Coppa Italia 2000/01: Sampdoria-Crotone 2-1

Genova, 17 agosto 2000 – Coppa Italia, 2° giornata Girone 1
Sampdoria-Crotone 2-1

13′ Jovicic (assist Dionigi), 38′ Pagliarini, 67′ Jovicic (assist Dionigi)

SAMPDORIA (4-4-2): Sereni, Polonia, Grandoni, Manighetti, M. Conte (82′ Stendardo.), Vasari (56′ Flachi), Vergassola, Marcolin, Casale, (75′ Esposito), Dionigi, Jovicic. Allenatore Cagni.

CROTONE (4-4-2): Sassanelli, Pecorari, Aronica (52′ Trinchera), Porchia, Ametrano, Lo Gatto, Superbi (71′ Erra), Giampà, Biagioni (64′ Sarli), Pagliarin, De Florio. Allenatore: Cuccureddu.

  • Arbitro: Nucini di Bergamo
  • Ammoniti: Pagliarini, Dionigi, Flachi
  • Spettatori: 8.500 circa.

Jovicic di nuovo superstar illumina la notte di Marassi

Prima vittoria stagionale a Marassi, prima doppietta blucerchiata per Jovicic, primi cori d’approvazione per Cagni. La Sampdoria va e con una fatica maggiore rispetto a quanto meriterebbe il gioco conquista la seconda vittoria in Coppa Italia. Ha grande voglia di mettersi in mostra, la squadra blucerchiata, e il suo inizio è scoppiettante. Nei primi venti minuti va in vantaggio con Jovicic (13′) e potrebbe segnare altre quattro volte.

E’ un monologo asfissiante, basato su una manovra abbastanza ariosa e quasi sempre in verticale, e il Crotone fatica a difendersi. Non riesce però la squadra di Cagni a chiudere la partita e questo alla lunga rappresenta una brutta zavorra sulla sua prestazione. Già al 3′ i blucerchiati potrebbero ritrovarsi avanti nel punteggio, ma l’arbitro Nucini, inspiegabilmente, annulla il gol di Jovicic.

Il serbo è puntuale nel raccogliere il cross da sinistra di Manighetti, si strattona con il suo marcatore Pecorari, ma l’impressione è che sia lui a subire la carica più vistosa. Il direttore di gara non è d’accordo e annulla la rete. Altro colpo della malasorte al 10′: non può arrivare Sassanelli sulla conclusione di Marcolin, ma il tiro si stampa sul palo. Il meritato vantaggio arriva al 13′ e il merito è principalmente di Casale (calibrato cross da sinistra), anche se l’assist aereo è di Dionigi e la zampata risolutiva di Jovicic, con facile tocco a porta vuota.

A questo punto la Sampdoria dovrebbe insistere e lo fa, solo che pecca d’imprecisione in zona gol, facendo arrabbiare Cagni. E’ il 16′ quando Casale (ancora lui) fugge a sinistra e mette in mezzo : basterebbe calibrare il tocco, ma Jovicic, a due passi dal portiere, appoggia incredibilmente alto. Raddoppio rimandato? No, perché l’arbitro Nucini annulla un altro gol, questa volta a Dionigi.

L’attaccante è smarcato dal solito Casale, colpisce bene di testa, ma è in fuorigioco. Complice anche il caldo e la preparazione non ancora ottimale, la fiammata della Sampdoria si esaurisce qui. E’ sufficiente a garantirle il vantaggio, ma non a chiudere a doppia mandata la partita. Così, dopo che al 35′ i blucerchiati sfiorano ancora il raddoppio con un diagonale di Polonia a lato di un soffio, al 37′, beffarda, arriva la mazzata.

E’ la prima volta che il Crotone si affaccia dalle parti di Sereni e colpisce subito. Autore della conclusione vincente è Pagliarini, ex genoano, ma certo non è esente da colpe Sereni. Il portierone blucerchiato si fa trovare in ritardo, il tiro non parrebbe irresistibile, ma la palla s’infila sul primo palo. E’ un colpo gobbo, in tutti i sensi. Innanzitutto perché pone il risultato su binari di un’ingiusta parità e poi perché fa riscoprire alla Sampdoria antichi mali psicologici.

Per reagire i blucerchiati devono aspettare il secondo tempo, quando finalmente riprendono l’assedio alla porta calabrese. Cagni vuole vincere e inserisce una terza punta, Flachi, al posto di un Vasari meno concreto che a Rimini contro la Fermana. L’innesto giova alla manovra, che torna ad essere arrembante. Già al 18′ il pubblico si scalda per un sospetto contatto in area, ma l’arbitro ammonisce Dionigi per simulazione.

