Serie A 2020/21: Sampdoria-Inter 2-1

Genova, Mercoledì 6 Gennaio 2021 – serie A, 16° giornata
Sampdoria-Inter 2-1
23′ Candreva (r), 38′ Balde Diao (assist Damsgaard), 66′ De Vrij

Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Yoshida, Tonelli (23′ s.t. Bereszynski), Colley, Augello; Candreva, Thorsby, Silva (29′ s.t. Askildsen), Jankto (29′ s.t. Léris); Damsgaard; Balde. A disposizione: Ravaglia, Letica, Avogadri, Rocha, Verre, Ramírez, Regini, La Gumina, Quagliarella. Allenatore: Ranieri.

Internazionale (3-5-2): Handanovic; Skriniar (36′ s.t. D’Ambrosio), De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella (36′ s.t. Vidal), Brozovic, Gagliardini (18′ s.t. Lukaku), Young (1′ s.t. Perisic); Martinez, Sanchez (25′ s.t. Eriksen). A disposizione: Padelli, Radu, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Darmian. Allenatore: Conte.

  • Arbitro: Valeri di Roma 2. Assistenti: Passeri di Gubbio e Vivenzi di Brescia. Quarto ufficiale: Massa di Imperia. VAR: Chiffi di Padova. AVAR: Paganessi di Bergamo.
  • Ammoniti: al 16′ p.t. Martinez, al 22′ p.t. Barella, al 40′ p.t. De Vrij, al 12′ s.t. Thorsby per gioco scorretto.
  • Recupero: 3′ p.t. e 5‘ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.

Dopo due sconfitte consecutive, una vittoria quasi commovente dell’umile Sampdoria di Ranieri contro la “corazzata” di Conte. Un primo tempo dove è girato tutto bene, col rigore parato da Audero a Sanchez, quello trasformato da Candreva e il raddoppio sull’asse Damsgaard – Keita, poi secondo di puro catenaccio e sporadici contropiedi in cui si è sofferto terribilmente.

Ma alla fine è arrivato solo un gol di De Vrij su calcio d’angolo e i blucerchiati hanno portato a casa una vittoria prestigiosa e utile a rivedere una classifica più degna considerando il valore della squadra. La Sampdoria continua a schivare i pareggi, quindi o vince, o perde. Oggi sembrava davvero la giornata più improbabile per rivedere i tre punti. Inter reduce da una serie interminabile di vittorie e proiettata verso il sorpasso al Milan al primo posto. Ma il calcio a volte è davvero strano.

Primo tempo magistrale della Samp, aiutata chiaramente anche dalla fortuna. Ma per vincere con una grande serve pure quella. Ranieri ha riconfermato l’ormai classico schema con un trequartista e una sola punta, cambiando però gli interpreti. Quindi dall’inizio la coppia inedita Damsgaard con Keita. La mossa si rivela azzeccata perché i due garantiscono quell’energia che spesso era mancata all’attacco doriano.

La Samp parte bene, pressando alto, ma l’Inter coi suoi solisti crea da subito occasioni. All’8′ ci prova Lautaro dal limite, ma Audero spinge in angolo. Poi un rigore casuale (mano di Thorsby proteso in tuffo di testa) sembra avviare verso la solita sofferenza degli ultimi tempi. La parata di Audero (finalmente) sul tiro di Sanchez e l’incredibile palo di Young sulla ribattuta, hanno invece rivitalizzato i ragazzi di Ranieri.

La squadra ha continuato a pressare e giocare. Splendida traversa di Tonelli al 15′, un tiro di Silva ben indirizzato deviato in corner da un difensore, poi il sacrosanto rigore con vergognosa simulazione di Barella che inventa una pallonata ben sapendo di averla presa con la mano. Batte molto bene Candreva (uno degli ex) al 23′ e Samp in vantaggio. Nulla da fare per uno specialista come Handanovic.

Al 26′ rischio su un colpo di testa di Lautaro, fuori di poco, ma poi al 38′ la meravigliosa azione di Damsgaard, che si invola sulla destra bucando la difesa e servendo un pallone perfetto all’indietro per Keita. Tiro non potente, ma preciso che Handanovic, da tempo non più brillante, tocca ma non toglie dalla porta. Altro gol di un ex.

Nel finale altri due brividi su tiri di Sanchez (45′) dal limite, con Audero che respinge, e Lautaro (47′), ancora di testa fuori. Colley non perfetto sulla marcatura dell’argentino, che nonostante la differenza di altezza è riuscito a prendere diversi palloni alti. Ma per fortuna primo tempo chiuso con due gol di vantaggio, pur consci che con l’Inter e la sua rosa sconfinata, nullo era ancora scontato.

Nella ripresa la gara diventa quasi da subito a senso unico, con Conte che aumenta progressivamente, in pieno stile Mourinho, il carico offensivo. Inter pericolosa ancora una volta con Lautaro e poi con Sanchez, entrambi di testa al 47′ e al 51′, ma entrambi fuori bersaglio da ottima posizione. Lampo della Samp, praticamente l’ultimo, con un micidiale contropiede portato avanti da Damsgaard e Candreva, e perfetta assistenza di quest’ultimo per Jankto. Ma il suo sinistro in corsa sul primo palo non sorprende il portiere sloveno.

