Genova, Domenica 25 Novembre 2018, ore 20:30 – serie A, 13° giornata
Genoa-Sampdoria 1-1
8′ Quagliarella (assist Ramirez Pereyra), 18′ Piatek [r]
GENOA (3-5-2) Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Romulo, Hiljemark, Veloso, Bessa (83′ Sandro), Lazovic (71′ Pereira); Piatek, Kouamé. (Marchetti, Spolli, Gunter, L. Lopez, Rolon, Mazzitelli, Omeonga, Medeiros, Pandev, Lapadula). All. Juric.
SAMPDORIA (4-3-1-2) Audero Mulyadi; Bereszynski, Tonelli, Andersen, Murru; Praet, Ekdal, Jankto; Ramirez Pereyra (74′ Saponara); Quagliarella, Defrel (52′ Caprari). (Rafael, Belec, Leverbe, Rolando, Colley, Ferrari, Sala, Tavares, Vieira Nan, Kownacki). All. Giampaolo.
- ARBITRO Doveri
- Espulso il tecnico Juric (G) al 30′ s.t. per proteste.
- Ammoniti Audero, Criscito, Sandro.
Una Samp veramente appannata, confusa, impaurita, in poche parole brutta ed in crisi, rimedia un punticino nel derby che spezza la serie di tre sconfitte, ma non quella negativa che arriva con questa a cinque partite senza vittorie. Dopo tante stracittadine positive, in cui la superiorità blucerchiata era parsa palese, oggi bisogna ammettere senza giri di parole, che il Genoa di Juric è stato superiore ed avrebbe, per gioco ed occasioni, meritato i tre punti.
Ma nel calcio come sempre conta fare un gol più dell’avversario, ed oggi i genoani devono solo rimproverarsi errori madornali sotto porta. Nel primo tempo la squadra di Giampaolo era parsa comunque partire col piglio giusto, giocando in maniera fluida e trovando quasi subito il gol di testa di Quagliarella su bel pallone messo in mezzo da Ramirez, schierato abbastanza a sorpresa al posto di Saponara.
Altri dieci minuti in cui la Samp sembrava in controllo della partita, ma su un innocuo lancione, Andersen decideva incredibilmente di lasciar palla ad Audero che con molta lentezza si gettava su quel pallone travolgendo Piatek. Ancora rigore goffamente regalato, ed 1-1. E’ seguita una fase equilibrata con una girata di Kouame alle stelle ed una punizione di Veloso alta sulla traversa, ma poi ultimi dieci minuti infuocati dei rossoblu.
Romero falliva un gol praticamente fatto riuscendo a calciare il pallone proprio dove si trovava Audero col resto della porta praticamente sguarnita, poi sul corner seguente metteva di testa fuori da ottima posizione. Un minuto dopo paratona di Audero su Piatek, che a pochi metri dalla porta non riusciva a battere il portiere doriano. Scampato il pericolo, si sperava in un secondo tempo dei nostri più convinto e coraggioso, invece ci siamo dovuti sorbire ancora più Genoa, anche se in tutta la ripresa si assisteva ad una sola occasione, in cui il nostro estremo si esibiva in una grande deviazione su Piatek.
Per noi solo un colpo di testa di Andersen fuori su azione da corner e poi solo tanta, tantissima nebbia in fase offensiva. Nel finale triste vedere Kownacki prepararsi e togliere la tuta al 90′ e poi non entrare nonostante ben quattro interruzioni. Ma in fondo, che senso aveva ormai? Possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno solo per il risultato, ma onestamente dopo la sosta ci si aspettava ben altra prestazione ed invece i dubbi palesati nelle ultime partite si sono riproposti oggi.
Partitaccia di Andersen, e di tutta la mediana: scarso contributo da parte di Praet, segnalatosi solo per qualcosa di decente nel finale, Jankto, un pesce fuor d’acqua, Ekdal, in affanno e scolastico nelle giocate. Ramirez e Saponara hanno provato ad imbeccare con scarsi risultati Defrel e poi Caprari, ma entrambi non hanno combinato nulla. Partita di sacrificio per Quagliarella che oggi oltre al gol ci ha messo il cuore e merita il miglior voto.
Le pagelle
AUDERO 6,5
BERESZYSNKI 6- TONELLI 6- ANDERSEN 4,5 MURRU 6
PRAET 5+ EKDAL 5 JANKTO 5
RAMIREZ 6
DEFREL 4,5 QUAGLIARELLA 7
CAPRARI 4,5 SAPONARA 6-
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Classifica serie A – 13° giornata
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Partita successiva:
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