Sampdoria – Partite ufficiali 2000/01

Rimini, 13 agosto 2000 – coppa Italia, 1° giornata girone
Fermana-Sampdoria 0-2

29′ Jovicic, 56′ Vasari

FERMANA (4-4-2): Pardini, De Sanzo, D’Angelo, Mauri, Prete, Perra (84′ La Vista), Di Fabio, Di Salvatore, Kolousek; Lemme, (61′ Di Venanzio), Di Renzo (61′ Pandolfi).

SAMPDORIA (4-4-2): Sereni, Sakic (68′ Polonia), Grandoni, Manighetti, M. Conte, Vasari, Vergassola, Marcolin, Casale, (57′ Zivkovic); Dionigi, Jovicic (60′ Flachi).

  • Arbitro: Bertini di Arezzo
  • Ammoniti: Di Fabio, Kolousek
  • Spettatori: 1.800 circa

Parte ben l’avventura della Sampdoria in Coppa Italia impegnata sotto Ferragosto sul neutro di Rimini. La differenza in campo è evidente e la Samp passa con un gol per tempo. Apre Jovicic e chiude Vasari, parsi entrambi già in forma. Tra i 1.800 presenti segnaliamo Luca fondatore dei Dorianisardi che anche durante le vacanze ne ha approfittato per seguire la Samp anche sulla riviere romagnola dove di solito si va per altri scopi che non sono il calcio.

17 Agosto 2000. Dopo la vittoria in trasferta contro la Fermana, la Samp esordisce a Marassi in coppa con un convincente successo sul Crotone allenato da Cuccureddu. Le due reti realizzate di testa dal centravanti serbo Jovicic, in entrambe le occasioni su sponda del compagno d’attacco Dionigi. In mezzo il provvisorio pareggio degli ospiti con l’ex genoano Pagliarini.

Coppa Italia 2000/01: Sampdoria-Crotone 2-1

Genova, 20  agosto 2000 – coppa Italia, 3° giornata girone
Sampdoria-Empoli 4-3

4′ Marchionni, 18′ Maccarone, 24′ Jovicic, 37′ Casale, 67′ Marcolin, 83′ Iacopino, 84′ Esposito

SAMPDORIA (4-4-2): Sereni, Polonia, Grandoni, Sakic, Manighetti, (24′ Flachi), Vasari (67′ Zivkovic), Vergassola, Marcolin, Casale, Dionigi (53′ Esposito), Jovicic

EMPOLI (3-5-2): Berti, Cupi, Baldini, Matteazzi, Marchionni, Giampieretti, Allegretti (44′ Di Natale), Bresciano, Fusco, (66′ Iacopino), Cappellini, (77′ Barollo), Maccarone

  • Arbitro: Rosetti di Torino

  • Ammoniti: Cupi (E), Giampieretti (E), Baldini(E), Dionigi (S), Marcolin (S), Vergassola.

  • Spettatori: 9.000 circa.

Al termine di una partita stupenda e battagliata fino all’ultimo, la Samp ha la meglio su un Empoli mai domo e dotato di giocatori dal futuro assicurato, come Di Natale, Maccarone, Marchionni, Allegretti e Bresciano. I toscani hanno addirittura accumulato un doppio vantaggio dopo 20 minuti, ma la Samp ha raddrizzato la situazione già entro il primo tempo con Jovicic e Casale, per poi capovolgerla grazie ad un bel gol di Marcolin. Finale palpitante con il 3-3 siglato dall’ex Iacopino e nuovo definitivo vantaggio doriano siglato da Esposito. Grazie a queste tre vittorie su tre partite, la Samp vola al secondo turno di Coppa Italia dove affronterà il Napoli di Zeman.

Classifica finale girone 2

Sampdoria qualificata al secondo turno.

Gnova, 27 agosto 2000 – coppa Italia 2° turno [andata]

Sampdoria-Napoli 1-0

32′ Vasari

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Conte, Grandoni (4’st Polonia), Manighetti, Vergassola, Sanna (27’st Esposito), Marcolini, Vasari, Jovicic (1’st Flachi), Casale. All. Cagni

Napoli (4-3-3): Coppola, Saber, Baldini, Caruso (21’st Bigica), Troise, Pecchia, Matuzalem, Magoni, Di Vicino (1’st Stellone), Amoruso (44’st Floro Flores), Bellucci. All. Zeman

  • Arbitro: Collina
  • Ammoniti: Troise, Grandoni, Caruso tutti per gioco scorretto. Vasari per simulazione.
  • Espulso: 58′ Troise per doppia ammonizione.

Il primo round va alla Sampdoria, che supera meritatamente il Napoli per 1-0 e fa pace col suo pubblico. Un grande inizio di stagione che ha probabilmente convinto il popolo blucerchiato, ancora sotto choc dopo la retrocessione di due anni fa e la mancata promozione dello scorso anno. 

Gioca bene la squadra di Cagni, che ha sempre tenuto in pugno la partita concedendo quasi nulla agli avversari. Di contro, un Napoli apparso poco brillante, ma che ha l’attenuante delle tante e importanti assenze. La nota positiva arriva dall’organizzazione di gioco, che ha permesso a Baldini e compagni di limitare i danni, soprattutto dopo l’espulsione di Troise (al 13′ con la Samp già in vantaggio). Si conferma ad alti livelli il marocchino Saber. 

Il discorso qualificazione resta comunque apertissimo: il 6 settembre si giocherà ad Avellino (il San Paolo, infatti, non è disponibile). In tribuna, Napoli rappresentato dalla coppia Corbelli-Ferlaino, assente invece Enrico Mantovani, presidente dimissionario della Samp. Cagni schiera Jovicic unica punta, ma sulle fasce decide di spingere con Vasari e Casale; Sanna sulle tracce di Matuzalem. Zeman, che tra problemi burocratici e infortuni deve fare a meno di dieci giocatori, schiera a sorpresa Di Vicino al posto di Stellone: pesantissime soprattutto le assenze di Vidigal, Jankulovski e Quiroga. 

L’inizio è tutto blucerchiato, ma la prima conclusione verso la porta di Coppola arriva solo al 10′: punizione alta di Marcolin. Dietro gli uomini di Zeman si difendono con ordine e non sembrano soffrire più di tanto Jovicic, bomber di coppa Italia con 4 reti all’attivo nelle prime tre partite. Al 14′, anche il Napoli dà finalmente segni di vita e conquista il primo corner: cross dalla sinistra e colpo di testa a lato di capitan Baldini. Due minuti più tardi, Vasari sfonda a destra, entra in area, affronta Caruso e finisce a terra: sembra rigore, ma Collina vede la simulazione e ammonisce il laterale blucerchiato. 

Al 20′, invece, Casale sembra buttarsi clamorosamente al limite dell’area, ma questa volta l’arbitro fischia la punizione in favore dei padroni di casa: posizione centrale, ma Jovicic calcia malissimo e il pallone sorvola non di poco la traversa. Agonismo tanto, è partita vera, ma di emozioni non se ne vedono. Almeno fino al 31′, quando Vasari, ben pescato da Vergassola, entra tutto solo in area e da destra lascia partire un diagonale imprendibile per Coppola: 1-0 e seconda rete in coppa Italia per Vasari. La gara si ravviva? Neanche per sogno. Prima del riposo le uniche due emozioni, si fa per dire, le regalano Casale (debole colpo di testa su cross dalla sinistra di Manighetti) e Bellucci (primo tiro in porta del Napoli, al 40′, che non impensierisce Sereni). 

Nella ripresa, la Samp si presenta con Flachi al posto di Jovicic, mentre Zeman lascia negli spogliatoi Di Vicino e schiera Stellone. Dopo tre minuti Cagni richiama anche Grandoni (problemi alla coscia) e manda in campo Polonia. Napoli pericolosissimo al 5′ con Bellucci, che tutto solo davanti a Sereni sceglie l’opzione del pallonetto: tocco molle e palla regalata al portiere avversario. La Samp riprende in mano la partita e anche l’attacco dei “pesi leggeri” (Casale-Flachi-Vasari) funziona bene. I tre si muovono in continuazione e non danno punti di riferimento alla difesa azzurra. 

Particolarmente ispirato Vasari, che al 13′ costringe al secondo cartellino giallo Troise: Napoli in 10. In precedenza un potente sinistro di Marcolin aveva creato qualche problema di presa a Coppola. Ma i guai per Zeman non sono finiti: si fa male Caruso ed entra Bigica; in panchina infatti non ci sono più difensori. Al 21′, angolo di Vasari, testa di Vergassola e palla sulla traversa. Dopo pochi secondi, Coppola ferma in rapida successione Vasari e Casale. 

Cagni ora vuole provare a chiudere il discorso qualificazione: dentro Esposito, fuori Sanna. E il nuovo entrato è travolgente al 28′: sfonda a sinistra, rientra sul destro e fa partire un missile a girare che si spegne di poco alto. Gli ospiti alleggeriscono la pressione conquistando un paio di corner grazie a Bellucci: Sereni, però, dorme sonni tranquilli. 

A dieci minuti dal termine bel numero di Flachi, che controlla con classe e di interno destro, dai 20 metri, sfiora la traversa. Dall’altra parte lo imita Bellucci, che salta un paio di avversari e spara un gran tiro che non finisce lontano dal palo destro della porta difesa da Sereni. Poco oltre il 90′, tiro-cross di Bellucci e per poco Stellone non trova la deviazione vincente. Al 93′ arriva il triplice fischio di Collina.

Per la Samp potrebbe essere quasi un occasione sprecata proprio in considerazione della serata di poca vena di tutto il Napoli, le tante assenze dei campani, l’espulsione di Troise che ha lasciato il Napoli in dieci uomini per più di mezz’ora e le tante occasioni avute. Ma gli uomini di Zeman hanno anzi la vita difficile ai doriani proprio in dieci uomini, sfiorando il pareggio con un gran destro dal limite di Bellucci quasi allo scadere.


Zeman: “Possiamo ancora farcela, ma il vero Napoli lo vedremo solo a meta’ ottobre. l’accesso al terzo turno di Coppa Italia sarebbe una bella soddisfazione”. Il presidente Corbelli spera che si possa chiudere presto il trasferimento di Sorin, vista l’emergenza nel settore acuita anche dell’espulsione a Genova di Troise. “Non voglio colpevolizzare il ragazzo, sottoposto ultimamente ad un autentico tour de force prima contro il Real Madrid e poi marcando Vasari a Genova. Sapevamo che sarebbe stata una sfida molto dura perché di fronte c’era una squadra con tanta voglia di rivincita”.

Napoli, 7 settembre 2000 – coppa Italia 2° turno [ritorno]

Napoli-Sampdoria 0-0

Napoli (4-3-3): Coppola, Saber, Baldini, Fresi, Magoni, Vidigal, Matuzalem, Pecchia, Sesa (42′ St Di Vicino), Amoruso (19′ St Stellone), Bellucci. (16 Mondini, 3 Quiroga, 14 Russo, 4 Bigica, 17 Paquito). All: Zeman.

Sampdoria (4-5-1): Sereni, Polonia, Sakic, Conte, Manighetti, Vasari, Vergassola, Marcolin, Sanna, Casale (31′ St Zivkovic), Dionigi (1′ St Jovicic). (22 Casazza, 17 Stendardo, 27 Ficini, 11 Esposito, 10 Flachi). All: Cagni.

  • Arbitro: Borriello di Mantova.
  • Angoli: 3-4
  • Ammoniti: Baldini per fallo di gioco.
  • Spettatori: 12.000 circa

Sampdoria qualificata agli ottavi di finale.

Il Napoli e’ stato eliminato dalla Coppa Italia. La Sampdoria, che aveva vinto all’ andata 1-0, ha bloccato i partenopei sullo 0-0. Questo risultato permette ai blucerchiati di accedere agli ottavi di finale. Partita noiosa ma controllata bene dalla Samp. 

Genova, 03/09/2000 (1ª di andata)

Sampdoria-Ternana 2-1

73′ Flachi, 77′ Matzuzzi, 80′ Borgobello

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Polonia (52′ Flachi), Conte, Grandoni, Manighetti, Vergassola, Sanna (65′ Matzuzzi), Marcolin, Casale, Dionigi (46′ Esposito), Jovicic. (22 Casazza, 17 Stendardo, 27 Ficini, 18 Zivkovic).

Ternana (3-4-3): Balli, Teodorani, Ripa, Smoje, Carbone, Fabris, Benin, Agostini (75′ Adeshina), Miccoli (46′ Grava), Borgobello, Grabbi (70′ Tarana). (12 Fabbri, D’Aloisio, 10 Cucciari, 5 Gissi).

  • Arbitro: Preschern di Mestre.
  • Angoli: 6-1.
  • Espulso: al 45′ Smoje per doppia ammonizione; 
  • Ammoniti: Marcolin e Manighetti per gioco scorretto; Fabris e Grabbi per proteste; Conte e Teodorani per comportamento non regolamentare; 
  • Note: al 22′ parato un rigore di Jovicic; al 83′ parato un rigore di Esposito; 
  • Spettatori: 15.000 circa.

La Samp gioca una partita d’attacco ed alla fine è a lungo applaudita dai propri tifosi. Attacca vuole la vittoria, segna 2 gol sbagliando anche 2 calci di rigore ed alla fine piega una bella Ternana. Primo tempo senza trovare il gol grazie ad un ottimo Balli, portiere della Ternana, che fra l’altro neutralizza un rigore a Jovicic.

Nel secondo tempo la Samp in superiorità numerica e trova la via del gol grazie a Flachi e ad una prodezza balistica di Matzuzzi. Poi la Ternana accorcia le distanze con Borgobello di testa e la Samp sbaglia il secondo rigore (Esposito) ed altre occasioni.

Le pagelle: Sereni 6,5, Polonia 6,5 (Flachi 6,5), Conte 7, Grandoni 6, Manighetti 6, Vergassola 6,5, Sanna 6,5 (Matzuzzi 7), Marcolin 7, Casale 7,5, Dionigi 5,5 (Esposito 6), Jovicic 6.

Sampdoria qualificata agli ottavi di finale.

