Coppa Italia 2023/24: Salernitana-Sampdoria 4-0

Salerno, 31/10/2023 ore 18 – Coppa Italia, 2° turno

Salernitana-Sampdoria  4-0
28′ Ikwuemesi, 47′ Tchaouna; 67′ Tchaouna, 87′ Borges Cabral

Salernitana (4-3-2-1): Costil; Bronn, Gyomber, Pirola (32′ s.t. Mazzocchi), Bradaric; Legowski, Bohinen, Maggiore (37′ s.t. Martegani); Tchaouna (32′ s.t. Kastanos), Bothein (19′ s.t. Jovane Cabral); Ikwuemesi (19′ s.t. Simy). A disposizione: Fiorillo, Ochoa, Sambia, Coulibaly, Stewart, Sfait, Lovato, Candreva. Allenatore: Inzaghi.

Sampdoria (4-3-2-1): Ravaglia; Depaoli (36′ s.t. Conti), Ghilardi (36′ s.t. Buyla), Gonzaléz, Giordano; Girelli, Ricci, Panada (36′ s.t. Kasami); La Gumina (20′ s.t. Delle Monache), Askildsen; De Luca. A disposizione: Stankovic, Tantalocchi, Vieira, Esposito, Verre, Borini, Yepes, Langella. Allenatore: Pirlo.

  • Arbitro: Manganiello di Pinerolo Assistenti: Del Giovane di Albano Laziale e Massara di Reggio Calabria. Quarto ufficiale: Di Marco di Ciampino. VAR: Maggioni di Lecco. AVAR: Paganessi di Bergamo.
  • Ammoniti al 44′ p.t. Giordano, all’8′ s.t. Depaoli, al 24′ s.t. Ghilardi per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 0′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.

A Salerno finisce esattamente come un anno fa, dove molti di noi capirono che tipo di stagione sarebbe poi stata la scorsa, anche se ancora non avremmo potuto immaginare quante altre umiliazioni ci sarebbero toccate. Contesto diverso, partita simile. Senza voglia, senza palle, raccapriccianti. Quella volta coi titolari e in serie A, questa volta in coppa di Martedì, con le riserve. Ma contro altrettante riserve della Salernitana.

Diverso però lo spirito delle due squadre. I padroni di casa, stimolati dall’arrivo di Inzaghi, ci tengono a fare bella figura. I blucerchiati di Pirlo, completamente demoralizzati già in partenza e scesi evidentemente in campo per onor di firma, si fanno da subito prendere a pallate dagli sconosciuti africani, praticamente esordienti, o quasi, in Italia. Ovviamente subito fenomeni contro l’armata Brancaleone da noi sostenuta.

Servono 28′ ai padroni di casa per sfondare il “bunker”, si scherza ovviamente, doriano. Azione quasi fotocopia di quella di Bolzano. Palla al centravanti Ikwamesi, che partendo spalle alla porta, con Gonzalez Molino dietro, si gira comodamente, facendo secco un immobile Ravaglia, tagliato comunque fuori dalla deviazione dell’altrettanto marmoreo difensore uruguayano. Seguono ben tre occasioni fallite da Botheim.

Poi entra in scena l’altro ragazzotto africano Tchouna. Prima tira da destra impegnando Ravaglia, poi taglia verso sinistra, seguito vanamente da un inconsistente Giordano, e trafigge il nostro portiere, anhe qui piuttosto mal piazzato, con un gran sinistro sul primo palo. Il primo tempo si chiude con questo raddoppio mortifero in pieno recupero, scatenato peraltro da una ennesima palla persa da quelli in maglia blucerchiata. Ricci nello specifico.

Nella ripresa nessun cambio in partenza. La Salernitana rallenta, ma la Samp non va oltre due colpi di testa sbilenchi di Ghilardi e Girelli, da buona posizione, ma senza alcuna convinzione. Quella che invece ha Tchouna quando si invola dalla sua trequarti, fino al limte dell’area opposta, scaricando un altro tiro secco e imprendibile per il povero Ravaglia che sembra un omino del Subbuteo, senza un umano che lo manovri.

