Serie A 2020/21: Juventus-Sampdoria 3-0

Le parole di Claudio Ranieri alla vigilia

Torino, Domenica 20 Settembre 202, ore 20:45 – serie A, 1° giornata
Juventus-Sampdoria 3-0
12′ Kulusevski, 78′ Bonucci, 87′ C. Ronaldo

Juventus (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (Bentancur), Ramsey, Rabiot, McKennie, Frabotta (22′ s.t. De Sciglio); Kulusevski (37′ s.t. D. Costa), Ronaldo. A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Arthur, Rugani, Demiral, Portanova, Vrioni, Nicolussi Caviglia. Allenatore: Pirlo.

Sampdoria (4-5-1): Audero; Bereszynski, Tonelli (1′ s.t. Yoshida), Colley, Augello; Depaoli (1′ s.t. Ramírez), Thorsby (24′ s.t. Verre), Ekdal, Jankto, Léris (1′ s.t. Quagliarella); Bonazzoli (24′ s.t. Damsgaard). A disposizione: Ravaglia, Vieira, Chabot, Regini, La Gumina, Ferrari, Capezzi. Allenatore: Ranieri.

  • Arbitro: Piccinini di Forlì. Assistenti: Passeri di Gubbio e Rocca di Catanzaro. Quarto ufficiale: Dionisi dell’Aquila. VAR: Calvarese di Teramo. AVAR: Lo Cicero di Brescia.
  • Ammoniti al 4′ p.t. Tonelli e al 9′ s.t. Frabotta per gioco scorretto;
  • Recupero 0′ p.t. e ‘ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

Comincia male la seconda stagione di Ranieri alla guida della Sampdoria, travolta senza appello da una Juventus in rodaggio, ma che da subito ha fatto vedere tutta la differenza esistente tra le due squadre in campo, come da pronostico. Purtroppo a parte l’indubbio disvalore in campo, si sono visti pesanti errori individuali dei soliti noti, che hanno reso pesante il punteggio finale.

Primo tempo

Ranieri comincia la partita con una formazione molto abbottonata. Unica punta Bonazzoli, Depaoli e Leris sulle fasce, Ekdal regista / incontrista, Thorsby e Jankto mezz’ali. Il muro non ha funzionato, perché la squadra di Pirlo ha da subito perforato facilmente la “muraglia” e dominato nel gioco e nelle occasioni.

Al 7′ ci prova Danilo, con un tiro a giro da fuori area alto di poco, all’11′ ottima chiusura di Audero che salva su un sinistro ravvicinato di Ronaldo. Ma già al 13′ la Samp va sotto. CR7 semina lo scompiglio in area e il pallone finisce tra i piedi del neo acquisto Kulusevski. Piatto all’angolino dello svedese e nulla da fare per il nostro estremo.

Al 22′ potrebbe essere già 2-0, ma questa volta sul sinistro potente di Ronaldo è la traversa a negare la rete al portoghese. Ancora lui al 34′ fallisce una conclusione comoda, praticamente a porta vuota, in corsa, su servizio prezioso di Ramsey. Dopo un tiro alto dell’americano McKinnie al 42′, è Depaoli, al 44′, ad avere tra i piedi una ottima occasione per pareggiare in contropiede, ma l’esterno, invece che ragionare e servire un compagno, calcia un diagonale debole e fuori.

Prima frazione che dunque si chiude sul vantaggio di stretta misura dei bianconeri nonostante una nettissima supremazia. Ranieri decide di rivoluzionare la squadra già all’intervallo. Fuori Tonelli, Depaoli e Leris, dentro Yoshida, Ramirez e Quagliarella.

Secondo tempo

Ci prova subito la Juve col giovane Frabotta al 3′, ma il tiro in diagonale è parato con qualche incertezza da Audero, poi rispondono i blucerchiati con Bonazzoli, alto su cross basso di Bereszynski al 7′. Quest’ultimo al 9′, insieme a Yoshida, riesce a chiudere Ronaldo in corner sull’ennesimo tentativo pericoloso. Il portoghese spara ancora alto da ottima posizione al 15′. La serata sembra stregata per lui.

La partita resta aperta, con la Samp decisamente in partita a differenza del primo tempo, anche se mai pericolosa davvero. Ranieri mette dentro anche Daamsgard e Verre per Thorsby e Bonazzoli. Al 26′ però è la Juve ad andare vicina al raddoppio con De Sciglio, il cui tiro deviato dal danese appena entrato, sfiora il secondo palo.

La partita si chiude banalmente al 33‘: corner di Kulusevski, liscio clamoroso di Bereszynski davanti alla porta, respinta di Audero su un primo tiro ravvicinato e tocco vincente di Bonucci ormai a porta vuota. La Samp ci prova con Quagliarella al 34′ (centrale), con Ramirez su punizione al 37′ (parata e corner), con Ekdal al 38′, in cui colpo di testa deviato da Bonucci per poco non supera Sceczny.

Al 40′ il 3-0 sembra cosa fatta, con Audero che prima pasticcia su un tiro non irresistibile di McKinnie, poi di istinto col piede respinge con il pallone che per questione di millimetri non varca la linea. Al 42′ l’azione più bella e pulita dei blucerchiati. Verre, entrato bene, ruba palla sulla trequarti, avanza e serve magistralmente Quagliarella. Il diagonale del bomber esce fuori di poco.