Sampdoria-Lazio 1-1
7′ Salas; 81′ Flachi

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Polonia, Sakic, Conte, Manighetti (59′ Jovicic), Vasari, Vergassola (67′ Flachi), Marcolin (73′ Zivkovic), Sanna, Dionigi, Esposito (22 Casazza, 13 Sgro’, 17 Stendardo, 23 Matzuzzi).

Lazio (4-4-2): Marchegiani, Couto, Colonnese (75′ Nesta), Negro, Pesaresi (46′ Gottardi), Lombardo, Veron, Sensini, Nedved, Ravanelli (66′ Favalli), Salas. (22 Orlandoni, 7 Claudio Lopez, 34 Berrettoni, 21 S. Inzaghi).

  • Arbitro: Messina di Bergamo.
  • Angoli: 9-3.
  • Espulsi: 64′ Gottardi per doppia ammonizione.
  • Ammoniti: Sakic per gioco scorretto.
  • Spettatori: 15.000 circa.

Una grande Samp! Sta giocando davvero da squadra di serie A! Peccato per il risultato… meritava sicuramente molto di più! Comunque per un pareggio contro la super Lazio ci avrei pure messo la firma! Abbiamo giocato tranquillamente alla pari!

Più Samp che Lazio quindi in questa gara di andata degli ottavi di Coppa Italia. I campioni d’Italia sono usciti un po’ ridimensionati da un campo che si e’ dimostrato piu’ difficile del previsto vuoi per la buona forma dei blucerchiati, vuoi per la prudenza (mercoledi’ ci sara’ la Champions League) con la quale i laziali hanno affrontato la partita. 

Grazie ad una preparazione fisica gia’ al top, ad una volontà e generosità esemplari, gli uomini di Cagni hanno entusiasmato il pubblico, obbligando i campioni d’Italia ad avere paura. Sebbene lo svantaggio dopo appena 7′, i blucerchiati non hanno mai perso la concentrazione impostando una gara votata all’attacco: alle due punte iniziali (Dionigi ed Esposito) se ne sono via via aggiunte altre una e mezza (Jovicic e Flachi).

E’ cosi’ arrivato il pareggio, con un tiro di Flachi da centro area deviato da Nesta, e poi i genovesi hanno addirittura sfiorato il successo con due occasioni fallite di pochissimo da Dionigi. Alla fine gli applausi sono tutti per gli uomini in casacca blucerchiata ed anche le emozioni di inizio gara, con un tributo alla “bandiera di sempre” Roberto Mancini, si stemperano nelle speranze di oggi.

Mi ha sorpreso l’utilizzo in contemporanea di Zivkovic e Vasari a spingere sulle fasce, Flachi come trequartista (non è certo un centrocampista), Esposito come ala sinistra e due centravanti puri come Dionigi e Jovicic!

10 Settembre 2000. Sotto la guida di Cagni, prosegue il momento magico di inizio stagione (5 vittorie e 2 pari con Napoli e Lazio in coppa). Nel primo tempo Di Michele pareggia il vantaggio doriano di Flachi. Nella ripresa Vergassola Zivkovic portano la Samp alla vittoria. Di Michele nel recupero accorcia le distanze. Assist per Marcolin, Jovicic ed Esposito.

Serie B 2000/01: Salernitana–Sampdoria 2-3

Giornata n.3 del 17/09/2000 (3ª di andata)

 
SAMPDORIA PISTOIESE 2-2
Esposito C. 20’pt  
  Bizzarri G. 45’pt
Jovicic Z. 12’st  
  Allegri M. 25’st

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Polonia, Conte, Sakic, Manighetti, Vergassola, Sanna, Marcolin (33′ st Stendardo), Esposito (22′ st Bonomi), Flachi (19′ st Matzuzzi), Jovicic.

Pistoiese (4-4-2): Dei, Negro Fner, Mazzoli, Bellini, Lambertini, Bellotto, Riccio, Amerini (43′ st Lillo), Cimarelli (17′ st Baiano), Bizzarri (12′ st Allegri), Aglietti.

  • Arbitro: Castellani di Verona
  • Angoli: 8 a 5 per la Sampdoria
  • Recupero: 1′ e 4′
  • Espulso: 24′ st Sakic (fallo di mano da ultimo uomo)
  • Ammoniti: Mazzoli, Polonia, Negro, Bizzarri
  • Spettatori: 11.000

Ho assistito al Bar Perugina, feudo blucerchiato ormai, alla partita Sampdoria – Pistoiese. Netta differenza di valori in campo denotata fin dai primi minuti e dopo alcune occasioni arriva il gol di testa di Esposito su bel cross di Vergassola. La Pistoiese rimane chiusa in difesa e non reagisce. Su uno dei rari affondi del 1°tempo, al 44°, Marcolin sbaglia il dribbling all’interno della propria area e regala palla a Bellotto, tiro cross e Bizzarri insacca sul secondo palo anticipando Polonia. 

Nel 2° tempo, Samp che riparte a testa bassa e sfiora il gol con Jovicic che colpisce il palo da favorevole posizione. Poi sull’ennesima sgroppata con cross dalla fascia sinistra di un Esposito incontenibile, arriva il colpo di testa di Flachi a liberare Jovicic che stavolta in tuffo non fallisce. La partita sembra avviata verso una goleada e le occasioni per chiudere sono molteplici. Continua a piovere e su un lancio innocuo interviene Sakic con la mano e viene espulso per fallo da ultimo uomo…

Ne scaturisce una punizione ed Allegri appena entrato piazza la bomba da 25 metri. 2-2 e Pistoiese che potrebbe vincere con la Samp oramai sbandata che deve concedere spazi. Nel finale la Pistoiese si accontenta e Sanna avrebbe l’occasione per il 3-2 ma Dei para all’incrocio dei pali. Risultato che alla fine ci può stare anche se in parità numerica non c’è stata partita: Samp tra le grandi della serie B!

Comunque con Esposito e Vasari sulle fasce ed uno Jovicic così mi sembra la squadra offensivamente più dotata! Ah!…dimenticavo Flachi: un grande a questi livelli! Pistoiese buona con marpioni all’attacco come Allegri, Baiano, Bizzarri ed Aglietti!


Le pagelle: Sereni 6,5 Polonia 5,5 Sakic 4 Conte 6 Manighetti 5,5 (Stendardo 6) Vergassola 6,5 Sanna 6 Marcolin 5 (Bonomi 5,5) (Matzuzzi 5,5) Flachi 6,5 Jovicic 6,5 Esposito 7,5.

24 settembre 2000 – Coppa Italia – Ottavi di finale
Lazio-Sampdoria 5-2

17′ Vasari, 40′ Lombardo, 41′ Lombardo, 48′ Ravanelli, 65′ Sensini, 73’Flachi, 83′ Ravanelli( r)

Lazio (4-2-3-1): Marchegiani; Negro, Couto, Colonnese, Pesaresi (71′ Favalli); Sensini, Mihajlovic; Lombardo, Veron (55′ Simeone), Stankovic (91′ Nedved), Ravanelli. (22 Orlandoni, 15 Pancaro, 26 Domizzi, 21 Inzaghi). Allenatore: Eriksson.

Sampdoria (4-5-1): Sereni; Zivkovic, Stendardo, Conte, Manighetti (55′ Flachi); Vasari, Vergassola (63′ Marcolin), Sanna (55′ Polonia), Ficini, Bonomi; Dionigi (22 Casazza, 9 Jovicic, 11 Esposito). Allenatore: Cagni.

  • Arbitro: Pellegrino Di Barcellona.

  • Angoli: 6-3.

  • Note: ammoniti per gioco scorretto Stankovic e Sanna.

  • Spettatori: 20.000 circa. 

Goleada all’Olimpico: la Lazio ne fa cinque alla Sampdoria e va spedita ai quarti di Coppa Italia dove affrontera’ l’Udinese, ma i blucerchiati non si sono mai arresi ed escono a testa alta. Ravanelli e Lombardo i protagonisti della serata con una doppiette ciascuno. Lazio dunque a raffica sulla Samp ma il risultato non rende merito ai doriani.

Nel primo tempo netto predomini della Samp che si dimostra molto + veloce in tutti i suoi giocatori ed anticipa sempre

l’avversario. Varie occasioni per Dionigi, Ficini e Vasari prima che quest’ultimo non segni il vantaggio  dopo aver per l’ennesima volta dribblato Negro, Colonnese, Couto e Mihajlovic. Lazio allo sbando ma ha una fiammata con Negro che solo davanti a Sereni da posizione leggermente defilata, fallisce un gol incredibile! Poi ancora  alcune occasioni doriane fallite colpevolmente.Al 40′ gira la partita: cross bello di Veron e Lombardo di testa anticipa tutti. Palla al centro, lancio per Ravanelli, Conte lo anticipa maldestramente, Ravanelli si ritrova solo davanti a Sereni, sia allarga e mette al centro per il buon Attilio che sigla da 3 metri la sua doppietta(41′). Samp in ginocchio. Risultato del primo tempo del tutto bugiardo, si sarebbe potuta chiudere la partita sul 2-0 per la Samp…ma si sa chi sbaglia paga! Secondo tempo e Samp un pò frastornata. Angolo di Mihajlovic e Ravanelli a 2 metri dalla porta sigla di testa. Sereni non esce su un pallone suo.

La partita è quasi morta ma c’è ancora equilibrio. Punizione di Mihajlovic, deviazione di Sensini a 5 metri da Sereni e nulla da fare:4-1. Intanto entrano Flachi, Marcolin e Polonia. Falchi segna su una prodezza di Vasari(i difensori della Lazio se lo sogneranno spesso). Sul tiro Colonnese nel tentativo goffo di anticiparlo gli spacca mezza gamba…Samp in 10 per gli ultimi 20 minuti. Discesa di Nedved che si butta senza che Zivkovic lo tocchi: rigore di Ravanelli 5-2. Poi Dionigi fallisce da 3 metri 3 la palla del 5-3 e meriterebbe la cessione per gli orrori fatti veder in questo scorcio di stagione. Finisce così con tanta amarezza, la qualificazione sembrava alla portata. La Samp all’andata ha dominato la partita e doveva vincere, oggi poteva chiudere nel primo tempo ed è stata condannata da episodi sporadici. Peccato!

Ora si va ad Ancona(mercoledì 20:45) vietato sbagliare o i risultati inizieranno a far scricchiolare questo grande avvio di stagione! Il neo acquisto Claudio Bonomi(sostituto di Casle) ha deluso.

Pagelle:

Sereni 5 Zivkovic 5,5 Stendardo 6 Conte 5,5 Manighetti 6 (Polonia 6) Vergassola 6,5 Sanna 6 Ficini 5,5 Bonomi 5 (Marcolin 6) Vasari 7,5 Dionigi 5 (Flachi 6,5)
24/09/2000 (4ª di andata)

Ancona-Sampdoria 0-0

Ancona (3-5-2): Storari, Guastalvino, Lucci, Doudou, Castiglione, Montervino, Favo, Albino, Nocera (69′ D’ignazio), Baggio (69′ Corallo), Vieri (12 Cerioni, 5 Parlato, 31 Agostini, 36 Bono, 32 Biancolino).

Sampdoria (4-3-3): Sereni, Polonia, Conte, Grandoni, Manighetti, Sanna, Marcolin, Bonomi, Esposito (30′ Zivkovic), Jovicic (85′ Dionigi), Flachi (78′ Stendardo) (22 Casazza, 27 Ficini, 23 Matzuzzi, 24 Ze).

  • Arbitro: Bertini di Arezzo.
  • Angoli: 8-2
  • Espulso: al 75′ Zvikovic per doppia ammonizione.
  • Ammonito: Conte per gioco falloso.
  • Spettatori: 10.000 circa.

Giornata n.5 del 01/10/2000 (5ª di andata)

Torino-Sampdoria 1-0

20′ Ferrante

Torino (4-4-2): Bucci 6, Cudini 6,5, M. Bonomi 6, Mandelli 6, Mora 5,5, Sommese 5 (43′ st Brambilla), Mendez 6,5, Venturin 6, De Ascentis 6,5, Ferrante 6 (35′ st Asta), Schwoch Sv (14′ pt Pinga 6,5). (29 Pastine, 25 Citterio, 4 Lopez, 15 Tricarico). Allenatore Simoni 6.

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Conte , Grandoni , Sakic , Manighetti (27′ st Polonia), Vasari, Ficini (1′ st Dionigi), Marcolin, C. Bonomi (27′ st Zivkovic), Jovicic, Flachi. (22 Casazza, 17 Stendardo, 26 Perrone, 23 Matzuzzi). Allenatore Cagni 6.

  • Arbitro: Racalbuto 6
  • Angoli: 3-1 per la Sampdoria
  • Recupero: 1′ e 3′
  • ammoniti: Bonomi, Cudini, De Ascentis e Manighetti per gioco scorretto;
  • spettatori: 21.000 circa;
  • Schwoch e’ uscito al quarto d’ora per una ferita alla caviglia, Zivkovic al 32′ st per un colpo alla testa, lasciando la Samp in 10.

Chi si aspettava una partita di serie A tra Torino e Samp (8 scudetti e 9 coppe Italia in campo) rimane deluso. Il livello tecnico è proprio quello della categoria in cui si gioca: serie B. Vista solo la partita di oggi sembra difficile pensare che 2 squadre così possano salire in A…ma per fortuna la concorrenza non sembra molto superiore. La cronaca dice che il primo tempo scorre via nella noia + assoluta.

Si segnalano 2 episodi (tra l’altro decisivi): al 18′ il funambolico Pinga (subentrato a Schwoch) si beve Sakic sulla destra e crossa basso per Ferrante che da 4 metri tira sbilenco. La palla colpisce Conte e termina alle spalle dell’incolpevole Sereni. La Samp reagisce ma senza particolare continuità. Si segnala solo un acuto: fagiolata in area del Torino e gran botta la volo di Jovicic (unico sprazzo di classe dello slavo) che colpisce il palo con Bucci fuori causa. 

