Genova, 27 giugno 1948 – Serie A, 36°Giornata
Sampdoria-Alessandria 4-0
5′ Pietruzzi (a), 22′ Koenig, 77′ Bassetto, 89′ Koenig [assist Barsanti]
SAMPDORIA: Lusetti, Vicich, Zorzi, Bertani, Ballico, Gramaglia, Rebuzzi II, Bassetto, Koenig, Barsanti, Baldini.
ALESSANDRIA: Rognoni, Tortarolo, Di Gennaro, Gallea, Rosetta, Pietruzzi, Armano, Soffrido, Stradella, Tosi, Frugali.
- Arbitri, Marchetti di Milano.
Quattro sospiri di sollievo della Samp contro i grigi Genova, lunedì mattina. I grigi, una volta, tanto, si erano impegnati e la dea bendata era invece mancata all’appuntamento; la disdetta, tradotta in termini I numerici, suonava male nelle quattro reti di distacco: sul treno dei ritolto i . maudrognl . si era-;no tal Imprestai» Il « mugugno .. dai colleghi genovesi. ‘Rognonl, aveva disputato una gran bella partita; Tortarolo. da terzino, si era battuto da leone, cosi come Gallea e Rosetta nella mediana; persino l’attaccò — l’attacco (fantasma fatto a « li vedo e non ti vedo » aveva destato palpiti d’Illusione.
Tutto giusto, tutto vero. Ma la assenza di un uomo deciso, pronto alle stoccale decisive negli attacchi inconcludenti l’assenza di un organizzatore, d’un elemento d’ordine ha fatto sentire ,’duramente il suo peso. Erano passati appena cinque minuti dal fischio iniziale del milanese arbitro Marchetti, quando Koenig e Bassetto piombavano nell’area degli ospiti. Rosetta e Pietruzzi da un lato. Rognoni dall’altro tentavano di fronteggiare il pericolo, combinando un grosse pasticcio. Toccava il pallone Rosetta, poi un blu-cerchiato; Pietruzzi dava il malaugurato colpo finale ed alzava verso la sua porta, nell’angolino a fil di palo, lasciando a inani vuoto l’esterrefatto Rognoni.
Papera «da manuale ». Una cosi rapida segnatura poteva far prevedere un disastroso andamento della gara Ed appunto qui che bisogna far un elogio all’Alessandria, che. anziché mettersi In ginocchio, si buttò decisa allo sbaraglio. Tentò, ritentò, anche senza riuscire, ma la sfortuna volle accanirsi, dandole una seconda mazzata al 22′. Scendeva Baldini, che s’era scambiato di posto con Koenig (e l’altalena dei cambiamenti doveva ripetersi poi più volte). Tiro violento con traiettoria giusta. Pallone In rete.
Ma i grigi reagivano ancora. Sul finire del primo tempo ed al ,.|n|Zlo dclI., rlpl,osa s| ,cccro sot. t0 uon ;lll|mo sl aa far tenere ormai matlw.g DUnt0 Tant0 che nPsslino se „„ sarebbe stu,mo 0 avrebbe potuto protestare. S’Incn rigarono però gli avanti di spie(.al.c , occasioni più belle * di mandar ln fumo M lav01.0 dlir0 della mediana, intenta a spezzettare le controffensive della Sampdoria, cui la velocità di Baldini, la classe di Bassotto, o l’estro di Koenig davano sempre brio e pericolosità.
Con l’Alessandria cosi protesa In avanti, i blucerchiati ebbero il rompilo facilitato. Se Balllco. Gramaglia e Zorzi non facevano infatti troppa fatica a controllare le offensive grigie, agli attaccanti era facile filare tra la allentate maglie della difesa avversarla. Nacquero cosi, su due rovesci di fronte, gli ultimi due gol. Scappò Bassetto al 32. rendendo vani gli Interventi di Rognoni e di DI Gennaro; fuggirono In coppia a lui Koenig e Barsanti, arrivando indisturbati, di pari passo in porta, dove toccò al centro avanti la sigla della rete.
Sul sospiro di liberazione (allegri, ragazzi: non si retrocede più) fini la gara. Una gara che in fondo aveva divertito; era mar cinta sulle linee del pronostico, dando la salvezza al genovesi, senza umiliare nel contempo i vinti persino troppo, a dir la verità Più di quanto ci si aspettava. Nessun Incidente Pubblico 6.000 persone circa: 1 sampdoriani avevano preferito II mare al campionato. [Gigi Boccacini – LA STAMPA]
Classifica serie A – 41° giornata
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