Serie A 2020/21: Hellas Verona-Sampdoria 1-2

Convocati:

Portieri: Audero, Letica, Ravaglia. Difensori: Augello, Colley, Regini, Rocha, Tonelli, Yoshida. Centrocampisti: Askildsen, Damsgaard, Ekdal, Jankto, Leris, Silva, Verre. Attaccanti: La Gumina, Quagliarella, Ramirez.

 

Mercoledì 16 Dicembre 2020 ore 20:45 – serie A, 12° giornata
Hellas Verona-Sampdoria 0-1
41′ Ekdal, 54′ Verre, 70′ Zaccagni (r)

Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (39′ p.t. Lovato), Dawidowicz (43′ s.t. Günter), Dimarco; Faraoni, Barak, Veloso (16′ s.t. Tameze), Lazovic (16′ s.t. Rüegg); Salcedo, Zaccagni; Di Carmine (17′ s.t. I. Colley). A disposizione: Berardi, Pandur, Udogie, Ilic, Cetin, Magnani, Danzi. Allenatore: Juric.

Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Ferrari, Tonelli, Colley, Augello; Jankto (31′ s.t. Léris), Silva, Ekdal, Damsgaard; Verre (25′ s.t. Ramírez); La Gumina. A disposizione: Ravaglia, Letica, Rocha, Askildsen, Regini, Yoshida, Quagliarella. Allenatore: Ranieri.

  • Arbitro: Ros di Pordenone. Assistenti: Giallatini di Roma 2 e Dei Giudici di Latina. Quarto ufficiale: Sozza di Seregno. VAR: Di Paolo di Avezzano. AVAR: Ranghetti di Chiari.
  • Espulso al 49′ s.t. Barak per gioco scorretto.
  • Ammoniti al 20′ p.t. Verre, al 29′ p.t. Tonelli, al 12′ s.t. Faraoni, al 24′ s.t. Damsgaard, al 32′ s.t. Salcedo, al 45′ s.t. Silva per gioco scorretto;
  • Recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

Dopo due pareggi e cinque sconfitte, nelle ultime sette partite ufficiali, la Samp torna al successo e ancora una volta lo fa in trasferta, dove per ora, tolta la strepitosa vittoria con la Lazio a Marassi, sono curiosamente arrivate le cose migliori. Tre punti strappati ai danni di una squadra che prova a giocare a calcio e in genere lo fa bene, nascondendo le magagne tecniche che in realtà la rosa ha. Oggi si sono viste tutte.

E’ bastata una Samp priva di Berezsynski, Yoshida, Candreva, Thorsby, Gabiadini, Quagliarella e Keita Balde, quindi potenzialmente cinque / sei titolari, per battere i gialloblu di casa. Una prestazione finalmente da 95 minuti, e non solo 40, o 50, come ultimamente stava accadendo. Certo l’Hellas poi non è il Napoli e davanti ha Zaccagni, Salcedo e Di Carmine invece di Insigne, Mertens, Lozano e compagnia cantante, ma i ragazzi di Ranieri hanno tirato fuori l’orgoglio facendo di tutto per portare il successo in porto.

La cronaca del primo tempo è abbastanza povera, con le due squadre che si affrontano più a centrocampo senza trovare sbocchi. Ci prova La Gumina al 24′ con un colpo di testa che impegna Silvestri da corner e Barak, che supera tre doriani al limite dell’area e riesce a trovarsi a tu per tu con Audero che nel mentre era uscito a valanga chiudendogli lo specchio. Il nostro numero uno provvidenziale in questo caso.

Al 41′ succede l’incredibile. Su una azione confusa, Lovato per chiudere su Jankto spedisce il pallone sui piedi di Ekdal. Lo svedese carica il tiro da fuori area e fa partire una fucilata mai vista prima nei suoi tre anni blucerchiati.

Il primo tempo si chiude così con la Samp in vantaggio grazie a una prodezza del centrocampista (secondo gol stagionale), in una partita totalmente equilibrata. Nel secondo tempo c’è prima una discreta occasione per Damsgaard che al 50′ ha tanto spazio, ma calcia alto da poco fuori area. Poi al 54′ ci pensa Verre a raddoppiare per la Samp realizzando un eurogol a chiudere, col sinistro, un clamoroso contropiede avviato da Ferrari.