Al 20′ la rovesciata dello stesso Dionigi meriterebbe miglior sorte anziché una semplice parata di Sassanelli, ma un minuto dopo i tifosi possono finalmente esplodere: il cross da sinistra è di Manighetti, il pregevole ponte aereo (come in occasione del primo gol) è di Dionigi, la botta di prepotenza sotto la traversa è ancora di Jovicic. Se non fosse per il traversone di Manighetti, si potrebbe parlare di rete in fotocopia.

Di sicuro è una rete che sblocca di nuovo i padroni di casa. Ora in campo c’è anche una quarta punta, Esposito, al posto di un positivo Casale, la Sampdoria è sbilanciata, ma convincente. Al 22′ terzo gol vicino, ma Sassanelli blocca l’acrobatica rovesciata di Jovicic, mentre al 38′ il portiere calabrese deve ringraziare la traversa. In questo finale cerca la rete soprattutto Dionigi e la meriterebbe, vista la prova altamente generosa, a supporto di Jovicic e dell’intera manovra.

Il suo momento sembrerebbe arrivare al 25′ della ripresa, ma il cross di Casale è troppo lungo per la sua spaccata. Come di un soffio impreciso è il bolide di Jovicic al 43′: la palla si stampa sui tabelloni, ma qui c’è da apprezzare soprattutto lo scatto in avanti. Siamo ormai agli sgoccioli della partita e il serbo è ancora tonico. Un giocatore completamente recuperato. Per i tifosi blucerchiati davvero una grande notizia. Ma confortante è la prova di tutta la squadra. Senza esaltarsi, si può andare a casa con un pizzico di fiducia in più.

STEFANO ZAINO [archivio repubblica.it]

Dionigi crea, Jovicic colpisce I gemelli del gol fanno sognare

La strana coppia funziona. Davide Dionigi e Zoran Jovicic si stanno dimostrando uno dei punti di forza della nuova Sampdoria. Complimenti quindi a Cagni, che ha subito deciso di puntare su di loro, a dispetto degli scettici che vedevano due giocatori con caratteristiche troppo simili. La coppia dimostra già una buona intesa, giocando molto a scambiarsi le posizioni sul campo.

Finora a segnare è Jovicic, con Dionigi nei panni, per lui forse un po’ insoliti, di uomo dell’ultimo passaggio. I due gol segnati al Crotone, quasi la fotocopia uno dell’altro, sono la testimonianza più eloquente del loro feeling: intelligente torre di Dionigi e tocco sottomisura del rapace attaccante serbo. Jovicic è ormai l’idolo della tifoseria blucerchiata, ma su questo non c’erano dubbi. Lo slavo era già incitato a gran voce sul finale dello scorso anno da un pubblico in aperta polemica con il tecnico Ventura, che ne centellinava le presenze.

Il grave infortunio sembra ormai un ricordo, ma Zoran non è tipo da dimenticare. «Ora le cose vanno bene, ma non è il caso di esultare più di tanto. Dentro sono felicissimo, ma non mi va di mostrarlo troppo. Anche perché la fortuna può girare nuovamente a tuo sfavore in un attimo. Ora tutti parlate di giocatore ritrovato, ma un anno fa tanti mi davano per finito. Ma così va il calcio. Tre gol in due partite sono il massimo per un centravanti. Devo però ringraziare l’altruismo di Dionigi: le reti col Crotone sono gran parte merito suo».

E a Davide sono giunti anche i complimenti di Cagni. «Mi avevano dipinto Dionigi come un giocatore egoista, che pensava solo al gol. E forse inizialmente era così, ma lui è stato bravissimo a cambiare ed ora è uno dei più altruisti. Devo veramente complimentarmi con lui».

Al termine della gara con il Crotone, Dionigi è però parso stranamente rabbuiato, nonostante tutti i complimenti che gli piovevano addosso. «Fa piacere essere apprezzato, ma io non sono mai stato un attaccante egoista. Anche lo scorso anno ho fatto segnare numerosi gol ai miei compagni. Io sto cercando di adattarmi al gioco di Cagni, bisogna però che tutta la squadra faccia altrettanto. Va bene essere altruista, ma ora mi piacerebbe segnare qualche gol anche a me. Spero di sbloccarmi già contro l’Empoli».

Già, perché per un bomber il gol è come il pane. Ed alla prima marcatura, anche quell’ombra dal volto di Davide sparirà. Sarà la definitiva consacrazione della strana coppia, una manna dal cielo per una tifoseria, che, abituata fin troppo bene, ha adesso bisogno di nuovi dioscuri per tornare a sognare.

[archivio repubblica.it]

Classifica Girone 1 Coppa Italia – 2° giornata

Sampdoria 6, Empoli 4, Fermana 1, Crotone 0

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