Bergamo, Domenica 13 Settembre 2009 ore15:00 – Serie A, 3° Giornata
Atalanta-Sampdoria 0-1
63′ Mannini (assist Cassano)
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli; Garics, Manfredini, Talamonti, Bellini; Ceravolo (14′ st Valdes), Guarente, Caserta, Padoin; Doni (40′ st Tiboni); Acquafresca (23′ st Tiribocchi). In panchina: Coppola, Pellegrino, Radovanovic, Layun. Allenatore: Gregucci.
SAMPDORIA (4-4-2): Castellazzi; Stankevicius, Gastaldello, Rossi, Zauri; Semioli, Palombo, Tissone, Mannini (23′ st Ziegler); Cassano, (40′ st Poli), Pazzini (27′ st Pozzi). In panchina: Guardalben, Lucchini, Franceschini, Bellucci. Allenatore: Delneri.
- Arbitro: Gava di Conegliano Veneto.
- Espulso Tissone al 7′ st per doppia ammonizione e Gregucci al 45′ st per proteste;
- Ammoniti Tissone, Zauri, Doni, Cassano, Pozzi; spettatori 20000 circa; recupero: 2′ pt, 4′ st.
Cronaca e commento
I blucerchiati di Del Neri superano l’Atalanta a domicilio (non accadeva dal 1997), ottengono la terza vittoria di fila e volano in classifica. Nove punti e testa della classifica. Roba da non credere. Ma è tutto vero. Lo fa soffrendo, perché nell’assalto finale l’Atalanta coglie due pali (con Valdes e Tiribocchi) e perché Castellazzi è ancora chiamato ad una domenica di superlavoro. Ma lo fa in 10 uomini per via dell’espulsione di Tissone ad inizio ripresa e dunque mettendo sul piatto una prova di carattere mica da ridere.
A risolvere la contesa ci ha pensato Mannini, nella ripresa. Per l’esterno viareggino si tratta del secondo gol in due partite di campionato, il secondo su assist al bacio di Antonio Cassano. I volti del successo doriano, però, non sono solo i loro. Lo 0-1 dell’“Atleti Azzurri d’Italia” porta tante firme: è il frutto del lavoro gruppo, dello spirito propositivo che ti permette di attaccare malgrado l’inferiorità numerica, di difenderti con ordine e di condurre in porto la quarta vittoria in altrettante partite ufficiali.
La mano di Gigi Del Neri si vede. Non si lascia prendere dall’emozione al suo ritorno in una piazza dove ha lasciato una parte di cuore. Le targhe ricordo, gli abbracci e gli applausi commossi dell’intero stadio lasciano spazio ad una Samp pragmatica, non intimorita dall’avvio aggressivo dell’undici di Gregucci. I bergamaschi sono ancora a secco di gol e punti e partono a testa bassa col solito Doni, ex particolarmente avvelenato, dietro ad Acquafresca.
Anche il Doria a livello di ex non scherza: Zauri, Tissone e Pazzini fanno parte della consueta formazione base blucerchiata scelta da Del Neri, formazione corta, che tiene bene e tenta di ribattere alle offensive dell’Atalanta. Garics e Bellini attaccano alti, lo stesso fanno le ali Ceravolo e Padoin, limitando le incursioni di Semioli e Mannini. La partita è vivace, azioni e discese rapide su entrambe le sponde. Attacca una riattacca l’altra; pericoli veri e propri però se ne vedono pochi.
Il canovaccio sembrerebbe cambiare ad inizio ripresa, quando Gava espelle Tissone per doppia ammonizione per un discutibile fallo a centrocampo. Sembrerebbe la svolta negativa, invece la Samp trova la rete con Mannini. 18′ minuto: Cassano scende sulla destra, si trascina dietro mezza retroguardia atalantina, cambia gioco e pesca il numero 7, che anticipa la chiusura di Garics e batte Consigli con un destro a giro.
È festa in campo e tra i tanti tifosi doriani che riempiono la Sud. Festa che, grazie ai già citati legni e alle parate di Castellazzi, dura fino alla fine. «Salutate la capolista» si alza fiero dallo spicchio blucerchiato. Suona strano, ma è così per davvero. Un risultato centrato grazie a due vittorie su campi difficilissimi come Catania e Bergamo (si perdeva in entrambi da tre anni di fila), ed in casa contro una buona squadra come l’Udinese.