Si va quindi in apnea per gli ultimi 40′. Entra Perisic e serve subito Lautaro che mette alto da posizione difficile, poi arriva il gol di De Vrij su un calcio d’angolo con difesa piazzata. Colpevole Colley che non anticipa e nemmeno disturba l’olandese, fortissimo in queste situazioni. E’ il 65′ e con mezz’ora ancora da giocare sembra improbabile che i blucerchiati possano portare a casa i tre punti. Forse neppure il pareggio.

Entra anche Lukaku e al 72′, di testa, impegna subito Audero in un’altra pregevole deviazione bassa in angolo. Al 78′ ancora De Vrij a un passo dal gol, ma Leris (buono il suo ingresso), devia fortuitamente salvando dal probabile pareggio. L’ultima mezza occasione per i neroazzurri arriva all’83’, con Perisic che di testa mette alto. Poi tanto possesso palla, qualche mischia, ma tutto sommato i doriani non rischiano più di tanto.

Una prova collettiva di grande spessore. A parte la fascia destra, in cui Hakimi è risultato a tratti troppo forte per Augello, i blucerchiati hanno tamponato e raddoppiato bene con tutti gli effettivi. Prova importante del centrocampo in blocco che ha chiuso qualunque varco, con Adrien Silva su tutti. Prossima nel derby di La Spezia. Partita questa da vincere a tutti i costi. 


Le azioni principali

Le pagelle

Audero 7,5. Giornata magica. Oltre al rigore respinto, e altre quattro parate importanti, ha azzeccato tutte le uscite e i rinvii.

Yoshida 6,5. Prova sicura del giapponese che riesce a bloccare quasi tutti sulla destra e si concede anche qualche bel lancio e cambio di campo. Come da copione non spinge mai, fungendo praticamente da terzo difensore centrale.

Tonelli 7. Uno di quei pomeriggi in cui capisci perché gli allenatori lo vedono quasi sempre titolare. Chiude tutto il possibile in difesa, oltre a colpire una traversa sullo 0-0 e a determinare, con un altro colpo di testa, il rigore per la Samp. Viene poi sostituito forse per avere più centimetri nel convulso finale in area. Bereszynski 6+. Entra subito in partita opponendosi in un paio di situazioni a Perisic.

Colley 5,5. Colpevole su diversi colpi di testa concessi agli interisti, compreso quello del gol. Per il resto si segnala per diverse puntuali chiusure. Deve stare molto più attento e sfruttare meglio la sua statura nei contrasti aerei.

Augello 5,5. Altra partita difficile contro l’avversario diretto. Dopo Karsdorp, trova un cliente ancora peggiore. Hakimi a tratti lo asfalta, passandolo ripetutamente. Opera qualche buona chiusura, ma complessivamente dalla sua parte si passa troppo. Benino in fase offensiva dove si ritrova bene con Jankto.

Candreva 6,5. Soprattutto uomo assist, con diversi palloni serviti ai compagni (tra cui un tiro di Silva e uno di Jankto). Freddo sul pesantissimo calcio di rigore contro la sua ex squadra. Cala nella ripresa, ma resiste nel finale, con le forze residue, dando una buona mano in fase di contenimento.

Thorsby 6,5. Combina una frittata abbastanza involontaria con la mano sul calcio di rigore, ma poi si riscatta ampiamente con un secondo tempo di grande intensità. Chiude tantissimo impegnandosi anche in pressing quando l’Inter imposta da dietro.

Perruchet Silva 7+. Partita perfetta. Non è esagerato dire che non ha sbagliato una giocata. Una infinità di chiusure e palle recuperate, oltre al pregio di farsi trovare sempre pronto a ricevere palla e smistare bene il pallone. Askildsen 6+. Il giovane norvegese, ributtato nella mischia dopo tanto tempo, toglie subito la ruggine e si cala perfettamente nella battaglia, sporcando quanto più possibile la manovra interista.

Jankto 6,5. Bella partita anche per l’esterno ceco, che soprattutto nel primo tempo spinge e chiude con grande naturalezza. Leris 6,5. Altro buon ingresso per il discusso giovane francese. Recupera alcuni palloni smorzando la pressione interista e, con una sua deviazione su De Vrij, salva probabilmente dal pareggio neroazzurro.

Damsgaard 7. Ruolo nuovo (nella Samp) e complicato in una giornata di tale sofferenza. lo interpreta bene sfornando qualità a fiammate. In particolare inventa una giocata geniale in occasione del 2-0. Non lesina energie in copertura fino all’ultimo secondo.

Balde Diao 7+. Una forza della natura. Da solo ha messo in continua apprensione la difesa dell’Inter. Nulla a che vedere con l’avere Quagliarella, o La Gumina. Il senegalese riesce spesso a girarsi anche se marcato stretto e appena possibile tira in porta. E poi da qualunque parte di campo parte palla al piede e crea fastidi. La Gumina 6. Pochi minuti per provare a prendere qualche fallo, con Keita ormai stremato.

Commenti post partita sul forum

Le parole di Ranieri

Le parole di Balde Diao

Le parole di Candreva

Le parole di Audero

Il commento di Gianpy

Classifica serie A – 16° giornata

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Partita successiva:

Serie A 2020/21: Spezia-Sampdoria 2-1

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