Coppa Italia 2020/21: Sampdoria-Genoa 1-3

Genoa: cosa è cambiato rispetto al 2019/20

In Estate la solita porta girevole per la società di Preziosi, a partire dall’allenatore, che da Agosto è l’ex Cagliari Maran. Gli arrivi principali sono stati Bani dal Bologna, Czyborra e Melegoni dall’Atalanta, Zappacosta dal Chelsea, Badelji dalla Lazio, Zajc dal Fenerbache, Pellegrini e Pjaca dalla Juventus, Shomurodov dal Rostov, e Scamacca dal Sassuolo. Le partenze invece sono state quelle di Barreca, Romero, Soumaoro, Ankersen, Jagiello, Pajac, Romulo, Falque, Favilli, Sanabria e Pinamonti. 

La rosa giocatori 2020/21

Portiere e Difesa: in porta c’è ancora Perin, alla sua settima stagione da titolare. Il vice è l’esperto Marchetti (37 anni), poi Paleari e il ceco Dzuma.

Nella difesa schierata a tre, i centrali fin qui più utilizzati sono stati Biraschi e il colombiano Zapata, ma ci sono anche il veterano e capitano Criscito (10 gol su rigore nel 2019/20), Bani, Goldaniga Masiello. Difficile ad oggi stabilire una vera gerarchia tra titolari e riserve. Come esterni / terzini troviamo a destra Zappacosta Ghiglione, sorpresa della scorsa stagione e autore già di 2 assist in questo inizio. A sinistra Pellegrini e il tedesco Czyborra.

Centrocampo: oltre all’intoccabile danese Schone (3 gol e 3 assist nella scorsa stagione, ma fin qui infortunato), per il resto è la solita girandola senza punti fermi. Il perno centrale nei tre è stato per ora il rumeno Badelji, ai lati come mezz’ali si alternano il danese Lerager, il serbo Radovanovic, il croato Zajc (che in un altro schema sarebbe un trequartista), Sturaro (inizialmente inutilizzato per infortunio) e il giovanissimo Rovella (18 anni) in crescita nelle gerarchie. Ci sono poi l’esperto svizzero Behrami, presente da Gennaio in poi, Cassata e l’ex atalantino Melegoni

Trequarti / Attacco: l’attacco è sempre trascinato dall’inossidabile macedone Pandev (fin qui 1 gol e 1 assist, ma ben 9 reti e 3 assist nel 2019/20), che nelle ultime partite è stato affiancato perlopiù da Scamacca, decollato dopo la doppietta in coppa e poi a segno due volte in campionato. Le alternative più “agili” Parigini e il croato Pjaca (due gol), quelle “pesanti”, l’uzbeko Shomurodov e il parzialmente rigenerato Destro, andato a segno alla prima giornata, ma poi tornato nelle retrovie.

Una rosa dunque lunghissima e con diverse incognite e squadra titolare ancora in fase di definizione.

Risultati stagione 2020/21

Dopo una bella vittoria contro il neopromosso Crotone, la squadra, colpita pesantemente dal COVID, è stata umiliata dal Napoli (6-0). Poi sono seguiti un pareggio per 0-0 a Verona e uno 0-2, senza storia, con l’Inter. In coppa, con molte riserve in campo, un 2-1 al Catanzaro con doppietta di Scammaca. Dopo il pareggio nel derby sono arrivate tre sconfitte di fila: Torino e Roma in casa e Udinee in trasferta. Una squadra quindi ancora difficile da inquadrare, anche se il livello sembra circa quello della stagione passata. Salvezza o poco più.

Genova, Giovedì 26 Novembre 2020 – coppa Italia, 4° turno
Sampdoria-Genoa 1-3
18′ Verre, 60′ Scamacca, 66′ Lerager, 73′ Scamacca

SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli (86′ Candreva), Augello; Leris (73′ Damsgaard), Adrien Silva (77′ Ekdal), Thorsby, Jankto; Verre; La Gumina (86′ Gabbiadini). A disposizione: Letica, Ravaglia, Rocha, Ramirez, Askildsen, Regini, Ferrari, Candreva, Prelec. Allenatore: Ranieri.

GENOA (3-5-2): Marchetti; Goldaniga, Zapata, Bani (78′ Masiello); Ghiglione, Sturaro (65′ Lerager), Rovella (46′ Badelj), Zajc (46′ Melegoni), Pellegrini; Shomurodov (85′ Pjaca), Scamacca. A disposizione: Paleari, Zima, Pandev, Radovanovic, Destro, Parigini. Allenatore: Maran.