Non succede molto e ci vuole una distrazione generale, ma in particolare di Damsgaard per riaprire la partita. In ritardo su Ruegg, pronto a calciare da ottima posizione, lo disturba quel tanto che basta per sbilanciarlo. Zaccagni realizza e con venticinque minuti da giocare, tutto sembra possibile. Ma per gli scaligeri il pareggio resta un miraggio, visto che l’unico intervento di Audero arriva su un tiro cross di Zaccagni al 91′. In precedenza Ramirez aveva fallito il gol dell’1-3 spedendo alto su servizio di Leris.

Vittoria molto importante in un contesto difficile tra infortuni, giocatori fuori forma e la “grana” Candreva esplosa proprio alla vigilia di questa gara delicata. Il gruppo si è compattato remando completamente dalla parte di Ranieri. La qualità in campo non era tanta, ma dall’altra ce n’era ancora meno e stasera ha vinto sicuramente chi ha avuto più fame e più colpi. Ekdal e Verre con le loro giocate magiche hanno fatto la differenza.

Le pagelle

Audero 7. Un intervento importante e di non facile lettura su Barak nel primo tempo, una parata su un tiro cross insidioso di Zaccagni. Preciso nelle uscite e nei rinvii.

Ferrari 6,5. Partita molto generosa soprattutto nella fase offensiva, dove ha provato a dare una mano pur non avendone le caratteristiche. Suo il lancio per Verre che poi è andato a siglare lo 0-2. Dietro si è fatto rispettare.

Tonelli 6,5. Partita senza sbavature. Prende tantissimi palloni di testa e chiude puntualmente quando serve.

Colley 6,5. Anche lui chiude tutto di testa e di piede confermando il suo buon inizio di stagione.

Augello 6. Attento in fase difensiva, dopo la giostra presa da Lozano Domenica scorsa, ma poco attivo e non molto preciso coi cross e passaggi quando spinge.

Jankto 6. Partita di combattimento, senza guizzi particolari. Leris 6-. Entra anche questa volta con buona convinzione alternando palle recuperate, ad altre perse. Importante comunque nel portare avanti palla in un paio di circostanze. Deve usare meglio il fisico.

Ekdal 7+. Gol bellissimo e simbolico del riscatto blucerchiato. Tiro caricato al massimo e poi esploso all’angolino. Lì c’era tutta la rabbia della tifoseria blucerchiata. Per il resto grande attenzione in copertura, solite palle recuperate e poche sbavature. Lo svedese è tornato.

Silva 6. Primo tempo mediocre, in cui sbaglia ogni pallone, secondo in cui torna ai livelli che gli competono per storia e stipendio. Sradica palloni, corre e mette ordine in regia. La media fa 6 esatto. Comunque segnali di risveglio.

Damsgaard 6-. Si applica tanto, fa vedere qualche bella giocata, ma in soldoni anche oggi non produce quello che promette. Prova un paio di volte il tiro con risultati scadenti. Provoca il rigore, in una situazione in cui ci poteva stare, ma comunque era in colpevole ritardo.

Verre 7. Solite geometrie nella ricerca dell’assist e poi un altro gol capolavoro (terzo stagionale) che di fatto decide la partita contro i suoi ex compagni. Corre tanto spendendosi nel pressing richiesto da Ranieri. Si conferma il miglior acquisto estivo. Ramirez 6. Sbaglia un tiro che forse un tempo avrebbe perlomeno messo nello specchio, ma la sua prestazione è sufficiente per l’atteggiamento. Si cala subito nella battaglia finale (entra subito dopo il rigore) calandosi con umiltà ed esperienza in mezzo ai compagni.

La Gumina 6-. Prestazione di grande sacrificio, anche se non punge mai, a parte su un colpo di testa nel primo tempo. Lavoro “sporco” comunque superiore a quello di Quagliarella. Purtroppo la sua media realizzativa resta prossima allo zero.

Rassegna video:

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