Nel secondo tempo, girandola di cambi, tanti falli e poche azioni anche se i blucerchiati tengono l’iniziativa. La Samp poi per non rompere la tradizione, gioca gli ultimi 15 minuti (per la 4° partita di fila) in 10. Infatti Zivkovic appena entrato, si becca una gomitata in faccia da De Ascentis (appena acquistato dal Toro per 15miliardi !?!) e deve uscire con i 3 cambi già effettuati. Per il resto Samp che non punge + di tanto, forse perché il Torino nel finale toglie sia Ferrante che Sommese pur in superiorità numerica e gioca con un 5-5-0, ma + probabilmente per le assenze di Esposito e Vergassola e la giornata deficitaria di Vasari sulla destra. Comunque sembra una Samp in calo.


Le pagelle: Sereni 6 Sakic 5, Grandoni 6 Conte 6 Manighetti 6 (Polonia 6) Vasari 5,5 Ficini 6 Marcolin 5,5 Bonomi 4,5 (Zivkovic sv) Flachi 5 Jovicic 5 (Dionigi 4)

Giornata n.6 del 08/10/2000 (6ª di andata)

Sampdoria-Empoli 0-1

77′ Pane

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Polonia (35′ st Zivkovic) Grandoni, Conte, Manighetti, Vasari, Sanna (16′ st Dionigi), Marcolin, Bonomi (1′ st Cucciari), Flachi, Jovicic (22 Casazza, 25 Sakic, 17 Stendardo, 27 Ficini).

Empoli (3-5-2): Berti, Fusco, Baldini, Bianconi, Bresciano, Allegretti (24′ st Barollo), Giampieretti, Iacopino (30′ st Pane), Cupi, Cappellini, Di Natale (12 Soldano, 14 Matteazzi, 15 Mirri, 21 Regonesi, 17 Porro)

  • Arbitro: Nucini di Bergamo.
  • Angoli: 14-5 per la Sampdoria.
  • Ammoniti: Manighetti, Bianconi, Fusco, Jovicic
  • Spettatori: 15.600.

L’Empoli passa (senza rubare nulla) a Genova con una condotta di gara ideale per una gara in trasferta (marcature strette e ripartenze velocissime). Primo tempo bruttissimo con l’Empoli che si rende + volte pericoloso e solo l’imprecisione di Cappellini risparmia il capotto ai blucerchiati. La Samp si scuote vagamente ad inizio secondo tempo. Attacca quasi sempre con lanci a scavalcare il centrocampo ma l’unica vera punta, Jovicic, è marcato strettissimo (annullato) dal gigante pelato, Baldini.

Cagni le prova tutte e ci sarebbero alcune occasioni per Dionigi (subentrato a Sanna) ma l’ex piacentino, ormai si sa, in questo periodo calcerebbe fuori anche un pallone sulla linea di porta. Flachi colpisce un palo dalla linea di fondo invece di passare a Dionigi smarcato a portiere battuto (ma ci si chiede se avrebbe segnato…).

Verso la mezz’ora un innocuo cross di Bresciano dalla destra favorisce, dopo una respinta di Sereni, il mediano Pane che a porta vuota non può sbagliare. La Samp prova un’ultima fiammata d’orgoglio ma Berti para tutto, compreso un tiro all’incrocio di Marcolin. Un portiere davvero eccellente! Alla fine la sconfitta ci può stare.

Se contro la Pistoiese si era dominato ma poi si era preso il 2-2 quando si era rimasti in 10 e nella stessa situazione si era pareggiato ad Ancona, ora il futuro è nebuloso! Sconfitti dal Torino e dall’Empoli mostrando un gioco da Serie C! In entrambi i casi sarebbe stato giusto il pareggio ma forse è meglio così! Che serva di lezione!

Da notare che Bonomi acquistato per sostituire Casale si è rivelato un bluff clamoroso! Il neo acquisto Cucciari, impiegato oggi per 45 minuti, è sembrato leggermente meglio… vedremo.


Le pagelle: Sereni 5,5 Polonia 5 Grandoni  Conte 6 Manighetti 5 Vasari 5, Sanna 5,5 Marcolin 6 Bonomi 5 (Cucciari 5,5) (Zivkovic 6) Flachi 6 Jovicic 4 (Dionigi 5)

Giornata n.7 del 22/10/2000 (7ª di andata)

CITTADELLA SAMPDORIA 2-2
  Dionigi D. 14’pt
  Dionigi D. 21’pt
Scarpa M. 3’st  
Caverzan A. 8’st  

Cittadella (3-3-1-3): Capecchi, Esposito (5′ St Cinetto), Zanon, Ottofaro, Giacomin, Migliorini, Mazzoleni, Caverzan, Scarpa, Baicu (18′ Cordone), Rimondini (11′ St Sturba). (22 Redaelli, 8 Filippi, 13 Turato, 23 De Poli).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic (9′ St Zivkovic), Grandoni, Conte, Polonia, Vasari, Vergassola, Marcolin, Bonomi (30′ St Jovicic), Flachi, Dionigi (16′ St Sanna). (22 Casazza, 6 Cucciari, 17 Stendardo, 27 Ficini). Arbitro: Soffritti Di Ferrara.

  • Angoli: 5-6 per la Sampdoria.
  • Recupero: 2′ e 3′.
  • Ammoniti: Sakic, Sturba, Ottofaro e Mazzoleni per gioco falloso.
  • Spettatori: 6.000.

Ottobre 2000. La Samp prevale a fatica nello scontro diretto per la promozione. Sblocca la partita Flachi su rigore, ma l’esultanza dei compagni è fredda e lui polemizza pesantemente. Pochi minuti dopo arriva il gol dell’ex, Vasari, che realizza un gran gol su assist di Vergassola. Il solito Suazo riapre la partita e nei minuti finali Abejon di testa, fallisce il pareggio per gli ospiti.

Serie B 2000/01: Sampdoria-Cagliari 2-1

Novembre 2000. La Samp raccoglie a Crotone un buon pareggio, ma non convince sul piano della prestazione. I blucerchiati deludono nel primo tempo e vanno sotto per un gol di Fialdini, rischiando anche il raddoppio in contropiede, evitato grazie agli interventi di Sereni. Nella ripresa entrano Esposito e Jovicic e quest’ultimo trova il pari. Nel finale espulso per Flachi.

Serie B 2000/01: Crotone-Sampdoria 1-1

Novembre 2000. La Samp di Gigi Cagni soffre nel primo tempo ma esce bene nella ripresa con la coppia Esposito (che prima sbaglia un gol a porta vuota) e Dionigi che segnano un gol a testa e si scambiano i due assist. Prosegue la scalata verso la zona promozione.

Serie B 2000/01: Sampdoria-Genoa 2-0

Serie B, Giornata n.11 – Trveiso, 12/11/2000

Treviso-Sampdoria 0-2

86′ Dionigi, 89′ Vergassola

Treviso (4-4-2): Battistini, Pianu, Filippi, Minotti, Centurioni, Bosi, Pedoldi (76’Bianco), Longhi, Murgita (69′ Fanesi), Bortoluzzi, Rocchi (85′ Morante). (1 Fortin, 3 Pinton, 7 Foggia, 14 Bellucci).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Conte, Zivkovic (89′ Stendardo), Vergassola, Sanna (55′ Cucciari), Marcolin, Dionigi, Bonomi (46′ Matzuzzi), Esposito. (22 Casazza, 27 Ficini, 26 Perrone, 29 Girgenti).

  • Arbitro: Castellani di Verona

  • Angoli: 2-2

  • Ammoniti: Vergassola, Piano, Filippi

  • Spettatori 4.000 circa

In attesa di Cagliari-Cosenza non si delinea ancora granché. Il Cosenza è a mio avviso destinato a scomparire dalle zone alte. Scontata la permanenza del Venezia che dovrebbe salire e probabile quella del Chievo che tenendo una squadra simile agli anni precedenti ha ormai una buona solidità.

Dietro scalpita la Sampdoria che con 11 punti in 5 partite ha compiuto un passo importante e Domenica riceverà proprio gli scaligeri con la possibilità di prendere il secondo posto. Dalle retrovie sono attese Piacenza e la Ternana del temibile trio Miccoli-Borgobello-Grabbi sicuramente uno degli attacchi + forti a questo livello.

Delude la Salernitana di Di Michele, ma dovrebbe lottare per la serie A visto il potenziale. Ancora in affanno il Torino che però da un momento all’altro potrebbe anche infilare un bel filotto e riportarsi in zona A. Risale lentamente il Genoa ma difficilmente si inserirà per la promozione. In coda Ravenna e Pescara sempre più staccate ma si dovrebbero riaccodare visto l’organico discretamente competitivo di entrambe. Vanno forte le 4 neopromosse

Cronaca e commento di un tifoso trevigiano:

Ancora una volta il Treviso non riesce a concretizzare i tre punti e quello che più preoccupa è il fatto che da quando Pizzi non ha più giocato la squadra biancoceleste non ha mai convinto neppure dal punto di vista del gioco collezionando pessime partite. Tuttavia oggi la Sampdoria non ha fatto nulla di importante e notevole per meritare una vittoria arrivata negli ultimi 4 minuti del secondo tempo, quando tutti ormai erano convinti del pareggio, grazie ad un madornale errore dell’arbitro Castellani che non sanzionando un fallo evidente a centrocampo su Bortoluzzi ha permesso la prosecuzione dell’azione che poi avrebbe portato Dionigi a battere Battistini.

Purtroppo ancora una volta il Treviso si è dimostrato incapace di costruire gioco ed azioni pericolse senza il suo uomo più rappresentativo Pizzi ancora convalescente (forse tornerà in campo Domenica prossima nel derby). Né Murgita né Rocchi sono stati incisivi nonostante qualche occasione favorevole; indicativo un dato: il bomber dei trevigiani è Pizzi, mentre gli attaccanti Rocchi, Fanesi e Murgita hanno realizzato un gol a testa…

Il centrocampo è inesistente e costantemente a debito di idee in fase di costruzione: Bortoluzzi e Bosi non sono più gli stessi, Tedoldi non sembra capace ad imporsi e Longhi soffre ancora del lungo stop dello scorso campionato. Il tandem d’attacco è troppo avulso dalla manovra e soprattutto non riesce ad andare in gol. La difesa fino all’84° non aveva mai sbagliato una virgola e Battistini non è mai stato impegnato come il collega Sereni. Se i Doriani devono ringraziare il loro presidente che ha provveduto all’acquisto di giocatori concreti ed abituati a giocare ad alti livelli senza andare in affanno per la mancanza di un loro compagno… invece il Treviso deve e credo dovrà ancora per molto sopportare le operazioni di mercato del presidente Barcè & Soci rivolte al risparmio e al guadagno della società sacrificando il bene della squadra.

Non è possibile basare un’intera campagna acquisti su delle giovani promesse che immancabilmente se si rivelano tali vengono svendute al miglior offerente e se non convincono vengono dirottate nelle varie squadre e categorie inferiori: basti vedere la cessione di Toni a metà dello scorso campionato, lo scambio Colacone-Murgita e la cessione di Barban di qualche settimana fa. Se Pizzi non dovesse farcela ancora per tante partite dubito che il Treviso riesca ad organizzare il centrocampo dato che un elemento all’altezza di Fausto non è presente nella rosa biancoceleste e difficilmente potrà arrivare nella Marca l’incontrista di qualità che Gustinetti chiede da luglio alla società.

Comunque, lasciando da parte i problemi della dirigenza, è giusto spendere due parole sulle dichiarazioni di Cagni al termine della gara: “Credo che la mia squadra oggi abbia meritato la vittoria grazie ad una prestazione buona e alla capacità di fermare il Treviso che oltre a qualche mischia in più in area non ha fatto nulla”. O Cagni ha visto un’altra partita o non sono spiegabili tali parole, infatti per tutta la gara la Sampdoria non si è mai resa pericolosa né ha dimostrato una minima superiorità; ha solo sfruttato due occasioni grazie alla concretezza di Dionigi e Vergassola. Ora il Treviso è atteso da un derby, contro il Cittadella, inedito e pieno di insidie in cui gli uomini di Gustinetti dovranno “risorgere” sperando nel probabile rientro di Pizzi per lasciare alle spalle un brutto momento che li ha fatti precipitare ad un punto dalla zona bollente della classifica.

Dalle prime battute la gara di oggi sembrava promettere bene viste le disposizioni delle due formazioni molto corte ed aperte. Il Treviso deve rinunciare a Pizzi, Ballarin, Fanesi e Smanio sostituiti da Tedoldi, Filippi e Murgita. Come ormai da diverse domeniche l’assenza di Pizzi si dimostrerà incolmabile viste le difficoltà palesi del centrocampo biancoceleste. Il Treviso parte discretamente con Rocchi che si fa respingere un buon tiro in area dalla schiena di un difensore doriano. Gli ospiti non si rendono mai pericolosi fino al 30° del primo tempo quando Bonomi manca una facile deviazione in area. I padroni di casa faticano ad elaborare gioco e a far arrivare dei palloni puliti agli attaccanti che non hanno quasi mai occasione di impensierire Sereni o per buoni interventi della difesa avversaria o per demeriti personali.

Al 34° Pianu prova la botta da fuori area, ma il portiere non si lascia sorprendere. L’ultima azione della prima frazione di gioco si conclude con un tiro alto di Bosi. Il secondo tempo si apre con la compagine biancoceleste in attacco per quasi un quarto d’ora di assedio alla porta avversaria: al 2° minuto Rocchi spreca un’occasione favorevole tirando male a pochi passi da Sereni, al 7° l’occasione più nitida con un cross di Bortoluzzi verso Murgita che fa velo per Rocchi che cicca la palla da ottima posizione. Al 12° sempre Rocchi si fa strada fra tre uomini e serve Murgita in dubbio fuorigioco.

D’ora in poi la partita si fa sempre più noiosa fino al 35° quando Battistini respinge un’insidiosa punizione di Marcolin. La partita sembra concludersi in un giusto pareggio fino a quando l’arbitro Castellani non interrompe il gioco per un fallo su Bortoluzzi: il centrocampo doriano lancia in profondità Dionigi che sorprende la difesa trevigiana infilando Batttistini a fil di palo, 1 a zero al 3 minuti dal termine! Il pubblico si innervosisce e lo stadio inizia a svuotarsi proprio quando da un’indecisione di Minotti Vergassola ne approfitta per siglare il 2 a 0 al 45°. Il direttore di gara decide di recuperare 6 minuti nei quali il Treviso va per due volte vicinissimo al pareggio con Fanesi e Filippi.

