Genova, 1 Maggio 2011 ore 15:00 – Serie A, 35° giornata
Sampdoria-Brescia 3-3
49′ Eder, 52′ Pozzi (assist Biabiany), 55′ Caracciolo, 60′ Tissone (assist Zauri), 83′ Caracciolo, 92′ Mannini (assist Guberti)
SAMPDORIA (4-4-2) Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini, Palombo, Tissone, Laczko ( 14’s.t. Guberti); Biabiany ( 20’s.t. Maccarone), Pozzi. (1 Da Costa, 4 Dessena, 11 Koman, 13 Perticone). All. Cavasin.
BRESCIA (4-3-1-2) Arcari; Zambelli, Zoboli( 34’s.t. Zebina), Bega, Berardi; Filippini ( 29’s.t. Vass), Hetemaj, Baiocco (29’s.t. Kone); Diamanti; Caracciolo, Eder. (12 Leali,16 Mareco, 30 Jonathas, 36 Lanzafame). All. Iachini.
- ARBITRO: Rocchi di Firenze.
- ANGOLI: 8-2 per la Sampdoria.
- RECUPERO: 2′ e 5′
- AMMONITI: Lazcko, Hetemaj e Berardi per gioco scorretto; Pozzi per proteste
- SPETTATORI: 25.500 circa.
Dopo Cesena, Parma e Lecce, anche il derelitto Brescia con un piede e mezzo in B ha rischiato di sbancare Marassi, ormai terra di conquista per chiunque. Partita pirotecnica in cui la Samp ha effettivamente fatto il possibile per vincere ma in cui alla fine è sempre stata sotto o al massimo sul pareggio contro una squadra ospite che aveva solo un risultato ma che nonostante tutto ha giocato una partita abbastanza difensiva.
Il primo tempo è contraddistinto da paura e tensione: il Brescia si chiude a riccio proponendosi in contropiede, la Sampdoria prova ad aprire la difesa ospite e fa vedere qualcosa di buono con l’uso delle corsie laterali. Il gioco è molto spezzettato, diversi i momenti di nervosismo vissuti in campo, mentre si segnala un solo vero tiro in porta nella prima metà di gara, ed è un destro di Caracciolo che lascia davvero a desiderare.
Nella ripresa, è tutta un’altra partita: Sampdoria e Brescia lasciano le paure negli spogliatoi e danno vita a un secondo tempo coraggioso. Sono sempre i lombardi a mettere il naso avanti per primi: apre le danze Eder al quinto minuto, concludendo un’azione che mette in evidenza le pecche di una difesa svagata. L’1-1 è firmato da Pozzi a stretto giro di posta ma il merito è tutto di Biabiany, ostinato nell’inseguire un pallone destinato a finire sul fondo e metterlo in mezzo per il compagno di reparto.
Prima del 20′ arriva un altro gol per parte: colossale la dormita di Gastaldello e Curci sul primo gol dell’ex Caracciolo, non è da meno Hetemaj che apre un’autostrada a Tissone per scagliare il missile del secondo pareggio. I blucerchiati sembrano in grado di assicurarsi l’intera posta ma Maccarone fallisce da pochi passi e la punizione arriva puntuale all’86’: ancora Caracciolo insacca, stavolta di testa, sul preciso traversone di Diamanti.
Il Ferraris ammutolisce, dopo una partita in cui non aveva mai smesso di sostenere i suoi, ma esplode il suo urlo in pieno recupero: è Daniele Mannini, un altro ex, a concludere in rete dopo una travolgente azione personale. Abbiamo giocato oggi, potevamo farne altri sicuramente. I gol presi invece sono stati dei gentili omaggi della nostra difesa, il secondo e il terzo recano colpe di Curci ma anche dei difensori poco cattivi contro Caracciolo.
Si può recriminare su tanti episodi come il rigore forse negato a Pozzi nel primo tempo e la rete divorata da Maccarone sul 2-2 nel momento di massima pressione, ma alla fine quando prendi tre gol in casa in una partita che stai dominando, non puoi nemmeno lamentarti più di tanto. La situazione è ancora viva con un discorso retrocessione ormai ridotto a Cesena, Sampdoria e Lecce. I ragazzi hanno dimostrato almeno di essere ancora vivi, vedremo…
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