Serie A, 1° giornata: Udine, 12 Settembre 1998
15' Bachini,
33' Castellini,
37' Montella,
42' Amoroso
Udinese (3-4-3): Turci; Bertotto, Calori, Pierini; Navas, Giannichedda, Walem, Bachini (80' Pineda); Poggi (68' Locatelli), Amoroso, Jorgensen (90' Appiah). (12 Wapenaar, 15 Zanchi, 8 Gargo, 9 Sosa). Allenatore: Francesco Guidolin.
Sampdoria (4-3-1-2): Ferron, Sakic, Nava, Grandoni, Castellini, Laigle (65' Iacopino), Franceschetti, Balleri, Ortega (92' Cate), Palmieri, Montella (78' Vergassola). (22 Ambrosio, 7 Pesaresi, 16 Cordoba, 24 Viso). Allenatore: Luciano Spalletti.
Arbitro: Messina di Bergamo.
Angoli: 7-4 per l' Udinese.
Ammoniti: Bachini per comportamento non regolamentare, Navas, Castellini, Grandoni, Bertotto e Poggi per scorrettezze.
Spettatori: 20.000 circa.
La Samp parte con il piede giusto. Udine, d'altronde, è sempre stato un campo ostico. Ha ragione Ferron quando dice che tra qualche anno riuscirà a uscire dallo Stadio Friuli a reti inviolate. Udinese-Sampdoria è per tradizione una gara ricca di gol e di spettacolo. La scelta di Spalletti di difendere con quattro uomini l'assalto delle tre punte bianconere è condivisibile e, soprattutto, Castellini appare più sicuro di Zivkovic, anche se deve giocare a sinistra.
Montella e Ortega, soprattutto, fanno sorridere i tifosi blucerchiati. Che il centroavanti fosse un fenomeno, lo si sapeva. Che lo fosse anche l'argentino lo si sperava. Ha avuto ragione Mantovani. Ancora una volta la Samp ha un grande campione da offrire al fine palato dei propri tifosi. E non ce ne vogliano Menotti o Morales: il 10 del vecchio Mancio sta meglio sulle spalle di Ariel Ortega.
Tore