Serie A 2020/21: Crotone-Sampdoria 0-1

Le parole di Ranieri alla vigilia:

Crotone, Mercoledì 21 Aprile 2021, ore 20:45 – serie A, 32′ giornata
Crotone-Sampdoria 0-1
53′ Quagliarella (assist Gabbiadini)

Crotone (3-5-2): Cordaz; Djidji (89′ Riviere), Magallan, Luperto (63′ Golemic); Pereira (64′ Di Carmine), Eduardo, Cigarini (64′ Molina), Zanellato, Reca; Messias, Simy. A disposizione: Festa, Crespi, Cuomo, Dragus, Rojas, Rispoli, Petriccione, Vulic. Allenatore: Cosmi.

Sampdoria (4-4-2): Audero; Ferrari, Tonelli, Colley, Augello; Candreva, Thorsby, Silva, Jankto (87′ Damsgaard); Gabbiadini (89′ Léris), Quagliarella (89′ Balde). A disposizione: Ravaglia, Letica, Rocha, Verre, Ramírez, Askildsen, Regini, La Gumina. Allenatore: Ranieri.

  • Arbitro: Paterna di Teramo. Assistenti: Peretti di Verona e Avalos di Legnano. Quarto ufficiale: Pezzuto di Lecce. VAR: Doveri di Roma 1. AVAR: De Meo di Foggia.
  • Ammoniti al 37′ p.t. Cigarini, al 46′ p.t. Ferrari per gioco scorretto;
  • Recupero 1′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.

Non diverte la Samp, non convince Ranieri nella gestione dei cambi, ma arrivano altri tre punti che proiettano i blucerchiati al nono posto e oltre la soglia dei 40 punti. La partita è stata sostanzialmente equilibrata, ma tolto l’equilibrio nel secondo tempo, grazie al gol dell’eterno Quagliarella, la squadra doriana ha controllato abbastanza agevolmente concedendo poco e andando più volte vicina al raddoppio.

Ranieri opta questa volta per un 4-2-3-1 con Gabbiadini nell’inedita posizione centrale dietro Quagliarella e Candreva / Jankto sulle corsie esterne. Ferrari dirottato terzino al posto dell’assente Bereszynski. Il Crotone di Cosmi si schiera col solito 3-5-2, con il gigante Simy Nwankwo terminale offensivo. e il funambolico Messias a svariare sulla trequarti.

Nel primo tempo sono appena quattro le occasioni da gol. Il primo “squillo” è di Quagliarella, che in corsa all’8′, su servizio di Gabbiadini, impegna Cordaz calciando violentemente sul primo palo. Al 16′ è invece Jankto, che dalla sua posizione preferito, spara alto di un soffio su suggerimento di Candreva. Ma le due possibilità principali le hanno i padroni di casa che al 9′ con Messias e al 20′ con Simy impegnano centralmente Audero da posizioni molto agevoli. In entrambi casi assist di Reca da sinistra.

Prima frazione complessivamente giocata a ritmi lenti (sembrava una di quelle soporifere esibizioni della Samp di Giampaolo, piene di passaggi indietro) che dunque si chiude con un giusto 0-0. Più verve nella ripresa quando i blucerchiati iniziano da subito ad aumentare il ritmo e al 53′ trovano il gol grazie a una invenzione notevole di Gabbiadini. L’attaccante ruba palla al difensore, va sul fondo e pennella per il capitano che, appostato sul secondo palo, a porta vuota non fallisce, anticipando tutti.

E il gol che rompe l’equilibrio e distende un pò la Samp. Al 55′ Audero esce prontamente su Messias sfuggito a un incerto Ferrari, al 57′ Gabbiadini non esplode bene il sinistro su invito di Candreva e Cordaz blocca. Al 62′ ancora Quagliarella, ma l’attaccante non va oltre una nuova respinta dell’estremo di casa, dopo un bel movimento a smarcarsi. Al 74′ gran triangolo sullo stretto tra Quagliarella e Gabbiadini, col capitano che si trova però la palla sul sinistro e trova la respinta (ennesima) del portiere.

