Genova, 15 Settembre 2013, ore 20:45 – serie A, 3° giornata
Sampdoria-Genoa 0-3
9′ Antonini, 55′ Calaiò, 77′ Lodi
SAMPDORIA (3-5-2): Da Costa; Gastadello, Palombo, Costa; De Silvestri, Obiang, Krsticic, Bjarnason (dal 1′ s.t. Soriano), Regini (dal 22′ s.t. Sansone); Gabbiadini, Eder (dal 31′ s.t. Pozzi). (Fiorillo, Salamon, Renan, Rodriguez, Castellini, Mustafi, Barillà, Gentsogu, Gavazzi. All. Delio Rossi.
GENOA (3-5-2): Perin; Gamberini (dal 24′ s.t. De Maio), Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Biondini, Lodi, Matuzalem (dal 20′ s.t. Cofie), Antonini (dal 27′ s.t. Santana); Gilardino, Calaiò. (Donnarumma, Bizzarri, Stoian, Fetfatzidis, Centurion, Kucka, Konatè, Bertolacci, Blaze). All. Liverani.
- ARBITRO: Rizzoli di Bologna (Galloni-Preti)
- Spettatori: 35.000 circa. 15.191; incasso 437.240 euro. Abbonati 19.101, quota 135.459,84 euro.
- Ammoniti Manfredini (G), Regini ((S), Krsticic (S), Costa (S), Soriano (S) per gioco scorretto, Gilardino (G) per proteste. Perin (G), Pozzi (S) per comportamento non regolamentare.
- Angoli 6-2. Recupero 1′ p.t., 3′ s.t.
Cronaca e commento
Nel giorno del primo derby da allenatore, Liverani trionfa, dando una lezione al maestro Delio Rossi, e con lui firmano una serata da ricordare Antonini (un ex) e Calaiò. Alla Samp, invece, è andato tutto storto: ha preso gol subito, non è mai riuscita a rialzarsi e non è stata neppure aiutata dal proprio tecnico che non ha saputo imprimergli la giusta forza di reazione né dal punto di vista tattico tanto meno da quello caratteriale.
Liverani ha stravolto il suo Genoa. Un accorto 3-5-2 con Gamberini chiamato a garantire un pizzico in più d’esperienza alla difesa, Vrsaliko e Antonini lanciati sulle fasce e Calaiò affiancato a Gilardino per dare più peso all’attacco. Delio Rossi, dal canto suo, ha replicato rilanciando Gastaldello in difesa e dando una maglia in mezzo al campo a Bjarnason, reduce da un’ottima doppia prestazione con l’Islanda.
Proprio uno dei nuovi innesti, Luca Antonini, ha dato subito (9′) una chiara svolta alla partita: su un cross dalla destra di Biondini si è avventato da consumato attaccante e con una perfetta girata di destro ha sorpreso Da Costa. Colpita a freddo la Samp ha provato a riordinare le idee ma ha terribilmente faticato a trovare spazi contro un Genoa che ha badato a coprire con attenzione tutti gli spazi. I doriani hanno cercato di affidarsi alle iniziative personali di Eder e Gabbiadini ma i due hanno dovuto scontrarsi con il trio difensivo genoano, determinato a non regalare nulla.
Rossi ha provato a ridare linfa al centrocampo rimpiazzando lo spento Bjarnason con Soriano ma dagli spogliatoi è rientrata la stessa Samp del 1° tempo, incapace di imprimere un nuovo ritmo alla sfida. Il Genoa alla prima occasione, l’ha di nuovo punita, con una zampata di Calaiò, lesto ad avventarsi su un cross basso di Vrsaliko, lanciato in area con un’invenzione da Gilardino.
Alla Samp è crollato il mondo addosso Così, al 65′, Lodi che ha approfittato di una punizione procurata dal limite dal combattivo Gilardino per realizzare una delle sue pennellate. Nulla da segnalare da lì alla fine. Per i tifosi doriani al triplice fischio finali, è finita l’agonia. Perin che chiude a zero gol subiti la dice lunga sulla nostra partita e sul nostro valore.
