Genova, Sabato 26 Settembre 2020, ore 18:00 – serie A, 2° giornata
Sampdoria-Benevento 2-3
9′ Quagliarella, 18′ Colley, 33′ Caldirola, 72′ Caldirola, 88′ Letizia
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli, Colley, Augello; Candreva (13′ s.t. Depaoli), Ekdal, Verre (13′ s.t. Thorsby), Jankto; Bonazzoli (18′ s.t. Ramírez), Quagliarella (38′ s.t. Gabbiadini). A disposizione: Ravaglia, Vieira, Askildsen, Regini, Ferrari, Léris, Yoshida, Damsgaard. Allenatore: Ranieri.
Benevento (4-3-3): Montipò; Foulon (35′ s.t. Tuia), Glik, Caldirola, Letizia; Ionita, Schiattarella, Dabo (13′ s.t. Improta); Insigne (35′ s.t. Hetemaj), Moncini (30′ s.t. Lapadula), Caprari (30′ s.t. Sau). A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Del Pinto, Maggio, Di Serio, Pastina, Vokic. Allenatore: F. Inzaghi.
Arbitro: Dionisi dell’Aquila. Assistenti: Ranghetti di Chiari e Berti di Prato. Quarto ufficiale: Serra di Torino. VAR: Doveri di Roma 1. AVAR: Passeri di Gubbio.
Note: ammonito al 32′ p.t. Augello e al 3′ s.t. Tonelli, 11′ s.t Dabo e al 44′ Ramírez per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.
E’ un incubo l’esordio casalingo della Sampdoria di Ranieri contro la matricola Benevento, salita dalla serie B a suon di record e fin qui ritoccata nemmeno più di tanto. I blucerchiati nonostante un discreto inizio, che anche grazie a un regalo del portiere ospite, li aveva portati in vantaggio addirittura di due reti poco dopo il quarto d’ora, sono stati, alla lunga, travolti dalla superiorità atletica e di copertura del campo degli ospiti.
Il mister doriano ha optato per una formazione molto più tecnica rispetto all’esordio, schierando Verre al fianco di Ekdal e Candreva dal primo minuto al posto di Depaoli. Davanti Quagliarella e Bonazzoli. Nella ripresa vedendo la squadra sempre più in difficoltà, ha portato più difensivismo inserendo Thorsby e Depaoli al posto di Verre e Candreva. Ma la situazione non è migliorata, anzi…
Primo tempo
La prima occasione della partita al 6′, con un filtrante di Jankto da sinistra deviato da Glik, che evita il tocco di Bonazzoli, esce di un soffio. Al 7′ Caprari dalla sinistra riesce ad arrivare al trio da posizione defilata e ostacolato da Bereszynski: esterno della rete. All’8′ la Samp è già in vantaggio. Passaggio errato di Montipò preda di Bonazzoli in area. Preciso pallone al centro per Quagliarella che insacca a porta vuota.
Si arriva al 17′ e c’è il raddoppio. Perfetto cross da destra di Candreva e Colley svetta prepotentemente realizzando la sua prima rete in maglia blucerchiata. Sembra una passeggiata, ma il Benevento è vivo e reagisce immediatamente. Al 25′ cross di Letizia per Moncini che svetta su Tonelli e impegna severamente Audero in una deviazione in corner sul colpo di testa ravvicinato. Al 33′ altro bell’intervento dell’estremo doriano su un bel tiro di Dabo dal limite deviato da Tonelli.
Ma i giallorossi sono indiavolati e il pareggio arriva sul successivo corner. E’ ancora il 33′ quando Tonelli rinvia male e dopo una carambola, il pallone arriva tra i piedi di Caldirola che spedisce in rete. L’unica mezza occasione per i ragazzi di Ranieri, dopo i gol, è sui piedi di Verre che al 34′ non devia bene un pallone invitante in area.
Secondo tempo
Continua il quasi monologo della squadra di Inzaghi, che, senza grandi mezzi tecnici, sopperisce con una intensità devastante. Già al 2′ su uno svarione di Colley (retropassaggio sbagliato), Insigne si invola verso Audero, ma si allarga troppo e il suo diagonale va fuori. Non succede nulla di importante fino al 25′ quando gli ospiti divorano il pari con Moncini, pescato nei pressi dell’area piccola da Improta. Girata fuori.
In realtà al 22′ Jankto, dopo una azione personale, aveva sparato incredibilmente alle stelle da due passi e gli arbitri avevano segnalato fuorigioco. In realtà pare non ci fosse e l’eventuale gol sarebbe potuto essere convalidato dal VAR. Ranieri intanto aveva provato a riassestare la squadra, senza che cambiasse nulla. Il niente in fase offensiva, ma soprattutto difficoltà ad arginare la foga dei campani spronati a gran voce dal loro tarantolato allenatore.
