Coppa Italia 1975/76: Piacenza-Sampdoria 0-2

Piacenza, 27 agosto 1975 – Coppa Italia, 1° giornata gruppo 6
Piacenza-Sampdoria 0-2
5′ Magistrelli (assist ???), 88′ Magistrelli (assist Valente)

PIACENZA: Candussi, Secondini, Manera, Righi, Zagano, Pasetti, Bonafè, Regali, Penzo (65′ Gottardo), Gambin (46′ Landini), Asnicar. Allenatore: Fabbri.

SAMPDORIA: Cacciatori, Rossinelli, Arnuzzo, Valente, Prini, Lippi, Tuttino (75′ Nicolini), Bedin, Magistrelli, Orlandi, Saltutti. Allenatore: Bersellini.

  • Arbitro: Lops.

La Samp espugna il campo del Piacenza al primo .round di Coppa Italia. Due gol di Magistrelli. uno in apertura di gara, l’altro a due minuti dal termine, suggellano il risultato. Adesso si potrebbe pensare ad una prestazione luminose da parte dei blucerchiati, invece il verdetto è bugiardo. Ancora una volta (se non fosse per i due punti in palio) il punteggio avrebbe importanza relativa in queste prime uscite stagionali. L’importante sarebbe far gioco.

E’ stato il primo successo degli uomini di Bersellini dopo i pareggi di Asti, Casale ed il passo falso all’Olimpico contro la Lazio. Dobbiamo subito dire che se la partita fosse terminata in parità nessuno si sarebbe stupito. Il Piacenza ha iniziato con il piede sull’acceleratore e per troppa ingenuità si è fatto punire dai liguri dopo appena sei minuti. A questo punto Lippi e compagni hanno tirato i remi in barca vivendo di rendita.

Una tattica pericolosa, visto che i padroni di casa non si sono dati per vinti, anzi. Così, soprattutto nella ripresa,’ il Piacenza ha bombardato la porta della Samp. Un tiro al bersaglio che non si è concretizzato soltanto per l’imprecisione delle « punte » biancorosse e per i miracolosi, decisivi, interventi di Cacciatori. A due minuti dalla fine la doccia fredda per la squadra di Giambattista Fabbri, il secondo gol a sorpresa di Magistrelli dimostratosi abile e pronto a sfruttare un invito di Valente.

Tutti felici negli spogliatoi della Samp, ma i problemi rimangono. Senza il « cervello » Salvi la squadra ha improvvisato a centrocampo dove il « quadrilatero » composto da Tuttino, Bedin, Valente, Orlandi stenta a « pulire » la manovra. – Logica dunque la frattura con le «punte» Saltutti e Magistrelli. Quest’ultimo comunque va elogiato per l’impegno con cui si è battuto e per la generosità dimostrata su ogni pallone.

Sulla difesa sarebbe meglio stendere un pietoso velo. Ha « ballato », parecchio, con avversari più precisi e meno precipitosi nella conclusione sarebbe naufragata. Ha comunque un’attenuante. Bersellini pretende che i difensori partecipino coralmente al gioco, che sappiano sganciarsi al momento giusto. Una tattica non la si può improvvisare, occorre tempo per adattarsi.

Bersellini negli spogliatoi ha parlato di un progresso rispetto al match di Roma: « La squadra — ha détto — ha lottato, c’è un miglioramento generale rispetto a poco tempo fa ». Il lrainer però non è tipo che sa fingere ed ha subito aggiunto: « Bisogna lavorare ancora e parecchio. Siamo soltanto al sessanta per cento come rendimento ».

Domenica prossima a Marassi la Sampdoria ospita la Roma che ha travolto il Pescara per 5-1. Sarà un’ulteriore verifica, senza dubbio più valida di quella di ieri sera con il Piacenza. La Samp infatti ha vinto perché si è dimostrata squadra più furba, più esperta. Sotto il profilo del gioco lascia ancora a desiderare nonostante un ritmo ed una tenuta discreti.

Il discorso è valido per il Piacenza. L’anno scorso gli emiliani hanno dominato la piazza in C, quest’anno devono partire con il piede giusto, in umiltà, per evitare spiacevoli sorprese. [Ferruccio Cavalléro – LA STAMPA]

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Partita successiva:

Sampdoria-Roma 5-3

 

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