Breve cenno storico alla Società Sportiva Lazio
La Lazio calcistica fa parte di una polisportiva (oggi conta una settantina di discipline) nata nel 1900 e che ha iniziato a partecipare ai campionati italiani dal 1901. La sua storia è fatta di alti e bassi, ma sostanzialmente ha sempre presenziato nel massimo campionato, fatta eccezione per 11 edizioni su 88 a girone unico. Nel suo palmares a livello nazionale ci sono 2 scudetti, 7 coppe Italia e 5 supercoppe. In campo internazionale una coppa delle coppe, una supercoppa UEFA ed una coppa delle Alpi.
Dal 1992 in poi la Lazio, con l’insediamento del presidente Cragnotti, la squadra, dopo un periodo piuttosto buio, è rimasta quasi stabilmente ai vertici della serie A, con tantissimi piazzamenti (mai sotto il settimo posto) e partecipazioni alle coppe europee. Ma nel 2004 il fallimento della società era ormai realtà e solo grazie all’accordo preso da Lotito, nuovo proprietario, con la agenzia delle entrate per rateizzare dei debiti col fisco, la società è potuta andare avanti.
Nonostante una certa recessione la Lazio ha continuato a restare stabilmente dietro le grandi del calcio italiano, riuscendo quasi sempre a qualificarsi in Europa, anche se solo una volta in Champions League. Nelle ultime tre stagioni hanno vinto ancora due supercoppe ed una coppa Italia. Certo, molto favoriti dal fatto che le finali si giochino sempre nel loro stadio…
La Lazio 2019/2020
Non tanti come da tradizione degli ultimi anni i movimenti di mercato estivo. La società di Lotito sta riuscendo più o meno a confermare la rosa dopo anno, con pochi accorgimenti. Gli investimenti più importanti sono stati fatti sul difensore Vavro (10,5 milioni) e Lazzari (11 milioni) dalla Spal. Gli altri due nuovi arrivi sono stati Jony (2 milioni) dal Malaga e Adekanje, svincolato. Hanno invece salutato la squadra Wallace, Basta, Badelj, Romulo e Murgia.
Portieri e Difesa: La Lazio di Simone Inzaghi si schiera prevalentemente con la difesa a tre. Tra i pali l’albanese Strakosha, cresciuto molto in questi anni e titolare inamovibile Dietro di lui il belga Proto ed il giovane Guerrieri.
Nella linea difensiva il centrale è Acerbi, ormai uno dei leader di questa squadra. Ai suoi lati l’esperto romeno Radu, alla dodicesima stagione in maglia biancoceleste, ed il giovane brasiliano Luiz Felipe. Le alternative sono lo slovacco Vavro, l’angolano Bastos e lo spagnolo Patric. Certo non di primissima qualità. Diciamo pure non da vertice.
Centrocampo: sulle fasce, con compiti di spinta e contenimento agiscono lo sgusciante Lazzari a destra e l’altra bandiera, il bosniaco Lulic, a sinistra. In mezzo il regista brasiliano Lucas Leiva e dueincursori / trequartisti: lo spagnolo Luis Alberto (3 gol e 12 assist, record in campionato) ed il serbo Milinkovic-Savic (3 gol e 5 assist). Reparto veramente forte, dotato di tecnica, corsa, forza ed esperienza. Anche qui le alternative non sono all’altezza dei titolari: sulle fasce a destra il montenegrino Marusic, a sinistra il belga Lukaku (infortunato da inizio stagione) e lo spagnolo Jony. In mediana c’è sempre l’esperto Parolo (34 anni), il kosovaro Berisha e Cataldi.
Attacco: il potenziale realizzativo della Lazio è ormai da anni monopolizzato dal bomber Immobile, che quest’anno sembra avviato a stracciare ogni record. Fin qui 20 reti (23 con le coppe) e 5 assist in 18 partite. Insieme a lui quest’anno il titolare è il nostro ex argentino Correa. Già 6 gol e 3 assist in questa serie A. La prima alternativa è l’equadoriano Caicedo, autore di 4 reti e 4 assist in stagione. Viene utilizzato soprattutto nelle coppe. Poi c’è il giovanissimo olandese Adekanje, anche lui schierato pochissime volte in partite di secondo piano.
In definitiva si può affermare che la Lazio è una squadra da primi 4/5 posti se si considera la squadra titolare. Qualcosa meno se consideriamo invece la rosa nella sua totalità. Non a caso è una squadra che in Europa League delude anno dopo anno perché in quella competizione il bravissimo Inzaghi impiega spesso e volentieri molte riserve. Contro la Sampdoria mancheranno comunque due giocatori “cardine” di questa squadra, cioè Lulic e Correa. Certo non abbastanza per poter dire che la Lazio non sia stra-favorita in questa partita, visto che la differenza di valori resta ampia.