Nasce a Cali, in Colombia, l’1 aprile 1991, cioè nei mesi in cui la Sampdoria è impegnata nell’ultimo sprint per vincere lo scudetto. È una punta centrale dal fisico massiccio, caratteristica che gli permette di reggere anche da solo il peso dell’attacco contro le difese avversarie. Dispone di un tiro potente e preciso, ed è inoltre abile nel gioco aereo e nell’uno contro uno
Cresce calcisticamente nell’America de Calì, squadra con cui poi esordisce nei professionisti vincendo subito il campionato “clausura”. In quattro stagioni (2008-2011), arriva a 71 presenze e 13 reti. Si accorge di lui la società argentina dell’Estudiantes La Plata che lo acquista e lo schiera per due stagioni. Arriva a numeri molto importanti considerando la giovane età: 46 presenze e 22 gol.
Nell’Estate 2013 lo acquista il Napoli, che però, vista l’enorme concorrenza, non lo considera mai un titolare e lo fa partire spesso dalla panchina. Ciò non gli impedisce di “timbrare” per 15 volte in 53 partite (la maggior parte da subentrato) e mostrare grandi qualità. In Campania vince coppa Italia e supercoppa. Viene così ceduto in prestito per due anni consecutivi all’Udinese (2015-2017), dove trova continuità, ma non esplode a livello di gol: 19 complessivi in 65 partite ufficiali.
Stagione 2017/18
Nell’agosto 2017 si trasferisce alla Sampdoria, in prestito con obbligo di riscatto, per una cifra superiore ai 20 milioni di euro. Un affare concluso proprio nelle ultime ore di mercato creando grande entusiasmo nella tifoseria.
Debutta con la maglia blucerchiata il successivo 17 settembre contro il Torino (2-2), andando in rete dopo soli 16 secondi. Un record.
Realizza poi varie reti decisive, a partire dalla vittoria casalinghe contro il Milan (2-0).
Vittoria a Marassi contro l’Atalanta (3-1).
Il gol del 3-1 contro il Chievo (finale 4-1) a Genova.
Nella clamorosa vittoria per 3-2 con la Juventus al “Ferraris”.
All’80° minuto nel colpaccio a Roma (0-1).
Con l’Udinese (2-1) a Marassi, una rete davvero incredibile e un pò fortuita.
Con l’Atalanta (vittoria 1-2) anche a Bergamo:
E l’ultimo sigillo col Bologna (1-0), realizzato nel finale di partita.
La Samp, grazie anche a lui e alla vena dell’eterno Quagliarella, staziona nella parte alta della classifica per quasi tutto il girone di andata; tuttavia la squadra cala nel tempo e termina la stagione al decimo posto, con 54 punti. Il simpaticissimo Duvan chiude con 11 gol, 4 assist e 1 solo cartellino giallo in 32 partite disputate (25 partendo da titolare).
Voto 6,5: a tratti una forza della natura. Segna undici gol senza rigori, quasi tutti decisivi. Peccato che si sia preso delle pause, ma finché non ha avuto problemini fisici è stato spesso devastante, Il centro boa che mancava da tempo. Invece non ci aspettavamo degli scatti sul lungo a dribblare. Ma ogni tanto faceva pure quelli ed è stato sorprendente!
Rendimento numerico nella Sampdoria
Nel luglio del 2018 si trasferisce all’Atalanta, in prestito biennale per 12 milioni di euro, con diritto di riscatto per ulteriori 14 milioni. Ed è a Bergamo, nella straordinaria squadra allenata da Gasperini, che Duvan esplode definitivamente. Fin qui ha segnato, nonostante alcuni infortuni, 48 reti e 19 assist in 84 partite, senza tirare calci di rigore. E la “Dea” chiude rispettivamente al quarto e terzo posto in campionato, qualificandosi alla Champions League, dove al primo tentativo arriva ai quarti di finale. Senza dimenticare la finale di coppa Italia, persa a Roma contro la Lazio.
In nazionale colombiana 16 presenze e 3 reti, più altre 5 e 1 gol in quella “under 20”.
fonti: ManicomioBlucerchiato, Wikipedia e Transfermarkt.
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