Genova, Domenica 22 Settembre 2019, ore 15:00 – serie A, 4° giornata
Sampdoria-Torino 1-0
57′ Gabbiadini
Sampdoria (3-4-1-2): Audero; Bereszynski, Ferrari (69′ Murillo Ceron), Colley; Depaoli, Ekdal, Vieira Nan, Murru; Rigoni, Gabbiadini (48′ Linetty), Quagliarella (82′ Caprari). A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Barreto Caceres, Bonazzoli, Ramirez Pereyra, Jankto, Thorsby, Regini. Allenatore: Di Francesco
Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Lyanco, Bremer (82′ Berenguer); De Silvestri, Meite (68′ Verdi), Rincon, Baselli, Aina (62′ Laxalt); Zaza, Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Falque, Bonifazi, Edera, Millico, Djidji. Allenatore: Mazzarri
- Ammoniti: st 11′ Mazzarri, st 14′ Zaza, st 33′ Rigoni, st 35′ Quagliarella.
- Arbitro: Giacomelli di Trieste (ass. Del Giovane e Tolfo; IV uomo Prontera; Var Mazzoleni; Avar Paganesi).
Con tre giornate di ritardo inizia il campionato anche per noi. Vittoria strameritata della Samp che finalmente esce da quel tunnel di sconfitte e psicosi di squadra ed ambiente che stava rovinando un pò tutti. E’ bastata una zampata da grande attaccante di Manolo Gabbiadini per vincere contro un Torino veramente sbiadito e quasi mai pericoloso in avanti.
Se il primo tempo è stato tutto sommato equilibrato, la ripresa è stata nettamente a favore dei blucerchiati, che avrebbero potuto incrementare il vantaggio in più di una occasione. Ma va bene così, la squadra non ha sbagliato quasi nulla e sembra aver trovato la quadra dietro, dopo timidi segnali di risveglio a Napoli. Da segnalare il contributo fondamentale di due nuovi: Depaoli e Rigoni, davvero devastanti, soprattutto l’ex Chievo, per i granata sulla destra.
Samp inizialmente schierata con un modulo 4-3-1-2 in fase difensiva, che diventava un 3-4-1-2, o 3-4-3 in fase offensiva, con uno scatenato Depaoli in grado di fare entrambe le fasi. Come detto nella prima frazione poco da segnalare. Sicuramente nulla per gli ospiti, un tiro di Depaoli respinto coi pugni da Sirigu dopo 1′, sulla ribattuta ci provava Gabbiadini, smorzato in angolo da Izzo. Al 15′ Gabbiadini ci riprovava dalla distanza, presa facile per Sirigu, ed intorno al 40′ una girata di Quagliarella si spegneva sul fondo.
Tanta volontà, soprattutto nei primi 20/25 minuti, prima che la partita si ammosciasse. Nella ripresa subito una sponda di Gabbiadini per Depaoli che al 47′ calcia di esterno verso il primo palo, fuori, al 51′ un buon tiro di Izzo su azione di corner, veniva deviato fuori non di molto da uno dei nostri. Poi al 57′ dopo una delle tante discese di Depaoli sulla destra, il pallone arriva nel cuore dell’area dove Lyanco cincischia col pallone e Gabbiadini riusciva, tirando da fermo, a dare la giusta potenza ed angolazione per superare Sirigu.
Sette minuti dopo, al 64′ poderosa occasione sui piedi di Vieira Nan, servito ancora da Depaoli, ma il giovane centrocampista, si fa ipnotizzare dal portierone granata che riesce a deviare in angolo. Al 70′ altra grande occasione con tiro di Ekdal ancora parato da Sirigu e poi con la porta sguarnita nessuno riesce a calciare, sul proseguo, altro tiro di Vieira.
Si arrivava all’81′ per vedere la prima vera occasione della squadra di Mazzarri, che nel mentre aveva reso l’impostazione iperoffensiva inserendo anche Verdi e Berenguer. Zaza lanciato da Belotti, riusciva a calciare in caduta, trovando però Audero pronto in uscita. Poi al 90′ altro tiro di Rigoni su assist di Linetty, bloccato da Sirigu. Nei minuti di recupero, ben cinque, succedeva ben poco.
Torino troppo arrugginito, Sampdoria troppo concentrata per buttare tutto al gabinetto dopo una partita tra le più importanti e ricche di significati degli ultimi anni, per tanti motivi che i tifosi doriani conoscono. Oggi credo che al gol di Gabbiadini ed al fischio finale, occhi lucidi e nodo alla gola siano stati realtà per molti. Ci siamo tolti un grossissimo peso da dosso. Forse non tanto quello zero in classifica, ma vedere che la squadra c’è, è con l’allenatore, ci crede e non è poi così povera tecnicamente come molti sostengono, probabilmente accecati da tutto il clima rovente che si è creato per via di una cessione societaria che non si sblocca ed un mercato in tono molto minore.
Mister Di Francesco, continua a cambiare giocatori e disposizioni in campo. E’ molto più elastico e pratico di Giampaolo, questo si sapeva. Puoi vedere un gioco meno organizzato, ma anche la capacità di rischiare qualcosa per raddrizzare delle cose che non vanno. Personalmente spero di vedere prima o dopo il suo 4-3-3 puro, ma mi fido ciecamente di lui che ne capisce abbondantemente più di me.
Le pagelle: AUDERO 6,5; BERESZYSNKI 6 FERRARI 6,5 (MURILLO 6+) COLLEY 6,5; DEPAOLI 7+ VIEIRA 6,5 EKDAL 6,5 MURRU 6; RIGONI 6+; GABBIADINI 7 (LINETTY 6) QUAGLIARELLA 5,5 (CAPRARI 6-).
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Classifica serie A – 4° giornata
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