ANGELO PIANCA

Giornata n.12 del 19/11/2000 (12ª di andata)

SAMPDORIA CHIEVO 1-1
Esposito C. 28’pt  
  Fantini E. 14’st

Sampdoria (4-3-3): Sereni, Conte, Grandoni, Sakic, Manighetti, Vasari (26′ St, Zivkovic), Bergassola, Marcolin (41′ St Bonomi), Esposito, Jovicic (10′ St Cucciari), Dionigi. (22 Casazza, 17 Stendardo, 20 Sanna, 23 Matzuzzi).

Chievo (4-4-2): Marcon, Longo (31′ Pt Lanna), D’angelo, Franceschini, Moro, Barone, Eriberto (33′ St Gorgone), Corini (13′ St Passoni), Manfredini, Corradi, Santini. (2 Frezzolini, 25 D’anna, 28 Baldi, 19 Pellissier).

  • Arbitro: Cassara’ di Palermo.
  • Angoli: 13-3 per il Chievo.
  • Recupero: 1′ e 4′.
  • Espulsi: al 15′ del s.t. espulso l’allenatore del Chievo del Neri.
  • Ammoniti: Corradi per simulazione, Vasari e Conte per proteste Barone e Moro per gioco scorretto.
  • Spettatori: 16.000 circa.

Giornata n.13 del 26/11/2000 (13ª di andata)

Ravenna-Sampdoria 0-0


Ravenna (4-4-1-1): Sarti, Dall’Igna, Serao, Atzori, Tentoni, Scarlato (1′ st Scapolo), Pregnolato, Chomakov, Rinaldini (1′ st Pergolizzi), Dell’Anno, Vecchiola (34′ st Bertarelli). (21 Calderoni, 3 Lamonica, 28 Casanova, 20 Colacone). Allenatore Rumignani.

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Stendardo, Manighetti, Vasari (27′ st Cucciari), Vergassola, Marcolin, Esposito (15′ st Jovicic), Flachi (44′ st Bonomi), Dionigi. (22 Casazza, 27 Ficini, 18 Zivkovic, 20 Sanna). Allenatore Cagni.

  • Arbitro: Zaltron di Bassano del Grappa.
  • Angoli: 6-2 per la Sampdoria.
  • Recupero: 1′ e 4′.
  • ammonito Chomakov per proteste;
  • spettatori: 3.200 circa.

Partita dominata in lungo e in largo dalla Samp che non sfrutta le occasioni ed all’87° rischia la beffa per opera di Dell’Anno che con una punizione da posizione defilata colpisce la traversa con Sereni forse battuto! Samp comunque condizionata dal campo pesante che ha rallentato le consuete scorribande sulle fasce dei due cursori Vasari ed Esposito. Ora Siena e Cosenza in casa, parte la caccia al 1°posto!

Le pGWLLW: Sereni 6,5

Sakic 6.5
Stendardo 6
Grandoni 6,5

Manighetti 6


Vasari 5,5
Vergassola 5.5
Marcolin 6
Esposito 5,5
(Cucciari 6)
(Bonomi sv)

Flachi 5,5
Dionigi 6
(Jovicic 5,5

 
Serie B, 14° giornata – Genova, 3 Dicembre 2000
Sampdoria-Siena 1-1
66′ C.Esposito, 89′ Voria

Sampdoria (4-3-3): Sereni; Sakic, Grandoni (44′ Stendardo), Conte, Manighetti; Vergassola, Marcolin, Flachi (18′ Jovicic); Vasari, Dionigi, Esposito (74′ Sanna). (22 Casazza, 18 Zivcovic, 6 Cucciari, 23 Matzuzzi). All.: Cagni.

Siena (4-3-3): Gianello, Cesari (67′ Traversa), Voria, Mignani, Radice, Argilli, Cavallo, Sciaccaluga, Arcadio, Campolonghi (67′ Tiribocchi), Pagano (65′ Morello). (1 Mancini, 30 Zilic, 15 Misso, 11 Ginestra).

  • Arbitro: Pirrone di Messina.
  • Angoli: 4-7
  • Ammoniti: Cavallo e Manighetti per gioco scorretto, Jovicic per comportamento non regolamentare.
  • Spettatori: 15.000 circa.

12 Dicembre 2000. Una buona Samp batte con merito la capolista Cosenza grazie ad un potente tiro di Marcolin, leggermente deviato da Zampagna, su corner di Vasari. Partita ben controllata dai ragazzi di Cagni, ma mai chiusa e quindi in bilico fino al termine.
17 Gennaio 2000. Nella sfida di vertice esce una bellissima partita. Veneti due volte in vantaggio e blucerchiati capaci di pareggiare prima con Esposito su assist di Sakic, poi con capitan Vergassola su traversone di Vasari. Nel finale Venezia vicino al gol vittoria, ma si chiude sul 2-2.

Giornata n.17 del 23/12/2000 (17ª di andata)

Sampdoria-Piacenza 0-1

8′ Artico

Sampdoria (4-3-1-2): Sereni, Sakic, Conte, Stendardo, Manighetti, Vergassola, Marcolin (21′ st Jovicic), Vasari (33′ st Matzuzzi), Flachi, Dionigi (1′ st Bonomi), Esposito. (22 Casazza, 18 Zivkovic, 20 Sanna, 27 Ficini).

Piacenza (4-4-2): Roma, Sacchetti, Boselli, Lamacchi, Tosto, Gautieri, Statuto (14′ st Morrone), Volpi, Ambrosetti (38′ st Tagliaferri), Artico, Caccia (26′ st Rastelli). (70 Scalabrelli, 8 Cristallini, 5 Piovani, 24 Savioni).

  • Arbitro: Bolognino di Milano.
  • Recupero: 1′ e 4′.
  • Angoli: 9 a 5 per la Sampdoria.
  • Espulsi: 54′ Conte (fallo da ultimo uomo).
  • Ammoniti: Tosto, Stendardo, Boselli, Volpi, Esposito
  • Spettatori: 16.000 circa

Giornata n.18 del 14/01/2001 (18ª di andata)

MONZA SAMPDORIA 0-4
  Vergassola S. 34’pt
  Flachi F. (r) 43’pt
  Flachi F. 27’st
  Vasari G. 32’st

Monza (4-4-2): Aldegani, Cozzi, Percassi, Citterio (9′ st Maggioni), Comazzi, Colombo, Damiani (9′ st Bonacina), Sgro’, Zanini, Lantignotti, Esposito (9′ st Branca). (76 Calderoni, 28 Briano, 21 Ganci, 29 Aliyu).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Stendardo, Manighetti (40′ st Sanna), Zivkovic (29′ st Vasari), Vergassola, Marcolin, Possanzini (19′ st D’Aversa), Flachi, Luiso. (22 Casazza, 6 Cucciari, 27 Ficini, 9 Jovic).

  • Arbitro: Gabriele di Frosinone.
  • Angoli: 3-2 per il Monza.
  • Espulso: 14′ st Lantignotti (ingiurie).
  • Ammoniti: Flachi, Cozzi, Comazzi, Zivkovic, Stendardo, Citterio, Maggioni
  • Spettatori: 4.000, con maggioranza di tifosi doriani.

Genova, 21 Gennaio 2001

Sampdoria-Pescara 1-1

20′ Palladini, 35 Luiso

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Conte, Grandoni, Manighetti (28′ Sanna), Vasari, Vergassola (83′ Zivkovic), Marcolin, D’aversa, Luiso, Jovicic (46′ Lombardo). (22 Casazza, 27 Ficini, 6 Cucciari, 29 Girgenti). All. Cagni.

Pescara (3-5-2): Bordoni, Gregori, Giacobbo, Sadotti, Galeoto, Palladini, Ruscitti, Bonomi, Mucciante (1′ St Sullo), Chianese, Vukoja (44′ St Minopoli). (26 Pugliesi, 25 D’addazio, 7 Tisci, 19 Tacconelli, 10 Giampaolo). All. Burgnich.

  • Arbitro: Saccani di Mantova.
  • Angoli: 5-6.
  • Ammoniti: Mucciante, Conte, Bonomi, Galeoto, Sullo e Vukoja per scorrettezze; Luiso per simulazione.
  • Spettatori: 16.000 circa

28 Gennaio 2001. Nello scontro diretto diTerni, la Samp strappa un buon pari grazie a una rete di Marcolin subito pareggiata da Grabbi. In campo ben 6 nuovi acquisti arrivati col mercato di Gennaio.

Serie B 2000/01: Ternana-Sampdoria 1-1

Febbraio 2001. La squadra di Cagni, reduce da una vittoria a Monza e due pareggi, prosegue nel suo momento positivo battendo con un secco 2-0 i granata campani. A segno Luiso e Lombardo, appena tornato a Genova dopo quasi sei anni. La riconcorsa alla zona promozione prosegue.

Serie B 2000/01: Sampdoria-Salernitana 2-0

Giornata n.22 del 11/02/2001 (3ª di ritorno)

 
PISTOIESE SAMPDORIA 3-1
Bellotto D. 33’pt  
Amerini D. 42’st  
  Luiso P. 43’st
Ricchiuti A. 47’st  

Pistoiese (4-4-2): Dei, Negro Frer (18′ st Guzzo), Zini, Allegri, Mazzoli, Lambertini, Bellotto, Rocco (18′ st Riccio), Amerini, Perrone, Baiano (27′ st Aglietti). (30 Fontana, 4 Lillo, 10 Bizzarri, 13 Biancone).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Conte, Traversa (37′ pt Possanzini), Lombardo (24′ st Jovicic), Vergassola, Marcolin, D’Aversa (16′ st Zivkovic), Luiso, Flachi. (22 Casazza, 17 Stendardo, 20 Sanna, 24 Bedin).

  • Arbitro: Gabriele di Frosinone.
  • Angoli: 7-4 per la Pistoiese.
  • Espulso: 37’ st Vergassola (proteste)
  • Ammoniti: Lambertini, Mazzoli, Negro Frer, Amerini, Conte, Bellotto, Flachi
  • Spettatori: 5.000.

Giornata n.23 del 18/02/2001 (4ª di ritorno)

SAMPDORIA

ANCONA

3-1

Flachi F. (r) 26’pt

 

 

Parente P. (r) 38’pt

Flachi F. (r) 32’st

 

Luiso P. 40’st

 

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Stendardo, Manighetti (28′ St Jovicic), Lombardo (1′ St Zivkovic), Sanna (9′ St Bedin), Marcolin, Possanzini, Flachi, Luiso. (22 Casazza, 2 Traversa, 6 Cucciari, 16 D’aversa).

Ancona (3-4-3): Storari, Mundula (23′ St Peccarisi), Parlato, Guastavino, Montervino, Agostini, Albino, Russo (21′ St Sassarini), Parente (35′ St Baggio), Vieri, Doudou. (12 Cerioni, 4 Favo, 7 Castiglione, 19 De Palma).

  • Arbitro: Rossi di Ciampino.

  • Angoli: 6-5.

  • Ammoniti: Mundula, Sakic, Albino e Doudou per gioco scorretto; Guastavino per proteste.

  • Spettatori: 14.000 circa


Giornata n.24 – Genova, 25/02/2001

Sampdoria-Torino 2-0

18′ Flachi, 32′ Possanzini

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Conte, Traversa, D’Aversa (24′ st Sanna), Bedin (30′ st Lombardo), Marcolin, Possanzini, Flachi (15′ st Stendardo), Luiso. (22 Casazza, 4 Manighetti, 6 Cucciari, 9 Jovicic). All. Cagni.
Torino(4-4-2): Bucci, Galante, Delli Carri, Fattori, Mora (40′ st Panarelli), Asta, Garzya (11′ st Pinga), De Ascentis, Maspero, Schwoch, Colombo (19′ st Artistico). (29 Pastine, 15 Tricarico, 23 Cudini, 30 Venturin). All. Camolese.
  • Arbitro: Farina di Novi Ligure.

  • Angoli: 9 a 2 per il Torino.

  • Espulso: 91′ Artistico (gomitata ad avversario)

  • Ammoniti: Maspero, Colombo, Fattori, Sakic, Artistico

  • Spettatori: 18.000 circa.

La Samp ha fatto una bella cosa. Dopo il 3-1 all’Ancona, 2-0 al Torino. Ora la trasferta ad Empoli. Contando che le prime 6 giocano in trasferta, sarebbe importante fare bottino pieno per scalare posizioni. Anche un pari è positivo, l’Empoli all’andata vinse 1-0 a Genova.

A questo punto del campionato vedo disputarsi i 4 posti per la A solamente al gruppo ristretto di 7 squadre che vanno dal Chievo al Torino con la possibilità di inserimento ancora del Cagliari se però cambia marcia.

La Sampdoria deve dimostrare il suo valore e vincere nella prossima trasferta di Empoli, in caso di sconfitta ripiomberebbe nella zona di confine tra chi lotta e chi si assesta per un torneo tranquillo.

Cronaca e commento di un tifoso del Torino:

Un Toro senza personalità ed in assoluto disarmo subisce una brutta batosta in quel di Genova, da una Samp nettamente superiore a noi e ben disposta in campo da Cagni, ma che non ha certo mostrato un gioco brillantissimo tale da considerarla uno squadrone. Trovo inutile soffermarmi sulla cronaca della partita di ieri, che ha visto un Toro assolutamente nullo in campo subire in tutto e per tutto le iniziative doriane.

Le sconfitte di Venezia e Genova si potevano anche mettere in preventivo, tutto sommato, dal momento che si incontravano squadre dall’ indubbio valore (anche se ritengo opportuno sottolineare che una squadra che vuole disputare un campionato di vertice deve sapersi imporre anche contro squadre di rango…). Però c’é un dato oggettivamente riscontrabile che deve far preoccupare, che va al di là della brutta sconfitta subita ieri. Dopo la vittoriosa trasferta di Ancona, vinta con una prestazione superba, nella squadra si é notata una paurosa quanto, appunto, preoccupante involuzione che ha portato a vincere a stento le partite casalinghe con Pistoiese e Treviso, ed alle brucianti sconfitte di Venezia e Genova.

