Lecce, Mercoledì 01 Luglio 2020 ore 21:45 – serie A, 29° giornata
Lecce-Sampdoria 1-2
40′ Ramirez (r), 50′ Mancosu (r), 74′ Ramirez (r)
Lecce (5-3-2): Gabriel; Rispoli, Donati, Meccariello (1′ s.t. Babacar), Paz, Calderoni (43′ Vera); Mancosu, Tachtsidis (1′ s.t. Petriccione), Barak; Falco (13′ s.t. Farias), Saponara (36′ s.t. Shakhov). A disposizione: Vigorito, Sava, Radicchio, Monterisi, Colella, Maselli, Rimoli. Allenatore: Liverani.
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (31′ s.t. Murru); Depaoli, Thorsby, Ekdal (31′ s.t. Vieira), Jankto (39′ s.t. Léris); Ramírez; Bonazzoli (1′ s.t. Gabbiadini). A disposizione: Seculin, Falcone, Chabot, Askildsen, La Gumina, Maroni, D’Amico, Bertolacci. Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Rocchi di Firenze. Assistenti: Passeri di Gubbio e Lo Cicero di Brescia. Quarto ufficiale: Illuzzi di Molfetta. VAR: Pasqua di Tivoli. AVAR: Di Vuolo di Castellammare di Stabia.
Ammoniti al 36′ p.t. Paz, al 13′ st. Augello, al 22′ s.t. Mancosu, al 32′ Thorsby per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e x′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.
Dopo una partita di sofferenza indicibile, la Samp sbanca Lecce e allunga a +4 sulla zona retrocessione, andando in vantaggio anche negli scontri diretti coi giallorossi di Liverani, squadra giunta alla quinta sconfitta consecutiva e ben ventuno gol incassati. Va detto subito, che la prestazione della squadra di Ranieri è stata sufficiente nel primo tempo e decisamente scadente nella ripresa, quando il Lecce, pur con trame semplici e ritmi non eccelsi, ha praticamente dominato, creando diverse occasioni.
Il mister ha optato anche stavolta per una formazione molto attendista, con Bonazzoli unica punta e Ramirez a supporto. Sulle fasce due linee con quattro “terzini”, in mezzo due mediani. Squadra quindi con pochissimo estro. Dall’altra un Lecce che qualcosa in più in fase offensiva lo aveva, anche se pure loro inizialmente hanno rinunciato ad un attaccante schierando invece Saponara a supporto di Falco. Evidente come i due allenatori mirassero inizialmente soprattutto a non sbilanciarsi.
Cronaca primo tempo
Dopo le consuete fasi di studio è il Lecce ad andare vicinissimo al gol al 7′, con un colpo di testa di Meccariello e splendida risposta di Audero e all’8′, quando Thorsby rinvia male in area liberando da pochi passi, ma scoordinato, Donati. Il tiro del difensore è nettamente fuori. Gol divorato. La Samp si scuote e al 10′ Jankto, grande protagonista nel primo tempo, innesca Bonazzoli in corsa. L’attaccante anticipa tutti e prova un tocco che non scavalca l’attento Gabriel.
Al 16′ un episodio che fa discutere. Bonazzoli cade con Donati dopo un fallo e (da girato) scalcia da terra colpendolo in faccia. Intervento che avrebbe potuto costare il cartellino rosso al nostro giocatore se solo il VAR avesse richiamato l’arbitro. Graziati. La partita si fa abbastanza lenta ed equilibrata, con i ragazzi di Ranieri più manovrieri e che sembrano avere parzialmente il controllo del gioco. Una mezza emozione arriva al 35′ quando Bonazzoli, ancora su servizio di Jankto da sinistra, tenta la rovesciata spedendo fuori non di molto. Bel gesto tecnico.
Al 38′ la prima svolta della partita. Tachtsidis stende Jankto in maniera scriteriata al limite dell’area. Rigore netto che Ramiirez realizza al 40′ in maniera particolare. Gabriel devia sulla traversa, ma il pallone effettato, dopo un rimbalzo scivola in rete.
Ricordo che successe una cosa analoga, proprio al Lecce, una trentina di anni fa, su punizione dello specialista Barbas. E per il primo tempo è tutto, con una Samp non proprio meritatamente avanti, ma che, a parte i due brividi iniziali, aveva gestito bene il campo.
Cronaca secondo tempo
La ripresa si apre con Gabbiadini per Bonazzoli e nel Lecce dentro il centrocampista Petriccione e il centravanti Babacar, col passaggio al consueto 4-3-2-1. Già al 49′ una nuova svolta. Saponara punta Thorsby che sembra entrare nettamente sul pallone, toccando ovviamente anche le gambe. L’intervento sembra regolare, ma l’arbitro e il VAR non hanno dubbi. E’ il 50′ quando lo specialista Mancosu realizza dagli undici metri, salendo a quota dieci reti stagionali.
E un Lecce che a questo punto ci crede di più. Al 54′ Falco impegna da fuori area Audero, ma è la Samp a sfiorare il nuovo vantaggio dopo un gran tiro a giro di Gabbiadini al 56′ deviato da Gabriel quasi sui piedi di Jankto che però scivola quando gli arriva il pallone. La Samp praticamente si spegne qui e lascia il campo al Lecce, che pur giocando senza pubblico fa valere incredibilmente il fattore campo. Ma grandi colpe in questo vanno ai nostri.