Squadra da zona retrocessione e tanti indizi per andarci n serie B contro una squadra con qualità, ben costruita e cazzuta in tutti i reparti (a partire dal trio difensivo di grande esperienza). Una differenza in campo notevolissima. Su di noi si è detto e ridetto tutto. E si sta verificando tutto. L’allenatore inoltre continua a non dare un gioco alla squadra. Scarsi e disorganizzati. Anche i cambi mostrano sempre poco coraggio. Diamogli tempo…
Le pagelle
Da Costa 5: piccionato sul suo palo da Lodi per il gol del 3-0, per il resto 3 tiri 3 gol ma sugli altri due ci vorrebbe il classico “miracolo” che ogni tanto qualche portiere estrae dal cilindro, se un cilindro ce l’avesse e lui non ce l’ha.
Gastaldello 5,5: da chi indossa la fascia da capitano ci si aspetterebbe ben altro furore agonistico, invece è una prestazione anonima, mai che si proponga a prendere palla, mai che esca dalla difesa in anticipo per far ripartire l’azione, ora, che non è Campagnaro si sa, ma almeno una volta provarci giusto per dare l’esempio e spronare i compagni no eh ?
Palombo 5,5: si fa anticipare da Calaiò per il 2-0, per il resto gioca una gara ordinata senza lampi nè cappelle.
Costa 6: l’unico dei difensori a prendersi la responsabilità di impostare da dietro l’azione, e nel finale spostato terzino si spinge anche in avanti, l’impegno ce lo ha messo tutto.
De Silvestri 4: un’ameba stasera, mai uno scatto, non si propone mai al cross, mai un 1vs1 e in fase difensiva si fa bruciare da Antonini per l’1-0 che di fatto, visto che non reagiremo mai in tutta la gara, decide il derby dopo meno di dieci minuti !
Krsticic 4: lento, senza idee, inutilmente falloso, la da sempre in dietro, mai un’apertura, mai un suggerimento in profondità, e non si abbassa MAI a chiedere il pallone per impostare lui, lascia che lo faccia Costa, COSTA belin, manca della personalità e dei movimenti per fare il regista, e non ci serviva niente oggi uno schermo basso.
Obiang 5,5: in fase difensiva recupera tanti palloni, prova anche a impostare l’azione servendo un paio di palloni interessanti alle punte, ma ha sempre quel passo lento e rimane sempre troppo basso, salvo gli ultimi 5 minuti di partita a gara ormai finita (il che fa pensare, ma allora è quello in panchina che ti dice di non salire, non accompagna l’azione ed è sostanzialmente questo a far sì che le due punte restino troppo isolate e mai adeguatamente servite.
Regini 4: scartato come una figurina doppia in velocità per il 2-0, in netto ritardo in chiusura sul primo traversone in occasione dell’1-0, prova a essere propositivo ma prende velocità sono in progressione (e devi avere gli spazi per sfruttarla o partire molto basso per crearteli, cioè giocare con tutt’altri movimenti !) non ha la capacità di saltare l’uomo. Sansone 6: entra troppo tardi a partita già persa, ed effettua l’unico nostro tiro degno di questo nome.
Bjarnason 6: recupera diversi palloni, bene nei contrasti aerei dove vince quasi sempre, prova ad agire fra le linee unico di tutti i centrocampisti a fare movimento senza palla come premio Delio Rossi lo leva dopo il primo tempo !! Soriano 5,5: almeno stavolta non manca l’impegno, ma non è un centrocampista offensivo e si vede: spinge ma a parte una serie di tiri velleitari da fuori finiti in gradinata sud non combina nulla, e non ha la visione di gioco per servire le punte, spesso si abbassa troppo e comicamente (se siete di quelli che ridono per non piangere) si pesta i piedi con Nenad.
Eder 5: inizia bene con un paio di interessanti percussioni, poi inspiegabilmente Delio Rossi lo mette prima punta arretrando Gabbiadini e non vede più un pallone fino al cambio. Pozzi sv
Gabbiadini 5: boh, viene messo seconda punta, ha un fisico troppo massiccio per esser rapido nel breve, sbaglia molti suggerimenti, fa movimento e si sbatte ma a 40 metri dalla porta a che diamine serve ???
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