E’ un’ involuzione che ha coinvolto tutti gli aspetti qualitativi della compagine granata. Cominciando dalla mancanza di personalità, che ci aveva consentito di incamerare preziose quanto sofferte vittorie in casa e soprattutto in trasferta, per passare poi alla conseguente poca grinta ed aggressività sia in fase difensiva, che in fase offensiva. La difesa, che in molte partite aveva consentito di gestire un vantaggio e portare a casa preziose vittorie, facendo subire pochissimi gol a Bucci, comincia (anzi ri-comincia) a fare acqua da tutte le parti, mostrando spesso leggerezza e mancanza di concentrazione, fattori che consentono agli avversari, come ieri, di presentarsi spesso in condizione di battere a rete, spesso riuscendoci.

Poi il centrocampo: se manca Brambilla nessuno é in grado di impostare la manovra. La fase di interdizione, che ultimamente, anch’essa, é spesso latitante, viene vanificata da uno spreco dei palloni riconquistati e quindi giocabili. Quando, poi, il centrocampo deve proporre la manovra offensiva, ecco che si denota un’altro limite. Per vie centrali si diventa prevedibili, passando solo attraverso Maspero. Sulle fasce, poco sfruttate, si passa solo attraverso le giocate di Asta, anche perchè sulla sinistra non vi é nessuno in grado di proporsi.

E quando Asta non é in giornata é buio totale. Per non parlare dell’ attacco, dove se si spegne la pericolosità di Schwoch, che tra parentesi non segna da un mese ed é in condizione fisica non ottimale, non vi sono valide alternative, il tutto in conseguenza anche del mancato rifornimento da parte di un centrocampo statico. Inoltre, come facilmente immaginabile, apparte il fantasma di Ferrante (…ieri in gol…) che volutamente non voglio rimpiangere (sarebbe troppo facile ed anche ingiusto…), viene a galla il problema che si era posto dopo la cessione di Marco gol: manca una vera alternativa in attacco come centravanti, cosa alla quale si sarebbe opportunamente dovuto ovviare in sede di campagna acquisti.

Volutamente non considero Artistico, per due motivi. In primis la sua poca affidabilità. Tecnicamente, ammeso e non concesso che abbia delle buone qualità come attaccante (cosa della quale, personalmente, non sono per nulla convinto), dopo 14 mesi di assenza é difficile che un giocatore ritrovi la piena forma in poche settimane. In secondo ordine, il buon Ciccio non perde occasione per dimostrarsi immaturo, facendosi per l’ennesima volta buttare fuori per delle sconsiderate reazioni. E qui, polemicamente, mi chiedo se sia opportuno e coerente osannare un giocatore che al Toro ha dato veramente poco…dopo che si é riusciti a demonizzare, magari anche giustamente, chi ha fatto 94 gol in quattro anni.

Chiusa questa piccola parentesi, potrebbe sembrare troppo facile inveire contro la squadra dopo una brutta sconfitta, ma trovo giusto sottolineare queste lacune alla luce di una involuzione che si protrae da alcune partite e che, continuando di questo passo, potrebbe portaci fuori dal discorso promozione. Non voglio fare quello che vede tutto nero, ma i problemi ci sono e vanno risolti, se si vuole occupare uno dei 4 posti per la A. La squadra ha dimostrato di poter dominare e battere qualunque avversario, quindi credo sia legittimo che ai tifosi non stiano bene le ultime uscite e che si aspettino molto di più dalla squadra.

Per Camolese c’é un compito altrettanto difficile di quello affrontato quando si é insediato, e deve riuscire a dare una scossa immediata alla squadra, prima che sia troppo tardi !! L’obbiettivo della serie A non deve essere mancato…. e dopo la gara inerna col Monza, che può diventare pericolosa, si va a Terni… forza ragazzi, noi siamo sempre al vostro fianco, ma dovete meritarvelo il nostro sostegno…Ancora una prestazione deludente dei nostri che perdono per 2 a 0 contro una Sampdoria tutt’altro che irresistibile ma che ha il merito di avere impostato bene la partita e con la volonta’ di voler vincere l’incontro, cosa che assolutamente e’ mancata alla compagine granata. Da qualche prestazione gli uomini guidati da Camolese hanno perduto le forze, mordente, la voglia di fare e soprattutto quella di vincere. Sono molto preoccupato e spero che la squadra si possa riprendere subito gia’ da domenica prossima contro il Monza per poi affrontare con il giusto spirito i due difficilissimi incontri con la Ternana prima e con il Piacenza dopo.

Solamente dopo questo tris d’incontri potremo sapere davvero se il Toro avra’ le carte in regola per poter ambire alla promozione in serie A. Intanto oggi dopo la striscia di otto vittorie consecutive, abbiamo raccolto solamente 3 punti in 3 gare uscendo sconfitti da due gare chiave con delle pretendenti alla promozione come il Venezia e la Sampdoria. Nella gara contro il Venezia per almeno un tempo si era visto un buon Toro, ma ieri con la Sampdoria il buio piu’ totale con un solo tiro in porta di Delli Carri al 42′ del primo tempo. La Samp sblocca la partita al 18′ del primo tempo con una magistrale punizione di Flachi scaturita proprio da un inutile fallo di Delli Carri al limite dell’area e dopo un quarto d’ora un tiro senza pretese di Possanzini si infilava in rete complice una papera di Bucci meno attento del solito. Una difesa totalmente inefficace con Garzya che non riesce quasi mai a contrastare Possanzini, Galante che soffre le incursioni di Luiso prima e Flachi dopo, Fattori che sbaglia praticamente tutto specialmente nell’impostazione del gioco e Delli Carri per i miei gusti troppo falloso. Per quanto riguarda il centrocampo, giornata no per Asta ben contrastato da Sakic , non riesce praticamente mai ad affondare sulla sua fascia. Male anche De Ascentis imbabolato in mezzo al campo, inguardabile Mora nullo sulla sinistra, mentre discreto Maspero che nel ruolo di regia al posto di Brambilla e Venturin si distingue per la sua continuita’ e precisione, anche se si sente la sua assenza dietro le punte. Per quanto riguarda l’attacco, un vero scempio con uno Schwoch a mezzo servizio che corre, si batte ma che alla fine dei conti non segna dalla gara contro l’Ancona.

Colombo totalmente insufficiente ha perso lo smalto che lo avevano contraddistinto nelle precedenti gare, legnoso molle non partecipa alle azioni e conferma con la prestazione di ieri un suo netto e preoccupante calo. Per quanto riguarda Artistico un no comment, non merita nessuna considerazione un giocatore che arrivato a 30 anni non abbia ancora raggiunto la maturita’ necessaria per capire che certi atteggiamenti in campo sono tutt’altro che producenti. Insomma un disastro totale per la squadra diretta da Camolese che ieri ha festeggiato nel peggiore dei modi il suo 40° compleanno. Come era prevedibile torna ora d’attualita’ la cessione di Ferrante che ieri, combinazione, in contemporanea alla disfatta granata segnava con la maglia dell’Inter il suo primo gol, uno dei suoi, che contribuiva a togliere le castagne del fuoco al periodo nero della squadra di Tardelli.

Non voglio assolutamente con questo polemizzare ancora sulla cessione del “nostro” bomber, ma sicuramente la dirigenza a Gennaio ha commesso il grosso errore di non cercare una valida alternativa puntando su Artistico che ieri ha ampiamente dimostrato di non meritare assolutamente la fiducia in lui riposta. Spero proprio che Camolese riesca a ricomporre nuovamente per la seconda volta i cocci rotti che gia’ aveva trovato dopo la gestione di Simoni. Dobbiamo assolutamente vincere domenica contro il Monza, ma non nello stesso modo anemico e poco convincente della gara vista due domeniche fa contro il Treviso. Vincere anche solo per uno a zero ma con un Toro vivace, forte e che dimostri di essere tornato ai livelli delle otto vittorie consecutive.

Giornata n.25 del 04/03/2001 (6ª di ritorno)

Empoli-Sampdoria 0-0

Empoli (4-2-3-1): Berti, Belleri, Baldini, Fusco, Cupi, Giampieretti, Allegretti (1′ st Marchionni), Bresciano, Cappellini (27′ st Banchelli), Iacopino, (1′ st Di Natale), Maccarone. (30 Bini, 3 Cribari, 13 D’Aniello, 15 Mirri). Allenatore: Baldini.

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Traversa, Grandoni, Conte, Manighetti, D’Aversa (35′ st Lombardo), Vergassola, Marcolin (22′ St Bedin), Possantini (19′ st Zivkovic), Luiso, Flachi. (22 Casazza, 6 Cucciari, 9 Jovicic, 20 Sanna). Allenatore: Cagni.

  • Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.
  • Recupero: 1′ e 3′.
  • Note – ammoniti: Baldini, Vargassola e Grandoni per gioco scorretto; Sereni per proteste, Giampieretti per condotta non regolamentare;
  • Spettatori: 3.000 circa.

Pareggio complessivamente giusto tra Empoli e Samp su un campo che ha limitato le giocate di entrambe le squadre. Si sono viste poche occasioni anche se nella parte finale è stato l’Empoli a credere di + nella vittoria. Alla fine punto che accontenta + o – tutti. Per la Samp ora è d’obbligo fare 3 punti col Cittadella.

Pagelle:

Sereni 7

Traversa 6

Grandoni 5,5

Conte 6,5

Manighetti 6

D’Aversa 6

Vergassola 6.5

Marcolin 5,5

Possanzini 5,5

(Bedin 5,5)

(Zivkovic 6,5)

(Lombardo 6)

Flachi 5 Luiso 4,5

11 Marzo 2001. Una Sampdoria in un buon momento di forma liquida il Cittadella con un gol per tempo. A segno Luiso, di testa su perfetto cross di Lombardo, e Flachi che realizza un rigore conquistato da Zivkovic. I blucerchiati di Cagni si insediano al quarto posto.

Serie B 2000/01: Sampdoria-Cittadella 2-0

Marzo 2001. Dopo due stagioni le due squadre si ritrovano in B. La Samp è in piena corsa per la promozione, il Cagliari si gioca le residue speranze di restare agganciato al treno. Segna Flachi su assist di Possanzini, pareggia Cammarata a pochi minuti dal termine. Beffa, ma pareggio giusto.

Serie B 2000/01: Cagliari-Sampdoria 1-1

25 Marzo 2001. Dopo il pareggio beffa a Cagliari, arriva una convincente vittoria sui calabresi costruita nel primo tempo grazie al immediata rete di Flachi su assist di D’Aversa e a un rigore conquistato dallo stesso centrocampista e trasformato dal numero dieci doriano. Nella ripresa un rigore regalato agli ospiti riaccende la partita, Sereni evita il pari e Flachi calcia alto un altro rigore. Samp ai limiti della zona promozione.

Serie B 2000/01: Sampdoria-Crotone 2-1

01/04/2001 (10ª di ritorno)

GENOA SAMPDORIA 2-0
Mutarelli M. 5’pt
Stroppa G. 47’st

Genoa (3-5-2): Lorieri, Tangorra, Zanoncelli, Rossini, Nicola, Ruotolo, Codrea, Stroppa, Mutarelli, Carparelli, Francioso. (22 Campagnolo, 13 Iorio, 4 Breda, 18 Malago’, 17 Boisfer, 16 Grieco).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic (12′ st Traversa), Grandoni, Conte, Manighetti, Lombardo (1′ st Jovicic), Vergassola, Marcolin, D’Aversa (1′ Ss Casale), Flachi, Luiso. (22 Casazza, 17 Stendardo, 24 Bedin, 18 Zivkovic).

  • Arbitro: Bolognino di Milano.
  • Angoli: 10-3 per il Genoa
  • Recupero: 1′ e 3′.
  • Note – espulsi: al 26′ st il viceallenatore del Genoa Onofri per proteste; al 28′ st Nicola e Grandoni per reciproche scorrettezze; al 49′ st Vergassola per fallo a gioco fermo; ammoniti: Mutarelli, Zanoncelli, Tangorra, Manighetti e Codrea, tutti per gioco scorretto;
  • Spettatori: 41.000 circa.

Sconfitta meritata per la Sampdoria che vede così allontanarsi, almeno per il momento, la serie A, visti anche i risultati delle avversarie dirette nella lotta promozione. Il Genoa sblocca subito la partita con colpo di testa di Mutarelli che salta tra 3 doriani e beffa Sereni, rimasto forse colpevolmente tra i pali. Nei 5 minuti successivi, le due uniche occasioni blucerchiate con D’Aversa che calcia a lato da posizione defilata ma favorevole e subito dopo Flachi si mangia l’impossibile; a tu per tu con Lorieri riesce a spedire fuori di 3 metri.

Quì si esaurisce la partita dei doriani. O meglio, continua a mantenere il possesso palla per 90 minuti ma senza rendersi mai pericolosa. Al 92° poi contropiede e raddoppio di Stroppa che spegne le residue speranze di pareggio. Lorieri è incredibilmente da “sv”. Durante tutta la partita tantissimi falli tattici da parte del Grifone, non puniti dallo scadente arbitro Bolognino. Solo nel finale espulsi per rissa Nicola e Grandoni, infine anche Traversa per calcione su avversario.

In definitiva risultato che non fa una grinza e che fa riflettere sulle reali possibilità di questa Samp, che al momento non appare pronta per lo sprint finale. Impotente in attacco ed inefficace sulle fasce, crea pochissime palle gol. Migliore in campo sicuramente un ex (rimpianto) Marco Carparelli, autore di innumerevoli scatti su cui nulla hanno potuto i difensori. Inutili gli innesti tentati da Cagni a partita in corso.