Al 27′ infatti arriva lo strameritato pareggio. Calcio d’angolo e rete di testa ancora del capitano Caldirola, che riesce nell’impresa di realizzare una doppietta all’esordio in serie A. Si susseguono le sostituzioni e arriva un doppio sussulto per i blucerchiati con Depaoli, che colpisce di testa centrale da buona posizione al 38′ su cross di Ramirez e con Gabbiadini, che sempre di testa, su perfetto servizio di Janto, colpisce il palo al 39′.
Ma sembrano in effetti episodi sporadici. Il Benevento va a vincere con un tiraccio di Letizia sul primo palo al 43′ su assist di Sau. Squadra decisamente in bambola, ma Audero si fa sorprendere ancora una volta troppo facilmente. Non succede altro, perché i giallorossi sputano il sangue fino all’ultimo minuto e i doriani non hanno più le energie nervose per superare avversari, o andare al tiro in nessun modo.
E’ una botta moralmente pesantissima che potrebbe ripercuotersi sull’immediato proseguo della stagione. Infatti se la batosta con la Juve poteva essere facilmente coperta dalla netta differenza di valori, qui non c’è scusante che tenga. Si è perso con una squadra composta da giocatori di B e qualche “mestierante” di A come Ionita e Schiattarella.
E non deve sorprendere il fatto che si sia perso nonostante il 2-0 iniziale. Gli ospiti non hanno perso mai la bussola e hanno dato l’anima per recuperare la partita. Poi sul 2-2 potevano ormai vincere entrambe, ma sicuramente la Samp non avrebbe meritato i tre punti. Il Benevento non ha rubato nulla. C’è anche questa ricorrente incapacità di pareggiare della Sampdoria degli ultimi anni. O perde, o vince. E purtroppo da un anno a questa parte perde molto spesso…
Le mie pagelle
Audero 6: nel primo tempo, sul colpo di testa di Moncini, compie una della parate più difficile che gli abbia visto fare con la nostra maglia e un’altra non facile su Dabo. Poi prende comunque tre gol. Nulla da fare sul primo, non esce sul secondo e si fa uccellare da fuori area, con un tiraccio alla disperata, sul terzo. Nella circostanza appare piazzato non al meglio.
Bereszynski 6: un primo tempo davvero convincente, in cui con una bella diagonale sventa una potenziale occasione da gol e con Candreva partecipa all’azione offensiva sulla destra. Nella ripresa sbaglia tutto, compreso il colpo di testa (a vuoto) che innesca Improta sulla sinistra dando il via all’azione del 2-3.
Tonelli 5: vedendolo giocare trasmette una certa sicurezza, ma negli episodi è imperfetto. Sfortunato protagonista di un rinvio sbilenco che finisce sui piedi di Caldirola e porta al gol che riapre la partita. Di testa perde il duello sia con Moncini (grande salvataggio di Audero) che con Caldirola (il pareggio).
Colley 6,5: gioca una bella partita in difesa, prendendo tanti palloni di testa e di piede e realizza il suo primo gol blucerchiato. Nella ripresa con uno dei suoi svarioni innesca subito Insigne che per fortuna grazia Audero. Nel finale non gli riesce la replica del gol, sempre di testa.
Augello 6-: primo tempo sotto tono, poi nella ripresa migliora innescando alcune delle poche ripartenze doriane. Non riesce a limitare Sau in occasione dell’azione del terzo gol ospite.
Candreva 6+: gettato nella mischia “al buio” da Ranieri, sembra un pò fuori dal gioco. Tolto qualche guizzo, come in occasione dell’assist perfetto per il gol di Colley, non brilla. Depaoli 5: non accende la luce, ed anzi contribuisce a spegnerla definitivamente.
Verre 7: prestazione molto convincente sia in fase di rottura che di impostazione. Fondamentale la sua tecnica in mediana. Ranieri lo toglie, a mio avviso inspiegabilmente nella ripresa. Thorsby 6,5: bene anche lui. E’ entrato subito in clima partita e non ha sbagliato un pallone o un contrasto. Purtroppo il resto della squadra non lotta allo stesso modo.
Ekdal 6-: solite mansioni di mediano regista rispettate tra buoni interventi e qualche battuta a vuoto.
Jankto 5: fa anche qualcosa di decente, come il cross per Gabbiadini, che avrebbe potuto regalarci la vittoria, ma complessivamente pasticcia perdendo diversi palloni, e conclude poco o nulla. Divora incredibilmente la rete del potenziale 3-1 calciando malamente da due passi a metà ripresa.
Bonazzoli 5,5: corre a vuoto e non trova mai il tiro. Prestazione da 5, nobilitata dall’ottimo assist per il vantaggio doriano. Ramirez 5,5: entra voglioso, ma dopo un buon inizio si spegne insieme agli altri. Nervoso e ammonito per frustrazione. Forse all’ultima partita in maglia blucerchiata.
Quagliarella 5,5: a parte il gol facile facile è veramente ben poca cosa. Glik e Caldirola, che non sono dei fenomeni di rapidità, lo neutralizzano. Gabbiadini 6: colpisce un bellissimo palo appena entrato. Sfortunato.
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Ranieri: «Troppo frenetici, dovevamo gestire il doppio vantaggio»
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