Al 78′ brivido per Audero, con un tiro al volo di Zanellato, dal limite, che sfiora la traversa. All’88′ poi l’episodio chiave, con Simy che viene servito (in fuorigioco?) a due passi da Audero, ma gli calcia praticamente sulle mani, col portiere che riesce a deviare sopra la traversa. Errore comunque incredibile, anche se immagino che l’eventuale gol sarebbe stato annullato. Ultima emozione al 90′ con Candreva che su assist di Gabbiadini non punisce in diagonale.

Nel recupero non succede nulla e la Samp di Ranieri porta a casa tre punti vitali per continuare a credere nell’ottavo posto, o almeno nei 50 punti finali. Molto discutibile la gestione dei cambi del mister romano. Primo cambio oltre l’80’ e gli altri due all’88’, con Keita che dopo l’ottima prestazione con l’Hellas, è stato misteriosamente lasciato a riposo per poi giocare 4/5 minuti, pressoché inutili. 

Le pagelle:

Audero Mulyadi 7. Si fa trovare pronto sui tiri ravvicinati ma centrali di Messias e Simy nel primo tempo, mentre salva il punteggio uscendo a valanga sul primo e deviando il tiro ravvicinato del secondo, nella ripresa. Un muro.

Ferrari 5. In un ruolo non suo conferma tutte le sue difficoltà sia difensive (su esterni rapidi), che in spinta. Soprattutto nel primo tempo perde diversi palloni e sbaglia passaggi gravi. Reca gli va via più volte. Nella ripresa limita i danni, ma sbaglia quasi tutte le rimesse laterali.

Tonelli 6,5. Conferma il buon periodo giocando molto sull’anticipo. Dialoga bene coi compagni e sbaglia solo un intervento difensivo.

Colley 7. Prosegue la sua stagione molto positiva, sfoderando una prestazione di alto livello. Ancora una volta davvero insuperabile di testa e di piede. Ottime condizioni fisiche e mentali.

Augello 6. Nel primo tempo piuttosto in confusione con alcune palle perse e passaggi sbagliati. Nella ripresa torna quello che conosciamo e pur non spingendo molto, gioca bene nella fase difensiva. Da quella parte non si passa.

Candreva 7-. Altra partita di esperienza e qualità. Molto belli diversi cambi di gioco e cross. Svaria per il campo regalando buoni palloni, non sempre sfruttati. Nel finale sbaglia il tiro del possibile 0-2. Leris 6-. Pochi minuti, perde un pallone banalmente.

Thorsby 6,5. Prestazione di grande sostanza nella posizione davanti alla difesa in cui rende meglio. Di testa c’è sempre e quasi sempre prevale sugli avversari. Di piede risulta più preciso del solito.

Perruchet Silva 6,5. Semplicemente fondamentale. Lo vedrei bene in un centrocampo a tre come perno centrale, come giocava Torreira con Giampaolo. Giostra il pallone come pochi, girandosi in un fazzoletto. Si fa trovare sempre smarcato.

Jankto 6,5. Oggi non trova il gol (ma si fa trovare pronto al tiro), ma è certamente la miglior prova degli ultimi tempi. Corre molto, gioca spesso di prima ed è sempre ben posizionato. Nel secondo tempo va addirittura a pressare più in alto di tutti. Strano, ma immagino per volere di Ranieri. Damsgaard 5,5. Entra e non incide. Nel finale rischia una “frittata” sbagliando un passaggio a pochi secondi dal termine, col Crotone che per poco non imbastiva un’ultima azione. Ingenuo.

Gabbiadini 7-. Un meno perché non segna nell’occasione più ghiotta, ma è lui che inventa il gol che decide la partita. Schierato in una posizione discutibile, nel primo tempo si vede poco, nella ripresa due tiri e l’assist con una giocata immensa.

Quagliarella 6,5. Trentotto anni, impegno da vendere, undicesimo gol. E’ tutto. Balde Diao 6. Entra troppo tardi per poter essere valutato decentemente.

Le parole di Ranieri:

Le parole di Quagliarella:

Le parole di Tonelli:

Il commento di Gilles:

Classifica serie A – 32° giornata

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