Azione molto simile sul ribaltamento di fronte, ma qui Ronaldo la mette all’angolino al 43′ , favorito anche da una posizione di Audero perlomeno discutibile, che gli facilita il compito. La partita finisce qui, con un risultato pesantissimo maturato nel finale, quando la squadra di Ranieri sembrava invece avere le forze per provarci fino alla fine.

Niente drammi ovviamente, era una partita che dava poche speranze e il campo ha dimostrato che le paure erano fondate. La speranza era di limitare i danni nel primo tempo, con una tattica molto attendista, e provare a rendere più offensiva la squadra nella ripresa. Anche con fortuna il gioco ha funzionato fino a meno di venti minuti dalla fine, poi l’errore individuale ha chiuso qualunque velleità.

Concentrazione subito al Benevento, dove certamente la squadra avrà ben altra fisionomia fin da subito e speriamo anche qualche rinforzo necessario per non ripetere una stagione di paura come quella passata. Il mister è molto bravo, ma va aiutato con acquisti mirati, soprattutto sulle fasce, dove oggi con Depaoli e Leris siamo stati deficitari.

Le pagelle

Audero 5,5: una parata strepitosa su Ronaldo all’inizio, poi sbaglia banalmente una presa alta, subisce un gol tutto sommato difficile da deviare (sono quei tiri che non prende mai) e nella ripresa pasticcia su un tiro abbastanza innocuo, rischiando il gol e si fa trovare a “mezz’aria” sul tiro di Ronaldo che fa 3-0. Nulla di nuovo purtroppo.

Bereszynski 4: in difficoltà per tutta la partita contro il giovanissimo Frabotta, che lo salta ripetutamente, e chiunque si allarghi su quella fascia e lo punti, o crossi. Sembra decisamente sfiduciato e non in condizione. Propone qualche buona sortita in avanti, ma è decisivo in occasione del gol di Bonucci, mancando clamorosamente il rinvio a due metri dalla porta. Roba rara da vedere in serie A, ma anche in un campetto di periferia…

Tonelli 5,5: non mi ricordo suoi errori individuali importanti, ma insieme a Bereszynski va in difficoltà da subito e non la prende mai. Ranieri lo sostituisce all’intervallo, forse anche perché già ammonito. Yoshida 6: partita molto positiva, a parte nel finale quando l’ho visto incerto su un paio di palloni, forse pure lui sfiduciato dal punteggio improvvisamente compromesso dalla svista del compagno.

Colley 6: partita complessivamente da 6,5, ma nel finale si perde con troppa facilità Cristiano Ronaldo che arriva facilmente al tiro e infila Audero. Attento sui palloni alti e piuttosto preciso negli appoggi.

Augello 6: parte con un erore grossolano (passaggio al centro su cui salva Tonelli con un fallo da ammonizione), poi partita ordinata e volitiva come suo solito. Da sinistra la Juve sviluppa ben poco, nonostante la presenza dello sgusciante Cuadrado. Davanti aiuta costantemente la manovra, fornendo buoni appoggi e cross.

Depaoli 5,5: impegno e corsa sempre, qualità e pericolosità molto meno. Gestisce male un contropiede e fine primo tempo e Ranieri lo toglie dal campo. Ramirez 6: parte molto bene, ma poi non riesce ad accendere davvero la luce, anche se già solo con la sua presenza, la Juve è costretta a stare molto più attenta.

Thorsby 6-: nel primo tempo corre molto a vuoto, toccando ben pochi palloni, nella ripresa, con la squadra molto più presente, torna ad essere il solito guerriero e da il suo contributo finchè rimane in campo. Damsgaard 5,5: l’esordio non è stato dei migliori, ma la partita non era certo l’ideale per cominciare l’avventura. Servirà da lezione e certamente entrerà più convinto e meno emozionato nelle prossime.

Ekdal 6: nel primo tempo in difficoltà come tutti i compagni, poi cresce molto nella ripresa orchestrando come suo solito l’azione da dietro, pur senza picchi di fantasia.

Jankto 6+: partita complessivamente positiva. Tra i meno peggio nel mezzo disastro del primo tempo, nonostante la posizione anomala di mezz’ala, si scatena nella ripresa creando un certo scompiglio sulla sinistra, costringendo Cuadrado, insieme ad Augello, a fare anche e soprattutto il terzino.

Leris 5: schierato a sorpresa, non ripaga la fiducia del mister. Si impegna e corre, ma sbaglia molto e non risulta lucido in alcune letture dell’azione. Sostituito a metà partita. Quagliarella 5,5: riesce perlomeno a trovare il tiro almeno tre volte, ma la mira non è brillante, così come non si distingue nella difesa di palla.

Bonazzoli 6: troppo isolato nel primo tempo, lotta come un leone. Nella ripresa supportato da Ramirez e Quagliarella ha meno responsabilità e pur muovendosi bene non riesce a rendersi pericoloso. Verre 6,5: buon impatto sulla partita, dove agisce da secondo regista al fianco di Ekdal imbastendo l’azione anche da posizione arretrata e recuperando qualche pallone. Sua la più bella azione della partita (assist non sfruttato da Quagliarella).

 

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