Pagelle:

Sereni 6

Sakic 6,5

Grandoni 6

Conte 5,5

Manighetti 5,5

(Traversa 5)

Lombardo 5

Vergassola 5,5

Marcolin 6

D’Aversa 4,5

(Casale 5,5)

Flachi 5,5

Luiso 4

(Jovicic 4)

Serie B, Giornata n.30 – Genova, 08/04/2001

Sampdoria-Treviso 2-0

20′ Flachi, 85′ Vergassola

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Zivkovic, Conte, Stendardo, D’Aversa, Vergassola, Bedin (60′ Possanzini), Marcolin, Casale (78′ Lombardo), Flachi (87′ Cucciari), Luiso. (22 Casazza, 3 Labriola, 13 Matzuzzi, 9 Jovicic). Allenatore: Cagni.

Treviso (4-5-1): Battistini, Bianco, Bellucci, Minotti, Ballarin, Marangon (75′ Filippi), Longhi, Smanio, Bortoluzzi (67′ Murgita), Pizzi (1′ st Foggia), Rocchi. (1 Fortin, 18 Pianu, 20 Viviani, 21 Bosi). Allenatore: Sandreani.

  • Arbitro: Collina di Viareggio.
  • Angoli: 6-3.
  • Ammoniti: Bortoluzzi e Ballarin per scorrettezze.
  • Spettatori: 14.000 circa

Cronaca e commento della partita di oggi:

Ancora una vittoria interna sotto la gestione Cagni, anche se di fronte c’è stato un modesto Treviso. Ad 8 giornate dal termine, la serie B sta iniziando ad emettere verdetti. In coda Ravenna, Pescara e Monza, sembrano ormai in serie C. Il Treviso, avendo una partita da recuperare può ancora sperare, anche vista la caduta libera del Cittadella.

Tore

Cronaca e commento di un tifoso trevigiano:

Come da previsione il Treviso è nuovamente uscito sconfitto dopo una trasferta: questa volta si può anche capire perché l’avversario è stato uno dei più tosti e motivati nell’ottenere ad ogni costo i tre punti per continuare a sperare nella promozione in serie A. Anche i biancocelesti avrebbero i loro buoni stimoli, ma è vero dai tempi di Marco Caco che tra una squadra in lotta per la promozione ed una alle prese con una possibile retrocessione è quasi matematico che la prima formazione riesca ad avere la meglio. Sembrerebbe ovvio che in una gara così importante la concentrazione debba essere massima, ma credo che Battistini non la pensi proprio così dato che al 26° del primo tempo ha regalato il vantaggio ai blucechiati con un’uscita a dir poco maldestra con la complicità seppur passiva di Bellucci che si è venuto a trovare davanti al suo portiere inducendolo forse all’errore.

Peccato per il nostro numero uno che per tutta la gara ha sfoderato interventi degni della massima serie parando l’impossibile ed uscendo sempre con precisione e puntualità vanificando sempre i tentativi di gioco aereo degli avversari. Da elogiare la prova dell’altro portiere Sereni che a mio avviso è uno dei migliori in tutta Italia che anche oggi ha dimostrato di valere scenari più importanti salvando almeno tre volte la propria porta quando ormai i tifosi trevigiani erano già in piedi ad esultare… ne so qualcosa io! Tuttavia anche all’andata al Tenni Sereni dimostrò la sua indiscussa classe che lo renderebbe degno di difendere porte di grandi club come Milan o Roma. Bisogna dire che anche oggi si sono visti gli enormi limiti dei ragazzi del povero Sandreani (non vorrei essere al suo posto) che ormai non sa proprio che santi invocare perché la discontinuità sul piano di gioco ed intensità di manovra è sempre più evidente ma almeno non ha toccato i vergognosi livelli di quindici giorni fa a Ravenna.

Per qualche po’ del secondo tempo i nostri si sono dati da fare e invasati da un momentaneo “furor” agonistico, ahimè troppo breve, hanno tentato di insidiare per almeno tre volte la porta dei doriani che hanno trovato nel loro portierone una saracinesca dura da scassinare anche per Arsenio Lupin. Né Rocchi né Bellucci hanno saputo concretizzare due ottime giocate che nel novanta per cento dei casi sarebbero state degli ottimi gol… se ora ci si mette anche la sfortuna allora possiamo già prenotarci l’abbonamento per la C1. Ma si da il caso che io sia l’ultimo a perdere le speranze e quindi adesso darò spazio a tutta la mia arte oratoria degna di Lisia e Cicerone (ma ci credete?!) per provare a convincere anche i più pessimisti nello stare ancora una volta accanto a questi poveri giocatoruncoli di calcio!

Ho parlato di qualche momento di “furor” calcistico: il punto sta proprio qui, capire come poter mantenere la prestazione dei trevigiani su questi livelli per tutti i novanta minuti. Lo so che la risposta più ovvia sarebbe l’acquistare giocatori degni della serie B e con qualche motivazione sufficientemente piccola da poter muovere le gambe e ragionare per tutta la partita. Purtroppo, ringraziando nuovamente il presidente Barcè, i calciatori sono questi e allora ci si deve industriare con i mezzi che si hanno. Credo che una seduta da qualche psichiatra degno di questo appellativo possa giovare a tutti Barcè compreso. Forse il miglior psichiatra, o condottiero con gli attributi, era proprio quel Gianfranco Bellotto che molti odiavano a Treviso, ma che sempre o con le buone o con le cattive riusciva a cavare fuori dalle gambe dei suoi uomini.

Nel peggiore dei casi al mese un giocatore si vedrà recapitare credo sui dieci milioni: chi lo fa fare ad un giovane di venti anni circa a stare a casa la sera a pensare alla partita, a rinunciare alle serate allegre per concentrarsi sul proprio mestiere? Tanti sono venuti qui senza mettere l’anima per la causa comune, ma per finire la stagione giocando tranquillamente senza stress perché tanto sono sicuri che anche se la squadra retrocede loro l’anno dopo, dall’alto della loro giovinezza e talento da far fruttare, avranno senza dubbio un nuovo contratto con un’altra squadra. Spero almeno di aver parlato un po’ in grande perché se davvero le cose stessero esattamente come le ho descritte io e come moltissimi la pensano (non solo qui a Treviso, ma in Italia in genere vedendo casi esemplari di giocatori cosiddetti “mercenari” ) il mondo del calcio sarebbe da riformare completamente.

Ritornando a noi e alla partita è da sottolineare che la Sampdoria non ha giustificato con un’ottima prestazione la propria superiorità d’organico e la vittoria odierna. Infatti già da qualche domenica qualcuno aveva parlato di crisi doriana giunta al culmine con la disfatta nel derby contro un Genoa più tonico che grazie anche a Scoglio ha trovato nuovi stimoli. Il pareggio non sarebbe stato di certo un risultato sbagliato perché fino al momento del primo gol il Treviso era sempre riuscito a fermare piuttosto tranquillamente ogni attacco avversario anche se in impostazione quasi tutto ha lasciato a desiderare a partire dagli schemi di centrocampo/attacco che dovrebbero portare Rocchi in condizione di realizzare qualche gol in più. Fra sette giorni nel derby casalingo contro il Cittadella il Treviso si troverà di fronte ad un bivio: a destra la via del successo che può alimentare nuove speranze di salvezza, a sinistra quella della sconfitta che farebbe sprofondare in basso la nostra squadra.

Il Treviso deve ovviare alla squalifica di Centurioni con l’inserimento di Bellucci autore di una buona prova contrariamente a quella sottotono ed evanescente di Marangon preferito nel primo tempo al giovane Foggia. La gara stenta a decollare perché la posta in palio è importante e nessuna delle due squadre vuole sbagliare. Dirige l’incontro il miglior arbitro italiano ed internazionale Pierluigi Collina di Viareggio alla sua prima con il Treviso. All’8 ci prova il Treviso con Rocchi che lanciato verso la porta doriana viene atterrato irregolarmente poco prima dell’area di rigore: Bortoluzzi s’incarica della punizione, ma il suo tiro è ribattuto dalla barriera: arriva però Pizzi che sfiora il palo con un buon sinistro.

La Sampdoria è superiore a centrocampo, ma non riesce a rendersi pericolosa in area trevigiana. Al 10° Pizzi calcia alto da buona posizione. Al 14° gli ospiti hanno l’opportunità di andare in vantaggio con Marangon che riceve un’ottima palla sulla destra: rinuncia al tiro al volo per sistemarsi la palla, ma il suo destro finisce poco fuori. Al 26° i padroni di casa passano in vantaggio: su cross di Vergassola Battistini ostacolato da Bellucci sbaglia l’uscita e perde il pallone dalle mani favorendo l’inserimento di Flachi che insacca senza problemi il più facile dei gol. Uno a zero. Al 33° ancora Flachi ha una buona occasione, ma il suo colpo di testa dopo un cross di Casale finisce alto.

Al 36° unico episodio dubbio di una perfetta direzione arbitrale: Rocchi viene atterrato forse in area di rigore da una gomitata di Conte, ma per Collina è tutto regolare. Si va al riposo dopo due minuti di recupero. Dopo solo due minuti della ripresa i padroni di casa possono raddoppiare con Luiso, ma il suo colpo di testa finisce a lato con Battistini immobile in mezzo alla linea di porta. Poco dopo Foggia è anticipato dalla tempestiva uscita di Sereni. Entra Possanzini al posto di Bedin e si rende subito pericoloso con un tiro deviato in corner. Al 17° il Treviso spreca un’ottima punizione con un tiro di Smanio da dimenticare. Un minuto dopo ecco lo show di Sereni: Rocchi controlla palla in area e riesce a girare verso la porta un destro destinato ad entrare, ma con un balzo felino il numero uno (in tutti i sensi) doriano mette in corner tra gli applausi sonori di tutto lo stadio e credo anche dei tifosi trevigiani.

Sugli sviluppi del calcio d’angolo Bellucci incorna una buona palla deviata leggermente dalla spalla di un difensore blucerchiato che sembra dirigersi verso l’incrocio dei pali, ma ancora una volta il Treviso non ha fatto i conti con Sereni che in controtempo mette nuovamente sopra la propria traversa la palla. Successivamente gli ospiti faticano a rendersi pericolosi e la Sampdoria va vicina al raddoppio prima con Possanzini e poi con un maldestro rinvio di Bianco che per poco non fa autogol! Al 28° ultima occasione per i ragazzi di Sandreani: Rocchi sulla destra è libero di battere a rete, ma il suo tiro finisce a lato tra le imprecazioni degli ultras giunti fino a Genova. Al 40° la Samp mette al sicuro il risultato: Lombardo, da poco entrato, serve una palla d’ora a Vergassola che lasciato incredibilmente solo in area insacca con autorità. Nel recupero non accade niente degno di menzione. Sampdoria batte Treviso due a zero. La C1 è sempre più vicina…

Angelo Pianca

Situazione in testa e partite mancanti:

Venezia 56

in casa  Ternana Pistoiese Chievo Empoli

trasferta Cagliari Piacenza Sampdoria Ravenna

Chievo 55

in casa  Sampdoria Cosenza Piacenza Salernitana

trasferta Pescara Monza Venezia Siena

Torino 54

in casa  Genoa Cagliari Cosenza

trasferta Crotone Ravenna Empoli Pescara Salernitana

Piacenza 54

in casa  Monza Venezia Sampdoria Treviso

trasferta Ancona Genoa Chievo Pistoiese

Sampdoria 51

in casa  Ravenna Venezia Monza

trasferta Chievo Siena Cosenza Piacenza Pescara

Piacenza – Pescara 2-1 da 0-1… e due settimane fa Pescara – Venezia 2-3 da 2-1…ma vi sembra giusto? A me vengono dei dubbi su certi risultati! Le prime 4 comunque sembrano decisamente favorite, anche vista la probabile penalizzazione della Samp (da 2 a 8 punti).Da quello che si sente in giro, è inutile illudersi… probabilmente saranno quei punticini che ci relegheranno per il 3° anno di fila in B!

Assurdo comunque se si pensa che questi 3 ragazzi africani non hanno mai preso parte a partite della prima squadra! Sarebbe + giusta una mega multa. Si penalizzi la società, ma non giocatori e soprattutto tifosi! In ogni caso è ancora presto per fare tabelle, decideranno gli scontri diretti, che la Samp non può + sbagliare.

Giornata n.31 del 14/04/2001 (12ª di ritorno)

CHIEVO SAMPDORIA 1-1
D’Aversa R. 22’pt
Manfredini C. 24’pt

Chievo (4-4-2): Marcon, Moro, D’angelo, Franceschini, Lanna, De Cesare (34′ St Fantini), Passoni, Corini, Manfredini (21′ St Eriberto), Corradi (10′ St Franchi), Cossato. (2 Frezzolini, 3 Guerra, 22 Gorgone, 28 Baldi).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Zivkovic, Grandoni, Conte, Manighetti (34′ St Stendardo), D’aversa (30′ St Lombardo), Vergassola, Marcolin, Possanzini (19′ St Casale), Flachi, Luiso. (22 Casazza, 6 Cucciari, 9 Jovicic, 24 Bedin).

  • Arbitro: Cassara’ di Palermo.
  • Angoli: 8-4 per il Chievo.
  • Espulsi: nel St 8′ Franceschini per fallo da ultimo uomo su Luiso; 27′ Zivkovic per doppia ammonizione.
  • Ammoniti: Franceschini per gioco scorretto, Manighetti per proteste.
  • Spettatori: 8.000 circa

Partita difficile, pareggiata con un pò di affanno e fortuna. Il Chievo è parso più in forma, mentre le avversarie continuano ad avanzare senza pause.

Nella prossima giornata vedo questi risultati:

Ancona – Piacenza è aperta a tutto. L’Ancona ha poca motivazione ma se incappa nella giornata giusta può travolgere chiunque. Comunque è realistico pensare in un 2 o massimo un pareggio.

Torino – Genoa: Come non pensare ad una vittoria del Toro? Il Genoa è ormai tranquillo…

Venezia – Ternana: La Ternana ci crede ancora anche perché a parte questa partita ha un calendario agevole, può vincere le restanti 6 partite. Farà di tutto per fare risultato. Ipotizzabile un pareggio, ma possibile l’ “1”.

Pescara – Chievo: Il chievo non viene da quasi 2 mesi e questa mi sembra l’occasione giusta. Ma il Pescara deve sempre perdere?

