Coppa Italia 1970/71: Sampdoria-Torino 3-3

Genova, 06 settembre 1970 – Coppa Italia, 2° giornata girone 6

Sampdoria-Torino 3-3

15′ Suarez Miramontes, 16′ Petrini, 29′ Cristin , 47′ Petrini, 60′ Francesconi , 64′ Petrini

Sampdoria: Battara (al 3′ Pellizzaro), Sabadini, Negrisolo, Corni, Spanio (al 77′ Rossinelli), Garbarini, Salvi, Lodetti, Cristin, Suarez, Francesconi. All.: Poggi. D.T.: Bernardini.

Torino: Castellini, Poletti (all’87’ Lombardo), Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Sala C., Ferrini, Petrini, Maddé (al 63′ Rampanti), Pulici. All.: Cadé.

  • Arbitro: Francescon di Padova.
  • Spettatori: 13.850 paganti per un incasso di 19.900.000 lire.
  • Calci d’angolo: 0-8.

Bella e drammatica partita (3-3) tra Sampdoria e Torino. Si è giocato a botta e risposta: i blucerchiati sono andati tre volte in vantaggio, e tre volte sono stati raggiunti dalle stoccate di un Petrini scatenato e definitivamente risorto proprio sul campo che, quando era nel Genoa, l’aveva visto compiere le sue migliori prodezze. La folla di Marassi ha assistito ad un incontro davvero eccezionale, ad un continuo susseguirsi di colpi di scena, di episodi emozionanti fra due squadre che hanno lottato fino all’ultima goccia d’energia per superarsi.

Si sono anche avuti duri scontri, scambi di colpi proibiti; ma, per fortuna, l’arbitro – e non sempre per merito suo – è riuscito a controllare la situazione, evitando che degenerasse in zuffa. La posta in palio era importante, in caso di vittoria dell’una o dell’altra squadra: significava la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. Se c’è una squadra che può recriminare sul mancato successo, questa è il Torino.

Gli uomini di Cadè hanno giocato sempre.. in salita, continuamente impegnati a rimontare, ma hanno creato numerose occasioni da gol, mancando per sfortuna la possibilità di portarsi a loro volta in vantaggio e di mutare fisionomia all’incontro. Contro una partita illuminata dalla classe dell’intramontabile Suarez (malgrado Lodetti in ombra), il Torino ha dato una prova di carattere, dimostrando di avere acquistato la maturazione per puntare ai grossi traguardi.

Ha subito i gol senza scomporsi, continuando a giocare con sicurezza, ed ha rimesso ogni volta in discussione il punteggio. Questo Torino (che era privo di Bui) può andar lontano. Ieri tutti i granata hanno giocato ad un buon livello. Maddè è l’unica nota stonata: il regista è lontano dal miglior rendimento. Assai modesto è stato il suo contributo alla manovra, solo qualche passaggio intelligente, poi ha giocato al piccolo trotto.

Poco prima che Petrini fissasse definitivamente il risultato sul 3-3 Maddè è stato sostituito dal giovane Rampanti, che con la sua freschezza e con il suo dinamismo ha vivacizzato le azioni dei torinesi. E la Sampdoria? I liguri hanno disputato una bella prova. La squadra si è mossa con slancio, sotto l’ispirazione di Suarez. Quando Lodetti avrà raggiunto la miglior condizione, Bernardini potrà veramente dire di disporre di una compagine in grado di condurre in porto senza affanno un dignitoso campionato.

La Sampdoria ha avuto la sfortuna di perdere Battara dopo appena tre minuti; il numero 12 Pellizzaro all’inizio era piuttosto emozionato, ed ha commesso qualche errore decisivo, anche con la collaborazione dell’incerto Spanio. Pellizzaro si è poi riscattato nell’ultimo quarto d’ora, effettuando preziose parate. Ecco ora la cronaca, in sintesi. Il Torino è partito di slancio, insidiando subito la porta di Battara.

Al terzo minuto, su una discesa di Poletti, Battara è dovuto uscire sui piedi di Sala, per impedire il gol. Nello scontro con l’attaccante granata, il blucerchiato si è prodotto una forte contusione allo “stinco ed ha dovuto abbandonare il campo, sostituito da Pellizzaro. La prima parata di Castellini si è registrata all’11’ su un tiro di Negrisolo. Tre minuti dopo la Sampdoria si è portata in vantaggio.

Ferrini ha commesso un fallo su Lodetti ai margini dell’area di gore; Suarez ha calciato ad effetto la punizione, mandando il pallone a sbattere sotto la traversa. La sfera è ricaduta sulle gambe di Castellini, in volo, ed è finita in rete: una specie di autogol del portiere. Per nulla scoraggiato, il Torino è ripartito all’attacco ed ha pareggiato al 16′ con Petrini. L’azione è stata promossa da Pulici, proseguita da Agroppi, che ha servito Petrini in area: la staffilata del centravanti granata risultata imparabile per Pellizzaro.

Al 28′ Cristin ha raddoppiato. Il Torino ha sfiorato il pareggio al 32′ con Petrini ed al 41′ con Puia. I continui assalti dei granata hanno determinato un po’ di nervosismo in campo, e l’arbitro è stato costretto ad ammonire prima Negrisolo e poi Sala ed a prolungare il primo tempo di tre minuti oltre il tempo regolamentare. Nella ripresa, al secondo minuto, Petrini ha pareggiato: su un cross di Pulici, il centravanti ha insaccato a due passi dalla linea.

Al 9′ minuto Agroppi ha colpito il palo, al 10′ Pellizzaro ha compiuto una prodezza salvando su Poletti. Al quarto d’ora la Sampdoria si è portata per la terza volta in vantaggio con Francesconi. Al 19′, il definitivo pareggio di Petrini: calcio d’angolo battuto da Sala, Pulici ha corretto di testa la traiettoria e Petrini da un metro ha incornato in gol. Tre a tre. [La Stampa]

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Partita successiva:

Coppa Italia 1970/71: Sampdoria-Torino 3-3 – Manicomio Blucerchiato

Partita precedente:

Perugia-Sampdoria 0-1

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