Ora si può iniziare a sognare in grande, la squadra sembra veramente compatta e la difesa regge a dispetto delle pessimistiche previsioni. Atalanta molto in crisi, ma oggi vincere là, e soprattutto in inferiorità numerica, era complicato. Castellazzi sempre più impenetrabile. Mannini, eurogol, e come prevedevo trova il gol con facilità. Ora in casa col Siena, senza Tissone, ma pronti a fare poker!
Le pagelle
Castellazzi 7,5: tre miracoli autentici, su Doni leva la palla da sotto la traversa, su Garics sa solo lui come ha fatto a veder partire il tiro, di nuovo su non mi ricordo chi altro volo e deviazione in corner, e dove non arriva lui per una volta c’è San Palo.
Stankevicius 7: ottima prestazione in generale ma soprattutto scivolata miracolosa ad evitare un gol fatto dopo il primo palo dell’Atalanta.
Gastaldello 7+: gladiatorio e con una personalità che non gli avevo MAI visto chiusure sempre precise, domina tutti i contrasti aerei, e spesso e volentieri va anche a chiudere quelli che scappano a Rossi.
Rossi 6,5: la partita non è facile per niente, se la cava, ma si fa scappare un po’ troppo spesso l’uomo soprattutto quando è chiamato ad essere lui quello che deve uscire dalla difesa incontro al trequartista, fa ammonire Zauri facendosi saltare netto da Ceravolo. Nel complesso vacilla ma tiene.
Zauri 6,5: l’applicazione tattica fatta uomo, non è mai nemmeno una volta fuori posizione, bravo nel contrasto, non perde mai la calma, prende un giallo che ci sta perché Ceravolo saltato di netto Rossi se no si involava.
Semioli 6: 11 contro 11 incide poco e fallisce una buona occasione, con la squadra rimasta in dieci si sacrifica facendo molto lavoro oscuro.
Tissone 5,5: Aldilà dell’espulsione stavolta l’unica cosa bella è il gran bel tiro da fuori ad inizio ripresa che chiama a levare le ragnatele dal sette Consigli, però per tutto il primo tempo si pesta un po’ i piedi con Palombo e dovrebbe pressare decisamente più alto, probabilmente tradito dall’emozione del ritorno a Bergamo.
Palombo 6+: nel primo tempo non mi è piaciuto per nulla, posizione troppo bassa (sembrava un po’ Volpi quando non ne aveva) non prendeva in mano le redini del gioco del centrocampo, migliora nella ripresa dove combatte e pressa in trincea.
Mannini 7+: decisamente in palla, potrebbe colpire già nel primo tempo ma è chiuso bene dal difensore che gli leva il tempo per la conclusione, si muove tantissimo, realizza un bellissimo gol con grande freddezza. Ziegler 6,5: entra e corre per due, preziosissimo nel pressing e nel tenere palla.
Cassano 7,5: nel primo tempo scarsamente appoggiato dai compagni da comunque il là ad ogni azione fornendo due assist fantastici a Semioli e Mannini e cercando due volte dopo l’azione personale il tiro, nella ripresa invece è fantastico, ogni rinvio lungo è in cassaforte nei suoi piedi, ogni apertura geniale, riesce a trovare l’uomo libero anche se la squadra è in inferiorità numerica dando un pallone meraviglioso a Mannini per il gol partita. Vergognoso che venga ammonito perché ritarda l’uscita dal campo sul cambio, cosa importa visto che Doni che stava uscendo anche lui gli era ancora dietro. Poli sv:
Pazzini 6: corre e lotta ma sui due splendidi suggerimenti che gli arrivano da Fantantonio su uno fuorigioco inesistente, sull’altro imho è rigore netto, gli fischiano fallo contro. Pozzi 6: Entra e si sacrifica in un gran lavoro di pressing sul portatore di palla avversario mostrando grande grinta.
Le interviste del post partita
Mannini: “Il mio gol è frutto del lavoro”
“Dietro al mio gol c’è l’impegno e il lavoro mio personale e di tutto il gruppo. Oggi siamo stati bravi, ma anche fortunati. Pero’ giocare con Cassano è splendido e tutto è piu’ facile. E io sono davvero contento”.
Del Neri: “Un po’ di fortuna, ma vittoria meritata”
“Questo è un ambiente che conosco e quindi capisco quanto valga questo successo. Nel finale siamo stati fortunati nei due pali colpiti dai nerazzurri, ma mi sento di dire che i tre punti sono meritati”. Del Neri giudica eccessiva l’espulsione di Tissone che ha costretto la Sampdoria a giocare in dieci nel secondo tempo.
Commenti dei tifosi sul Forum
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