma comunque si fa trovare in posizione. Per il resto è preciso nei fondamentali.
Yoshida 6. Come prevedibile fa quel che può. Nullo in fase offensiva, in difficoltà sulle folate di Bruno Peres. Nel primo tempo salva comunque un gol fatto anticipando l’attaccante a due passi dalla porta. Preciso nei disimpegni e in impostazione. Leris 6,5. Nel poco che gioca da terzino ci sono da segnalare una chiusura importante e un altro contropiede sporcato. Si propone anche in fase offensiva, ma Candreva lo ignora vergognosamente.
Tonelli 5,5. Oggi non si prendono gol per colpa sua, ma pronti via rischia di provocare un rigore (ci poteva stare) con vistosa spinta in area, poi si perde Mkhtaryan che per poco non beffa Audero, ostentando una sicurezza che non c’era. Per il resto alterna palloni persi, passaggi e rinvii approssimativi, a chiusure e anticipi efficaci. Insomma il solito Tonelli…
Colley 6+. Partita decisamente positiva contro un brutto cliente come Dzeko. Gli concede un colpo di testa e poi il toco sul gol. Ma sono più i meriti del bosniaco che i demeriti del gambiano. Per il resto è spesso decisivo sui palloni alti e nelle chiusure.
Augello 5. Pomeriggio negativo contro Karsdorp che si dimostra più rapido e potente e lo batte sia in fase offensiva che difensiva. Appare un pò scoraggiato e sbagli alcuni cross che normalmente gli riescono molto bene. Molte le palle perse o gestite male. Alcune volte fuori posizione.
Candreva 5,5. In concreto è il giocatore più pericoloso, in quanto le uniche possibilità di fare gol dei blucerchiati partono da lui: tiro da lontano nel primo tempo, cross per Thorsby che di testa davanti al portiere non riesce a dare potenza. Ma complessivamente la partita è piena di errori e eccesso di confidenza nelle giocate. Nel primo tempo spesso fuori posizione.
Thorsby 6. In certi momenti non ci capisce granché visto il buon palleggio rapido degli avversari, ma comunque c’è sempre e fa avanti e indietro come sempre. Rischia di segnare il clamoroso vantaggio con uno dei suoi soliti inserimenti.
Ekdal 6,5. Partita vigorosa a centrocampo, dove combatte e sradica diversi palloni, oltre a mettere ordine impostando la manovra. Soffre meno di altri il campo pesante e il tempo inclemente.
Jankto 6,5. Sufficiente nel primo tempo, molto positivo nel secondo. Anche lui combatte molto bene su ogni pallone, rubando molti possessi alla Roma. Si inserisce e fa inserire bene i compagni, ma il terreno pieno di pozzanghera lo frena.
Verre 6. Inventa poco, ma anche lui ferma diverse volte i romanisti facendo ripartire l’azione. Damsgaard 6+. Ingresso positivo e pieno di vivacità. Anche lui non riesce a concludere nulla, colpa anche del terreno.
Quagliarella 5. Non la becca mai contro Smalling, oggi un gigante non solo per l’altezza. Ma forse sono anche i nostri che lo fanno diventare più forte di quello che è. La Gumina 5,5. Poco tempo a disposizione e tanto movimento, ma in soldoni non riesce a rendersi mai pericoloso o farsi trovare in zona gol.
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Il commento di Gianpy
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