Sampdoria – Ravenna: Devo commentare? “1” fisso o verrà giù Marassi.

Cosenza – Treviso: Più dura di quanto possa sembrare, ma alla fine mi sembra presumibile l’ “1”.

Classifica Prevista:

TORINO           60

PIACENZA      60/58

CHIEVO           59/57

VENEZIA         57/59

SAMPDORIA  55

COSENZA       55

TERNANA       51/50

Serie B, 33° giornata – Siena, 29 Aprile 2001

Siena-Sampdoria  0-0

Siena (4-3-3): Gianello, Cesari (67′ Corrent), Voria, Mignani, Radice, Argilli, Colasante, Sciaccaluga, Arcadio, Tiribocchi (89′ Campolonghi), Scalzo (66′ Morello). (1 Mancini, 30 Zilic, 15 Misso, 20 Pagano). Allenatore: Sala

Sampdoria (4-3-3): Sereni, Sakic, Conte, Grandoni, Manighetti (46′ Stendardo), D’Aversa (51′ Luiso), Vergassola, Marcolin, Possanzini, Jovicic (73′ Zivkovic), Flachi. (22 Casaccia, 19 Casale, 23 Lombardo, 24 Bedin). Allenatore: Cagni

  • Arbitro: Bolognino di Milano.
  • Angoli: 7-9.
  • Ammoniti: Cesari, Possanzini, Sciaccaluga, Stendardo, Mignani e Grandoni per gioco falloso; 
  • spettatori: 9.500 circa.

Ricordate il commento della settimana scorsa?

< Per la Samp, reduce da 7 vittorie consecutive in casa, serve quasi un miracolo. Penso che debba vincere a Siena, Pescara, battere Venezia e Monza e fare almeno 1 o 2 punti tra Cosenza e Piacenza. Però le altre hanno tutte molti più punti e molte partite molto facili…situazione francamente difficile, anche visti i limiti di gioco palesati anche contro una squadra allo sfascio come il Ravenna. Nel posticipo di Lunedì oltretutto la Samp dovrà giocare con una situazione di classifica molto deficitaria e l’obbligo di vincere. Ovviamente se non vincesse contro una squadra demotivata come il Siena sarebbe la fine. >

Beh… purtroppo è successo (forse) l’irreparabile, cioè le prime 3 hanno vinto (ma non ci voleva poi tanta fantasia…) mentre la Samp, incredibilmente non ha battuto il modestissimo Siena rischiando anzi di perdere. E’ vero che il Venezia ha perso e c’è pur sempre lo scontro diretto al Ferraris tra 2 partite, ma è pur vero che i lagunari hanno 3 punti in più quando mancano 5 partite e un recupero mi sembra assai difficile.

Se poi andiamo ad esaminare il calendario le speranze si riducono addirittura al lumicino. Infatti la Samp può chiudere con 2 vittorie su Monza e Pescara, ma prima ha il ciclo Cosenza – Venezia – Piacenza che può avere senso solo conquistando almeno 7 punti. Ma come pensare ad un simile exploit dopo le scialbe prestazioni degli ultimi tempi? Mettiamoci l’animo in pace, questa Samp non si merita la A. La partita di ieri è servita a dare questo verdetto come l’anno scorso lo fu lo 0-4 di Pescara in simili condizioni.

La Samp non è riuscita a trovare un bomber di razza (Flachi segna ma è un fantasista) come Caccia, Grabbi o Maniero. Jovicic è quasi sempre ai box da 3 anni, Luiso non attraversa un bel periodo ed è in fase calante, Dionigi non era migliore di questi… Per di più la svolta decisiva si è avuta a Gennaio regalando Vasari ed Esposito, cioè i due migliori cursori della B, per acquistare un Lombardo “scalda panchina”, un Possanzini valido ma sempre con le stampelle, ed un “cadavere” come D’Aversa. Insomma, la dirigenza si è dimostrata incompetente.

Anche mister Cagni ci mette del suo non riuscendo a dare quella mentalità vincente ed aggressiva che trasmette, per esempio, Novellino al pur modesto Piacenza.

Le prime 4 meritano la A. Il Piacenza ed il Chievo per la continuità e per aver battuto quasi sempre le avversarie nei confronti diretti. Il Torino per quello che ha dimostrato dopo i primi 3 mesi facendo 48 punti nelle ultime 20 partite… Il Venezia perché ha la squadra più forte del campionato e penso non fallirà il rush finale. Consoliamoci con il Genoa… farà la B per il settimo anno di fila, noi solo il terzo…

Situazione in testa e partite mancanti:

Piacenza 63 in casa  Sampdoria Treviso; trasferta Genoa Chievo Pistoiese

Chievo 62 in casa  Piacenza Salernitana; trasferta Monza Venezia Siena

Torino 61 in casa  Cagliari Cosenza; trasferta Empoli Pescara Salernitana

Venezia 59 in casa  Pistoiese Chievo Empoli; trasferta Sampdoria Ravenna

Sampdoria 56 in casa  Venezia Monza; trasferta Cosenza Piacenza Pescara

Cosenza 55 in casa  Pistoiese Ravenna; trasferta Chievo Ternana Torino

13 Maggio 2001. In Calabria un pirotecnico pareggio spettacolare quanto inutile per le due squadre, ormai lontane della prime quattro. La Samp recupera tutti gli svantaggi grazie a un Flachi scatenato (due gol su assist di Zivkovic e Possanzini, passaggio per il 3-3 di Possanzini, più il cross che induce l’autorete decisiva).

Serie B 2000/01: Cosenza-Sampdoria 4-4

Serie B, 35° giornata – Genova, 13 Maggio 2001

Sampdoria-Venezia 4-1

2′ D’Aversa, 18′ Possanzini, 21′ Bettarini, 44′ Luiso, 58′ Luiso

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Conte (79′ Stendardo), Traversa, D’aversa (76′ Lombardo), Vergassola, Marcolin, Possanzini (67′ Zivkovic), Flachi, Luiso. (22 Casazza, 19 Casale, 24 Bedin, 9 Jovicic).

Venezia (4-5-1): Rossi, Conteh (46′ Foglio), Pavan, Bilica, Bettarini, Rukavina (73′ Sotgia), Maini (13′ Di Napoli), Marasco, Pedone, Morrone, Maniero. (1 Brivio, 5 Luppi, 11 Valtolina, 20 Bazzani).

  • Arbitro: Bertini di Arezzo.
  • Angoli: 3-1.
  • Ammoniti: Sakic
  • Spettatori: 15.000 circa.

Commento della partita di oggi (da un sito di Venezia):

Il disastro. Il Venezia sembra uno di quegli edifici pericolanti che vengono abbattutti. Cade su se stesso. Un Venezia senza cuore e senza anima, che si presenta a Marassi con un solo sentimento, che poi sentimento non è: la paura. Se poi vogliamo anche sdrammatizzare raccontiamo che «er toro de Sora», al secolo Pasquale Luiso, da solo incorna la difesa veneziana, frastornata dalle giocate dell’incontenibile Possanzini. Altro che Sampdoria stanca. Il Venezia è in ginocchio e non solo da oggi.

Il risultato lo sapete, 4-1 per il Doria (da queste parti dicono così) e pedalare. Il risultato è anche strettino alla squadra di Cagni, che nel finale risparmia energie per domenica prossima, quando se la vedrà con il Piacenza e sarà di nuovo obbligata a vincere. E non sia d’alibi per il Venezia aver preso un gol dopo due minuti, anche perchè nei restanti 88 più recupero non si è visto un segnale di vita.

Le colpe. Vuoi vedere che per tutta la notte gli alpini hanno cantato «Lassù sulle montagne» sotto la finestra dell’albergo e hanno disturbato il riposo dei guerreri arancioneroverdi? O che forse hanno offerto qualche «ombra» di troppo ai difensori? La verità è che il Venezia non ne azzecca una e visto che gli allenatori spiegano che si vince e si perde tutti assieme bisogna mettere nel calderone anche Prandelli.

Da una parte infatti è vero che Prandelli meglio di ogni altro sa in quali condizioni sia il Venezia attuale, dall’altra però snaturando la formazione e schierando Maniero punta unica con cinque centrocampisti non ha fatto altro che dire apertamente di temere la Samp. La quale a sua volta ha preso ulteriore coraggio e ha impiegato due minuti per vincere. Il resto è cosa nota: il Venezia non ha personalità, non c’è volta che, in difficoltà, riesca a leggere la gara e indirizzarla nel verso voluto.

Distrazioni, diagonali sbagliate, il campionario del primo tempo è un horror, nel secondo invece la chicca finale è quella di prendere un gol da rimessa laterale, Sakic rimette in area con le mani e Luiso al volo manda un missile sul primo palo. Gol bello e spettacolare, ma nella dinamica resta un gol da campionato del Lussemburgo, per la difesa che lo incassa.

Centrocampo. Insomma rivoluzione prandelliana nella distinta consegnata all’arbitro: Foglio e Luppi restano in panchina, giocano Conteh (il peggiore) e un Bilica spesso confusionario e anche stavolta graziato dall’arbitro per una entrata su Luiso punibile col soggiorno nel vicino palazzone di Marassi. Cinque uomini a centrocampo, poi quattro perchè Maini viene tolto dopo 13′ per mettere il rattoppo della seconda punta, eppure con tutti questi centrocampisti il Venezia non riesce a costruire una azione.

Quando uno ha la palla, nessuno si propone per il passaggio, e allora via con pallonacci sparati avanti a vanvera oppure accompagnati in avanti fino al momento del deposito sul piede avversario.

Poca storia. La partita è già raccontata, possiamo aggiunge che il gol di Stefano Bettarini, splendida punizione all’incrocio, non serve per la scossa e non rimette in partita un Venezia che non esiste. Gegè Rossi fa qualcosa di buono ma pasticcia sul primo sigillo di Luiso, mentre le famose «ripartenze» (che parolaccia…) sono di una lentezza esasperante, al punto che i blucerchiati si esaltato in recuperi che sembrano portentosi. Primo gol di D’Aversa, palla vagante (perché?), al limite dell’area, il secondo è di Possanzini, bravo ad annullare qualche metro di vantaggio dei difensori veneziani, poi Luiso show e amen.

E adesso? I due punti di vantaggio sulla Samp sono un conto in banca, ma si fa presto a spenderlo. In questo momento nei confronti del Venezia si può fare solo l’atto di fede. Ci sono molti fuocherelli accesi, la società ha un compito difficile, come la squadra e l’allenatore. Comincia la settimana più delicata dell’anno. Bivio: o trovano lo slancio per l’ultima fatica, o vedono svanire il sogno di un anno. Intanto i doriani in piazza brindano con gli alpini.

Interviste post partita:

Prandelli: «Ultimamente la squadra in trasferta non ha giocato bene. Ho voluto cambiare qualcosa, cercando di valorizzare giocatori più freschi. Le cose sono andate male, ma non c’entra nulla l’assetto iniziale». «Abbiamo preso il primo gol dopo appena due minuti, in seguito ad un rimpallo. Episodi del genere non hanno nulla a che vedere con il modulo di gioco. Il problema è che la squadra non ha saputo reagire». «Dopo aver subito il gol a freddo, serviva una punta in più. Quanto a Conteh, ha chiesto lui di essere sostituito. Comunque non mi sembra il caso di fare un processo ai singoli dopo una sconfitta del genere. La verità è che la squadra ha dimostrato ancora una volta di non avere grande personalità. Nei momenti difficili non sa reagire». «Dobbiamo raccogliere tutte le energie, senza alimentare polemiche inutili e tensioni. Sarebbe la cosa peggiore in un momento così delicato. Attraversiamo un periodo di calo, ma non va dimenticato che è dall’inizio del campionato che il Venezia è nella parte alta della classifica, sempre tra le prime quattro squadre. Se siamo in piena corsa per la promozione significa qualcosa…».

Forse il peggior Venezia del campionato, ma anche una grande Sampdoria…
«La differenza l’ha fatta l’aggressività delle punte della Samp. Ho visto una grande Sampdoria, la migliore squadra incontrata finora. Mi stupisco come mai non sia tra le prime quattro».

Bettarini: «La formazione iniziale ci ha lasciati un po’ perplessi. La squadra è stata rivoluzionata, ma senza portare benefici sul piano del gioco e soprattutto dei risultati».
Tanto per cominciare Bettarini non dribbla le domande. Si parla di un Venezia, fragile sotto il profilo psicologico, ma Prandelli ha messo in campo una formazione «paurosa». Poco offensiva. Vero? «Non mi sento di negarlo. Prandelli ha voluto mischiare le carte, ma non è arrivato alcun beneficio. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. A tre partite dalla fine del campionato, bisogna essere umili e recuperare la concentrazione, perché non ho alcuna intenzione di regalare la promozione alla Sampdoria. Abbiamo fatto tanti sacrifici e speso energie per arrivare fin qui. Ora non si butta via tutto. Per questo», «chi gioca con la maglia del Venezia, deve dimostrare di essere onorato di scendere in campo, impegnandosi al massimo. Si tratta di un impegno professionale, ma anche di un segno di rispetto nei confronti di chi non gioca. E pur lavorando seriamente con gli altri durante la settimana, poi la domenica resta fuori».

Maniero: «Contro il Chievo dobbiamo dimostrare che il Venezia merita la promozione. A Genova è stata una catastrofe. Abbiamo giocato tutti male, ma l’importante è guardare avanti con ottimismo, senza cadere in polemiche inutili».