Il quarto gol arriva a pochi minuti dalla fine, quando il neo entrato Borges Cabral supera ancora il nostro fenomeno tra i pali, con una “caramella” nemmeno troppo angolata, su passaggio di Nwankwo. Lo stesso nigeriano fallisce poco dopo il gol del 5-0. Ma sarebbe stato troppo. Anzi in realtà no.

Finisce con la squadra che va a salutare i tifosi doriani accorsi numerosi persino laggiù e perculati nuovamente da una squadra senza nè capo nè coda. Oggi anche senza dignità. E giustamente vengono insultati e respinti. Dall’Alto Adige alla Campania è sempre la Perdoria. Una società il cui silenzio è sempre più assordante, continua a insistere con Pirlo, che pare veramente non avere alcun margine di recupero con questo gruppo.

Noi tifosi sempre più sfiniti continuiamo a seguire questi colori con fede immutata in un tunnel dove la luce sembra sempre lontanissima. Ma moralmente è davvero dura, soprattutto in assenza di qualcuno che ci dimostri di essere sul pezzo, che sia arrabbiato quanto noi, che stia preparando una strategia per tornare a splendere, una riscossa per recuperare anni di frustrazione accumulata per esser stati la barzelletta del calcio italiano.

Pagelle:

Ravaglia 4. Un paio di interventi non difficili, ma in cui si fa trovare presente, a fronte di tre tiri in cui non accenna neppure l’intervento e un quarto in cui ci prova, ma con lo slancio di un lottatore di Sumo.

Depaoli 5. Non concentrato e determinato come al solito, prova qualche sortita soprattutto nel secondo tempo, senza creare particolari problemi agli avversari. Conti SV.

Ghilardi 5. Parte con una buona chiusura, poi viene travolto dalla continua spinta dei granata. Buyala SV.

Gonzalez Molino 4,5. Come a Bolzano lascia girare un centravanti da oltre 90 Kg in area di rigore verso l’interno. Azzecca qualche chiusura, ma è lento a chiudere anche sul terzo gol.

Giordano 5. L’impegno non manca, ma la qualità complessiva risulta assai modesta. Non gioca tranquillo e si vede.

Girelli 5. Uno dei pochi che suda veramente la maglia, ma anche per lui, se si eccettua qualche cross basso, c’è poco di buono da segnalare.

Ricci 4. Svogliato e con poca gamba. Sbaglia vari palloni perdendone di sanguinosi. Sembra un ex. Come professionista veramente “no comment”.

Panada 4. Praticamente non pervenuto. Siamo riusciti a prendere l’unico ex Atalanta “senza coglioni”. Kasami SV.

Askildsen 4. Se non lo avessi visto giocare qualche partita decente in passato, direi completamente inadatto al calcio profesionistico. Moscio come il più scazzato della partitella tra amici il Martedì sera. Quello che chiami per sostituire chi ha dato buca.

La Gumina 4. Arrivato a Genova tre anni fa si distingueva perlomeno per un piglio abbastanza battagliero. Sembrava il classico attaccante di confusione. Ricordate Nappi? Al momento, oltre che scadente, non ha neppure un minimo di verve. Delle Monache 5. Ci prova un minimo, ma non trova nessuna giocata di quelle ubriacanti che aveva mostrato a Pescara. Oggi, come nelle precedenti apparizioni.

De Luca 4. Sempre in ritardo, sempre in difficoltà anche solo a controllare un pallone, nessuna grinta nel difendere quel cazzo di pallone. Mettetelo otto ore a guardarsi i filmati di Bazzani del 2002/03, quando aveva ancora gli occhi della tigre.


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Partita precedente:

Serie B 2023/24: Sudtirol-Sampdoria 3-1

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