Liverani butta nella mischia anche l’imprevedibile brasiliano Farias che si piazza a sinistra creando continui grattacapi. Poi quando la partita sembra pendere decisamente contro i doriani, Depaoli riceve palla al limite e si incunea in area dove subisce il contrasto di Paz, anche in questo caso parso abbastanza netto. E’ il 74′ quando Ramirez si presenta nuovamente di fronte a Gabriel, che intercetta nuovamente, ma questa volta nulla può: 1-2.
I leccesi schiacciano sempre più i blucerchiati e vanno vicini al pareggio all’81′, con Babacar, alto di testa, e all 86′ con Barak, che si trova il pallone buono in zona dischetto, ma calcia proprio dove c’è Audero. Infine ci provano all’89′ con Petriccione da fuori area. Ma il nostro portiere è sempre molto attento stasera. L’arbitro decreta inspiegabilmente ben sette minuti di recupero. La squadra di Ranieri annaspa, ma regge fino alla fine rischiando poco, ma dando l’impressione di essere davvero alla canna del gas.
Stasera abbiamo assistito ad una delle prestazioni più modeste degli ultimi anni, ma il risultato contava molto più di tutto. Ranieri è questo, non da un gioco sicuro, propositivo e convincente ai suoi, ma gli inculca certamente la mentalità del soffrire e del non mollare. La Samp non era in partenza accreditata a poter retrocedere, ma oggi lo è diventata e lui lo sa. Di conseguenza si regola, anche se spesso a noi non piace. Fin qui ci ha portato 26 punti in 22 partite, non sbagliando neppure uno scontro diretto. Alla fine per la tifoseria conteranno i punti. E basta.
Pure un pareggio, che i padroni di casa avrebbero strameritato, non sarebbe stato da buttare, ma certo ora è tutta un’altra cosa, avendo staccato la terzultima, ma pure il Genoa, inchiodato a 26, e scavalcato l’Udinese. Proprio i bianconeri nella prossima giornata riceveranno i “cugini”, mentre noi affronteremo in casa la Spal, squadra con un piede in B, ma che oggi col Milan ha dato forti segnali di vitalità sfiorando il successo.
Le mie pagelle
Audero 7: Il dopo COVID ci ha regalato un portiere che sembra quello dello scorso anno: un portiere di serie A. Si fa trovare subito pronto su un colpo di testa a freddo, poi blocca bene qualunque pallone in presa alta e sui tiri da vicino e lontano.
Bereszynski.6+: difende benino e spinge pochino. Non perde la testa, nonostante la stanchezza, di fronte ai dribbling e le finte di Farias che lo mette a dura prova. Non era facile.
Yoshida 6,5: regista difensivo e leader silenzioso. Partita pulita e senza fronzoli. Passaggi precisi.
Colley 7: impegnato non più di tanto, ma regge molto bene sia contro il brevilineo Falco, che contro il fisico, ma pure abbastanza tecnico Babacar. Di testa e di piede sbroglia tante situazioni in area. Prestazione che lo riabilita molto.
Augello 6,5: un treno sulla sinistra, spinge, si propone e crossa quasi sempre con precisione. Generoso e sempre valido quando chiamato in causa. Murru 6-: entra nel finale e si fa notare per un paio di buone chiusure e una rimessa laterale mai battuta per perdita di tempo e conseguente pallone regalato al Lecce.
Depaoli 6+: come Augello è un giocatore di grande corsa e discreta tecnica. Gli manca il guizzo dell’ala e l’inserimento in porta che un giocatore in quel ruolo dovrebbe avere in repertorio. Oggi è comunque decisivo avendo procurato il rigore della vittoria.
Thorsby 5: corsa e generosità, ma sbaglia quasi tutti i palloni innescando anche due volte gli avversari su errori madornali. Provoca anche il rigore, che secondo me però non c’è. Intervento netto sul pallone.
Ekdal 6: solito regista con poco brio, ma grande presenza e personalità in mezzo al campo. Vieira nan 6: gioca con tranquillità in spazi stretti nella fase della partita peggiore. Non sbaglia.
Jankto 6+: dopo un primo tempo da 7 pieno, con due assist a Bonazzoli, il rigore procurato e tante azioni, cala nella ripresa fino ad infortunarsi. Leris 6-: cerca di chiudere i varchi, ma non la prende mai. Tiene comunque bene la posizione in una fase in cui la squadra è in trincea.
Ramirez 6,5: prestazione di nuovo abbastanza deludente nobilitata da due rigori realizzati che valgono platino. Troppo impreciso e a tratti molle nella gestione dei palloni. Comunque non si può togliere dal campo in una squadra così povera.
Bonazzoli 5,5: rischia il cartellino rosso con una reazione fuori luogo, poi prova due conclusioni, ma viene saggiamente sostituito tra primo e secondo tempo. Gabbiadini 6: sfiora il gol con un gran tiro dalla sua posizione preferita, ma poi si eclissa un pò e non riesce a dare grande respiro alla squadra. Anche lui sbaglia troppi palloni invitando i leccesi a ripartire.