Cagni: «E adesso ditemi che ci credevate tutti…». Gigi Cagni trionfatore del giorno, ride sotto il baffetto appena si trova davanti alla stampa genovese. E all’inizio gioca d’anticipo sulle domande. «Cosa scriverete domani? Mi pare che il difensivista Cagni abbia messo tre punte contro il Venezia…». Ma l’atmosfera è festosa, tutti incassano e anche l’ironia, come l’intera prestazione doriana, fa classifica. «La verità è che abbiamo vissuto una settimana parecchio tribolata – riprende l’allenatore della Samp – ma abbiamo dimostrato sul campo di essere una squadra vera. Il Venezia al di sotto delle aspettative? Lasciamo perdere, sennò vi ricordo che il Venezia ha fatto più di 50 gol per cui è forte per forza. E noi l’abbiamo battuto nettamente». Decisivi comunque Possanzini e Luiso, anche se tutti i suoi sono stati grandi. «A Pasquale (Luiso, ndr) i gol glieli avevo predetti proprio oggi a tavola, durante il pranzo. Gli ho detto: Pasquale, oggi ti arrivano dieci cross da destra e dieci da sinistra, tu devi fare almeno due gol».
Adesso la sua Sampdoria rientra alla grande nella corsa per la promozione. «La nostra è una squadra a volte strana, va presa così, per quello che è. Se giochiamo con la mente serena, come stavolta, riusciamo a fare grandissime cose, altre volte invece ci facciamo condizionare dalla tensione e allora commettiamo errori incredibili. Comunque la Samp è viva e ora se ne accorgeranno tutti». Rimpianti a tre domeniche dalla fine? «Abbiamo 60 punti e ce li meritiamo. Chi ne ha di più sarà stato più bravo, ma non è finita. Il messaggio di questa partita è chiaro: stiamo arrivando. Noi siamo in crescita, qualcuno sopra di noi invece sta arrancando. E dovrà fare i conti con noi fino al prossimo 10 giugno».

Luiso: «Potevamo battere anche il Real»

Riflettori puntati su Pasquale Luiso. A metà settimana era dato per infortunato, problemi al tallone. Ma «er toro de Sora»… «non si arrende. Va in campo per dare tutto. E per fare gol perchè io vivo per i gol». Non è la prima volta che castiga il Venezia ma giura di non avere nulla di sospeso, vendette contro il leone di San Marco. E non ci sta neanche se gli si dice che, a fianco dei meriti doriani, ci sono i demeriti veneziani. «Non se ne parla neanche. Raga’, ma vi siete accorti che oggi non ce n’era per nessuno? Potevamo sfidare anche il Real Madrid. Come è quel detto della trippa? Ah, non c’è trippa per gatti. E oggi non ce n’era neanche per il Venezia». Stringe tra le mani la maglietta di Brivio: «Siamo stati compagni nel Vicenza, siamo amici, l’ho rivisto volentieri…». Poi Luiso risponde a chi gli chiede come mai in trasferta non fa gol a raffica come a Marassi. «Non serve, io segno qua, in trasferta ci pensa Flachi». Per lui domenica il ritorno a Piacenza, da grande ex. «Partita uguale, come questa, da vincere per forza. Ci proveremo – conclude un «toro» accerchiato da microfoni – del resto fisicamente stiamo bene e di sicuro adesso anche gli avversari si metteranno un po’ di spavento quando arriva la Sampdoria. Questa col Venezia è stata una partita memorabile, i nostri tifosi se la meritavano, ho sentito sulla pelle un tifo da serie A».

Situazione in testa e partite mancanti:

A tre giornate dal termine, la B ha un po rimescolato le carte in testa ed in coda. La Samp ha travolto il Venezia, come già aveva fatto contro il Torino 3 mesi fa. Aggiungendo i pareggi esterni con Chievo, Ternana, Empoli e Cosenza si è dimostrata almeno negli scontri diretti del girone di ritorno la squadra migliore. Ma si sa…il campionato si vince anche in partite come Siena, magari con un gol di rapina…

La giornata decisiva sarà la 36°, cioè Domenica. Le partite importanti sono:

Venezia-Chievo: il Venezia ha un piede in A se vince o comunque se la Samp non vince a Piacenza.

Il Chievo in teoria potrebbe anche perdere senza troppi danni.

Piacenza-Samp: al Piacenza basta non perdere per essere virtualmente promossa.

La Samp ha buone chance se vince. Altrimenti è fuori dai giochi al 95%.

Pescara-Torino: Toro in A se vince, altrimenti possibili complicazioni. Prevedo comunque un Pescara battagliero, non escludo nulla!

Cosenza-Pistoiese e Ternana-Treviso: incidono sul cammino del Piacenza visto che incontra Pistoiese e Treviso disperate alle ultime 2 giornate.

Per la Samp quindi una ulteriore speranza, ma solo se dovesse vincere, lo ripeto. Crediamoci ma senza illusioni! Si può  fare!

Tore

Giornata n.36 del 27/05/2001 (17ª di ritorno)

Piacenza-Sampdoria 2-1

6′ Lamacchi (a), 72′ Rastelli, 93′ Gautieri

Piacenza (4-4-2): Roma, Lamacchi, Maltagliati, Boselli, Tosto, Gautieri, Volpi, Miceli (40′ pt Tramezzani), Statuto, Artico (13′ st Artico), Rastelli (43′ st Lucarelli). (70 Scalabrelli, 18 Tagliaferri, 16 Zitolo, 29 Cacia).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Conte (47′ pt Stendardi), Traversa (41′ st Casali), D’Aversa (5′ st Zivkovic), Vergassola, Marcolin, Possanzini, Flachi, Luiso. (22 Casazza, 24 Bedin, 6 Cucciari, 23 Lombardo).

  • Arbitro: Treossi di Forli’
  • Espulsi: 74′ Novellino (per proteste)
  • Ammoniti: Conte, Lamacchi, Tosto, Stendardo, Marcolin, Sakic
  • Spettatori: 15.000 circa.

La serie A rischia diventare un miraggio anche per quest’anno. La sconfitta di Piacenza però è immeritata, la Samp ha dimostrato di essere superiore ma non è bastato. Come 2 anni fa in serie A, la volta con Venezia e Piacenza è stata persa, e per il terzo anno di fila è Novellino che ci condanna a fallire l’obbiettivo! A me pare che negli ultimi anni con un pizzico di fortuna le cose sarebbero andate diversamente:

1998/1999 La Samp è retrocessa giocando a tratti in maniera spettacolare anche contro le grandi, nelle ultime partite poi ci si sono messi anche gli arbitri a condannarci, mentre il Piacenza grazie ai tuffi di Simone Inzaghi si guadagnava 14 rigori salvandosi.

1999/2000 La Samp non sale in A per un punto pur avendo sulla carta la squadra migliore. Per la verità non c’è molto da dire perché le prime 4 hanno giocato meglio ed il Napoli ci batté 2 volte su 2.

2000/2001 Questa volta non eravamo la squadra + forte ma abbiamo giocato talvolta un discreto calcio (d’altronde in serie B è difficile giocare bene). Delle 4 che ci stanno davanti non vedo ne squadre superiori, ne squadre che abbiano giocato meglio. Forse solo il Chievo, ma leggendo le cronache di Venezia e soprattutto Piacenza e Torino, mi sembra abbiano “rubato” diverse partite (entrambe hanno violato Terni con 1 tiro in porta).

La Samp ha fatto a mio avviso un bel campionato, regolare, ma senza picchi di fortuna che sono necessari per vincere un campionato e per salvarsi. Una squadra che deve salire, deve vincere a Siena e non può permettersi di farsi rimontare tante volte (Pistoiese, Cittadella, Chievo all’andata, Siena, Ternana, Cagliari, Chievo al ritorno, Piacenza).

Per ultimo mantengo un accenno di speranza:

Se il Ravenna riesce a vincere o pareggiare col Venezia ed Empoli e Samp battono Ancona e Monza, si arriverebbe a questa situazione:

Venezia 65/66

Empoli e Samp 63

In questo caso l’Empoli si gioca tutto all’ultima giornata a Venezia e se vince la raggiunge a 66. Punteggio a cui aspirare la Samp se come pensiamo vincerà a Pescara.

Quindi forza Ravenna, ne ha fatti 5 ad Ancona, non potrebbe farne 1 al Venezia in casa?

W l’Ottimismo!

Pagella di Piacenza-Samp 2-1

Sereni 5,5

Sakic 6 Grandoni 5 Conte 6,5 (Stendardo 6) Traversa 6

D’Aversa 5 Vergassola 6 Marcolin 6 Possanzini 6,5 (Casale sv)

Flachi 7 Luiso 6,5

Giornata n.37 del 03/06/2001 (18ª di ritorno)

Sampdoria-Monza 4-2

Possanzini. 14’pt, Luiso  22’pt, 30′ Ganci, 56′ Flachi, 71′ Degano, 82′ Casale

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Sakic, Grandoni, Stendardo (1′ st Bedin), Traversa, Zivkovic, Vergassola, Lombardo (32′ st Cucciari), Possanzini (23′ st Casale), Flachi, Luiso. (22 Casazza, 3 Labriola, 26 Perrone, 16 D’Aversa).

Monza (4-4-2): Calderoni, Cozzi, Rossi, Maggioni, Comazzi, Damiani, Righetti, Ledesma, Daldosso (16′ st Baldo), Ugali, Ganci (16′ st Degano). (22 Redaelli, 36 Natali, 30 Percassi, 38 Colombo).

  • Arbitro: Gabriele di Frosinone.
  • Angoli: 5-3 per la Sampdoria.
  • Note – ammoniti: Vergassola, Maggioni e Degano per gioco scorretto;
  • spettatori: 12.000 circa.

Ho visto il 4-2 della Samp col Monza. Senza tanto impegnarsi e forzare ha vinto facile dimostrando una buona condizione in questo finale. Peccato aver fallito alcune occasioni importanti durante la stagione.

Il Ravenna non ha fatto il miracolo contro il Venezia ma non c’erano grossi dubbi!

Comunque è “solo” il 2° anno di fila che arriveremo 5°! Vediamo comunque l’ultima giornata per la posizione finale.

Ora aspettiamo con fiducia le trattative di cessione della società, potrebbe esserci una svolta. La squadra non andrebbe stravolta, ma è certo che qualcosa deve cambiare.

Pagella Samp-Monza 4-2

Sereni 5

Sakic 6

Grandoni 6

Stendardo 6,5

(Bedin 6)

Traversa 6,5

Zivkovic 6

Vergassola 6

Lombardo 6

(Cucciari sv)

Possanzini 7

(Casale 6,5)

Flachi 7

Luiso 6

Giornata n.38 del 10/06/2001 (19ª di ritorno)

PESCARA SAMPDORIA 2-2
  Marcolin D. 16’pt
Palladini O. 7’st  
  Luiso P. 11’st
Romano (r) 34’st  

Pescara (4-3-3): Pugliesi, Gregori (1′ st D’Addazio), Pomante, Giacobbo, Galeoto, Caracciolo, Ruscitti (33′ st Valente), Palladini, Mazzeo (23′ st Romano), Esposito, Tisci. (1 Bordoni, 8 Mucciante, 19 Tacconelli, 24 Zanutta).

Sampdoria (4-4-2): Sereni, Zivkovic (14′ st Bedin), Grandoni, Sakic, Traversa, Possanzini, Vergassola, Marcolin, Casale (1′ st Lombardo), Flachi, Luiso (18′ st Girgenti). (33 Fantini, 3 Labriola, 6 Cucciari, 9 Jovicic).

  • Arbitro: Palmieri di Cosenza.
  • Angoli: 8-4 per il Pescara.
  • Spettatori: 800 circa.
  • Note: esordio in serie B per Valente (’83), Pomante (’83) e Girgenti (’82)

La serie B si chiude senza grossi sussulti. I verdetti erano già stati dati in precedenza. Esaminando andata e ritorno, si può vedere che la Samp ha disputato un campionato molto regolare e senza grossi acuti. Non abbastanza per salire. C’è da dire che con 64 punti si è sempre entrati nelle prime 4, ma questo è stato un campionato con molte squadre demotivate per lunghi periodi e che hanno lasciato punti facili a tutti. Quindi si è alzata la quota promozione. 

Da segnalare nel girone di ritorno, il miglior attacco per la Samp (34 come l’Ancona), grazie ai buoni exploit di Flachi e Luiso. Si punterà ancora su loro 2 magari con Luca Amoruso alle spalle? Vedremo…

Classifica finale serie B

Girone di andata – Classifica  

 Girone di ritorno – Classifica

 
   P v n p gol F gol S     P. V N P gol f. gol s.
1 Chievo 35 10 5 4 27 17 1 Torino 42 13 3 3 25 12
2 Piacenza 34 10 4 5 24 14 2 Empoli 40 11 7 1 31 18
3 Venezia 33 8 9 2 30 22 3 Piacenza 36 10 6 3 24 12
4 Ternana 33 9 6 4 26 19 4 Venezia 36 11 3 5 32 21
5 Cosenza 32 9 5 5 22 17 5 Chievo 35 9 8 2 27 17
6 Cagliari 31 8 7 4 31 17 6 Sampdoria 34 9 7 3 34 21
7 Torino 31 9 4 6 23 21 7 Ternana 29 7 8 4 33 19
8 Sampdoria 30 7 9 3 26 17 8 Cosenza 28 8 4 7 27 29
9 Ancona 29 8 5 6 22 19 9 Genoa 27 6 9 4 25 16
10 Crotone 28 8 4 7 22 24 10 Crotone 25 7 4 8 25 29
11 Siena 26 6 8 5 27 24 11 Salernitana 23 6 5 8 18 19
12 Cittadella 24 5 9 5 24 25 12 Ancona 22 6 4 9 34 39
13 Empoli 24 7 3 9 21 25 13 Siena 21 4 9 6 21 19
14 Salernitana 21 5 6 8 19 20 14 Pistoiese 21 5 6 8 24 26
15 Pistoiese 20 5 5 9 22 25 15 Cittadella 21 5 6 8 16 27
16 Genoa 20 4 8 7 19 23 16 Monza 20 6 2 11 23 36
17 Treviso 20 4 8 7 17 24 17 Cagliari 19 4 7 8 22 28
18 Ravenna 15 2 9 8 15 28 18 Treviso 16 4 4 11 22 31
19 Pescara 11 1 8 10 15 28 19 Pescara 11 2 5 12 15 29
20 Monza 11 3 2 14 18 41 20 Ravenna 11 2 5 12 18 34
 

Intanto positivo avere evitato penalizzazioni per il prossimo campionato. Solo multe e squalifiche per gli interessati come si sperava e in fondo sembra + giusto.

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