Le parole di D’Aversa alla vigilia:
Genova, Giovedì 16 Dicembre ore 21.00 – Coppa Italia, 4° turno
Sampdoria-Torino 2-1
16′ Quagliarella (r), 54′ Mandragora (r), 60′ Verre (assist Ciervo)
Torino (3-4-2-1): Berisha; Izzo, Rincon, Buongiorno (st 25′ Rodriguez); Aina (st 35′ Kone), Baselli, Mandragora (st 35′ Praet), Ansaldi; Linetty (st 17′ Warming), Brekalo (st 25′ Pjaca); Zaza. A disp. Milinkovic-Savic, Gemello, Zima, Vojvoda, Singo, Lukic, Sanabria. All. Juric.
Sampdoria (4-4-2): Falcone, Dragusin, Ferrari, Chabot (st 25′ Colley), Murru; Depaoli, Askildsen, Thorsby (st 1′ Adrien Silva), Ciervo (st 25′ Candreva); Verre (st 36′ Gabbiadini), Quagliarella (st 26′ Caputo). A disp.: Audero, Ravaglia, Augello, Perruchet, Yoshida, Bereszynski, Yepes, Trimboli. All. D’Aversa.
- Arbitro: Piccinini di Forlì (ass. Yoshikawa e Laudato; IV uomo Prontera; Var Mazzoleni; Avar Tegoni)
- Ammoniti: st 6′ Chabot (S); st 13′ Buongiorno (T); st 19′ Ciervo (S); st 24′ Murru (S); st 43′ Askildsen (S); st 45+3′ Adrien Silva (S)
Sampdoria qualificata agli ottavi di finale.
La Samp si qualifica agli ottavi di coppa Italia piegando il Torino in una partita affrontata da entrambe le squadre con tante seconde linee, ma ben giocata soprattutto dai blucerchiati, alla fine meritevoli della vittoria che spedisce la squadra di D’Aversa alla sfida di Gennaio in casa di un’altra torinese, la Juventus. Un successo che fa morale, dopo lo splendido successo nel derby e riabilita alcuni giocatori che stavano trovando poco spazio.
Abbastanza equilibrato il primo tempo della sfida di un Marassi per pochi intimi: poco più di tremila gli spettatori per questo Sedicesimo di Coppa Italia. È pregevole il primo quarto d’ora dei blucerchiati, nei quali si rivedono diversi calciatori che finora in campionato hanno avuto poco spazio. Falcone viene subito impegnato da un tiro – cross di Aina al 9′, ma si fa trovare pronto alla respinta.
Molto più pericolosa la Samp all’11’. Gran giocata di Verre, assist per Quagliarella, ma il capitano tenta un pallonetto che non scavalca per poco Berisha. E’ il preludio al gol. A spostare l’ago della bilancia è un calcio di rigore, guadagnato astutamente da Depaoli, realizzato al 16′ dall’ex Quagliarella. Poi al 18′ ci prova Askildsen, con un tiro fuori dal limte. Nella seconda parte del primo tempo il Toro comincia a provarci con convinzione.
Arrivano alcune occasioni per pareggiare: al 27′ Askildsen chiude su Brekalo, poi ancora l’attaccante al 34′ calcia alto da buona posizione, infine con Zaza (36′), che approfitta di un errore di Dragusin, e prova un tiro sul quale Falcone si distende alla sua sinistra e firma un intervento decisivo. Nella ripresa subito in campo Silva per Thorsby. Falcone al 46′ respinge una punizione di Mandragora e al 49′ Ciervo calcia a fuori, smarcato addirittura col tacco da un Verre in serata di grazia.
Al 54′ arriva il secondo calcio di rigore dell’incontro. Chabot interviene duro su Linetty, in presa diretta l’arbitro Piccinini dice no e nega il tiro dal dischetto. A richiamarlo ci pensa il Var Mazzoleni: il direttore di gara ritorna sui suoi passi e assegna la massima punizione, anche se risparmia a Chabot (già ammonito) il secondo giallo. Dagli undici metri Mandragora calcia di rabbia e fa uno a uno.
La Samp però rimette una ruota davanti: al 60′ il diciannovenne Ciervo, alla prima da titolare, salta con estrema facilità Aina sulla sinistra, mette un gran pallone basso al centro, dove Verre calcia al volo battendo l’incolpevole Berisha. Azione veramente meravigliosa. La partita un po’ si incattivisce, e non accade più nulla di tecnicamente rilevante. Il Toro non si arrende, combatte ma non trova lo spunto per rimetterla in carreggiata.
Le speranze dei granata si spengono su una conclusione al novantesimo di Baselli fuori bersaglio dal limite. I pochi e infreddoliti tifosi presenti possono festeggiare nuovamente (quarta vittoria nelle ultime sei partite) e D’Aversa respira ulteriormente, avendo vinto la partita risparmiando i grossi calibri in vista dell’importante sfida di Domenica contro il Venezia, ancora al “Ferraris”. E’ piaciuto lo spirito da battaglia di tutti.
Le pagelle
Falcone 6,5. Una parata importante su Zaza nel primo tempo, poi alcune buone uscite e tutto sommato preciso coi piedi. Sul rigore non riesce a intercettare il potente tiro di Mandragora.
Dragusin 6-. Due errori gravi nel primo tempo e una gran chiusura su Baselli nel secondo. L’impressione è che sia potenzialmente uno forte e caratterialmente già molto avanti per l’età che ha. Fisicamente molto forte.
Ferrari 7 Un errorino in occasione del tiro di Zaza, per il resto anticipa per tutta la partita gli avversari rilanciando la squadra con precisione.
Chabot 5,5. Alcune buone chiusure e tanti palloni spazzati via senza complimenti. Però quando puntato va spesso in difficoltà. Sul rigore è ingenuo. Colley 6. Nessun problema nella parte finale della partita.
Murru 6. Partita onesta, con qualche palla sbagliata, ma anche tenacia nel contrastare e recuperare.
Depaoli 6,5. Davanti non si vede tantissimo, ma procura il rigore con astuzia e lotta per tutta la partita operando anche qualche chiusura difensiva.
Thorsby 6. Normle amministrazione. Perruchet Silva 6+ Solita qualità a centrocampo, prende in mano la regia distribuendo palloni con maestria.
Askildsen 6,5. Grintoso come non mai, ma anche qualitativo e più rapido del solito. Da segnalare un fallo su Rincon e successivo faccia a faccia col colombiano.
Ciervo 6+ Sfrutta discretamente la sua occasione alternando cose buone e altre molto meno. Nella ripresa prima inventa il pregevole assist per Verre, poi vanifica un contropiede molto favorevole. incartandosi in zona gol. Comunque buone doti di rapidità e tecnica. Candreva 6 Entra nella parte finale e porta esperienza alla squadra, anche nel far girare palla.
Verre 7,5 Primo tempo sufficiente, ma secondo eccelso. Oltre al gol, bello e non semplice, sforna una serie impressionante di assist e giocate da lustrarsi gli occhi. Gabbiadini 6. Non combina nulla di importante in una fase in cui la partita era diventata molto spezzettata.
Quagliarella 6+. Rigore calciato bene e un tentativo in pallonetto andato a vuoto. Qualche buon dialogo coi compagni, ma anche un pò troppe situazioni in cui viene anticipato, o non riesce a tenere palla. Caputo 6 Spezzone assolutamente sufficiente anche per lui.
Le parole nel post partita:
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Partita successiva:
Sampdoria-Venezia