  • ARBITRO: Fourneau di Roma 1. Assistenti: Valeriani di Ravenna e Cecconi di Empoli. Quarto uomo: Calvarese di Teramo.
  • AMMONITI: Zapata, Adrien Silva, Yoshida, Sturaro, Leris, Pellegrini, Ghiglione.

Cronaca e commento

Cambia la competizione, ma la Samp non si smentisce, riuscendo a perdere nuovamente da situazione di vantaggio contro un Genoa parso nullo per sessanta minuto. I blucerchiati hanno giocato un ottimo primo tempo, giocato a senso unico (cinque occasioni a una), e stavano controllando senza patemi un Genoa inoffensivo, fino al contropiede genoano su cui i nostri si sono fatti uccellare in maniera ridicola, addirittura due contro due.

Poi altre due reti in pochi minuti e la mazzata morale è stata devastante. Forse prima che sui giocatori su Ranieri, incapace di fare cambi nei tempi giusti (ha fatto entrare Candreva e Gabbiadini solo all’84’) e in confusione totale come già col Bologna. Una sconfitta che psicologicamente vale tantissimo perché episodica in una serata che sembrava veramente liscia. Un derby che per lo squilibrio visto fino al pareggio, non sembrava nemmeno tale.

La Samp parte bene fin da subito e vicina al gol già al 6′ con La Gumina, che imbeccato da Verre calcia forte in corsa. Marchetti devia sulla traversa. Al 13′ ancora il portiere di riserva protagonista di un bell’intervento sul tiro teso e potente di Silva dopo una prepotente azione di Thorsby sulla destra. La Gumina ancora vicino alla rete al 16′, con un diagonale fuori di poco su assist del solito Verre.

Ci pensa il trequartista romano a rompere gli equilibri al 19′. Ruba palla sulla trequarti, avanza di qualche passo e scarica un gran destro che sbatte sotto l’incrocio dei pali e porta in vantaggio con grande merito i blucerchiati.

Sembra l’avvio ad una bella passerella dei ragazzi di Ranieri, che per tutto il resto del primo tempo giocano bene e concedono solo un colpo di testa (fuori) a Scamacca su calcio d’angolo, ma vanno anche vicini al raddoppio con La Gumina di testa, su cross di Jankto.

Nella ripresa è sempre la Samp che tiene in mano il pallino del gioco pur senza riuscire a rendersi pericolosa. Si inizia a intravedere un calo fisico di alcuni, ma i cambi non sembrano pronti. All’improvviso su un pallone perso da Leris quasi sulla linea di fondo del Genoa, si innesca un contropiede, che come detto si concretizza in un ridicolo sue contro due, Yoshida e Tonelli contro Shomoudorov e Scamacca. L’uzbeko “brucia” il giapponese, Tonelli prova giustamente a chiuderlo quando ormai è davanti ad Audero, ma l’attaccante con intelligenza serve il compagno a porta vuota. Pareggio alla prima vera azione genoana.

Si riprende con la Samp nervosa per la beffa e non più serena come prima. Di cambi per Ranieri manco a parlarne, nonostante la buona scelta in panchina. Non passa molto che su un cross prevedibile di Pellegrini, Scamacca sovrasta un timido Augello e costringe Audero alla respinta sui piedi di Lerager, che come nel derby di ritorno del campionato scorso va a segno da due passi. Sostituzioni per provare a dare una scossa? Nulla!

Si supera il 70′ coi rossoblù che ormai giocano e chiudono gli spazi con ritrovata vena e i blucerchiati in depressione andante, visto l’ennesimo sorpasso. Così Scamacca va ancora a bersaglio al 73′ con un grandissimo gol da fuori area, su un altro contropiede partito dopo una brutta palla persa da Silva a centrocampo. Complimenti comunque al centravanti che si sta confermando un bel giocatore.

Solo a questo punto Ranieri decide che puàò entrare Damsgaard per Leris. Pochino e tardivo. Ormai gli spazi sono chiusi e i giocatori troppo stanchi. Il Genoa va vicino al quarto gol col solito Scamacca, che di testa ancora su cross di Pellegrini mette tra le braccia di Audero. All’83’ arrivano finalmente i cambi che avrebbero dovuto arrivare venti minuti prima. Negli ultimi minuti i doriani ci provano in tutti i modi rendendosi pericolosi con Gabbiadini (due volte), Damsgaard e Yoshida di testa. Ma la partita è andata da un pezzo.

Come detto una batosta pesantissima per una squadra che ancora una volta si scopre bella per un bel periodo e poi improvvisamente fragile e capace di farsi mettere sotto (a volte nel gioco, oggi negli episodi) da chiunque. Oggi a fine primo tempo eravamo tutti a complimentarci coi ragazzi e a dire che questo Genoa era la squadra peggiore vista quest’anno. Beh è finita con una loro vittoria netta e indiscutibile.

Il calcio è fatto di episodi, ma anche di scelte. Magari l’avresti persa comunque, ma dopo il pareggio avresti dovuto cambiare almeno due / tre giocatori e ridare smalto alla squadra, invece ti sei fatto travolgere dagli eventi (da 1-0 a 1-3 in dodici minuti) senza essere capace di mettere un freno, o anche solo spezzettare un attimo il gioco e riorganizzarsi. La delusione è tanta perché questa rosa merita più di quello che stiamo vedendo in queste ultime settimane.

Le pagelle

Audero 6. Incassa tre gol, ma questa volta non ha colpe. Anzi sul secondo aveva fatto anche una prima bella parata. Non commette errori in disimpegno.

Bereszynski 6. Buon primo tempo e inizio secondo. Poi soffre particolarmente Pellegrini, che comunque crossa sempre dalla trequarti e lì poco può farci.

Yoshida 5,5. Maluccio, come tutta la squadra nell’occasione del pareggio genoano, quando non riesce a tenere in velocità l’uzbeco, che pure non sembra Bolt. Poi perde un pallone banale su un rilancio. Nel finale cerca gloria in avanti con poca fortuna.

Tonelli 5,5. Bel primo tempo, dove tronca qualunque velleità dei genoani. Nella ripresa viene travolto dagli eventi e in occasione del terzo gol, lascia troppo spazio a Scamacca che mira e la mette facilmente in porta calciando quasi da fermo. Candreva 6. Entra troppo tardi e mette una serie di palloni al centro alti e bassi che non portano grande fortuna.

Augello 5. Irriconoscibile dopo la disfatta  di Cagliari, a sosta nazionali e l’assenza col Bologna- Non si vede quasi mai in azione offensiva e quando lo fa non eccelle come di consueto nei cross. In fase difensiva pure sbaglia molto nel secondo tempo, compresi alcuni disimpegni. Non riesce ad arginare Scamacca in occasione del secondo gol.

Leris 5,5. Primo tempo con cose buone e meno buone, ma comunque del tutto sufficiente. Nella ripresa condiziona la sua prestazione perdendo un banale pallone che innesca il contropiede del pareggio. Damsgaard 6. Anche il suo ingresso arriva sull’1-3 e per quanto si impegni e crei un bel tiro e un cross per Yoshida, non riesce a svoltare la partita col Genoa ormai arroccato in area.

Thorsby 7-. Altra prestazione di elevato spessore con una serie impressionante di recuperi nel primo tempo, ma anche di assistenze precisi. E’ sempre nel posto giusto al momento giusto. Anche nella ripresa è uno dei pochi a non calare sotto la sufficienza.

Perruchet Silva 6,5. Anche per lui una bella partita in mezzo al campo, dove insieme al norvegese ha dato un bello spettacolo nel primo tempo. Nella ripresa parte pure bene, ma poi si inceppa su un pallone a centrocampo da cui si innesca l’azione del terzo gol. Ekdal 6. Entra ormai a giochi fatti e non può essere certo lui il cambio che svolta la partita sull’1-3 a un quarto d’ora dalla fine.

Jankto 6. Bel primo tempo, tra cross e recuperi, poi pur senza demeritare non combina più nulla di importante nella ripresa, anche perché oggi Augello sembra Regini e non lo supporta quasi mai.

Verre 7+. Altra grande prestazione del trequartista ex Hellas, che segna un gol meraviglioso e nel primo tempo, ma in parte anche nel secondo (dove però era visibilmente stanco dopo non molto), risulta sempre nel cuore del gioco offensivo innescando varie volte La Gumina e nel finale Gabbiadini. Lotta e recupera divesri palloni anche a centrocampo. Si spera che finalmente Ranieri lo metta davanti a Ramirez nelle gerarchie. Cos’altro deve dimostrare?

La Gumina 6-. Doppia faccia anche nella sua prestazione: prima frazione da 6,5, seconda da 5,5. Si intende molto bene con Verre finchè la Samp resta in partita. Gabbiadini 6. Entra bene rendendosi pericoloso un paio di volte. Ma dieci minuti, sono davvero troppo pochi.  

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